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Autore: annika0775    11/07/2020    0 recensioni
[La Fiamma del Vento]
Sequel, ambientato dopo il termine del romanzo.
Sheroly è Comandante della Guardia di Volpilandia, ma alcuni tra gli anziani non vedono di buon occhio che una femmina occupi una posizione così importante e quindi le impongono restrizioni molto dolorose: non può sposare Helsa né avere una famiglia. Inoltre non può nemmeno entrare all'osteria del porto, perché risulterebbe disdicevole. Tra chiacchiere di paese e abitudini medievali, la Sheroly abituata a vivere a Canlandia si trova decisamente ai ferri corti!
La festa di Mezzestate però si avvicina e Carty, che nel frattempo è diventato commissario, decide di passare qualche giorno di vacanza proprio a Volpilandia.
Con così tanti poliziotti in giro, la vicenda non può che tingersi di giallo e Sheroly sarà costretta a dare prova delle sue capacità di detective, per salvare Helsa da un'accusa di omicidio.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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11.


 

-Helsa!- grido, scattando a sedere sul letto. Devo essere in una stanza del Palazzo, perché i muri sono in pietra e il soffitto altissimo. Terry, seduta di fianco al letto, si sveglia di soprassalto e mi impone di restare sdraiata:

-Helsa sta bene, non preoccuparti. Ha solo un paio di costole rotte. Ora è a colloquio col Podestà.

Ci sono anche Kate e Sandra. Specialmente quest’ultima molto apprensiva:

-Santo Cielo, Sheroly! Non ti muovere: il dottor Brimstock ha detto che potresti avere una frattura alla base del cranio, sarebbe immediatamente necessaria una risonanza magnetica, e potrebbe partire un’emorragia cerebrale in qualsiasi momento!- Terry la guarda coi pugni sui fianchi:

-Invece il dottor Qynn ha detto che è solo una botta in testa e che tra qualche giorno starà meglio di prima. Guarda che Sheroly è una volpe: quelle cose che hai detto non le vengono mica!- ma il male lo sento io e ritengo che il giusto stia esattamente nel mezzo delle due prognosi.

-Sei stata fortunata.- continua Kate –Millson ha lanciato la spada, facendola roteare. Se avessi fatto un passo in avanti, anziché colpirti con l’elsa, ti avrebbe raggiunto la lama.

-Quello lo devo a voi!- sorrido –A proposito: Tresfeir ha gridato Sheroly o Shirley?

-Si accettano scommesse!- ridono loro. Sandra apre la porta e guarda da un lato all’altro del corridoio:

-Che strano.- si stringe nelle spalle –Il Professore è rimasto qui fino a un momento fa.

La campana del Palazzo suona un’altra volta. Tresfeir arriva di corsa:

-Cos’è successo ancora?- domando tentando di alzarmi appoggiandomi a Terry

-Millson si è suicidato. Ha chiesto dell’acqua a una sentinella e ha ingoiato qualcosa. Non c’è stato niente da fare.

-Ovviamente il Luminol era positivo.- mi ragguaglia Sandra, immaginando che avessi perso qualche pezzo.

-Non potremo mai ricollegarlo al suo mandante.- sospiro demoralizzata. Lynn potrà continuare a tramare indisturbato alle spalle del Podestà.

-Il suo mandante non è altro che una nostra deduzione…- aggiunge Carty sull’onda dei miei pensieri, poggiando una mano sulla spalla di Maky Jo –Comunque Coltello Facile è stato rilasciato.- sorride indolente –Immagino che sarà qui non appena il Podestà lo avrà congedato. Quindi, tutti quelli che non c’entrano fuori, alla svelta!- e li accompagna con un gesto della mano. Ci scambiamo un lungo sguardo, prima che mi faccia un cenno di saluto e chiuda la porta.

Helsa è un po’ sbattuto, ma sta bene. Ci abbracciamo a lungo, senza dire niente. Il nostro amore non conosce parole. Va al di là del tempo e dello spazio. Il silenzio è la nostra porta di comunicazione e lo è sempre stata. Un fluire ininterrotto di emozioni e sensazioni che non possono essere descritte:

-La Caterina è al sicuro.- gli sussurro dopo un po’. Lui annuisce continuando a stringermi tra le sue braccia:

-Ieri… se ti avessi persa… avrei perso la mia vita.

-Sarebbe stato lo stesso per me.- cedendo ai singhiozzi –E non credere mai a nessuno che possa insinuare che io ti avrei lasciato giustiziare…- l’ombra dell’infida Rosy mi scava nelle interiora, il suo sorrisetto malizioso tra i tavoli dell’osteria –Ho giurato al Podestà che sarei arrivata a rischiare la vita…

-E così hai fatto, Sheroly. L’hanno visto tutti.- eppure nel cuore mi resta la paura di non aver fatto tutto ciò che era in mio potere, di non aver condotto gli eventi nella maniera più giusta, ma, come dice Carty, non si può essere infallibili e le sconfitte saranno sempre più frequenti delle vittorie. Tutto si è risolto per il meglio e devo gioire non poco di questo.

Volpilandia è in festa.

La prima Festa di Mezzestate da che il nostro Paese è stato liberato. Tutte le volpi sono stipate nei vicoli del centro, attorno alla piazza, per assistere alla parata e seguire i campioni nella Giostra. Vessilli rossi, argento e oro sventolano a tutte le finestre della città, mentre la musica trionfale di trombe e tamburi risuona fino alle prime colline. Il Podestà presiede l’evento nel suo abito da cerimonia.

Io non parteciperò neanche questa volta. Frushard ha i muscoli pieni di acido lattico e io ho le vertigini, qualora mi muova troppo in fretta. Sarà per l’anno prossimo. Nel frattempo tengo per Richard, che corre con uno dei puledri più belli di Terry. Magari faccio in modo di regalarglielo. Se vince, ma anche se non vince! È veramente un bel sauro.

Tresfeir è entusiasta. Non ha mai visto tante ragazze vestite a festa tutte insieme e non sa con quale chiacchierare. Sarebbe un peccato spiegargli che sono tutte le fidanzate dei campioni che corrono, coi loro colori, nella Giostra. Kate e Sandra si sono fatte prestare degli abiti da Aurora, per calarsi ancora di più nell’atmosfera. Brimstock e Qynn discutono animatamente, aiutandosi con dei bastoncini disegnano cose invisibili sul selciato, correggendosele a vicenda.

-Grazie, Samuel.- gli dico sovrastando la musica delle trombe

-Questa volta, mi devi un elicottero!

-Grossomodo lo shopping di Lyla- ci mettiamo a ridere di gusto –E la macchina?

-Ma cosa credi? So dove abita!

-Davvero? Si può sapere dove l’hai pescata?- fa una faccia seria, ma si capisce che mi prende in giro

-Ma sì, dai, una di quelle agenzie di appuntamenti al buio… Sai di cosa sto parlando, vero?- non riesco a smettere di ridere, tanto che la testa mi fa un gran male

-Ti prego, Samuel, smettila… se ha ragione il dottor Brimstock, mi parte un’emorragia. Agenzia di che?!

  
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