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Autore: NargilliRosa    25/07/2020    3 recensioni
What if? comedy musical durante il IV anno (alternativo)
“È un incarico molto delicato e importante. Chi di voi se la sente?”
“Ehm, ehm”.
Il Ministro della Magia sorrise. Sì, Dolores Umbridge era proprio la persona adatta per ricoprire quel ruolo.

[Dolastor, Druna, Nensy, accenni Piton/Minerva]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Luna Lovegood, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Luna, Minerva/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 6

L'annuncio del ballo aveva scatenato una certa frenesia in tutta la scuola, forse perfino di più di quella suscitata dal musical – coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche i professori. Mentre Piton e la McGranitt, gli unici quasi immuni, si lamentavano della completa mancanza di attenzione raggiunta durante le lezioni, alcuni insegnanti avanzavano i primi inviti.

“Professor Moody, le piacerebbe venire al ballo con me?” chiese Aurora Sinistra al termine della colazione, sfoderando il suo sorriso migliore.

Alastor la guardò confuso e borbottò un rifiuto.

“Lo dice perché ha una gamba sola?”

“No, è che... Voglio andare al ballo con qualcun altro, va bene?”

Il sorriso della strega sparì improvvisamente e per un attimo il mago temette che si potesse mettere a piangere. Invece, alla fine, lei scoppiò piuttosto in un moto di stizza.

“Beh, spero non la McGranitt dato che l’ha già invitata Piton. Che problemi avete a preferire una vecchia megera a me?”

“Minerva non è una vecchia megera!”

Mentre Sinistra finalmente se ne andava, la Umbridge si materializzò in qualche modo al suo fianco.

“Quindi inviterà la McGranitt?” gli chiese in tono vagamente indispettito.

“Ma veramente...”

“Beh, non faccia tardi alle prove. Oggi saranno particolarmente ehm impegnative”.

Con quelle parole, anche Dolores si allontanò e ad Alastor rimasto solo nel corridoio restò solo da imprecare.

“Stupide, deficienti streghe! Ci andrò con Albus a questo cazzo di ballo, ho deciso!”

 

“Signor Malfoy!”

Draco si bloccò sulla soglia dell’aula, riconoscendo la voce gracidante dell’insegnante.

“È in anticipo. Molto bene, volevo proprio ehm parlarle” disse con un sorriso un po’ troppo largo per i gusti del ragazzo.

L’imitò, comunque. “Posso aiutarla in qualche modo, professoressa?”

“Ha già deciso con chi andare al ballo, signor Malfoy?” domandò la donna, scrutandolo con un’espressione indecifrabile.

Draco si domandò perché avrebbe dovuto interessarle; lo sfiorò l’improbabile idea che volesse invitarlo ad andare con lei ma si affrettò a scacciarla. Non era possibile, no? Tra l’altro era certo che quell’insopportabile professor Moody – non riusciva proprio a capire perché mai gli fosse così ostile, era inspiegabile – ci stesse provando con lei dal primo giorno, l’avrebbe invitata di certo. Rassicuratosi così, si decise a rispondere con un neutro “Non ancora”.

Lo sguardo della donna si illuminò a quelle parole. “Ottimo, ottimo!” esclamò. “Ho un piccolo, ehm, progetto per il ballo. Daremo un assaggio anticipato del nostro lavoro a tutti. Proprio per questo, penso sarebbe un’ottima idea se lei andasse con la signorina Lovegood. Perché non la invita?”

Draco non reagì subito; impiegò qualche secondo ad elaborare la richiesta. Dolores Umbridge voleva che lui andasse al ballo con Lovegood. Lovegood, non Parkinson.

“Accetto” affermò rapido, mentre i primi studenti iniziavano ad arrivare.

Vide disegnarsi sul volto della professoressa un’espressione piuttosto soddisfatta, prima che lei gli voltasse le spalle per mettere in riga i nuovi arrivati. Tra loro Draco notò Luna Lovegood – come avrebbe fatto per invitarla? Doveva trovare il momento adatto.

D’altra parte, era certo che nessuno sarebbe stato tanto folle da rifiutare un suo invito.

 

Alastor stava progettando un modo per cavarsi di impiccio dalla questione “ballo”. Ormai nella scuola non si parlava d'altro ed era dato per scontato che tutti dovessero andare accompagnati. Era di fronte a un bivio: tentare di nuovo di invitare Dolores oppure decidersi davvero a invitare Albus.

Era immerso in quei pensieri – di cui all'esterno si percepivano solo le imprecazioni che fungevano da intercalare – quando la stessa domanda di sempre (“Con chi va al ballo, lei?”) gli fu posta una volta di più.

Solo che questa volta proveniva da una figura del tutto inaspettata.

“Signorina Lovegood!” esclamò semplicemente, troppo stupito per aggiungere il naturale “Si faccia i folletti suoi!”.

“Sì, professore, ha già chiesto alla professoressa Umbridge di andare al ballo con lei?”

L'occhio vero di Alastor divenne quasi della stessa grandezza di quello finto per quanto si era spalancato.

“Perché dovrei voler andare al ballo con quella pazza?” chiese in modo brusco, con una risata un po’ eccessiva.

Luna inclinò leggermente la testa e continuò solamente a fissarlo in modo stralunato.

“Perché vi piacete, naturalmente”.

Alastor riprese a ridere più forte. Perfetto – pensò – perfino la matta ci è arrivata!

“E lei, allora, andrà con il signor Malfoy?” scelse di dire comunque in tono dispettoso.

La ragazza spalancò un po’ di più gli occhi, ma più che imbarazzata sembrò essere solo sorpresa e pensierosa.

“Oh... Non lo so ancora. Forse”.
   
 
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