Quando gli era stato proposto di entrare a far parte della squadra di Auror del Ministero, Draco era stato felicissimo, dopo aver ricevuto la lettera aveva addirittura festeggiato con Astoria e nelle notti successive non aveva fatto altro che sognare il suo primo giorno di lavoro.
Si era immaginato di provare ansia, agitazione, tensione perché non aveva idea di quello che lo aspettava. Di certo l’imbarazzo era l’ultimo dei sentimenti che aveva pensato di provare.
Eppure di fronte a Ron Weasley ed Harry Potter, non poteva fare altro che rimanere rigido senza proferire parola, non si vedevano dalla notte della Battaglia, quando gli avevano salvato la vita per ben due volte, come gli aveva ricordato Weasley quella notte stessa.
«Malfoy» disse Potter gelido. Weasley a malapena lo guardava.
«Potter» rispose altrettanto gelido.
«Sono contento di vederti qua, significa che hai scelto da che parte stare». Draco strabuzzò gli occhi convinto di aver sentito male tuttavia, per poco non rischiò di soffocarsi con la sua stessa saliva.
«Grazie» rispose una volta ripresosi, l’imbarazzo sempre crescente.
Fu ancora più imbarazzante quando scoprì che avrebbe condiviso l’ufficio con Harry, mentre Ron lo avrebbe condiviso con un’altra ragazza che nessuno dei tre conosceva. Harry era sereno e tranquillo, Draco giurò di averlo sentito addirittura canticchiare di tanto in tanto.
Non aveva idea del tumulto interiore che stava vivendo Draco.
Quando arrivò la fine della giornata e poté finalmente tornare a casa da Astoria, ringraziò tutti i Fondatori di Hogwarts, compreso Grifondoro, di non essere stato affatturato da Potter o Weasley. Anche se lo avessero fatto, Draco avrebbe accettato in silenzio, era il minimo che potessero fare dopo tutte le angherie a cui li aveva sottoposti durante gli anni della scuola.
«Allora?» chiese la fidanzata emozionata. «Com’è andata?»
«Imbarazzante» rispose con lo sguardo truce e si dedicò ad un racconto dettagliato della giornata appena passato.
«L’imbarazzo passerà» lo rassicurò. «E poi tu sei una persona migliore di quando andavate a scuola, avrai tempo di dimostrarglielo e sono sicura che capiranno».
Draco sbuffò poco convinto ma bastò solo un abbraccio di Astoria, però, per fargli dimenticare l’imbarazzo e il disastro del primo giorno di lavoro.