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Autore: InstantDayDream    19/08/2009    1 recensioni
Cosa potrebbe accadere se due amici babbani, in tour itinerante dell'Inghilterra, fossero costretti ad essere ospitati in casa Weasley per un guasto alla macchina? Nonostante la minaccia di Voldemort sia sparita quella dei gemelli Weasley è ancora vivissima e non solo...
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tre
Live to tell the tale



Fred e George osservarono la ragazza accovacciata sul pavimento del loro negozio con aria spaventata, anche se la loro espressione era nulla in confronto a quella che si leggeva negli occhi di lei, che erano carichi di terrore allo stato puro. George lanciò un’occhiata alla scia di cenere che andava dal caminetto alle converse della ragazza ed evitò di fare domande stupide, come chiederle come era arrivata fino a lì.
«Metropolvere» osservò George guardando il fratello, che annuì, a conferma di ciò che aveva detto l’altro.
«Non deve essere stato un bel viaggio…» borbottò Fred, avvicinandosi a Sam e poggiandole una mano sulla spalla, o meglio, tentando di poggiarle una mano sulla spalla, perché lei si ritrasse al tocco, terrorizzata.
«Tranquilla, non ti facciamo niente» disse lui, cercando di farle un sorriso incoraggiante «Stiamo solo cercando di aiutarti a riprenderti» quindi le porse la mano per invitarla ad alzarsi. La ragazza gli lanciò svariate occhiate titubanti prima di decidersi ad afferrarla ed issarsi su. Il suo equilibrio, però, era ancora precario, infatti, dopo appena pochi secondi in piedi, rischiò di cadere di nuovo a terra e l’avrebbe fatto, se Fred non fosse stato abbastanza pronto da tenerla.
«Sì, non è mai una bella esperienza la prima volta» osservò il ragazzo, cercando di tranquillizzarla, quando si rese conto che la ragazza tremava come una foglia. George fece apparire una sedia dal nulla, con un rapido movimento della sua bacchetta, e Fred vi fece accomodare sopra la ragazza, che sembrava ancora più sconvolta dopo aver visto George fare un incantesimo. Fred sospirò, quindi aprì un armadietto con pozioni pronte per l’uso, ad opera della signora Weasley, e le mise in un bicchiere un semplice tonico per i nervi, che l’avrebbe aiutata a rilassarsi.
«Tieni, bevi questo e no…non sto cercando di avvelenarti» aggiunse in fretta, notando l’occhiata scettica che gli aveva lanciato la ragazza.
«È solo Pozione Rilassante» la incoraggiò George, dato che, nonostante avesse afferrato il bicchiere, Sam pareva piuttosto restia a buttare giù il contenuto.
«Pozione?» domandò la ragazza, con voce gracchiante, aprendo bocca per la prima volta da quando aveva messo piede in quel posto. I gemelli annuirono in risposta, quindi George prese del torrone da una scatolina lì di fianco e le disse:
«Ammetto, il sapore non è dei migliori, mangia un po’ di questo dopo»
Sam prese il torrone che lui gli porgeva e l’osservò con fare sospettoso, quindi si decise a buttare giù quella pozione, dal retrogusto veramente orrido. Fece una smorfia orribile, quindi scartò il pezzo di torrone e cominciò a masticarlo lentamente. George la fissava con uno strano sorrisetto in volto, mentre Fred cercava qualcosa sul tavolo: la metà viola della merendina, che sembrava essersi dissolta nel nulla. Quando sentì l’urlo della ragazza si voltò di scatto, per trovarla che sanguinava copiosamente dal naso.
«Ma…cosa diamine mi avete dato da mangiare?» domandò tra le urla, aggiungendo qualche imprecazione nella sua lingua madre di cui i ragazzi non colsero il significato.
«Torrone Sanguinolento, la Merendina Marinara più venduta dai Tiri Vispi Weasley!» esclamarono insieme i gemelli, con il tono di uno sponsor pubblicitario.
«Tieni mangia questo…ti farà smettere di sanguinare» disse poi Fred, porgendole l’altra metà del Torrone Sanguinolento.
«Fossi pazza! Mi uccidete davvero…e poi cos’è questa storia? Cosa sono i Tiri Vispi Weasley?» domandò lei, mentre cercava di tamponare il sangue che usciva dal naso con un fazzoletto estratto dalla tasca.
«Noi ti rispondiamo e tu mangi il torrone» cominciò a patteggiare Fred.
«Non sono io quella che ha provato a farvi morire dissanguati» rispose lei, guardandoli torva.
«Non siamo noi quelli che ti hanno chiesto di seguirici» ribatterono prontamente i gemelli, porgendole l’altra metà del torrone. Dopo aver ricevuto qualche altra occhiataccia, finalmente riuscirono a farle mangiare l’altra metà del torrone e in breve Sam smise di sanguinare.


«Dunque?» domandò, guardando i gemelli con l’aria di chi si aspetta qualcosa.
«Beh tanto per cominciare potresti ringraziarci…» osservò Fred, mentre il fratello faceva apparire altre due sedie, dove si accomodarono. Sam guardò la bacchetta che George stringeva in mano, quindi le sedie appena apparse, poi cominciò a ripensare a tutte le cose strane che aveva visto, dalla sfera di ferro al filamento elastico che avevano lasciato sul davanzale della finestra.
«Siete….dei maghi?» domandò, sentendosi incredibilmente stupida a pronunciare quelle parole: la magia esisteva solo nei libri per bambini, no?
«Vedo che ancora non sei intenzionata a ringraziarci...» disse George, nascondendo la bacchetta in una manica.
«E ci hai anche rubato un Orecchio Oblungo!» aggiunse Fred, indicando il filamento elastico che Sam teneva ancora in mano. La ragazza sembrò rendersene conto solo allora, e lo guardò nuovamente, come se non fosse stata conscia di averlo portato con se.
«Ma se siete stati voi a lasciarlo in camera…io sono scesa proprio per riportarvelo! Poi vi ho visto sparire nel camino e…» e si interruppe, non aveva dubbi che i due ragazzi avesse capito cosa seguiva, anzi, di certo loro sapevano molto meglio di lei il modo in cui erano arrivati in quel posto. Non mancò di notare che i due si stavano guardando con aria colpevole, come se avessero commesso uno sbaglio imperdonabile. Quindi tornarono a guardarla per un po’, prima di confabulare a bassa voce qualcosa tra loro. Sam li osservò, aspettando che smettessero e tornassero a dirle qualcosa, a spiegarle come fosse possibile tutto ciò che aveva appena visto, per esempio. Cercò con lo sguardo il segno della bacchetta nella manica di George, quindi osservò le sedie su cui erano seduti: avevano un’aria terribilmente solida, ed era pronta a giurare che prima la stanza ne era assolutamente priva. Non si trattava di banali trucchi di prestigio, quel viaggio nei caminetti non era niente di illusorio o tecnologico, era qualcosa di inspiegabile. Inspiegabile, a meno che non si considerasse come magia. Scosse la testa a quell’idea, sentendosi ancora più stupida di prima. Come poteva essere possibile? La magia non esiste, la magia era un termine inventato tanto tempo prima per spiegare fenomeni che accadevano inspiegabilmente, a cui adesso la scienza aveva dato tutte le spiegazioni del caso. Ma come avrebbe potuto spiegare quello che aveva appena vissuto lei? Certo, se ne avesse mai parlato con qualcuno avrebbero riaperto i manicomi appositamente per lei, garantito al limone. Stava impazzendo, e quei due non si stavano esattamente impegnando per darle una mano. Tossì, in modo piuttosto rumoroso, quindi disse, mettendo la giusta acidità nelle parole:
«Avete finito di fare finta che io non sia qui?»
Fred e George alzarono di scatto lo sguardo verso di lei ma, prima che potessero aprire bocca, una voce da sotto li chiamò:
«Signori Weasley! Avremmo bisogno di voi..»
George si alzò in piedi, pronto a scendere in negozio:
«Vado io…Fred, tu vai a comprare quello che ci serve…nel tragitto dalle le spiegazioni necessarie.»
Fred annuì e sorrise al fratello, che aprì la porta e scese giù, richiudendola alle sue spalle.
«Sì, siamo maghi. E questo e l’alloggio che sta sopra al nostro negozio di scherzi…ora, se hai domande le farai quando usciremo, ma attenta, non mostrarti troppo stupita, perché se scoprono che sei babbana, cioè…che non sei una strega, ci ritroviamo uno squadrone di gente del ministero, pronta a modificarti la memoria…adesso, magari vuoi toglierti un po’ di cenere di dosso…vieni ti accompagno in bagno…»
Sam seguì il ragazzo nel bagno dell’appartamento, che aveva una vasca più grande del normale e molti più rubinetti del previsto, oltre ad uno specchio immenso con sotto un lavandino di degne proporzioni. Indubbiamente ai due non dispiaceva stare comodi.
«Fai pure con calma…io nel frattempo vedo dove trovarti dei vestiti» osservò Fred, lasciando che la ragazza entrasse in bagno. Incuriosita Sam cominciò a riempire la vasca, mettendoci svariati tipi di bagnoschiumi, che uscivano ognuno da un rubinetto diverso, prima di trovare quello dell’acqua. Si spogliò e si immerse, notando solo allora come era piena di fuliggine, cogliendo una fugace apparizione del suo volto, quasi completamente nero, nello specchio di fronte alla vasca. Si lavò con tutta la calma del mondo e poi uscì, avvolgendosi in un telo morbidissimo spuntato fuori quasi per magia e, considerando dove si trovava, non avrebbe escluso del tutto la cosa. Si fissò nuovamente allo specchio, per controllare di aver tolto bene lo sporco, quindi realizzò di non avere niente da mettersi addosso, né tantomeno qualcosa con cui asciugarsi i capelli. Si azzardò quindi ad aprire la porta, il minimo indispensabile, e , da quel piccolo spiraglio, chiamare il gemello:
«Ehm…scusa Fred…»


Sentendosi chiamare Fred, che si era recato nella sua stanza, cercando di trasfigurare alcuni suoi vestiti in vestiti da donna che potessero stare a Sam, smise la sua opera, che stava riuscendo con successo, e si recò verso il bagno, da cui spuntava solo la testa bagnata della ragazza babbana. «Come hai fatto ad azzeccare il mio nome?» domandò quindi, prima ancora di chiederle il motivo per cui era stato chiamato.
«Ho tirato a caso veramente…ehm, ascolta, non è che potresti darmi un asciugacapelli e qualcosa da mettere addosso?» sembrava piuttosto imbarazzata, e Fred avrebbe voluto darle veramente una mano ma non aveva la più pallida idea di cosa fosse un asciugacapelli.
«Ehm…i vestiti saranno pronti a breve, quell’altro affare…cosa diamine è?» domandò, cadendo letteralmente dalle nuvole.
«Qualcosa per asciugarmi i capelli» disse lei in risposta, con un sorriso divertito sulle labbra, mentre Fred cominciò a capire, più o meno, che razza di oggetto la ragazza gli aveva chiesto.
«Ah tranquilla, faccio io con un colpo di bacchetta! Quando hai fatto passa in camera, ti ho lasciato dei vestiti» La ragazza annuì in risposta e si richiuse in bagno.
Venti minuti dopo stavano passeggiando per Diagon Alley, Fred teneva il naso incollato a quella che sembrava una banalissima lista della spesa, sulla quale però spiccavano i nomi di cose tutt’altro che normali, e contemporaneamente cercava anche di rispondere alle incessanti domande di Sam sul mondo magico, controllando che si comportasse in modo abbastanza normale. In quel momento, in particolar modo, erano giunti ad una questione abbastanza spinosa.
«Perché devo restare qui una settimana?» domandò lei, anche se non sembrava affatto dispiaciuta della cosa.
«Perché, per sicurezza, il collegamento via Metropolvere tra il camino nostro e quello della Tana è aperto solo un’ora il venerdì sera ed un’ora la domenica sera, quando dobbiamo andare e tornare» rispose pazientemente Fred, per la terza volta.
«Ma credevo che fosse come la metropolitana…» osservò lei pensierosa. Fred sospirò e scosse la testa, quindi la afferrò per un braccio e la trascinò al Ghirigoro.
«Che modi» protestò lei, quando lui la lasciò libera, all’interno della libreria.
«Sam» osservò lui paziente, sospingendola in un angolo in modo che non potesse udirli nessun altro «non ho assolutamente niente contro di te, ma, se mi scoprono che sto permettendo ad una babbana di conoscere tutto questo, senza denunciare il tutto alla Squadra per la Modifica della Memoria, rischio di passare del tempo ad Azkaban»
«Dove?» domandò lei, tra il curioso e il contrariato.
«La prigione dei maghi…ma non è questo il punto. Per strada è meglio evitare certe domande, io e George ti spiegheremo tutto a cena e se proprio vuoi capire perché la mia famiglia è sotto sorveglianza…» afferrò un libro dal titolo: “Il Signore Oscuro, ascesa e declino di uno dei maghi più terribili di tutti i tempi.” «leggi questo e capirai».
Notò che la ragazza prese il libro senza fare storie, e lo sfogliò lentamente, quindi guardò verso di lui.
«Perché non mi obbligate a farmi cancellare la memoria allora?» domandò, guardandolo negli occhi.
«Non approviamo del tutto questo metodo…diciamo che vogliamo darti fiducia e…credimi, preferiamo passare qualche mese ad Azkaban piuttosto che sentire nostra madre che scopre che hai saputo tutto per colpa nostra!» esclamò e, nonostante fosse perfettamente serio, fece scoppiare Sam a ridere. Era evidente che non aveva ben presente l’ira della signora Weasley. Notato con piacere che si era sistemato tutto, pagò il libro per Sam, quindi uscì fuori con lei, che pareva aver capito la faccenda, visto che si preoccupava di lanciare solo occhiatine fugaci alle vetrine, e si soffermava solo nei negozio in cui dovevano andare. In breve tempo prese lei la lista delle cose da comprare e informava Fred delle loro tappe successive, come se fosse una cosa del tutto normale, che faceva tutti i giorni: non si sarebbe mai detta una babbana a Diagon Alley. La osservò addirittura entrare a comprare occhi di scarafaggio, erba mola e dittamo, pagando in falci e zellini, senza quasi confondersi. Forse non era stata del tutto sbagliata la scelta sua e di George.
«Ma come fai?» le domandò, sinceramente stupito, una volta che furono usciti dal negozio.
«Non lo so, mi viene naturale» rispose lei, stringendosi nelle spalle e girandosi per tornare indietro, visto che quello era l’ultimo acquisto della giornata. Fred la seguì, piuttosto impressionato. Aveva pensato di far finta che fosse una maganò ma, con ogni probabilità, sarebbe riuscita benissimo a passare per una strega a tutti gli effetti dandogli una mano nel negozio. Nel frattempo…era meglio che in casa sua non si scoprisse dov’era, altrimenti erano guai.


Ecco un altro capitolo! Spero che vi piaccia...anche se nel prossimo abbandoneremo un po' i gemelli per vedere che succede alla Tana! Grazie a chi ha messo questa FF tra le preferite o le seguite, e anche a chi si è soffermato a leggere e basta^^
@pri: Son contenta ti sia piaciuto anche l'altro capitolo! Ho aumentato un po' le dimensioni, spero che così si legga meglio e scusami per il disagio^^ Vedrai a breve cosa combinerà il caro Fred, aiutato dal fratellino ovviamente! Grazie per la recensione^^
@Pia_mi_idola_XS : Grazie anche a te per la recensione, sono contenta che ti piaccia la storia *-* Spero continuerai a seguirla ;)
  
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