«Cosa ti aspetti da questo 1999?» domandò Astoria a Draco. Stavano insieme da circa un mese e stavano piano piano imparando a conoscersi. Astoria aveva solo potuto intuire tutta la sofferenza di Draco e la sua voglia di evadere da una famiglia troppo opprimente. Anche fare quella domanda le era costato un bel po’, non sapeva quanto Draco fosse disposto a rispondere. La guardò, aveva gli occhi velati non erano lacrime, era tristezza e nostalgia.
«La pace» rispose solo. Lo sguardo subito rivolto alla neve che fioccava. Erano a casa di lui, precisamente nel salotto, mancava ancora qualche ora alla cena. Per qualche strana ragione i Malfoy avevano invitato i Greengrass, Draco le aveva detto che probabilmente erano gli unici amici rimasti, il resto era ad Azkaban. «E i tuoi buoni propositi quali sono?» le chiese tornando a guardarla, un po’ di serenità riluceva nelle sue iridi grigie.
«Mi piacerebbe migliorare in Pozioni» disse ridendo e facendo sorridere anche Draco, con quel sorriso vero che in tantissimi anni di frequentazione delle famiglie non aveva mai visto. «E poi mi piacerebbe iniziare a pensare seriamente al mio futuro, l’anno prossimo finisco Hogwarts» aggiunse.
«Se ti ho inquadrata bene ce n’è una terza» disse osservandola con gli occhi semichiusi.
«Esatto» disse lei soddisfatta. «Mi piacerebbe vederti sorridere veramente, come poco fa».
Draco abbassò la testa e lo vide sorridere. Le faceva strano immaginare Draco in imbarazzo ma per come era iniziata quella relazione, le faceva ben sperare che, piano piano, si sarebbe abituata anche a quell’aspetto del ragazzo. «Siamo romantiche» osservò alzando la testa. Assicurandosi che non ci fosse nessuno nelle vicinanze le prese una mano e le avvicino leggermente a sé.
«E tu sei imbarazzato» lo prese in giro lei con una piccola linguaccia. E Draco sorrise di nuovo con quel sorriso di prima. «Però direi che sono sulla buona strada per portare a termine questo proposito» aggiunse soddisfatta.
«Sai, anche io ho dei buoi propositi» disse schiarendosi la voce.
«Sono tutta orecchi».
«Vorrei presentarti alla mia famiglia come la mia ragazza» Astoria trasalì sgranando gli occhi. «Non stasera» si affrettò ad aggiungere. «A Pasqua o quando torniamo da Hogwarts». Astoria, guardinga come Draco, verificò che non arrivasse nessuno e allacciò le braccia dietro al suo collo.
«Davvero vorresti presentarmi alla tua famiglia?» chiese in un sussurro. Il ragazzo biondo annuì. «Lo sai cosa significa per le famiglie Purosangue? Equivale ad un fidanzamento ufficiale».
«Astoria non sono nato ieri, so cosa significa e so che voglio farlo, se tu lo vuoi» disse deciso. Astoria si aprì in un sorriso allegro.
«Mi piacerebbe essere presentata alla tua famiglia, sì».
Questa volta non si curò di possibili genitori o sorelle intorno a loro, Draco si avvicinò al suo viso e la baciò. «Mi piacciono questi buoni propositi» disse sulle sue labbra.
«Anche a me» rispose lui tornando a baciarla.