Casa Potter nell’arco di quindici giorni aveva smesso di essere casa Pottter, Lily ormai lo considerava il Quartier Generale dei Malandrini. Capitava sempre più frequentemente che tornasse a casa e si trovasse Peter, o Sirius o Remus e le faceva piacere ma di tanto in tanto le sorgeva il dubbio che mentre dormivano potesse spuntare uno di loro facendole prendere un colpo.
Anche quella sera erano a casa sua. Lily aveva la necessità di parlare a quattr’occhi con James ma nessuno dei tre migliori amici di suo marito aveva intenzione di spostarsi da casa loro per tornare nelle rispettive case. Sospirò portando nel salotto dei bicchieri di idromele per l’allegra combriccola combinaguai di Hogwarts. «Ecco a voi» disse porgendo un bicchiere ciascuno.
«Tu non ne bevi?» chiese accigliato Sirius. Lily rimase ferma per qualche attimo, doveva trovare una scusa nel più breve tempo possibile.
«Non mi va» rispose titubante.
«Non ti va?» domandò scettico James. «Sei la bevitrice di idromele più accanita del Mondo Magico non ci credo che non ti va!»
Lily, disperata, cercò manforte in Remus, ma anche lui la guardava con fare dubbioso. «Non è che perché lo bevo sempre lo devo bere anche stasera. Mi prendo del succo, ecco» rispose decisa.
«Succo?» domandò Peter sbalordito. «Non avevi detto che ti faceva schifo il succo di zucca?»
«Ha ragione Peter!» esclamò James. «Tu hai sempre schifato il succo di zucca». Lily sospirò e si sedette sul divano tra James e Remus che ancora non aveva detto una parola, il suo sguardo però era cambiato.
«Lily il succo di zucca lo bevono i bambini e gli astemi e tu non sei né l’uno, né l’altro» rise Sirius.
«Ben detto Sirius! Ti vado a prendere una Burrobirra di là!» esclamò James saltando in piedi.
«Non voglio la Burrobirra, voglio il succo!» protestò Lily. Remus si schiarì la voce.
«Lily, per caso ci devi dire qualcosa?» domandò quello che fino a quel momento aveva reputato il migliore di quel gruppo di amici ma che adesso avrebbe affatturato.
Non era così che se l’era immaginato, James non doveva saperlo in questo modo. Alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia. «E va bene» iniziò. «Sono incinta».
Le reazioni furono diverse: Peter e Sirius scoppiarono a ridere, Remus aveva un sorriso da orecchio a orecchio, James, l’unica reazione a cui tenesse Lily, era immobile con gli occhi sgranati. «Davvero?» disse con voce flebile. Nella stanza regnava il silenzio assoluto, pendevano tutti dalle sue labbra. Lily annuì e James le si lanciò letteralmente contro, baciandola emozionato. Le voci divennero lontane, l’unione delle loro labbra aveva creato una bolla di felicità, sentiva solo Sirius dire «Ramoso diventa papà!» e i bicchieri tintinnare.
Ma in quel momento per Lily esisteva solo loro: lei, James e il suo bambino che aveva voglia di succo di zucca.