Harry Potter aveva sconfitto Lord Voldemort svariate volte prima dello scontro finale, lo aveva fatto fin dalla più tenera età, seppur inconsapevole.
Adesso guardando i suoi due pargoli non sapeva se fosse meglio uno scontro diretto con il mago più oscuro di tutti i tempi o assecondare le richieste dei figli.
Era una di quelle domeniche in cui Ginny era in trasferta in qualche zona dell'Inghilterra per cui toccava a lui badare a James Sirius e Albus Severus e decidere cosa inventarsi. Fortunatamente per lui, era anche una delle ultime partite della stagione e poi Ginny avrebbe avuto due mesi di lungo e meritato riposo. «Dai papà, picnic!» esclamò Albus piagnucoloso.
«Ha ragione Al, dobbiamo fare il picnic!» gli diede man forte il maggiore dei Potter.
Harry guardò i bambini con uno sguardo esasperato perché sapeva che se non avessero avuto ciò che desideravano, avrebbero reso la sua giornata un inferno e aveva dei dossier da analizzare su alcuni arresti.
«Va bene, apparecchio in giardino» concesse.
I bambini però lo guardarono confusi. «Noi vogliamo andare al parco!» protestò James.
«Al parco?» domandò stranito il salvatore del mondo magico.
«La mamma ci porta sempre a mangiare quando non ci sei» rispose innocentemente il figlio più grande.
Confuso e rassegnato preparò uno zaino con tutto l'occorrente e un cestino da picnic per il pranzo che fu più stancante per lui che per i bambini che sembravano aver riscoperto l'aria aperta in quella soleggiata mattina di giugno.
La sera, dopo aver messo a letto i bambini si gettò sulla poltrona dimenticandosi dei dossier.
«Amore» gli sussurrò una voce dolce all'orecchio.
«Ginny!» esclamò lui mettendosi seduto. «Volevo aspettarti alzato ma non ce l'ho fatta, scusami».
La moglie scosse la testa comprensiva. «Lo so, è difficile stare dietro ai bambini».
«Già» concordò Harry. «Poi hanno voluto che li portassi a fare un picnic al parco come fai tu»
«Picnic al parco?» chiese scettica alzando un sopracciglio. «Io non ho mai fatto un picnic al parco con James ed Al».
Harry si gettò a peso morto sui cuscini del divano pensando che, a conti fatti, i suoi figli ne sapevano una più di Voldemort mentre Ginny rideva soddisfatta che i suoi figli avessero ereditato il meglio – o il peggio – di entrambi i genitori.