Le giornate trascorrevano tutte uguali all’interno della grande e antica Biblioteca.
Sola, prigioniera della gabbia di vetro della propria lampada ad olio, la ragazza-fiamma non aveva altro da fare che osservare i fiocchi di polvere depositarsi sopra scrivanie e sugli scaffali. Le cose miglioravano un poco solo quando il sole svaniva dietro le finestre.
Era allora infatti che il corpo della fanciulla di fuoco si trasformava.
Dapprima era solo una sensazione, un nucleo di luce e calore che le sgorgava dal petto e le fluiva in tutto il corpo, poi quel sentore si faceva più concreto e i suoi arti diventavano visibilmente traslucidi e leggeri come l’aria.
Alla fine della trasformazione la ragazza fiamma era sollevata a mezz'aria e lo stesso accadeva alla sua lunga chioma.
I suoi capelli erano quelli che subivano il cambiamento più radicali, poiché quando si liberavano della costrizione della gravità le ciocche si accendevano di tutte le sfumature del rosso, del bianco e del dorato. A quel punto anche l'umore della ragazza si risollevava un poco.
Le piaceva fare luce in mezzo alle tenebre, la faceva sentire utile.
Così aveva voluto lord Zest, il suo signore e la volontà di un Fatato era legge all’interno dei suoi domini. Tuttavia era da molto tempo che lord Zest non faceva visita alla Biblioteca o alla ragazza fiamma.
Non che la fanciulla sentisse molto la mancanza del suo padrone, colui che aveva deciso di trasformarla in una fiamma solo per renderla più attraente.
Più attraente agli occhi dello stesso Gentile, ovviamente.
Perchè lord Zest amava la bellezza e dalla bellezza amava essere circondato, in tutte le cose, persino nella lampada ad olio del suo angolo di lettura preferito.
E così era nata la ragazza fiamma.
Ma come diceva lord zest il tempo uccide la passione e il Gentile aveva smesso di andare a trovare la sua creatura.
E ora alla ragazza non restava che trascorrere i giorni da sola, a illuminare dei libri che nessuno avrebbe letto.
Tuttavia era un bene che il tempo passasse ancora, pensò lei, perchè significava che c’era ancora qualcosa di fluido, che poteva cambiare.
E con il pensiero del cambiamento, si faceva strada in lei quello della fuga.
Sì, lei aveva avuto una casa, in un altro luogo, in un altro mondo, sulla Terra!… La ragazza fiamma tremò, il flusso di ricordi che andava seccandosi come un torrente d’estate e non era stata sempre una fiamma ma un essere umano, con un corpo pesante e fatto di carne e soffici capelli rossi e occhi viola. Ma era stata rapita, portata via… Come? La Fanciulla strinse gli occhi di brace, la memoria che cominciava a sfuggirgli. Rapita, portata via…. Da lord Zest in persona! la ragazza rabbrividì, la luce della sua chioma si affievolì per un attimo. Ecco, era quello il suo ultimo ricordo. Come aveva potuto dimenticare tutto questo? Di aver avuto un altro corpo e addirittura un’altra vita? A questo punto la ragazza fiamma non ebbe più dubbi. Doveva fuggire dalla Biblioteca.
Per tornare a casa, anche se ancora non si ricordava dove fosse…