Teddy non sapeva bene a chi fosse venuta l’idea di andare in campeggio con i Potter. Sapeva solo che a lui non piaceva per niente. Odiava la natura, odiava gli insetti che gli ronzavano nelle orecchie, le zanzare che pungevano ed i sacchi a pelo tremendamente scomodi. Per non parlare delle cose da fare, cioè praticamente niente. Perché se avevano la comodità di Villa Conchiglia al mare dovevano andare in campeggio in montagna? Voleva bene ai Potter, teneva tantissimo ad Harry, Ginny e i ragazzi, ma lui voleva solo un po’ di pace.
«Teddy» il ragazzo si girò. «Potresti venire a darmi una mano con la cucina? Zio Harry è andato a fare una passeggiata con i bambini». Teddy annuì.
«I bambini. Zia, James inizierà il terzo anno ad Hogwarts a settembre» la canzonò. Sapeva che zia Ginny non l’avrebbe mai presa sul personale.
«Appunto, sono ancora bambini» rispose lei sorridente mentre tornavano alla tenda. Il sole stava iniziando a tramontare colorando di un rosso fuoco il bosco circostante. «Se penso che all’età di James ho iniziato ad uscire con il primo ragazzo mi vengono i brividi. Meno male che nonno Arthur non ha mai scoperto niente!» aggiunse ridendo e facendo ridere Teddy.
«Che ne dici di apparecchiare fuori stasera?» propose notando il cielo particolarmente sereno. Ginny acconsentì e con la magia fecero levitare il tavolo fuori e iniziarono a preparare dei panini da imbottire.
«Non ti sta piacendo il campeggio, eh?» chiese tenendo gli occhi fissi sul panino che stava aprendo. Teddy abbassò le spalle colpevole.
«Si nota così tanto?» rispose. Zia Ginny gli rivolse un sorriso gentile.
«Diciamo che i tuoi capelli grigi al mattino parlano per te. Zio Harry potrà anche non capire, ma per tua fortuna o sfortuna sono un po’ più sveglia di lui su certe cose». Teddy la guardò con uno sguardo di scuse mentre diventava color pomodoro fin sopra ai capelli, letteralmente.
«Io vi voglio bene, è solo che…» si interruppe cercando le parole adatte per descrivere quello che provava.
«Solo che vuoi passare più tempo con Victoire che con noi? Lo capisco» concluse per lui. Teddy la guardò con tanto d’occhi.
«Come…» mormorò.
«Te l’ho detto, ho intuito per certe cose. Sono contenta per voi, per quel che vale».
«Grazie» disse realmente grato. «Secondo te come potrebbe reagire lo zio Bill?» domandò poi preoccupato.
«Be’, quando è stato di me ed Harry aveva detto che se lo aspettava, magari è così pure per voi» rispose aggiungendo del condimento al panino. «Ti è andata bene che non sia figlia di Ron» aggiunse poi sogghignando. Notando lo sguardo preoccupato di Teddy, poi disse: «Andrà bene. Bill è una persona molto razionale e sa che sei un bravo ragazzo, vedrai che non farà problemi». Il ragazzo percepì il peso dell’imminente comunicazione alla famiglia di lei farsi più leggero.
«Grazie» rispose solamente. Adesso i capelli erano di un giallo grano.
«E stai tranquillo, quello che succede al campeggio, rimane al campeggio» concluse facendogli un occhiolino rassicurante.