Questa storia partecipa alla “Corsa delle 48 ore – IV edizione” organizzata dal forum la “Torre di carta”.
Prompt: “Non sai niente di me!”
Sasuke
era ritornato da uno dei suoi lunghi e misteriosi viaggi
all’improvviso, o almeno così aveva creduto finché non aveva ricevuto
l’invito di Naruto.
L’ex-compagno di squadra voleva festeggiare, con gli amici e del sakè, il fatto che Hinata avesse accettato il suo anello di fidanzamento. In realtà, l’unica ad aver avuto dubbi era stata forse solo la futura sposa, incerta se quella proposta sarebbe mai arrivata, però di fronte al suo entusiasmo Sakura gli aveva sorriso e si era congratulata.
Era un passo importante per la vita dell’amico e non avrebbe mai rifiutato, tuttavia l’idea di ritrovarsi Sasuke seduto a pochi metri di distanza non l’allettava per niente.
Non che avessero particolari questioni in sospeso da chiarire, semplicemente non avrebbe saputo cosa dirgli se i loro sguardi si fossero incrociati più a lungo di quanto fosse necessario per un saluto; la loro conversazione si sarebbe probabilmente arenata dopo un rapido scambio di battute, composto soprattutto di monosillabi.
Molti anni prima, ancora scioccamente innamorata, l’avrebbe forse considerato inspiegabile, ma attualmente avvertiva una profonda distanza tra lei e colui che era stato la sua prima cotta.
Avrebbe quasi potuto affermare che ormai non sapevano più niente l’uno dell’altra.
Senza che accadesse un evento specifico, si erano allontanati in modo molto naturale: ad un certo punto le lettere che si scambiavano erano cessate, lei aveva smesso di spedirgliele e lui aveva fatto altrettanto.
Si era interrogata più volte su una spiegazione plausibile: forse l’indebolirsi di una simpatia non nutrita dalla presenza, forse l’irrompere di un sentimento inaspettato per Kakashi, da sempre presente per lei, ma Sasuke era gradualmente diventato un ricordo del passato, un frammento della dodicenne ingenua che era stata.
Seduta sotto un albero in giardino, era ancora immersa nelle sue riflessioni, con la brezza leggera della sera che le agitava i capelli, quando udì dei passi leggeri avvicinarsi dietro di lei.
Prima ancora che le braccia dell’uomo le avvolgessero le spalle, riconobbe il suo profumo.
“Un penny per i tuoi pensieri,” le sussurrò all’orecchio, il petto contro la sua schiena e il respiro caldo a sfiorarle il collo.
“Per così poco, te ne concederei solo uno e anche molto superficiale,” replicò, le labbra increspate da un sorriso, mentre Kakashi scendeva lentamente a circondarle i fianchi con un abbraccio.
“Uhm, allora cercherò altri penny,” dichiarò.
Ma entrambi sapevano che non gli serviva assolutamente nulla per leggere, a fondo, dentro di lei.
L’ex-compagno di squadra voleva festeggiare, con gli amici e del sakè, il fatto che Hinata avesse accettato il suo anello di fidanzamento. In realtà, l’unica ad aver avuto dubbi era stata forse solo la futura sposa, incerta se quella proposta sarebbe mai arrivata, però di fronte al suo entusiasmo Sakura gli aveva sorriso e si era congratulata.
Era un passo importante per la vita dell’amico e non avrebbe mai rifiutato, tuttavia l’idea di ritrovarsi Sasuke seduto a pochi metri di distanza non l’allettava per niente.
Non che avessero particolari questioni in sospeso da chiarire, semplicemente non avrebbe saputo cosa dirgli se i loro sguardi si fossero incrociati più a lungo di quanto fosse necessario per un saluto; la loro conversazione si sarebbe probabilmente arenata dopo un rapido scambio di battute, composto soprattutto di monosillabi.
Molti anni prima, ancora scioccamente innamorata, l’avrebbe forse considerato inspiegabile, ma attualmente avvertiva una profonda distanza tra lei e colui che era stato la sua prima cotta.
Avrebbe quasi potuto affermare che ormai non sapevano più niente l’uno dell’altra.
Senza che accadesse un evento specifico, si erano allontanati in modo molto naturale: ad un certo punto le lettere che si scambiavano erano cessate, lei aveva smesso di spedirgliele e lui aveva fatto altrettanto.
Si era interrogata più volte su una spiegazione plausibile: forse l’indebolirsi di una simpatia non nutrita dalla presenza, forse l’irrompere di un sentimento inaspettato per Kakashi, da sempre presente per lei, ma Sasuke era gradualmente diventato un ricordo del passato, un frammento della dodicenne ingenua che era stata.
Seduta sotto un albero in giardino, era ancora immersa nelle sue riflessioni, con la brezza leggera della sera che le agitava i capelli, quando udì dei passi leggeri avvicinarsi dietro di lei.
Prima ancora che le braccia dell’uomo le avvolgessero le spalle, riconobbe il suo profumo.
“Un penny per i tuoi pensieri,” le sussurrò all’orecchio, il petto contro la sua schiena e il respiro caldo a sfiorarle il collo.
“Per così poco, te ne concederei solo uno e anche molto superficiale,” replicò, le labbra increspate da un sorriso, mentre Kakashi scendeva lentamente a circondarle i fianchi con un abbraccio.
“Uhm, allora cercherò altri penny,” dichiarò.
Ma entrambi sapevano che non gli serviva assolutamente nulla per leggere, a fondo, dentro di lei.
Note dell'autrice
Eh, Sasuke, volente o nolente, un passaggio inevitabile da trattare quando c'è di mezzo Sakura alle prese con un'altra relazione. Ringraziamo Naruto per avermi permesso di cogliere la palla al balzo, con il suo fidanzamento con Hinata.
Eh, Sasuke, volente o nolente, un passaggio inevitabile da trattare quando c'è di mezzo Sakura alle prese con un'altra relazione. Ringraziamo Naruto per avermi permesso di cogliere la palla al balzo, con il suo fidanzamento con Hinata.