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Autore: marjane    17/08/2009    10 recensioni
Harry:- Sirius ma come hai fatto a fuggire da Azkaban?- Sirius:-...ehm...vedi, quando mi trasformavo loro non sentivano la presenza di una persona...ehr...ecco
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bellatrix Lestrange, Rodolphus Lestrange, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

 

…Tredici anni dopo gli avvenimenti dell’ultimo capitolo…

 

Cala la notte sul cielo di Azkaban. Sirius sbircia l’orizzonte da dietro le sbarre con un sguardo di libidinoso desiderio. 

Poi volge lo sguardo sulla sua cella: una vera merda. Non ricorda più l’ultima volta che è stata pulita, i mobili sono stati rimossi, i suoi manuali di tortura medioevale sequestrati, come il mucchio di ratti morti.

A consolarlo restano solo gli schemi che ha scarabocchiato sul muro, dove è possibile vedere le varie morti di Peter Minus, e la sua copia di “1000 modi per cucinare ratti, topi e pantegane” da cui nessuno riuscirà mai a separarlo e che ormai l’animagus conosce a memoria.

Ma c’è chi sta peggio di lui. Roockwood ad esempio. Una mattina di tredici anni fa si è svegliato e… il suo lichene non c’era più.

FLASHBACK

Roockwood si alza dal letto sbadigliando e cammina in punta di piedi verso la culla di Enny con un biberon in mano.

Roockwood(sussurrando in tono paterno):- Buongiorno, piccolo Enny! Chi è il mio bravo ragazzo? Ma sei tu! Piccolino, temo che tu debba prendere un po’ di fertilizzante ti ho visto giù di tono ieri! Ma a Enny piace la pappa buona, vero?(Roockwood alza le tante copertine.) Dai non ti nascondere sotto le coperte! La medicina ti fa bene, En!(Roockwood alza l’ultima coperta e scopre un piccolo cuscino al posto del suo piccolo lichene) Enny! Oh cielo!! Enny!!(Il mangiamorte comincia a frugare frenetico negli angoli della sua cella) ENNY!!! RISPONDIMI!!! DOVE SEI!!! ENNYYYY!!!-

 

Dolhov(svegliato dalle grida di Roockwood):- Roock cosa gridi? Sono solo le cinque di mattina!-

 

Roockwood(ansioso, buttando sottosopra tutta la cella):- Dolhov è successa una cosa orribile!!! Non trovo più Enny!!! Oddio!! E se… magari l’ho schiacciato!! ENNY!!! DOVE SEI??? Tu l’hai visto Dolhov?? Magari ha gattonato fino alla tua cella?!-

 

Dolhov(alzandosi dalla branda per guardare meglio il suo preoccupato amico):-  I licheni non gattonano Roockwood.-

 

Roockwood(controllando sotto il letto, in preda al panico):- Si, ma lui aveva a mala pena imparato a camminare… oh, si è perso!!... ENNY!!! ENNY!!!... non ha tanto senso dell’orientamento, sa dire solo “papà” e “Strazio”! Non sa il numero di telefono di casa!! Non sa neanche l’indirizzo di casa!! ENNY! ENNY!!!- 

 

Karkaroff(anche lui svegliato dalle grida del mangiamorte):- Ma che succiuede? Percuè Rouckwood urla?-

 

Dolhov(cercando sotto il cuscino):- Non trova più Enny.-

 

Roockwood(urlando angosciato):- ENNY DOVE SEI???-

 

Karkaroff(grattandosi la testa):- Rouckwood sta calmu: è un licuene, nun cammina, nun può esserue luntanu.-

 

Roockwood(non ha sentito niente):- ENNY!!!-

 

Bellatrix(con voce impastata):- Fatelo star zitto per la barba di San Salazar, voglio dormire.-

 

Sirius(sgranocchiando una coscia di ratto):- Che succede gente?-

 

Dolhov(spiega la situazione fissando Roockwood, preoccupato):- Roockwood non trova più il suo lichene Enny. Ne sai qualcosa?-

 

Sirius(davanti a una pentola dove cuoce un ratto ruspante assieme a delle foglioline di una misteriosa pianta, con in mano “1000 modi per cucinare ratti, topi e pantegane” aperto alla pagina “Ratto arrosto guarnito di salsa al lichene”):- Io??? Nooooooooo, che ti salta in mente?!?-

Roockwood scoppia in pianto disperato.

FINE FLASHBACK

Da allora Roockwood non era più stato lo stesso. Se ne stava rannicchiato in un angolo della sua cella, dove avevano tolto mobili, culla, manuali e biberon vari, senza più entusiasmarsi per la comparsa di nuove macchie di umidità e ripetendo a bassa voce la poesia “Pianto antico” che ormai conosceva a memoria. Ogni mattina, barcollava dal suo angolo alla parete della cella dove aveva scolpito una lapide in memoria del suo Enny e lì piangeva calde lacrime fino ad allagare il piano.

Sirius era commosso dal suo comportamento. Anche se non poteva fare a meno di pensare che il ratto arrosto guarnito di salsa al lichene era stato un vero successo. Un sapore delizioso.

Ma c’era chi soffriva persino più di Roockwood. Rodolphus Lestrange era l’immagine più sincera del dolore e dell’abbandono.

Era ridotto così male che nemmeno la moglie riusciva più a maltrattarlo.

Del resto cosa ci si poteva aspettare dopo la scarcerazione di Karkaroff?

FLASHBACK

Strazio, che dopo il ritorno di Mortimer e tutti i colleghi era stato degradato a “Sotto Dissennatore semplice” e ora i suoi compiti includevano pulire i cessi dei bagni ovest, che per qualche misteriosa ragione erano sempre più fetidi di tutti gli altri, procede nel corridoio a noi noto reggendo una lettera.

Strazio(scrutando la carta con fare concentrato):- Ho il compito di po… portare Igor Karkaroff al Gran Consiglio dei Maghi, Winzegamot, per verificare e rivedere la sentenza stesa riguardante la sua condanna e il suo periodo di detenzione a Az… azkaban la prigione dei maghi…(Karkaroff si alza dalla branda con un sorriso luminoso, comincia a ballare la tradizionale danza della gioia russa, la troika) … per nessuna ragione, ne va della sicurezza del detenuto(Karkaroff interrompe la sua troika), deve essere rivelato davanti agli altri carcerati che il detenuto Karkaroff ha fatto il nome di alcuni mangiamorte durante l’ultimo processo… ops! Quindi questo non lo dovevo leggere…-

Tutti i detenuti guardano male Karkaroff, tranne Sirius, Bellatrix sputa in sua direzione, Dolhov scrocchia le dita, con fare minaccioso.

Bellatrix(ringhiando):- La pagherai!-

 

Karkaroff sorride nervoso in direzione dei colleghi mangiamorte.

Karkaroff:- Il nuostro Straziu scherzuava!! Sapuete bene che nun vi farei mai una cuosa del genuere per salvuarmi la pelle!!!-

Nel corridoio cala un silenzio teso.

Karkaroff viene portato via sotto lo sguardo incredulo di Rodolphus.

FINE FLASHBACK

Rodolphus era diventato un alcolizzato, lo si poteva vedere tracannare vodka, bevanda preferita del suo Iggy, a qualsiasi ora del giorno o della notte.

Sirius si sporse dalle sbarre della sua cella per controllare come stava: era steso sul pavimento lercio, con un bicchiere in mano,  canticchiando una vecchia canzone.

Rodolphus(fissando la cella vuota di Karkaroff):-     I'm through with love
                                                                                  I'll never fall again.
                                                                                  Said adieu to love
                                                                                  Don't ever call again.
                                                                          For I must have you or no one
                                                                            And so I'm through with love.-

Rodolphus manda giù il bicchiere tutto d’un fiato e crolla definitivamente a terra, la vita non ha più nulla da offrire a quest’uomo distrutto dal dolore. Il dolore però tempra il carattere degli uomini, Rod sopporta in silenzio, cosciente dei pensieri e delle preoccupazioni degli altri carcerati che ovviamente non desidera disturbare con i suoi strazianti lamenti.

Rodolphus(frignando senza ritegno e soffiandosi il naso sulla sudicia tuta a righe di Bellatrix):- BUUUUUAAAAAHHHH!!!! MA PERCHE’ IL MIO IGGY NON SCRIVE??? SCOMMETTO CHE QUEI CATTIVONI DEI DISSENATORI FANNO APPOSTA A NON DARMI LE SUE LETTERE! BUUUUHU! COM’E’ INFELICE LA MIA INUTILE  ESISTENZA SENZA IL MIO PICCOLO ORSACCHIOTTO SIBERIANO!!!!-

Dolhov(ficcando la testa sotto il cuscino della branda per salvare i suoi timpani dagli insopportabili ultrasuoni prodotti dalla lagna di Rod):- Oh, no! La sbronza triste di Rod no! Bella fa qualcosa, te ne prego!!!!-

Bellatrix(lottando contro il coniuge per liberare i suoi vestiti dalla sua appiccicosa presa e urlando per sovrastare il suo insopportabile soliloquio):- CHE HAI DETTO??-

Sirius(Premendo le mani sulle orecchie e urlando più forte di Rodolphus):- FA QUALCOSA, BELLA!!!-

Bellatrix, per la prima volta nella sua vita, riconosce che il cugino ha detto qualcosa di sensato e, afferrata la bottiglia di vodka, stordisce il marito infrangendogliela in testa.

Dolhov(massaggiandosi le tempie):- Non è possibile andare avanti così. Se non fosse per le sbarre, giuro che l’avrei già ucciso con queste mani! Da quando se ne andato Kark…(Dolhov si interrompe bruscamente vedendo che il corpo inerte di Rod ha avuto un fremito a quel nome e temendo il suo risveglio) beh… si, da quando se n’è andato non sono più riuscito a dormire tutta una notte!! Devi fare qualcosa, Bella!-

Bellatrix(sguardo vacuo, ci mette parecchio a individuare la sagoma di Dolhov come fonte delle parole percepite e, una volta fatto ciò, barcolla verso di lui):- Ah, sci? E sche proponi di fasrre? HIC! Non poscio ammasciarlo sciennò mi bescio l’ersgiastolo! Capiscio?-

Dolhov(squadrandola preoccupato):- Bella tu sei rinchiusa a vita comunque e… non dovresti bere, lo sai che non reggi l’alcool!-

Bellatrix(andando a sbattere contro le sbarre della cella):- Io lo reggo beniscimo l’alcool! Non capisci niente ecco coscia! Hic!-

Rodolphus(rinvenendo lentamente):- Uuuuh… la testa come mi gira!-

Bellatrix(cercando collo sguardo un altro oggetto con cui stordirlo):- Ecco! Si risveglia l’altro defisciente! Mi disci tu come fascio senza alcool a sopravvivere qui denshtro questa gabbia di matti! Hic!-

Dolhov(comprensivo vedendo gli occhi di Bella farsi lucenti e intuendo il pericolo imminente):- Hai ragione cara però adesso cerca di controllarti, sappiamo tutti quant’è difficile e…-

Bellatrix(molto alterata):- NO! NON E’ VERO! HIC! NESCIUNO CAPISCE COME MI SCENTO!-

Dolhov(sudando freddo e cercando di non peggiorare la situazione):- Ehr… si tesoro però vedi… -

Bellatrix(con gli occhi fuori dalle orbite):- HAI DESCIO “VOLDY”???-

Sirius(ficcandosi due tappi nelle orecchie):- Prevedo una lunga lunga notte.-

Dolhov(agitato):- No! Bella hai capito male, ho detto vedi!!! VEDI! Nel senso vedere!-

Bellatrix lo squadra per un po’ come soppesando la sua frase. Poi scoppia in un pianto disperato ed isterico.

Bellatrix:- MI MANCA DA MORIRE!!! IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHHHH! SCHE TRISTEZZA!!!-

Dopo qualche secondo si unisce al coro anche Rodolphus e in breve anche Roockwood sembra pensare che sia il momento adatto di esprimere il proprio cordoglio. Welfredick osserva che tutti si stanno comportando in maniera irrazionale e viene colpito da un topo morto vagante.  Dolhov comincia a prendere a testate la parete della sua cella e questo sembra richiamare l’attenzione del dissennatore di turno. Certo l’orrenda creatura metterà presto in riga tutti i disperati detenuti strappando loro anche solo il più piccolo frammento di gioia. O almeno questo accadrebbe se il dissennatore in questione non fosse il sotto dissennatore semplice Strazio.

Strazio(entrando nel corridoio con un secchio e uno spazzolone in mano, e uno straccio legato in testa per proteggere dal puzzo del cessi ovest, quelli che egli immagina essere i suoi capelli):- Ragazzi! Che succede?? Pensavo fosse di nuovo esplosa la caldaia, ma poi ho sentito come degli ultrasuoni e ho temuto che Mortimer avesse scoperto che il water è intasato da quando mi ha fatto giocare con il suo pipistrello preferito e…-

Sirius(senza togliersi i tappi):- TI PREGO FALLI SMETTERE!!-

Strazio annuisce comprensivo, inforca un paio di occhiali e si avvicina alla cella dei Lestrange. Solo dopo ore ed ore di terapia, e una buona dose di psicofarmaci, la calma torna nel sudicio corridoio. Sirius proprio non avrebbe mai pensato a Strazio come psicoterapeuta ma di recente egli aveva riconosciuto quest’occupazione come la vocazione della sua vita. Ed era un’abilità molto richiesta di recente entro quelle squallide cinte murarie. Non solo per i detenuti: Mortimer aveva avuto una lunga storia d’amore con la bella Jacqueline, era stati persino in Francia, a Digione e avevano progettato di vivere insieme… ma poi la dolce pulzella aveva tradito il povero dissennatore con uno gnomo e la loro storia era naufragata. Strazio l’aveva già salvato da due tentativi di suicidio, ma Mortimer, nonostante la costante assistenza di Strazio, continuava a ripetere che non aveva più uno scopo nella vita.

Sirius(togliendo i tappi dalle orecchie):- Grazie mille Strazio!-

Strazio(togliendosi gli occhiali e mettendo via il taccuino):- Sciocchezze amico, non ti preoccupare! Posso fare qualcosa per la tua psiche demoralizzata e abbattuta?-

Sirius(massaggiandosi le tempie):- No, non direi, amico mio. Hai già fatto tanto.-

Strazio(recuperando lo spazzolone e cominciando a pulire per terra):- Oh, lo sai che è un piacere per me! Sai ho cominciato a leggere quel trattato di psicologia che mi hai consigliato: è veramente utile nel mio lavoro! E poi ho trovato un caso simile al tuo e sai qual è la terapia consigliata per i pluriomicidi? Un bel cucciolo di cane a rallegrare l’ambiente e addolcire il carattere del paziente! Non mi dispiacerebbe procurartene uno, i cani mi piacciono tanto! Sono così pelosi! Ma ho paura che Mortimer non sia tanto d’accordo. Infelice e Tristano mi hanno detto che…-

Ma Sirius Black non lo sta più ascoltando: nel suo sguardo si è accesa una nuova luce, speranza e forse anche gioia. Dopo tredici lunghi anni di detenzione forzata in quello schifo di gabbia, il nostro eroe ha finalmente ideato un efficace piano di fuga. Il detenuto volge un sorriso feroce agli schemi di tortura tracciati sulle pareti della cella. Dopo tanta attesa finalmente potrà attuare i suoi malvagi piani!! Senza attendere oltre, l’animagus aspetta di vedere il dissennatore girarsi per assumere silenziosamente la forma di un grazioso cagnolino nero come la pece.

Welfredick(interrompendo indegnamente il momento di gloria del mio Sirius):- Domanda: perché in tredici lunghi anni Black non ha mai pensato prima di trasformarsi in cane e fuggire, sebbene sembri il più intelligente personaggio, dopo il sottoscritto, di questa fanfic?-

L’adorabile cucciolo emette un ringhio in direzione del puntiglioso mangiamorte, ma l’autrice lo precede e, impugnata una mazza chiodata, si dirige con fare minaccioso verso il più rompi rompi, ma tanto rompi dei suoi personaggi.

Marjane(alzando l’arma con fare definitivo):- Questa è la tua ultima domanda sensata, Welfredick!-

Dopo una breve sanguinosa lotta, marjane lascia il nostro agonizzante Welfredick a soffocare nel suo stesso sangue, e la nostra storia torna al nostro peloso protagonista, Sirius Black.

Sirius(scodinzolando per attirare l’attenzione di Strazio):- Bark!-

Strazio(girandosi verso il cucciolo, sorpreso):- Ma cosa…?(il dissennatore resta come pietrificato dagli occhioni dolci e enormi che il piccolo cane gli sta puntando addosso: certamente si renderà conto di ciò che sta succedendo e reguardirà severamente Sirius per aver tentato un così basso trucco.) Ooooooooh! Ma chi sei tu, amorino peloso? Bellobellobello! Tuuuuto nero lui!(O forse no.)-

Strazio china la mano scheletrica e viscida attraverso le sbarre e comincia grattare il cucciolo dietro le orecchie. Il cane sembra gradire e lo lecca, tutto felice.

Strazio(guardandosi intorno):- Ehi Sirius guarda che tenero! …Sirius?-

Il dissennatore scopre con non poco sgomento che la cella del suo più grande amico è deserta, tranne che per il piccolo cane. Spaventato, apre la porta della cella e controlla ogni angolo, sotto la branda, dietro la branda, sopra la branda… per finire col rendersi drammaticamente conto che in quella cella di Siurs non c’è traccia.

Strazio(preoccupato, continuando a fare le coccole al piccolo cane):- Ma dov’è finito?(Si affaccia alla finestra con le sbarre e guarda giù, ma nel tetro cortile interno di Azkaban non c’è traccia del detenuto. Nel frattempo il cane ha cominciato tirare la sua lugubre veste nera) Non ora, piccolino, papà sta cercando il suo amico Sirius!-

Il cane emette un piccolo sbuffo, poi comincia a uggiolare timidamente: quel suono scioglierebbe il cuore della creatura più malvagia. E infatti Strazio si china immediatamente sul cucciolo per cercare di consolarlo.

Strazio:- Che c’è, cucciolino? Cosa c’è che non va? Vuoi che chieda a Tristano se abbiamo dei biscotti per cani?-

Terrorizzata, la palla di pelo nera, agisce in un lampo: si infila sotto il manto di Strazio e ne estrae ferocemente un lungo osso, poi scappa via.

Strazio(inseguendolo allarmato):- Ehi! La mia tibia! Torna qua cuciocuciocuio!-

Ma il cane non gli da retta e corre a balzi veloci fuori dal corridoio, giù per le scale verso l’uscita della prigione, con Strazio dietro di sé. Lungo la loro corsa incontrano il dissennatore Tristo, che, nonostante si stato dimesso tempo fa dal San Mungo in seguito a una lunga disintossicazione, regge con una mano un bottiglia di vodka e con l’altra una confezione di borotalco.

Tristo(osservando la scena atterrito):- Ma che diavolo?...(ma non fa in tempo a finire la frase perché il tenero cucciolo nero gli salta sul petto, atterrandolo, per poi proseguire la sua fuga, seguito da Strazio che mormora un piccolo “scusa Tristo” all’indirizzo del collega, e corre via veloce. Tristo rimane solo steso per terra: guarda la bottiglia di vodka che regge in una mano e il borotalco nell’altra. Li getta giù per le scale.) …ok, io chiuso con questa roba!-  

Ma torniamo a Strazio e all’adorabile cucciolo nero che hanno ormai raggiunto l’ingresso di Azkaban, e corrono fuori dal ponte levatoio. Finalmente, giunti sulle rive dell’isola del carcere, entrambi si fermano a riprendere fiato, stremati.

Strazio(approfittando della sosta per balzare sul cucciolo e afferrarlo):- Ti ho preso finalmente, monellaccio! Non si rubano le tibie altrui è maleducazione, sai!(Lo reguardisce il dissennatore recuperando la proprio tibia e riposizionandola al suo posto)E non si scappa da Azkaban, capito signorino?!-

Le dure parole del dissennatore hanno ferito gravemente il delicato animo del tenero cucciolo, che infatti scoppia a piangere.

Sirius:- Caiiiii! Caiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhhhhiiiiii!-

Strazio(prendendo in braccio il cagnolino e cullandolo teneramente):- No, non fare così piccolino! Papà Strazio non voleva trattarti male, ma mi hai messo tanta paura! Potevi farti male! Non piangere cucciolo, dai! Ecco, (Strazio raccoglie un legnetto e lo sventola davanti agli occhioni del cagnolino) ti va di giocare, piccolo?-

Il piccolo cane abbaia entusiasta, e Strazio lo lascia andare.

Strazio(mentre il cane gli saltella intorno tutto felice):- Al tre ti tiro il legnetto più lontano che posso e poi tu gli corri dietro, lo prendi e me lo riporti, d’accordo? Bene, pronto? E uno, e due, e treeeeeee!(Strazio lancia il legnetto in aria e il piccolo cucciolo si getta a razzo per raggiungerlo. Il dissennatore lo osserva allontanarsi felice. Lo vede correre fino alla spiaggia, gettarsi in acqua e cominciare a nuotare freneticamente verso la costa. Il cane nuota a lungo fino a diventare un piccolo puntino nero sulle acque scure all’orizzonte) Però, devo averlo tirato parecchio lontano quel legnetto!-

Dato che si prospetta come una cosa lunga il dissennatore di siede e osserva il piccolo puntino nero sparire lentamente dietro l’orizzonte. Lentamente al mattino si sostituisce il pomeriggio, e poi al pomeriggio la sera. Al calare delle tenebre, Strazio è ancora lì seduto, per la verità comincia a inquietarsi un poco. Arriva la notte, e il dissennatore non si muove e continua a scrutare il nero orizzonte, illuminato ritmicamente dal faro di Azkaban. Sorge la luna, le stelle fanno capolino dalle nubi, e poi ancora la luna tramonta e sorge il Sole.

Così ancora per tre giorni e tre notti, Strazio attende, inutilmente, il ritorno del cane.

Mortimer scende a portare  fuori la spazzatura, perché quelli della raccolta differenziata passeranno fra mezz’ora come tutti i giovedì. Distrattamente avvista Strazio seduto sulla  piccola spiaggia grigia, ma non ci bada molto, in parte perché è disperatamente triste in parte perché sta pensando a come suicidarsi. Poi però mentre sta per gridare di abbassare il ponte levatoio un flash acceca la sua mente. Pochi secondi prima Mortimer e i suoi colleghi si stavano chiedendo dove diavolo era finito il sotto dissennatore semplice: erano ben tre giorni che nessuno lo vedeva. Con una strana sensazione di paura e sospetto addosso, il disperato Mortimer si avvicina silenziosamente a Strazio.

Mortimer(seguendo lo sguardo di Strazio e guardando all’orizzonte):- Dimmi Strazio, mio caro. Cosa stai facendo di bello qui?-

Strazio(sobbalzando):- Mortimer, santo cielo! Non ti avevo visto! Come fai a muovere i tuoi piedi così silenziosamente?-

Mortimer(placido):- I dissennatori non hanno né piedi né gambe.-

Strazio(perplesso):- Allora non riesco a capire perché ogni tre giorni da tre anni mi faccio fare la pedicure.-

Mortimer:- Sono questi i quesiti che ci fanno stare svegli di notte. Ma temo che si vada divagando, carissimo. Cosa stai facendo qui e da quanto tempo sei qui?-

Strazio(tranquillo):- Sono qui da tre giorni ad aspettare che torni un simpatico cagnolino peloso e nero come la pece. Perché?-

Mortimer(squadrando il collega come se sperasse che non stesse parlando seriamente):-  Strazio non è che stavolta hai accettato di prendere quelle schifezze che Tristo si inietta per endovena?-

Strazio:- Ma no! Perché me lo chiedi?-

Mortimer(metà esasperato, metà divertito):- Perché non ci sono mai stati simpatici cagnolini pelosi e neri ad Azka…(il dissennatore ha improvviso malore. Si blocca e diventa pallido come la morte. Seppure come tutti sappiamo, anche nel loro stato migliore i dissennatori non sono mai granché coloriti.) …ban. Strazio. Dove. Hai. Visto. Quel. Cane?-

Strazio(spensierato):- Nella cella di Sirius Black. Oh dovevi vederlo era così carino! Così piccolo e vivace! Quando torna gli possiamo comprare un fratellino? Possiamo? Ti preeeego! Ravviverebbe l’ambiente! Pensavo a un barboncino bianco ma se tu preferisci…-

Mortimer(che non lo sta più a sentire già da un pezzo):- Dove è andato il cane?-

Strazio(che non l’ha sentito):- O sennò un piccolo san bernardo! È da quando sono piccolo che sogno di averne uno e…-

Mortimer( agguantandolo per un braccio e scuotendolo):- IL CANE!!DOVE E’ ANDATO IL CANE STRAZIO??!!-

Strazio(allarmato):- Sono sicuro che tornerà presto, Morty! Voglio dire tutti i cani sanno che i legnetti si riportano sempre indietro…-

Mortimer(si passa una mano sulla faccia, prende un paio di antidepressivi, si siede sulla spiaggetta grigia con Strazio, e lo guarda con fare calmo, ma deciso):- Ora, Strazio, io voglio che tu mi racconti tutta questa storia, a costo di impazzire, come temo purtroppo che avverrà, io verrò a capo di quello che è successo a quel cane.-

Così in breve Strazio narra a Mortimer gli eventi degli ultimi tre giorni. La faccia del dissennatore resta sempre stranamente serena e rilassata mentre il collega sotto dissennatore semplice gli spiega ogni dettaglio.

Strazio:- E questo è quanto. Sinceramente se avessi saputo che tardava tanto gli avrei dato dei soldi per il traghetto di ritorno. Dei biscottini, qualcosa ecco.-

Mortimer:- Ricapitoliamo. Hai parlato con Black tre giorni fa. Nello stesso giorno hai trovato un adorabile cucciolo di cane nero, nella cella del suddetto pluriomicida, che nel frattempo era scomparso. Dico bene?-

Strazio annuisce.

Mortimer(calmo):- E tu questo non lo trovi per lo meno curioso?-

Strazio scuote la testa.

Mortimer(serenissimo):- E non hai pensato di avvertire nessuno della scomparsa di Black?-

Strazio scuote ancora la testa, confuso.

Mortimer(scattando all’improvviso):- E NON HA ANCORA CAPITO CHE IL CANE ERA PROPRIO SIRIUS BLACK, NOTO ANIMAGUS, COM’ È SEGNATO NEI NOSTRI SCHEDARI?-

Strazio(cominciando ad alzarsi avvertendo che non tira aria buona):- Animagus? Com’è piccolo il mondo! E dire che era proprio un cane grazioso…-

Mortimer(alzandosi a sua volta e afferrando un bastone):- Ma tu non devi preoccuparti di niente, sai?-

Strazio(non avvertendo la domanda trabocchetto):- In che senso scusa?-

Mortimer(saggiando la compattezza del randello):- Oh, niente mi sembrava la cosa più giusta da dire a una persona che  sta per essere uccisa a bastonate.-

Strazio(sudando freddo):- Mortimer, amico mio…parliamone…-

Mortimer(calando il bastone verso Strazio):- IAAAAAARGH!! TI APRIRÒ IN DUE QUELLA TESTA BACATAAAA!!!!-

Strazio(spostandosi all’ultimo momento e cominciando a correre):- NON RICORDI LE NOSTRE SEDUTE DI TERAPIA?? NON DEVI AGGREDIRE LE PERSONE è CONTROPRODUCENTE!-

Mortimer(seguendolo e roteando il bastone):- TU NON SEI UNA PERSONA! SEI UNA PIAGA, UN CASTIGO, UNA PIATTOLA, UNA CATASTROFE, SEI COLUI CHE HA ROVINATO PER SEMPRE LA MIA GIÀ MISERABILE VITA!!!!-

Strazio(tirandosi su i lembi della tunica per correre più forte):- SONO SICURO CHE IL TUO IO INTERIORE NON LO PENSA!-

Così Mortimer e Strazio si rincorsero per diverse ore, senza che l’uno riuscisse a uccidere l’altro. E intanto la mattina divenne pomeriggio il quale divenne sera. E sotto un rosso tramonto luminoso i due caddero stremati dalla corsa. Vennero poi soccorsi dai loro colleghi, i quali una volta saputo quello che aveva combinato Strazio presero un bastone ciascuno e cominciarono a rincorrerlo, ricoprendolo di insulti che non mi sento di riportare. Quello che è importante è che nessuno di loro si prese mai la soddisfazione di spaccare la testa del disgraziato sotto dissennatore semplice, perché mentre ognuno correva dietro di lui, e i detenuti dalle loro piccole finestre gridavano incitamenti, lanciavano scommesse e gettavano rotoli di carta igienica sulle guardie, in quella si materializzò all’ingresso di Azkaban il direttore amministrativo.

Quello che accadde in seguito potete immaginarlo anche voi. Ma se volete saperne di più, per esempio se fremete dal desiderio di sapere come Strazio si salvò la vita e di come i dissennatori si comportarono veramente una volta arrivati ad Hogwarts, allora vi toccherà leggervi un’altra mia fan fict tratta da “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, prossimamente(lo giuro!) sui vostri schermi. 

Per ora vi ringrazio tutti per avermi seguita, anche se con certe difficoltà, commentata, aggiunta a preferiti o che altro. Grazie davvero gente! Ringrazio anche in anticipo chi leggerà questo tardossissimo ultimo chapter. Vi mando i saluti di Felpato, di Strazio e di tutti i dissennatori e anche quei poveri disgraziati dei detenuti del corridoio 377 nord est di Azkaban.

Per chi volesse saranno presto disponibili su internet diverse foto compromettenti del cucciolo nero più amato del cosmo: Sirius is Back in Black! Compromettenti perché le ho scattate mentre faceva il bagnetto!! È un amoreeeeeeeeeee…(se ve lo state chiedendo, si ho scritto quest’annuncio perché sennò Sirius non mi rivolgeva più la parola, dopo tutto questo tempo che l’ho messo da parte, e anche perché è veramente troppo belooooo!!)

Arrivederci gente!

Vostra,

Marjane

 

 

  
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