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Autore: lapacechenonho    16/10/2020    3 recensioni
100 prompt per 100 storie.
100 storie che partono da una parola o da una frase.
Le storie sono (quasi tutte) scollegate fra loro, quindi si possono leggere anche singolarmente.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Lily/Scorpius, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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031: Il modo migliore. 
 
Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter
Coppie: Harry/Ginny
Genere: Sentimentale, Romantico
Raiting: Verde
Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
 
Ginny ed Harry nell'ultimo periodo non erano una coppia stabile. Erano fatti di alti e bassi, litigate a volte furiose, talvolta qualche insulto, si lasciavano, poi facevano pace e si rimettevano insieme e poi ricominciava tutto daccapo. Erano strani: sapevano di farsi del male a vicenda, ma non riuscivano ad immaginare nessun'altra persona accanto a loro. E lo sapevano entrambi.
Da quando Fred non cera più, Ginny aveva preso l'abitudine la sera del suo compleanno di fare prima un piccolo saluto alla lapide del fratello e poi di rimanere fuori ad osservare il cielo. In quel preciso istante era in un momento di "pausa" da Harry, in realtà lo era da già sei mesi ed era la pausa più lunga che avessero mai fatto. Ginny aveva iniziato a perdere le speranze e per un periodo aveva avuto il dubbio che addirittura uscisse con un'altra.
Stava contemplando il cielo stellato e non si accorse dei passi che la stavano raggiungendo. «Ehi» la voce di Harry la fece sussultare. «Scusa, non volevo spaventarti».
«No, non mi hai spaventata, ero solo concentrata» rispose girandosi a guardarlo. Adesso il cielo era alle sue spalle.
«Volevo farti un regalo». Ginny lo guardò confusa.
«Non mi hai regalato già il maglioncino?»
«Quello è da parte mia e di Hermione, non solo mio» le fece notare. Ginny si accigliò ma rimase zitta.
Harry a quel punto si avvicinò e le sfiorò il viso dolcemente, appoggiò il naso sulla guancia respirando il suo odore. E così fece Ginny. Annusò ogni particella dell'odore di Harry e lo impresse nella sua memoria per ricordarselo nei giorni a venire. Lentamente Harry le alzò il viso facendo incontrare i loro occhi alla luce della luna e, come se fosse un percorso già scritto, le loro labbra si incontrarono. Ritrovare le sue labbra, sentire di nuovo la barba ispida sotto i polpastrelli, poter toccare di nuovo quella maglietta leggera di cotone, fu per Ginny come tornare a casa. Più inebriante dell'alcol. Più brucente del fuoco.
Quando si separarono Ginny desiderava solo averne ancora.
«Perché?» chiese solamente. «Perché mi ignori per sei mesi, mi tratti come mi trattavi quando ero piccola, poi vieni al mio compleanno e mi baci? Perché?»
«Perché ti amo» rispose. Quell'affermazione fece vacillare Ginny, al punto che strinse più forte la mano alla staccionata. «Ti amo e sono stato uno stupido. Siamo stati stupidi. È vero: litighiamo spesso e ce ne diciamo di tutti i colori. Ma quanto è bello fare l'amore dopo? Quanto è bello poter tornare a casa. E non intendo Grimmauld Place intendo te, Ginny. Tu sei casa» disse.
A Ginny sembrava di essere in un sogno. In quel periodo di tira e molla Harry non le aveva mai detto di amarla. Forse era questo il problema, forse avevano entrambi paura, forse avevano avuto bisogno dei loro spazi per un po' di tempo. Forse fu per queste ragioni che Ginny si fiondò tra le braccia di Harry stringendolo forte forte, come aveva stretto solo i suoi fratelli, prima di quella sera. «Come faremo quando litigheremo?» chiese, la voce ovattata dal cotone della maglietta di Harry.
«Non lo so» ammise lui accarezzandole i capelli. «Troveremo il modo migliore per stare insieme. Però dobbiamo prometterci di farlo entrambi e di provarci. Sempre» aggiunse serio.
Ginny alzò la testa guardandolo. «Il modo migliore...» ripeté quasi sovrappensiero. «Mi piace questa cosa» sorrise poi.
 
Circa tre anni più tardi, davanti ad un ufficiale del Ministero ed un bel po' di gente entrambi dissero sì e si promisero di trovare sempre il modo migliore, insieme.
   
 
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