06/08/2020
0 recensioni042. Matrimonio
Personaggi: Sheerazard, Muu
Ambientazione: ModernAU
Non riusciva mai a spiegarsene il motivo, ma era un dato di fatto che qualunque donna avesse il desiderio di sposarsi si immaginava a camminare su un tappeto rosso cosparso di petali di fiori, lungo la navata di una chiesa, con un bouquet in mano. Forse era colpa dei racconti dei genitori, forse il condizionamento dei film, forse pure il residuo di una tradizione molto duratura, ma quando Muu le aveva chiesto di sposarlo lei aveva subito proposto il Duomo di Remano come luogo della celebrazione.
-Nervosa?-
Scosse il capo: forse un po’ lo era, ma di certo dirlo a Myron non era la migliore delle idee.
-Non è scomodo quel vestito? Se inciampi nella gonna non c’è una qualche diceria per cui porta sfiga o robe simili?-
Ecco, appunto, decisamente parlare con Myron non era la migliore delle idee.
-Andrà bene, non è così lungo.-
La sua damigella la guardò scettica, valutando il suo metro e quarantadue d’altezza, scrollando le spalle indifferente.
-Vogliamo andare?- domandò quando l’organo iniziò a suonare, e lei annuì, sentendosi leggera come una piuma mentre camminava lungo la navata.
-Miei cari fratelli, siamo qui riuniti oggi- sentiva le parole del prete come ovattate, troppo concentrata a sbirciare Muu al suo fianco: quando l’aveva conosciuto da piccolo mai avrebbe pensato che sarebbero giunti a quel punto.
-Vuoi tu prendere questa donna-
Rimase con il fiato sospeso: avrebbe ancora potuto dire “no”, rendersi conto che non ne valeva la pena, che lei era troppo vecchia per lui, che presto a furia di doversi praticamente inginocchiare per baciarla gli sarebbe venuta la gobba, che poteva avere chiunque.
-Lo voglio.-
Rilasciò il fiato, aprendosi nel più genuino dei sorrisi -Vuoi tu- le chiese il prete, e lei lo interruppe, rispondendo prim’ancora che potesse finire di parlare.
Myron scoppiò a ridere alle sue spalle, insieme a diversi invitati e Lo’lo le tappò la bocca per evitare che si mettesse a urlare in mezzo ad una chiesa qualcosa del tipo “Non aver fretta, la prima notte di nozze non scappa mica!”
Scosse il capo divertita, ammorbidendo la tensione delle spalle: non solo la prima notte di nozze, ora nemmeno loro due avrebbero più potuto scappare, eppure non poteva chiedere di meglio.