Immutabile
Ti libri come un
falco maestoso
e ne hai gli occhi.
Nessuno se ne
avvede – nessuno
s’interessa a un noioso relitto – ma ti
osservo, attiri il mio sguardo ogni
giorno da troppe lune per tenerne il conto; ti ho vista mutare,
diversamente da
me. Sorrido a ogni nuovo segno sul tuo viso: non ripudiarmi, te ne
prego, ma
spero che mi raggiungerai.
Immutabile, ti
attenderò un anno,
dieci o altri cento. Il tempo non mi tocca – non
toccherà neanche te?
Attendo l’attimo in
cui con
pallidi sorrisi ci
libreremo insieme.