Harry e Ginny stavano insieme da poco tempo, si erano baciati in Sala Comune, come era noto a tutti. Per la verità erano sulla bocca di tutti e se Harry era abituato a quel trattamento, a Ginny sembrava piuttosto strano notare i sussurri ogni qualvolta passasse per un corridoio. Gli unici momenti di pace li trovava quando era con Harry sul prato dei giardini di Hogwarts davanti al Lago. «Tutto bene?» le chiese Harry.
Ginny era pigramente appoggiata al petto di Harry e fissava i cerchi concentrici causati dal sasso che aveva appena lanciato nell'acqua. «Sì è solo un po' strano».
«Cosa?» domandò abbracciandola dolcemente.
«Tutto. Ho aspettato anni che tu mi notassi e una volta che è successo mi sembra strano, come mi sembra strano il brusio nei corridoi» disse sincera.
Non lo faceva per lamentarsi. Era fermamente convinta che la base di una relazione dovesse essere la sincerità. Glielo avevano insegnato le sue precedenti relazioni basate sulle bugie.
«Ti infastidisce che si parli di noi?»
«No, alla fine sono solo curiosi. È solo strano. Lo so che tu sei il Prescelto e ci sei abituato, ma io sono solo Ginny Weasley, la sorella minore di Ron, l'amico di Harry Potter. L'ultima volta che parlavano di me era perché ero stata posseduta da Tu-Sai-Chi» osservò.
«Ma adesso non sei più Ginny Weasley, la sorella di Ron, l'amico di Harry, che è stata posseduta da Voldemort» Ginny soppresse un brivido lungo la colonna vertebrale, sentendo quel nome. «Adesso sei Ginny Weasley, la fidanzata di Harry Potter. O puoi anche essere solo Ginny Weasley, la cacciatrice Grifondoro. Io sarei comunque fiero di te, qualunque cosa tu scelga di essere».
Ginny sorrise sentendosi fortunata ad aver trovato finalmente Harry. Girò la testa verso l'alto per guardarlo meglio e lo baciò. Non stavano insieme da molto, eppure già sapeva di non poter fare a meno di quella bocca, di quelle labbra, del suo sapore. Quando si separarono Ginny fissò le iridi verdi di Harry, beandosi di quel colore e imprimendoselo nella sua mente.
Non sapevano cosa il futuro avesse in serbo per loro, erano tempi incerti, ma tra le braccia di Harry e con gli occhi puntati nei suoi, si sentiva nel posto più sicuro del mondo.