Anche Scorpius aveva notato Lily in un angolo, si sarebbe voluto avvicinare ma era stato preceduto da Albus.
Era da un po' di tempo che avevano iniziato ad uscire insieme, dopo quel famoso pranzo, la cosa era anche abbastanza seria, almeno da parte di Scorpius, ma Lily aveva detto che ancora non si sentiva pronta. Scorpius ormai era certo di amarla e sapeva che la avrebbe aspettata, nonostante l'impazienza. Era il momento della torta e, con nonchalance, fece in modo di capitare vicino a Lily. Albus soffiò le candeline e durante il taglio della torta partì il solito coro di "Happy Birthday to you". Scorpius rimase in silenzio ascoltando Lily cantare, poi quando finì fu impossibile per lui non scoppiare a ridere. Ma non perché fosse stonata, semplicemente aveva diciassette anni appena compiuti e tendeva ad atteggiarsi da donna matura solo perché aveva finito la scuola. Sentirla cantare Happy Birthday to you l'aveva fatta tornare bambina agli occhi di Scorpius. Ma lei non aveva percepito la complessità del suo pensiero.
Lily infatti era corsa fuori dal pub e Scorpius l'aveva seguita a ruota sentendo lo sguardo indagatore di James su di sé. «Lily» la chiamò. La ragazza si girò: aveva lo sguardo corrucciato e le braccia incrociate.
«Perché se canto, tu ridi?» domandò arrabbiata.
«Perché mi fai ridere, Lily» Lily gli diede di nuovo le spalle e Scorpius si avvicinò appoggiando il mento sulla sua clavicola. «Non mi fai ridere perché sei stonata. Rido perché sono contento, perché mi piaci e mi piaci soprattutto quando canti Happy Birthday to you con quell'aria da bambina» disse sincero.
Lily sembrò sciogliersi e si girò appoggiando la testa sul suo petto, Scorpius, invece, le mise un braccio intorno alle spalle.
«Scusami, ha ragione James, a volte sono proprio una bambina» sbuffò. Scorpius rise leggermente.
«Però sei la mia bambina» specificò.
«Tutta questa dolcezza mi fa vomitare, lo sai» rispose lei contro la sua camicia. Scorpius sorrise.
«Ti amo soprattutto per questo».
Lily alzò la testa velocemente per guardarlo negli occhi. «Cosa hai detto?» chiese con voce stridula.
«Questo» rispose lui in preda al panico.
«No, prima».
«Soprattutto».
«Smettila di fare lo stupido! Ripeti quello che hai detto!» esclamò perentoria.
«Ho detto che ti amo soprattutto per questo» si arrese alla fine.
Lily si aprì in un sorriso raggiante. «Ti amo anche io» rispose baciandolo.