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Autore: Scape01    23/09/2020    1 recensioni
Per Kristoff, Dirt era molto di piú. In quel videogioco ci intravedeva una passione, un sogno. Amava sfrecciare tra stradine di campagna, tra le foreste innevate svedesi, nella fanghiglia delle strade del Galles o nella ghiaia dei sentieri finlandesi.
La disciplina sportiva conosciuta come Rally e' la grande passione di Kristoff. Dopo un'incontro inaspettato il suo sogno potrebbe diventare realtà...
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Primo passo

Il cielo era limpido e la neve brillava sotto il sole mattutino. Il fiato condensava nell’aria e i due ragazzi erano seduti vicino al fuoco.

"Chi viene per primo?" si avvicinó Lars, indeciso sul da farsi.
Anna e Kristoff si guardarono negli occhi per pochi istanti, per capire chi si sarebbe fatto avanti. Il giorno della prova pratica era arrivato: Kristoff avrebbe guidato, mentre Anna avrebbe condotto il pilota nel percorso. Il biondo alla fine si offrì volontario.

"Vengo io", disse.

"Ottimo. Anna, tu resta pure qui a scaldarti vicino al fuoco o sotto il sole, io e Kris andiamo a farci un giro. Torniamo tra poco" disse il capo. 

"Perfetto. Buona fortuna Kris" e gli diede un veloce bacio sulla guancia "fagli vedere quanto sei veloce" lo incoraggiò. I due si allontanarono, verso la Impreza del 1995 parcheggiata nell'orizzonte; il colore blu acceso della sua livrea splendeva in modo contrastante rispetto al bianco colore della neve.

Anna si risedette vicino al fuoco, il quale si stava spegnendo lentamente, sempre più debole.
Il ruggito della vettura rimbombó nell’aria e a quel suono la ragazza si emozionò. Era un suono grezzo, potente e primitivo, ricordava quasi un terremoto. Poco dopo Anna sentì il motore andare su di giri, "probabilmente Kristoff sta per partire" pensò. Nell'istante successivo la vettura sfrecció verso le stradine della foresta innevata e il suo rombo si fece sempre più lontano e distante. 

I due ragazzi passarono settimane a studiare, guardare regolamenti,  tecniche di guida, nozioni di meccanica e norme di sicurezza. Entrambi passarono il test teorico senza alcun problema, erano preparati su tutto. Quelle giornate di studio, passeggiate e serate passate insieme volarono veloci come il vento.

"Tu devi essere Anna, giusto?" chiese una voce dietro di lei. Ella si voltò, probabilmente si era incantata nel pensare e non aveva notato che qualcuno si stesse avvicinando. Davanti a lei c'era un ragazzo, poco più basso di Kristoff, con un dolce e amichevole sorriso stampato in faccia. 

"Piacere, sono Sven, il meccanico" si presentò. "Lars mi ha detto di voi due e aveva bisogno di un capo meccanico per la squadra dilettante, quindi mi sono offerto" spiegò. 

"Piacere Sven! Si, sono Anna" e gli strinse la mano sorridendo. Era di media statura, capelli lunghi e mori che incorniciavano un viso giovane e sveglio. 

Sven si sedette vicino ad Anna, affianco al fuoco. "Sono sicuro che passerete. Il fatto che Lars mi abbia chiamato prima che voi due abbiate finito le sue prove è un bene" disse il ragazzo. 

"Ah allora mi sento meglio!" affermò la ragazza, anche se non del tutto convinta di ciò che aveva appena detto. "Dai Sven, raccontami un po' di te…" propose Anna, così, per parlare un po' e distrarsi dalle farfalle che aveva nello stomaco.

"Allora… sono cresciuto ad Akresund e ho ventiquattro anni. Ho iniziato a fare il meccanico a diciotto anni: Lars mi aveva offerto subito un lavoro. Da quel momento in poi mi sono innamorato delle auto, e poi del rally. Lavoro per varie squadre, ma se posso scegliere scelgo sempre quella di Lars. Ho visto che c'era un posto libero come capomeccanico e ho preso l'occasione. Sai, a volte preferisco i dilettanti rispetto ai professionisti… a volte possono essere veramente scontrosi e poco amichevoli. Probabilmente sarà per la pressione che provano…” pensó. ”Inoltre mi piace tornare a casa, tornare alle origini. Mi trovo veramente bene qua" ammise.

I due si scambiarono qualche parola sulle loro esperienze di rally e altro. Sven era un tipo interessante, in qualche modo era simile a Kristoff e Anna sentiva dentro di sé che sarebbero diventati buoni amici. 

"Invece tu?" chiese Sven. La rossa si presentò e spiegò chi fosse, come si innamorò del rally, del perchè si trasferì ad Akresund e perché avrebbe partecipato al rally. La loro chiacchierata venne interrotta dal rombo della Impreza, sempre più vicino e potente. 

"Stanno arrivando!" esclamò Anna. I due si alzarono e si avvicinarono verso di loro.

L'auto si fermò nel mezzo della neve. Dal cofano si riusciva ad intravedere del fumo bianco e a tale vista Anna si preoccupò. I due passeggeri scesero dal veicolo poco dopo e si avvicinarono a loro. 

"Sven! Eccoti quà! Come stai figliolo?" Lars lo salutò calorosamente. "Tutto bene, sono contento di poter lavorare ancora una volta con te. Allora com'è andato il nostro pilota? Piacere, Sven" si presentó a Kristoff.

"Dipende dai punti di vista. È riuscito a surriscaldare il motore, ma facendo ciò ha battuto il record di ogni mio studente. Dai, mettiti al lavoro e sistema l'auto, che Anna deve ancora essere valutata."

"Sei riuscito a surriscaldare il motore? Con questo freddo?" chiese perplesso Sven. Kristoff sembrava imbarazzato, si grattò il collo per l'avvenimento. "È FAN-TAS-TI-CO! Ce ne vuole per guidare un'auto ai limiti come hai appena fatto! Complimenti!" esclamò il meccanico.
Di certo quella non era la reazione che i due ragazzi si aspettavano di sentire. 

"Ma è stupendo Kristoff! Quindi è passato? Può partecipare?" chiese impaziente la ragazza. 

"Ma certo! È un pilota eccezionale" commentò il vecchio. “Ha uno stile di guida estremamente rapido e aggressivo, tanto talento per un novellino. Ma infondo giá lo sapevo, Kris ha preso proprio da suo padre...” disse sorridendo.

"Io vado a sistemare il motore, vi chiamo appena ho finito" e Sven raccolse la scatola degli attrezzi e si avvicinò alla vettura. 

Anna abbracciò con forza Kristoff "Bravissimo. Sono veramente contenta per te" disse a bassa voce. Le sue forti braccia la accolsero , il suo cuore batteva ancora con un ritmo incalzante per l'adrenalina, che scorreva ancora nelle vene. "Anna, era bellissimo. La macchina è… wow. Meglio del videogioco di sicuro" scherzò.
"Dai, tra poco tocca a te. Sangue freddo e calma, andrà tutto bene. Mostragli quanto sei brava. Buona fortuna, Anna" la rassicurò, proprio come lei aveva fatto poco prima.

 

***

 

Dopo qualche minuto Sven si avvicinó a loro. “Tutto pronto, potete partire” disse al gruppo. “Forza Anna… andrá tutto bene” le disse per un’ultima volta Kristoff. La sua voce era cosí rassicurante e sincera, ella non poteva fallire. Lars e la ragazza si avvicinarono alla vettura ed entrarono. Quel gesto, entrare nell’auto, allacciare le cinture e avere in mano le pacenotes era alquanto particolare; Anna non riusciva ancora a crederci: lei stava per fare da co-pilota a qualcuno. Appena realizzato ció ella sentì un peso enorme sulla coscienza, le farfalle nello stomaco si fecero ancora piú forti. 

Lars si mise al posto del pilota: avrebbe guidato l’auto. “Premetto che non sono tanto veloce, guideró in modo moderato ma sicuramente non lentamente” avvisó Lars. Anna annuí, sempre piú emozionata.
“Prova a parlare nel microfono” consiglió il pilota “cosí vedo se ti sento bene” spiegó. La voce della ragazza era forte, ma allo stesso tempo leggermente indecisa e tremolante. “Anna… tranquilla. Sei emozionata, no?” chiese con tono gentile Lars. “Il rally si basa sulla fiducia. Se non sei sicura non potrai mai guidare il pilota in modo corretto. Lui si deve fidare di te e tu di devi fidare di lui...” spiegó.
“Ti lascio un momento se vuoi, per calmarti… tranquilla, é la tua prima volta e ti capisco” concluse il vecchio.
Egli fece per uscire dalla vettura ma la ragazza gli prese il braccio. “No. Partiamo, sono pronta” disse con tono deciso. 

Lars si allacció le cinture e tiró il freno a mano. L’acceleratore era premuto al massimo, il motore ringhiava con ferocia. Quello era il segnale che era pronto a partire.

“Cinque. Quattro. Tre. Due. Uno” detto la ragazza.

“VIA.”

L’accelerazione le schiacció il corpo sul sedile, la testa venne slanciata indietro. Nonostante la forza della partenza la destabilizzó per qualche istante, in quel momento ogni paura di Anna svaní. Era un co-pilota, doveva essere chiara, forte e sicura. Non poteva dimostrare alcuna incertezza, per la sicurezza del pilota e per lei. Le sue mani tenevano in mano il quadernino con le istruzioni da dettare e la ragazza cercava di tenere il passo del pilota.

“Dritto per 100 metri, poi destra quattro, non tagliare” comunicó. Ella doveva utilizzare ogni suo senso per capire in che curva e in che stato si trovavano lei e la vettura: doveva sentire ogni cambio di direzione, ogni salto, ogni sottosterzo e sovrasterzo che la macchina subiva; doveva essere un tutt'uno con la vettura. Per non parlare del tempismo: non doveva chiamare una curva né troppo presto né troppo tardi. Le istruzioni e i consigli che Lars le aveva dato tempo fa rimasero impresse nella sua memoria ed ella cercó di metterle tutte in pratica.

Anna vedeva la strada coperta di neve sfrecciare contro lei e il suo sguardo alternava tra essa e il quadernino. Ogni istruzione che dava era importante, non poteva sbagliare.

“Sinistra due larga, poi attenzione GRANDE salto, stai al centro.” dettó al pilota. Per il salto sapeva che si doveva preparare all’impatto. Lars premette fino in fondo l'acceleratore, pronto a decollare verso il cielo azzurro. Dopo qualche istante ella sentí l’auto prendere aria, staccarsi dalla fredda neve compattata della strada. Dal suo punto di vista la l'orizzonte si nascose dietro il cofano, il cielo limpido era l’unica cosa che vedeva.

L’impatto con la terra arrivó poco dopo. Era alquanto forte, ma i due passeggeri erano preparati. Anna non doveva distrarsi, e subito dopo ricominció a dettare.

In quei minuti Anna capí finalmente cosa si provava ad assaporare il brivido della velocitá. Il suo cuore batteva piú forte che mai, ma la sua concentrazione era inalterabile: si atteggiava come un vero co-pilota. Tutto le sembrava cosí naturale, come se fosse una cosa che aveva fatto da anni.
Era giunta ad una conclusione: questo era quello che voleva fare per il resto della sua vita.

Le pagine scritte nel piccolo quaderno stavano per finire, il test era terminato. La vettura si fermó davanti a Kristoff e Sven, che aspettavano con ansia il parere di Lars.

I due passeggeri rimasero dentro la macchina, in silenzio. Il rombo del motore venne interrotto, Lars si tolse il casco.

“Sei stata eccezionale Anna. Il tuo tempismo é perfetto, la tua voce é chiara e forte. Perfetti erano anche gli avvertimenti che mi davi, senza quelli avrei sicuramente sbagliato qualche curva. Non ho alcuna critica, sei stata bravissima. Siete pronti per il rally” affermó Lars.

Anna si tolse lentamente il casco, le lacrime iniziavano ad invaderle gli occhi. “Grazie Lars… é stato stupendo” disse commossa la ragazza.
Lei era pronta, proprio come Kristoff. I due stavano per gareggiare ad un rally. 

I passeggeri uscirono dalla vettura, Anna si asciugó velocemente le lacrime che le avevano rigato il viso.

“Allora?” domandó speranzoso Kristoff. Anna si avvicinó a lui, con le guance ancora rosse per le lacrime. “Ce l’abbiamo fatta Kris, gareggeremo insieme.”


Note:

A distanza di una settimana rieccomi con un nuovo capitolo! É un pó breve, ma ho deciso di far salire i nostri protagonisti sulla vettura per la prima volta. Da ora in poi cercheró di scrivere capitoli un po' piú "condensati" e corti, non voglio allungare troppo la storia. Anna e Kristoff hanno passato la prova, ma saranno in grado di lavorare bene insieme? Cosa li attenderá nel loro primo rally? 
Grazie a tutti i lettori, ci vediamo alla prossima!

-Scape01

   
 
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