CAPITOLO 46
Uscii
dall'ultimo Eluvian e invece che ritrovarmi in uno spazio libero, mi
schiantai
quasi contro un letto. Evitai per un pelo Merrill alle mie spalle che
ci finì
del tutto sopra. Solas barcollò altrettanto instabile verso
di me. Lo specchio
si spense sfarfallando in modo preoccupante.
-C’è
qualche
piccola calibratura da mettere a punto. È un esemplare molto
antico- spiegò il
mio lupo valutandolo
-È un
modo
carino di dirci che abbiamo rischiato di finire male?- risposi
-Male no, da
tutt’altra parte sì. Sempre se siamo nel luogo
giusto- disse guardando Merrill
-Sì,
è casa
mia- e si rimise dritta sul letto. Toccò le lenzuola
guardandole schifata e
starnutì. Un lieve strato di polvere era presente su ogni
superficie. Sospirò
rassegnata osservando la stanza -Ci metterò ore a
pulire…- borbottò alzandosi
in piedi e sbattendo le mani sui vestiti, alzando altra polvere.
Il naso
iniziò a pizzicarmi e inevitabilmente starnutii.
Merrill mi
guardò -Ir abelas, sarà meglio uscire, vi
accompagno all'Impiccato. Varric
gestisce la città da lì, si sposta nella parte
alta di Kirkwall solo se non ne
può fare a meno-
Si
avviò
verso una porta e la seguimmo. Ci si parò davanti un grande
albero, Vhenadahl,
l’albero del popolo, ogni enclave elfica per quel che ne
sapevo ne aveva uno.
Merrill
salutava altri elfi con un cenno della mano e sorridendo, avviandosi
verso le
scale. Tenemmo il passo osservando la parte più povera della
città -È un
labirinto, ci ho messo mesi per imparare le strade e non perdermi-
infatti notavo
molte scalinate che scendevano o salivano e altrettante vie.
Arrivammo di
fronte a una porta in ferro arrugginita e mal concia, sopra un cartello
che
indicava il raggiungimento della nostra meta.
Una volta
entrati un tanfo di birra, sudore, fumo e altri odori non identificati
ci investì.
Varie persone tra umani, nani, elfi e anche un paio di qunari parlavano
e
svolgevano i loro affari. Attraversammo il centro della stanza, fui
salvata da
uno scontro con un ubriaco che fu indirizzato da Solas lontano da me,
andando a
rovesciarsi contro un tavolo impegnato a Grazia Malevola. Poco dopo
aver
superato le scale udimmo l’iniziare di uno scontro alla
vecchia maniera.
-È
sempre
così?- domandai
-Direi che
oggi è un giorno tranquillo- rispose Merrill
Giungemmo
infine in una stanza con un grande tavolo rettangolare e di fronte un
camino.
Su una poltrona il mio nano preferito intento a leggere delle
scartoffie. Alzò
lo sguardo e ci mostrò un’espressione sorpresa
-Per il Creatore! Daisy! Amethyst
e Chuckles!- ripose le carte sul tavolo e ci venne incontro -Merrill
dove eri
finita? Ho smosso tutti i miei contatti del Thedas!-
-È
complicato da spiegare…- disse l'elfa
-L’abbiamo
trovata inaspettatamente- replicai
-Non credevo
di rivedere Fen… merda, qualunque divinità elfica
tu sia, tutta d’un pezzo-
-Per favore,
solo Solas, Mastro Tethras. Sono sorpreso di essere ancora vivo e con i
pezzi
nei posti giusti-
Il nano
ridacchiò
-Speravo che il nostro Inquisitore ti avrebbe preso a calci. Devo dei
soldi a Sparkler-
borbottò -Amethyst è troppo buona-
-Non ti
preoccupare Varric, ho avuto la mia vendetta- risposi
-Faccio
fatica a crederci- e mi squadrò -La tua letalità
va a farsi benedire al
Creatore quando c’è di mezzo Chuckles. Mi pare di
ricordare chiaramente,
nell’ultima bevuta che avevamo condiviso, che piuttosto
saresti morta che
metaforicamente torcere un capello a lui-
Arrossii -Ero
ubriaca…- e di nuovo depressa e ancora più a
pezzi di quanto fossi mai stata
dalla notte a Crestwood
-E tramutata
in una fontana, con sbalzi d’istinti omicidi verso
l’elfo immortale qui
presente-
Ero
decisamente rossa in viso
-Varric
posso assicurarti che il mio stato non era migliore- replicò
il mio mago
-Ne dubito. Se
no saresti tornato con la coda tra le gambe, mettendo al primo posto
lei e non
le cazzate che stai orchestrando-
Udii un
grugnito provenire da Solas -Ho già preso atto dei miei
errori-
-Bene, in
caso contrario Bianca sarà felicissima di rimetterti sulla
retta via- si
avvicinò e mi prese da un braccio guidandomi vicino al
camino -Raccontami
tutto, più tardi ti mostrerò la casa che ti ho
regalato-
Fu una
chiacchierata piacevole, scoprì che Hawke non era in
città, ma insieme a un
elfo di nome Fenris e a una donna di nome Isabela, aiutavano gli
schiavi a
scappare dal Tevinter.
-Non hai
sete, vedo- disse il nano con un cenno della mano verso il boccale di
birra che
non avevo toccato.
Dorian non
aveva parlato!?
-Bhe…
allargare la famiglia ha i suoi sacrifici- e posai la mano sul ventre
Scioccato mi
fissava e passò gli occhi da me a Solas -Merda,
sei…? Congratulazioni ad
entrambi!- prese il suo boccale e bevve un lungo sorso -Buttercup mi
deve dei
soldi e io li devo a Tiny-
Prima che
potessi dire qualcosa, Merrill entusiasta mi abbracciò
-Auguri lethallan!-
Sorrisi -Grazie
Merrill. Quale era la scommessa?-
Bevve ancora
-Sera diceva che non lo avresti trovato. Io sì. Dorian che
lo avresti trovato e
che non ne avrebbe pagato le conseguenze. Io invece che
l’avrebbe pagata cara.
Bull diceva che l’avresti trovato e che saresti stata in
attesa o con già un
bambino e l’elfo al guinzaglio. Io no… quel qunari
anche se con un solo occhio
ci vede troppo lungo-
Solas
ridacchiò -Devo dire che questo guinzaglio non mi dispiace-
e mi fece l’occhiolino
Sospirai con
un sorriso, stupido
-Vedi di
tenerlo a cuccia, avrei intenzione di non morire troppo presto-
replicò il nano
Il mio lupo
sbuffò -Mastro Tethras, anche io non vorrei morire, ma
errori ed orrori che ho
cercato di fermare millenni fa stanno ribussando alla porta-
-E hai
deciso finalmente di renderci partecipi della fine del mondo?-
domandò e si
rivolse a me -Ottimo lavoro Yen, la vita coniugale deve giovargli
più del
previsto-
Solas
sbuffò
di nuovo seccato. Sorrisi -Giova sotto molteplici aspetti Varric-
-Oh ci
scommetto, come noteremo tra qualche mese-
Ridacchiai e
udii borbottare il mio lupo tra sé e sé -No, non
è più selvatico- risposi con
un sorriso prendendolo in giro, lui alzò un sopracciglio e
mi fissava con una
vena predatoria nelle iridi grigie. Sapevo che avrei pagato e non
vedevo l’ora.
Varric
rideva di gusto.
Ero rimasta
stupefatta, non era una casa, ma una villa nella parte alta della
città.
-Sei sicuro
Varric?- dissi fissando la struttura imponente. Era un posto enorme per
due
persone.
-Sicurissimo!
Io non la userò mai. E con il piccolo in arrivo starai
comoda- il nano si
avvicinò alla porta e la aprì, lo seguimmo
ritrovandoci in un salone. Il camino
acceso e tutto preparato per il nostro arrivo.
Mi
posò le
chiavi sul palmo -La dispensa è piena. Ho fatto aggiungere
qualche liquore
particolare, ma dovrò accontentarmi del parere di Chuckles.
Divertitevi, ho
ancora un paio di cose da finire, ci vediamo domani-
Prima che
fuggisse
dissi -Sai degli altri?-
Si
fermò -Bull
arriverà con i Caricatori tra qualche giorno. Sera dovrebbe
essere in compagnia
di Dagna- alzò le spalle -Per gli altri devi sentire
Usignolo-
-Grazie di
tutto, è molto bella-
Fece un
gesto con la mano -Questo e altro per la donna che continua a salvare
il Thedas-
e uscì.
Mi guardai
intorno, non feci in tempo a fare mente locale che mi ritrovai le
braccia di
Solas intorno alla vita, con la schiena contro il suo petto e la sua
bocca
morbida e calda alla base del collo, dandomi un leggero morso.
-Quindi
sarei addomesticato?- mormorò in un sussurro, facendomi
sentire ancora i denti.
Girai il
viso verso il suo lasciandogli un bacio sulla guancia -Non troppo
vhenan…-
-Mmm…-
risalì
con dei baci sulla pelle, fino ad afferrare il lobo
dell’orecchio e leccarlo. Passò
la lingua sul padiglione, fino a succhiarne la punta. Una scossa
elettrica
raggiunse fulminea la schiena fino alla mia femminilità.
Gemetti. Continuava
lentamente a crearmi brividi di piacere e le ginocchia cedettero. Mi
sostenne e
mi aggrappai a lui -Non… troppo… ho…-
tentai e altri gemiti interruppero il mio
pensiero. Lasciava una scia di baci roventi sulla gola -Cosa?-
continuò non
dandomi tregua -Ho
sposato un lupo… non
un cane…- mormorai. La linea delle sue labbra contro la mia
pelle si distese in
un sorriso, rialzò il viso e appoggiò il mento
sulla mia testa, tenendomi
premuta contro di lui. Mi dette un bacio nei capelli e
sospirò profondamente -Stai
bene?- domandai incuriosita da quel comportamento. Strinse di nuovo le
braccia
intorno alla mia vita -Mai stato meglio. Mi sto rendendo sempre
più conto di
quanto sia stata una benedizione incontrarti in questa fase della mia
vita- disse
serio, ma sospirò di nuovo
-Cosa ti
preoccupa?- appoggiai la testa all’indietro sulla sua spalla
-Gli altri
anche se in minima parte. Il Ferelden, l'Orlais, i qunari. Le azioni
che sto
compiendo in Tevinter. Non si prospettano anni facili, il periodo di
stallo sta
terminando. Il Velo si sta sgretolando come il sigillo posto sul Titano
di
lyrium rosso. In tutto ciò la tua gravidanza mi rende
particolarmente nervoso,
anche se assolutamente voluta. Voglio tenervi al sicuro, non ho
intenzione di
perdere mai più le persone che amo- concluse
Alzai una
mano e gliela posai sulla guancia, si abbandonò ad essa -Non
devi affrontare
tutto da solo, non siamo soli. Aiutiamo il Thedas a raggiungere un
equilibrio.
Dovrà essere il più stabile e forte possibile
contro gli Evanuris e il
Flagello. E sono certa che sarò sempre al sicuro con te
accanto, vhenan- mi
rigirai nel suo abbraccio e lo strinsi a mia volta -Da quando poi ti
importano
gli altri?-
Ridacchiò
già meno serio rispetto a pochi minuti prima
-Userò tutta la diplomazia di cui sono
capace. Ma non verrò a patti sugli obiettivi che mi sono
prefissato, non cerco
la loro approvazione. Ma non voglio minare ulteriormente il rispetto e
l’affetto che avete tra di voi-
Sbuffai -Tengo
ai nostri amici- alzai un dito e glielo puntai in viso -Tu
però sei la mia
prima priorità, che scalerà tra qualche mese al
secondo posto, perché tuo
figlio ti supererà- sciolse l’abbraccio e mi prese
il viso tra le mani
catturandomi le labbra. Fu così intenso che il mio cervello
smise di
funzionare, anche se un brontolio piuttosto insistente ci
riportò alla realtà,
iniziando a ridere.
-Andiamo a
vedere cosa ha lasciato Varric in dispensa per i miei due cuori
affamati-
-Cazzo! E
glielo hai lasciato fare!?- urlò Sera indignata, mi
aspettavo una freccia in
faccia da un momento all’altro. Dagli altri arrivò
un borbottio piuttosto alto
con uno scambio di opinioni. Un casino.
-Silenzio!!-
urlò Leliana dal suo angolo. Il mormorio si placò
e la fissammo. Sera sbuffò molto
rumorosamente e arrabbiata. Varric e Bull tenevano le braccia
incrociate
aspettando. Tom seguiva il tutto attento. Cullen era alquanto dubbioso
e
inorridito. Cole era seduto in modo tranquillo su una credenza. Merrill
fissava
Sera come se gli fosse spuntata una seconda testa, con le mani strette
in
grembo nervosa. Josephine e Dorian non erano ancora arrivati, tantomeno
Cassandra
con Banal'ras.
-Vorrei
riuscire a sentire una spiegazione senza le tue urla Sera- disse
puntandola con
gli occhi severa -Grazie- aggiunse qualche secondo dopo essersi
accertata che
non avesse riaperto bocca e ci guardò -Perché
assottigliare il Velo se sta già
crollando?-
Solas che
aveva ignorato Sera continuò -Forse un esempio
chiarirà le cose. Immaginiamo
una lastra di pietra con molte crepe. Il marchio che aveva Yen le ha
riempite
momentaneamente, ma non ha fermato il suo deperimento, altre crepe si
stanno
formando- passò gli occhi fra tutti accertandosi che lo
seguissero -Ho levigato
la pietra rendendola sì più sottile e
diminuendone l’effetto, ma questo mi ha
permesso di guadagnare tempo, semplificando il lavoro dei manufatti
elfici che
abbiamo attivato qualche anno fa-
-I manufatti
stanno sostenendo quello che rimane del Velo?- disse Bull -Se anche
solo uno
smette di funzionare?-
-Non lo
faranno, i miei agenti li controllano costantemente-
-Vashedan! Ho
bisogno di bere-
-C’è
dell’altro vero?- domandò Cullen
Presi la
parola -Possiamo dire di avere anche una bomba sotto i piedi-
-Ma che
cazzo! Non voglio sentire! Ne ho abbastanza di questa merda!-
urlò Sera uscendo
spedita dalla stanza sbattendo la porta
Sospirai,
Dagna però era rimasta, attenta non aveva nessuna intenzione
di muoversi
-Gli
Evanuris hanno corrotto con il Flagello un Titano. Il Lyrium
è diventato rosso,
Solas l’ha sigillato, ma sta cedendo-
-Per le
tette del Creatore!- esclamò Tom
-I guai non
vengono mai da soli…- replicò Cullen cupo
-Il mondo
sta implodendo su sé stesso, merda, forse preferivo non
saperlo…- mormorò
Varric
-Perché?-
domandò Leliana
-Perché
è un
sigillo che richiede un enorme potere, avevo usato i Focus degli altri
Evanuris
e due persone a me care hanno eseguito una magia del sangue che ha
preso loro
la vita- rispose Solas -La maggior parte delle sfere sono state rubate
indebolendo la magia-
-E se le
rimettessimo al loro posto?- disse Tom
-È
troppo
tardi, non si riattiverebbero nel modo corretto, serve altro sangue-
Calò
una
tensione grave e non volava una mosca
-Offro da
bere a tutti, e andiamo a controllare Sera prima che uccida qualcuno.
Ho già
abbastanza scartoffie…- disse Varric. Si alzò un
mormorio cupo di assenso
Impacciata e
indecisa su cosa fare venni preceduta da Solas -Ci sarebbe ancora una
cosa-
-Non dirmi
che abbiamo alle porte anche un Flagello, perché ci
servirà veramente il
Creatore- replicò Tom
-Per adesso
no, ma potrei non escluderlo in futuro. È
tutt’altro in questo caso…- dissi e
abbassai lo sguardo, mi schiarii la gola e strinsi la mano a Solas che
replicò
la mia presa -Una buona notizia, anche se non con il tempismo giusto
come tutto
il resto- rialzai lo sguardo -Sono incinta-
Si bloccarono
tutti esterrefatti, sembrava che stessero trattenendo il fiato
-Cos…-
mormorò Tom che venne interrotto da Bull -Ah! Lo sapevo!
Congratulazioni!- si
girò -I miei soldi Varric!-
Cullen si
portò una mano alla testa e con un lieve sorriso
-Congratulazioni-
Ricevemmo
altri auguri, venni abbracciata da Dagna e da Bull che
ridacchiò -Sapevo che ce
l’avresti fatta capo! L’elfo non ha mai potuto
resisterti-
Sorrisi -Eri
così certo?-
-Non eri
insieme a lui a guardarti le spalle, o almeno io guardavo quelle, i
suoi occhi
cadevano in basso il più delle volte-
-Oh Bull- e
risi
Un braccio
mi passò sulla schiena e Solas mi strinse contro di lui -Non
ero l’unico se non
ricordo male-
-Io
ammiravo, tu fantasticavi- replicò diretto il qunari
Solas
sbuffò
e intervenni -Signori, sono lusingata, ma ho dato anche io delle
occhiate molto
interessate-
-Non verso
il mio culo capo! Però verso il suo sì e senza
provare a nasconderlo, a parte
all’interessato di quegli sguardi languidi-
-Lo confermo-
si intromise Tom -Vi osservavate a turni, impossibile non notarlo-
-Sempre
maliziosi…- mormorai leggermente rossa in viso
-Stava tutto
nel capire chi prima avrebbe cavalcato chi!- dette il colpo di grazia
il qunari
-Bull!!-
esclamai
imbarazzata
Rise e si
portò via Tom altrettanto divertito.
Leliana si
avvicinò -A Josephine non dovrebbe mancare molto, aveva da
sistemare degli affari
di famiglia. Dorian mi ha mandato un corvo informandomi che non ce la
farà, non
è il momento adatto per fare un viaggio verso sud. Gli animi
si stanno
scaldando troppo- finì la frase fissando il mio lupo
-Stranamente i qunari si
sono fatti ancora più aggressivi. Temono uno sfondamento del
confine a nord,
ciò li sta obbligando a sottrarre parte delle difese a
Minothaurus. Il Magistero
sarà meno protetto-
-Non tutto
ha un pessimo tempismo- rispose Solas impassibile
Leliana
sorrise -Vero?- e mise l’attenzione su di me -Ho fatto
lasciare un piccolo
regalo- e fece l’occhiolino, ritornando in mezzo agli altri.
Li osservai
tutti, si notava che per chi più e chi meno gli anni erano
passati. Sera non
era tornata.
-Vado a
cercare Sera- dissi a Solas che annuì con un cenno
Individuai
Dagna -Sai dov’è andata la nostra Jenny?-
-Penso che
sia nella nostra camera in fondo al corridoio. Mi spiace per la sua
reazione,
le passerà-
-Non dovete
scusarvi. Sera può dirmi tutto quello che vuole, voglio
però che le cose tra
noi restino chiare e siete libere di prendere le decisioni che ritenete
opportune-
Sospirò
-Io
vorrei continuare ad aiutarvi Inquisitore, ma non so se…-
Le misi una
mano sulla spalla -I pugnali sono perfetti, ti sei superata ancora una
volta. E
non usare quel titolo per favore, mi dà la nausea
più del cucciolo- ridacchiò e
mi congedai. Uscii dalla stanza raggiungendo quella di Sera, bussai
-Chi
è?!
Voglio essere lasciata in pace!-
-Sera…-
mi
allontanai dal contraccolpo che arrivò dalla porta. La punta
della freccia
aveva squarciato il legno.
-Stammi
lontano! Tu e il lupastro siete impazziti! Orecchie flosce non mi
farà cambiare
idea!-
Sospirai -Posso
entrare?- far sentire all’intero Impiccato i nostri affari
non era il massimo.
La porta
dopo qualche secondo venne aperta, mi fissò minacciosa,
prese la freccia
sfilandola dal legno -Cinque minuti- disse e rientrò. Le
andai dietro e mi
chiusi la porta alle spalle. Sera si era seduta su un letto e si
rigirava la
freccia tra le mani, decisi di appoggiarmi alla porta
-Non voglio
far parte di questa merda. Abbiamo aiutato la gente contro Corycoso e
tutto è
tornato normale. Tu e orecchie flosce volete di nuovo incasinare tutto!-
-Non
è così
semplice Sera, non questa volta. Non c’è un unico
cattivo da combattere, anche
se non facciamo nulla ci ritroveremo nei casini. E visto che sono
inevitabili,
io e Solas li vogliamo affrontare alle nostre condizioni-
Sbuffò
e lanciò
verso l’altro letto la freccia, che atterrò piatta
sul materasso -Continui a
farlo, perché?-
Restai
confusa -Cosa?- chiesi, non capivo su cosa si era spostata la
conversazione
-Non lo hai
mai fatto. Non stai dritta come al solito, le mani e le braccia coprono
sempre
la pancia. Stai male? Se il lupastro ti ha fatto qualcosa gli
strappo…-
Ridacchiai
non lasciandola finire e mi sedetti da parte a lei per poi
abbracciarla. Rimase
rigida come una corda d’arco, mi tirai indietro -Non mi
sembrava così
divertente…-
Le presi una
mano prima che potesse protestare e me la misi sul ventre -Ehi! Ehi!
Che stai…-
si bloccò con un’espressione ridicola in viso
-Che…- fissò la sua mano tenuta
ferma dalla mia, e incatenò gli occhi castani ai miei
-Cazzo…- rimase di nuovo
ammutolita e sorrisi -Orecchie flosce si è tolto i
pantaloni… bleah…- risi -Allora
Dorian diceva il vero, sei una maga ora?- domandò dubbiosa
-Sì,
ma sono
sempre quella persona che ti ha aiutato con la scrivania di Cullen e il
secchio
in testa a Josephine- sospirai -Hai paura di me?-
-Basta che
non fai cose magiche troppo vicino… questa però
la perdono…- rispose fissando
la sua mano nella mia -Lo fai per lui?-
-Per voi,
per noi, per tutti, ma sì, soprattutto per lui. Non
dovrà mai pensare di essere
odiato perché avrà delle orecchie a punta-
-Mmm…
questo
ha a che vedere con l’incontro che devi fare con quei pomposi
nobili?-
-Anche con
quello, domani vi aggiornerò su quella parte. Ritorni di
là con me?-
Mosse la
mano sulla mia pancia -Sei già un po’ gonfia.
Sarà come se avessi mangiato un
melone intero tra un po’- e ridacchiò
-Per fortuna
non servono meloni…- venni interrotta
-Bastano
infatti delle arance…- e sparò un altro verso
disgustato -Immagine orribile che
mi è venuta… dando troppo credito a orecchie
flosce… bleah…-
Alzai gli
occhi al cielo -Potrei essere dello stesso parere pensando a te e Dagna
che…- e
sbuffai mostrando una smorfia
-No che non
puoi!-
-Certo che
sì! Tu tieniti Dagna e io mi tengo stretta Solas nel mio
letto con le sue
arance-
-E la sua
banana- rise e scappò fuori dalla stanza prima che potessi
replicare, sorrisi e
negai con la testa, che scema.
Rientrammo
poco dopo e ritrovai Solas e Bull seduti uno di fronte
all’altro con in mezzo
una scacchiera. Varric beveva e seguiva la partita -Rieccoti Amethyst-
e fece
un gesto verso il tavolo -Almeno stavolta ci capiremo qualcosa anche
noi-
Sera
sbuffò -Ancora?
Troppo complicato- e si diresse verso Dagna che stava parlando con
Leliana
Solas aveva
i neri, concentrato teneva una mano sul mento, spostò un
pedone
-Sei fissato
con i pedoni, mago!- replicò Bull
-Sono
più
importanti di quello che sembra Tal-Vashoth-
Arrivò
di
fianco a me Cullen a guardare -A che punto sono?-
-Chuckles
sembra determinato a non cedere-
Bull
grugnì -Sei
proprio un figlio di…!- e diede un colpo al suo re che
cadde.
Solas in
effetti aveva bloccato tutte le mosse possibili al qunari, non
c’era spazio di
manovra. Mi spostai e gli sedetti in braccio senza tanti preamboli
-Capo che
diavolo gli hai fatto? Si è allenato ad altro, oltre che a
letto!-
Alzai un
sopracciglio divertita -Di solito non è così poco
prestante, gli piace tirare
il lungo- stavo per scoppiare a ridere, girai la testa verso la sua -Ti
sei
allenato, vhenan?-
-Senza di
te, alquanto difficile-
-Mi fai
venire il vomito orecchie flosce! Taci!- arrivò da Sera
Solas
sospirò -Hai avuto successo, sento…- e passo il
braccio intorno alla mia vita
Coprì
la sua
mano con la mia -Il cucciolo fa miracoli-
-Concordo,
molti-
-Posso?-
disse Cullen
-Prego
Comandante, non abbiamo mai avuto l’occasione- rispose Solas.
Notai che il tono
di voce era del tutto neutrale e amichevole, nelle mie iridi grigie
vidi però
che il suo orgoglio era stato stuzzicato e la sfida accettata. Non la
vedevo
bene per Cullen, io stessa l’avevo battuto anni prima.
Qualche
minuto dopo eravamo tutti basiti a fissare la scacchiera. Solo tre
mosse. Tre!
-Per il
Creatore Chuckles! Ti mangi le pedine a colazione?- disse Varric
-Per questo
non posso accettare le tue generose offerte a unirmi a Grazia Malevola,
Mastro
Tethras. Non sarebbe corretto-
-L’ultima
volta non ti sei fatto problemi…-
-Banal’ras
aveva
equilibrato molto l’intera partita. Mi spiace Comandate, non
ho resistito, ho raccolto
l’occasione-
-Non avevo
mai visto questa tattica. La terrò a mente- rispose Cullen
fissando la tavola
-Felice di
essere stato utile-
-Curly sei
sfortunato
con i giochi da tavola, vero?- domandò Varric
Più
tardi
eravamo tornati a casa ed eravamo in camera
-Hai fatto
apposta con Cullen?-
Continuò
a
spogliarsi e mettere i vestiti piegati su una sedia -Ho esagerato?-
domandò innocente
Lo sapevo.
Sorrisi e infilai la camicia da notte -Non è un
po’ tardi per quello, ma fen?-
-Non
è mai
troppo tardi per chiarire le questioni lasciate in sospeso- e si
distese a
letto
-La
gravidanza mi pare un messaggio alquanto diretto- e mi stesi anche io
-Mancavano i
dettagli, la precisione è importante-
Ridacchiai -Sei
impossibile…-
Si fece
vicino e mi baciò -Solo orgoglioso di quello che ho-
Ciao a tutti! Come state? Finalmente abbiamo incontrato gli altri! Come vi sono sembrati? Spero almeno un po'fedeli agli originali, non è per nulla facile passare tra tante personalità diverse, soprattutto se discostano troppo dalla mia. Il soprannome di Yen è alquanto scontato, ma non mi veniva in mente altro di decente XD non sono mai stata brava con i soprannomi. Sperando che vi sia piaciuto, al prossimo capitolo!