Harry guardava sua nipote Victoire giocare sulla sabbia. Prendeva un po’ di sabbia con le mani paffute e la metteva dentro un secchiello, gli aveva detto di voler cercare l'acqua. «Zio, mi aiuti? Tu hai le mani più graaandi» chiese allungando esageratamente la lettera "a". Harry sorrise per la semplicità di quella risposta e si avvicinò alla nipote.
Tecnicamente non era sua nipote di sangue, quando era nata, lui e Ginny non stavano insieme, ma al tempo Bill gli aveva assicurato che anche se lui e Ginny non si sarebbero sposati, sarebbe stato sempre lo zio Harry e lo stesso valeva per Hermione. «Cosa vuoi costruire?» le chiese dolcemente. Bill e Fleur, in lontananza stavano apparecchiando la tavola per il pranzo e Ginny era in acqua. Faceva molto caldo e sebbene Harry volesse raggiungere la fidanzata, sapeva bene di dover badare a Victoire.
«Non voglio costruire niente, voglio trovare l'acqua. Però ho le mani troppo piccole!» protestò. Harry sorrise.
«Le mie mani non sono grandi» le disse.
«Ma sono più grandi delle mie» rispose lei. Harry pensò che per avere tre anni, era davvero furba. «E poi tu hai la bacchetta» aggiunse. Harry squadrò la bambina.
«Non ti aiuterò con la magia, se vuoi trovare l'acqua dovremmo farlo alla babbana» sentenziò deciso.
La piccola Victoire, non parve gradire molto la risposta, perché si alzò furente e presa una piccola manciata di sabbia la lanciò contro lo zio. Harry fece appena in tempo a chiudere gli occhi e la bocca prima che quest'ultima entrasse in tutte le fessure disponibili. Quando li riaprì vide un ghigno malefico made in Weasley sul suo volto e alzandosi, prese un pugno di sabbia pronto a lanciarlo alla bambina. Victoire però se ne accorse e iniziò a correre per la spiaggia deserta lanciando urletti divertiti. Harry era al suo seguito e cercava di non correre troppo veloce per non superarla. Quando ad un certo punto la bambina cadde su una duna, Harry si avvicinò preoccupato ma non appena vide che Victoire rideva si rilassò. «Basta zio, sono stanca» dichiarò solenne.
«Quindi ho vinto io?» chiese Harry compiaciuto.
«No! Ho vinto io, mamma dice che le donne vincono sempre e io sono una donna!» esclamò fiera col petto in fuori. Harry dovette reprimere una risata. Entrambi sentirono dei passi e si girarono per vedere chi fosse.
Ginny si avvicinava a loro avvolta nel telo mare.
«Devo essere gelosa?» chiese scherzosa sedendosi accanto a loro.
«Ma no, zia Ginny! Lo zio Harry è brutto, te lo puoi tenere!» rispose facendo rimanere di sasso Harry e sorridere Ginny.
«E senti un po', signorinella, chi è più bella tra la zia Gabrielle e la zia Ginny?» chiese Harry indispettito.
«La zia Ginny!» la rossa alzò le mani in segno di vittoria per poi appoggiare un avanbraccio alla spalla di Harry.
«Non puoi competere con me, Harry. Sono io la più bella della coppia» osservò con un velo di ironia. Harry stava per ribattere ma vennero interrotti da Bill che annunciava che il pranzo era pronto.
Bill li fissò con la figlia per mano. «Sareste proprio dei genitori bellissimi» disse. Poi proseguì verso la casa lasciando indietro un Harry ed una Ginny con lo sguardo esterrefatto.