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Autore: Lita_85    27/10/2020    5 recensioni
Elena Gilbert è una ragazza di 25 anni, a cui sembra non mancare nulla. Un marito innamorato, il lavoro dei suoi sogni, e una carriera come pianista avviata, ma c'è qualcosa che stona in questa sinfonia perfetta... Fino a quando un giorno incontra Damon Salvatore, violoncellista in erba, che sembra sin da subito intenzionato a trascinarla con sé in un turbinio di emozioni che le sembravano ormai assopite. La passione e il proibito saranno le parole chiavi di questa storia travagliata. E chissà se finalmente non troverà l'amore sognato da sempre...
Buona lettura! 😉
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Matt Donovan | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Beethoven moonlight  presto agitato - 

Dopo l'incontro con Damon mi sentivo un turbinio di emozioni. Totalmente ingestibili. Sicuramente aveva innescato in me qualcosa di intenso, inaspettato, qualcosa che non sapevo controllare minimamente. Agitavo le mani sul piano, quasi con rabbia, per quelle sensazioni provate. Mi sentivo anche un po' in colpa per desiderare quelle mani. Le sue mani su di me. E il suo sguardo...il suo sguardo è una di quelle cose che non dimentichi, neanche se fossi diventata cieca, sorda, muta o completamente folle avrei potuto farlo. Erano entrati dentro di me con una furia inaudita, e avevano distrutto tutto quello di cui credevo. Se mi sentivo così già con uno sguardo, come potevo pensare di interagire con lui? Mi accanivo contro il piano senza volerlo, era l'unico che in quel momento poteva darmi un po' di sollievo. Premevo sui tasti quasi a volerli distruggere, ero intrappolata in pensieri così peccaminosi da fare arrossire anche la più disinibita tra le donne. Cosa mi stava succedendo? Il mio respiro si fece corto, sentii la mia gola stringersi piano piano, stavo quasi per svenire. Quando all'improvviso sentii la mano di Matt appoggiarsi sulla mia spalla. Solbalzai  dallo spavento, schiacciando i tasti del piano alla rinfusa.

- Scusami Elena...non volevo spaventarti... - disse Matt guardandomi dispiaciuto

Lo guardai come se fossi appena caduta da una nuvola, e non mi ricordassi più dove mi trovassi. 

- Matt...io... è colpa mia...ero completamente immersa nei miei pensieri...- cercai di sorridere, ma avevo il cuore in gola

- Volevo solo ricordarti che stasera c'è Lakmé al teatro Astoria...e dobbiamo essere lì per le 20... - rispose Matt con un filo di voce, come a non volermi spaventare ulteriormente

- Oh santo cielo!! L'avevo completamente dimenticato!! Sarò pronta in 10 minuti promesso!! - risposi alzando i capelli  con un elastico e infilandomi dentro il bagno

In meno di 20 minuti fui pronta, per l'occasione molto formale indossai un tubino nero senza spalline accompagnato da un copri spalle ricamato in pizzo, tacchi a spillo, capelli raccolti in uno chignon e un filo di trucco con un rossetto rosso acceso. Capitava molto spesso, che gli altri teatri della città per farsi pubblicità ci invitassero ad assistere alle loro rappresentazioni, e poi noi ricambiavamo il favore. Matt ogni volta, preferiva prendere un taxi per questo tipo di occasioni, così da non dover cercare parcheggio, infatti il nostro taxi si fermò in leggero ritardo davanti al teatro Astoria, il più grande di tutta New Orleans.
Una folla si era formata davanti all'entrata, molti volti noti ed illustri si erano fermati a scambiare quattro chiacchere o a fumare una sigaretta prima di entrare. Cercammo di entrare senza disturbare nessuno, facendoci spazio tra di loro, fino a che ci ritrovammo nella Hall, Matt mi guardò con aria soddisfatta e divertita per aver arginato la montagna umana. Ricambiai il sorriso spostando una ciocca di cappelli che si era appoggiata sul suo sopracciglio.
Ogni tanto pensavo a noi come se fossimo gli stessi di 5 anni addietro...

- Elena! Finalmente! - si palesò davanti a noi Caroline prendendomi per le braccia, insieme a lei Klaus. Klaus era il componente di una delle famiglie più ricche di New Orleans, e sua sorella era la famosa Rebeka Michealson il soprano che avremmo ascoltato quella sera.

- Scusateci tanto ragazzi, è colpa mia...ho fatto un po' tardi...- cercando di nascondere lo sguardo

- Ok ragazzi, perché non andate a ritirare i biglietti? - propose Caroline ai nostri accopagnatori che si allontanarono subito - Allora, si può sapere che hai? Sembra che tu abbia visto un fantasma! - cercando di portarmi vicino ad uno dei divanetti vicino alla Hall

- Non ho niente Caroline, e che... - non ebbi neanche il tempo di finire la frase che ci ritrovammo Damon e Alaric davanti a noi

Lui era stupendo, fasciato in uno smoking nero mi fissava trafiggendo la mia anima esposta. Rimasi ad osservarlo non so per quando tempo, pensandoci avvinghiati in un bacio appassionato.

- Elena hai capito cosa ha detto Alaric?! - cercò di riportarmi sulla terra ferma con una gomitata - La prossima settimana suoneremo a  Miami! - 

- Miami? - risposi non capendo esattamente cosa avesse detto

- Ragazzi sta per iniziare! - ci interruppe Klaus prendendo per una mano Caroline e tirandola a sé. Mi alzai in piedi cercando Matt con gli occhi, incrociando solo quelli di Damon che non si erano staccati neanche un secondo dai miei.
Con un movimento veloce e impercettibile si avvicinò al mio orecchio destro, e con voce calda sussurò - Sei bellissima...- quelle parole percorsero la mia spina dorsale facendomi tremare. Si spostò stringendo i denti al labbro inferiore, i miei occhi sostarono per un attimo su quelle labbra che sebrarono chiamarmi.

- Elena andiamo?! - disse Matt prendendomi per mano distogliendo finalmente lo sguardo
Come poteva essere così tremendamente affascinante? Non riuscivo a pensare ad altro...dovevo essere per forza impazzita.

Ci accomodammo ai posti assegnati sul palco io e Caroline al centro vicine e Klaus e Matt alla nostra destra.

Lakmé -  flowers duet

(Damon) 

Mi trovavo dall'altra parte del teatro sul palco assegnato, ma potevo vederla perfettamente. Non riuscivo togliergli gli occhi di dosso, qualcosa in lei mi aveva stregato. Quella sua aria da santarellina, quegli occhi nocciola che tanto mi ricordava la cioccolata calda d'inverno, quelle sue mani delicate con cui adesso stava sistemando una ciocca di capelli fuori posto, quel suo corpo perfetto tutto da accarezzare... sembrava un'angelo sceso sulla terra per farmi impazzire Come avrei voluto andare da lei e baciarla subito.

- Angelo mio...guardami...- iniziai a sussurrare piano, nella speranza che lei guardasse dalla mia parte. Appoggiai tutte due i gomiti al balconcino accarezzandomi le labbra, continuando a chiamarla. Volevo con tutto me stesso che si girasse verso di me, che mi guardasse come se fossi il suo unico Amore.
Continuai a chiamarla piano con il cuore che galoppava forte.

- Tu sei un pazzo, se credi che possa sentirti da qui, o notarti! - disse Alaric incrociando le braccia e guardando divertito

- Abbi fede amico mio, lei lo farà...- risposi non distogliendo lo sguardo.

Quando ad un tratto lei, come se avesse sentito la mia voce finalmente posò il suo sguardo su di me. I suoi occhi nocciola accarezzarono i miei, paralizzandomi.
Il cuore stava quasi per scoppiare, lo sentivo bene, ma non mi importava, potevo morire anche in quello stesso momento, non avrei mai distolto lo sguardo dal mio Angelo.

(Elena) 

Oddio, cosa stava succedendo, Damon mi guardava dal suo posto lontano da me. Avevo cercato inutilmente di nascondermi ma era riuscito ugualmente a trovarmi. Ed io inerme non potevo fare altro che assecondare i suoi occhi che mi avevano come rapita. O forse volevano proprio andare da lui.
Quando sentii gli occhi di Matt su di me,  abbassai lo sguardo cercando minimizzare la cosa, sperando che non avesse visto la danza che avevano fatto i nostri occhi.
La serata continuò con Damon che non smetteva di guardarmi e sorridere con le sue stupende fossette. E io che cercavo in tutti i modi di distrarre Matt.
Appena usciti dal teatro, dopo aver salutato Caroline e Klaus, chiamammo subito un taxi e ci avviamo verso casa. 
In macchina calò un silenzio gelido, che aveva formato tra di noi un muro,  fino a che Matt ruppe il ghiaccio

- Chi era quel ragazzo che ti ha osservata per tutta la serata? - 

- Ragazzo?...non so a chi ti riferisci...- cercai di nascondere la mia agitazione al suono di quelle parole

- Lo stronzo dagli occhi di ghiaccio per indenderci! - replicò alzando un po' la voce

- Matt, non so veramente di chi tu stia parlando...- cercando di fare uscire un sorriso di circostanza

- Elena non trattarmi sempre da idiota!! - rispose sbattendo il pugno contro il finestrino facendomi letteralmente saltare dal sedile. I suoi occhi azzurri si erano infuocati, quando lui si arrabbiava con me avevo sempre una certa paura, era un sentimento che non sapevo gestire dato il suo carattere docile e tranquillo.
Toccai con la mano destra il mio cuore che iniziò a battere veloce, e con la mano sinistra cercai di fermare le labbra che avevano iniziato a singhiozzare. 
Lui non mosse un muscolo verso di me, e continuando a guardare fuori dal finestrino mi ignorò deliberatamente. 
Arrivati davanti al vialetto di casa, scesi correndo via lasciandolo dietro di me, salì le scale velocemente alzando il tubino che mi rallentava la corsa. Sbattei la porta chiudendola a chiave. Non avevo intenzione di sentire le sue scuse dopo, perché arrivavano sempre. Iniziai a spogliarmi e liberando i capelli dallo chignon mi sedetti sulla toiletta. Mi liberai anche del filo di trucco che avevo, nell'istante i cui stavo pulendo le labbra con vigore si presentò lui alla porta. Avevo sentito i suoi passi.

- Elena, so di aver esagerato, ma non trattarmi da idiota...non lo sopporto... - sentii il suo sospiro dietro la porta e poi i passi che si allontanavano. Mi guardai allo specchio, e i miei occhi si riempirono di lacrime. Aveva pienamente ragione, Damon non mi aveva lasciata in pace neanche per un minuto, aveva torturato sapientemente i miei occhi come la mia anima. Ed io glielo avevo permesso, perché lo volevo ardentemente. Volevo che mi guardasse, volevo che mi desiderasse. Sapevo che tutto quello era sbagliato, ma non potevo andare contro me stessa anche questa volta, questa volta avrei deciso io.


Note: Capitolo secondo. In questo capitolo entriamo finalmente nei pensieri di Damon, e notiamo subito la forte attrazione che lui prova per lei. Elena dal canto suo non riesce a distogliere lo sguardo da Damon tutto questo sotto gli occhi di Matt...Il rapporto già in crisi, verrà messo a dura prova da questo nuovo sentimento? Sicuramente Damon non starà solo a guardare.. 🤐 Grazie sempre a tutti quelli che mi seguono❤️ alla prossima.




   
 
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