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Autore: SnowBlack_    10/09/2020    0 recensioni
Tornare a casa non è mai semplice, specialmente se ad aspettarti ci sono i motivi per cui hai deciso di andartene.
Passi così tanto tempo a cercare di lasciarti alle spalle il passato che alla fine quasi ci riesci davvero, eppure eccolo lì, inevitabilmente avanti ai tuoi occhi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clayton Haas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Okay..questi dovrebbero essere tutti i documenti che mi hai chiesto stamattina" comunicò Clay entrando in ufficio e portando con se una cartellina.
"Grazie Clay" rispose sua madre alzandosi per andargli incontro.
"Hey Hermano" lo salutò Caleb.
"Lui cosa ci fa qui? chiese Clay.
"La stessa cosa che ci fai tu genio, aiuto la mamma" rispose Caleb continuando a giocherellare con il sombrero che aveva in mano.
"Oh davvero?" esclamò Clay guardando ancora una volta sua madre.
Caleb che aveva finito di giocare, indossò il cappello e poco dopo lo passò al fratello.

Caleb che aveva finito di giocare, indossò il cappello e poco dopo lo passò al fratello

"Caleb smettila, abbiamo del lavoro da fare" si intromise Claire. 
"Andiamo mamma!!!
In questa famiglia siete tutti così infelici!" borbottò quest ultimo mentre Clay con un gesto deciso della mano scaraventava via il sombrero.

"Mi auguro di non diventare mai come te! urlò Caleb andandosi a sedere.
"Deve per forza restare anche lui?" domandò Clay. 
"Clay!" lo ammonì la mamma fulminandolo con lo sguardo. "Okay...farò finta non ci sia.
Hai bisogno di qualche altra cosa prima di domani?" domandò Clay tornando all'ingresso della stanza.
"No...credo di avere tutto il necessario. Ci vediamo domani?"
"Si mamma...ci vediamo domani" concluse lui aprendo la porta.
"Ciao Cla..." iniziò Caleb ma prima che potesse finire la frase, il fratello era già andato via.

***

"È stata a Quantico con entrambe e nessuna di voi due ha mai pensato di presentarmela?" domandò Harry aprendo la sua birra.
"Esatto" rispose Alex posando il suo cellulare sul tavolino.
"Siete davvero due brutte persone!" ribatté Harry guardando Shelby.
"Tanto per la cronaca io vi sento!" urlai dalla cucina.
"Allora Eve si può sapere cosa diavolo stai facendo in cucina?" mi domandò Ryan lanciando un salatino.
"Sto cercando il nascondiglio della tua roba buona!" ammisi girandomi verso di lui.
"Non ci..." urlò lui alzandosi di scatto.
"Andiamo Booth, so che dove sei tu c'è anche la roba buona" continuai ridendo.
"Ha ragione! Tira fuori la roba buona!!!" mi assecondò Alex.
"Tu non darle corda!" insistette Ryan avvicinandosi ad uno dei mobili.
"Non mi dire che è lì che la nascondi!" sussultai fintamente sorpresa e prima che potessi fare o dire qualcosa la porta di ingresso si aprì.
"Buonasera a tutti" salutò Clay entrando.
"Signor Haas" risposero tutti in coro dal salotto.
"Sta lontana da quel mobile Haas, non lo ripeterò ancora" mi intimò Ryan con uno sguardo serio e minaccioso.
"Non cantare vittoria Ryan, non finisce così questa storia"gli risposi facendogli cenno che lo avrei tenuto d'occhio.
"Agente Booth" lo salutò Clay raggiungendoci in cucina.
"Signor Haas" rispose Ryan prima di chinare il capo e torarsene in salotto. 
"Hey Haas" lo salutai.
"Ciao Eve" rispose avvicinandosi alla parete di mattoni che separava la cucina dallo studio dell'appartamento.
"È già la seconda volta che ti vedo in una giornata...dovrei preoccuparmi?" commentai ridendo.
"In realtà io credo sia la terza" mi corresse.
"Da quando hai iniziato a contarle?" risposi facendo il giro della penisola per raggiungerlo dall'altro lato.
Lui accennò uno strano sguardo, uno dei suoi sguardi indecifrabili che avevo passato molti anni a cercare di comprendere ottenendo però scarsi risultati.
"Maxine vorrebbe sapere se ti va di venire a cena da noi la prossima settimana" mi domandò poi.

"E se non mi andasse?" domandai ironicamente.
"Se non ti andasse mi vedrei costretto a dirlo alla ma..."
"Non lo...."
"Vogliamo scommettere?" rispose allungando la mano come per stringere un patto.
"Tu..."
"Lo prendo come un si.
Ti aggiornerò riguardo il giorno e l' orario, ci vediamo domani" concluse indietreggiando con uno sguardo fiero e compiaciuto.
"Sappi che mi prenderò la mia rivincita" urlai mentre Clay era diretto alla porta.
"Buonaserata a tutti..." salutò aprendo la porta,
"..staremo a vedere" aggiunse uscendo.

   
 
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