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Autore: Its a beautiful day    24/11/2020    0 recensioni
Dopo la partenza di Zayn che l'ha distrutta, Giorgia prova ad andare avanti.
Conosce un nuovo amico, Jacob, che diventa subito importante per lei.
Quando sembra stia per riprendersi dal baratro in cui era caduta, Zayn torna da lei, e la sua vista viene sconvolta ancora.
Proveranno a costruire qualcosa insieme, fino a quando qualcosa di terribile accade alla coppia.
È così l'inizio della fine.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov. Zayn
Mi ero dimenticato di come ci si sentiva. Di come ci sente quando la cocaina entra nel tuo corpo, e delle sensazioni che si provano quando sei totalmente strafatto.
La cocaina ti aiuta ad essere felice. Tutto ciò che è successo ieri sembra sparito dalla mia mente
"Vuoi un'altra striscia?" Louis mi porge una tavoletta di vetro con due strisce sopra. Annuisco e prendo la banconota arrotolata.
Sniffo la polvere bianca e mi appoggio al muro, aspettando che faccia effetto.
Comincio a sorridere e ridere appena la sostanza entra in circolo.
"Mi è mancato tutto questo"
 
"Bentornato nel club" mi sorride Louis sniffando la sua parte.
Sono ormai due giorni che ho rincominciato, le cose vanno decisamente meglio rispetto alla prima volta che ho lasciato Giorgia e sono tornato a Melbourne. Non c'è dolore.
"Che ne dici di andare in un locale stasera? Ho voglia di scopare" mi propone
 
"D'accordo" annuisco
Passo l'intero pomeriggio a casa di Louis ridendo sotto l'effetto di questa dannata polvere bianca.
So che ho sbagliato a rincominciare, non avrei dovuto farlo. È come se si stesse ripetendo tutto da capo, ma non importa.
A questo punto non ho più nulla da perdere.
Verso le nove lasciamo la casa e insieme ad alcuni amici di Louis, molto probabilmente imbottiti di droga quanto noi, raggiungiamo un locale nel centro città.
La musica e le luci mi disorientano, più di quanto lo fossi già. La testa mi gira leggermente per questo motivo raggiungo il bar e ordino una birra
"Tieni" il barista mi passa una bottiglia. Annuisco prima di allontanarmi.
La pista è stracolma di persone. O meglio, il locale è strapieno di persone. C'è gente che balla ovunque.
La birra scivola lungo la mia gola, appesantendomi ulteriormente. Tutto intorno a me comincia a farsi più lento, insieme ai miei riflessi.
Non riesco ad evitare un ragazzo che senza volerlo, mi urta
"Scusa" alza le spalle, e si volta. Non rispondo, ma mi limito a strisciare verso un tavolo dove mi siedo.
Il rumore è assordante.
Inoltre, comincio ad avvertire un senso di nausea. L'aria carica di anidride del locale non mi aiuta a respirare così esco dal locale per prendere una boccata d'aria. Vomito poco dopo, in un vicolo.
L'effetto della cocaina assunta nel pomeriggio comincia ad esaurirsi e la depressione comincia a salire. La mia mente torna lucida facendomi capire quanto sia un fallito. L'odio che provo per me stesso cresce, insieme alla nostalgia di Giorgia.
Cerco di chiamare Louis, ma non risponde. In fondo al vicolo, un uomo incappucciato sta passando un bustina ad un ragazzino.
"Scusa, hai della coca?" mi avvicino all'uomo
 
"Quanta ne vuoi?"
 
"Ho bisogno di una sola sniffata, ma ne ho bisogno subito"
 
"Sono 150$"
 
"150? Andiamo, altri spacciatori me la venderebbero anche a 110"
 
"150 o te ne trovi un altro"
 
"D'accordo d'accordo" gli porgo tre banconote da cinquanta, e lui mi passa una bustina.
Scendo di nuovo nel locale, dove trovo Louis alle prese con una bionda prosperosa
"Hai comprato un’altra dose eh" Louis mi guarda quasi divertito
 
"Sì" annuisco, grattandomi le braccia.
Inizio ad avvertire i primi sintomi dell’astinenza.
 
"Finalmente il vecchio Zayn è tornato"
Mi allontano velocemente da lui per raggiungere il bagno.
'Finalmente è tornato il vecchio Zayn'. No, no. Non è vero. Non è tornato.
Eppure sono seduto in una merda di bagno con la mano imbiancata.
Proprio come quattro anni fa.
Cosa direbbe Giorgia?
 
 
 
Pov. Giorgia
Non avevo mai notato tutte quei piccoli segni sul soffitto. Piccole macchioline nere.
Non ho la più pallida idea di cosa siano, ma sono circa cinque o sei.
Non sono diventata pazza, lo giuro. È solo ho passato gli ultimi due giorni, a fissare il soffitto o seguire distrattamente la tv.
Non ho mangiato molto, perché la fame mi ha completamente abbandonata. Quindi, sono completamente sola.
Ogni tanto ho sentito i miei amici, ma non gli ho mai detto della mia rottura con Zayn. Non sono ancora pronta a parlarne. Penso che non lo sarò per molto tempo.
Sulle mie ginocchia, il computer è l'unica cosa che mi da calore. Osservo con sguardo perso le foto e i video della vacanza a Miami.
Zayn non sorride quasi mai nelle foto: ha gli chiusi, oppure mi bacia o in altre ancora ha il broncio. Odiava farsi fare le foto, e se davvero mi avesse amata, ne avrebbe fatte insieme a me. Ma perché fare questo sacrificio per una persona che non hai mai amato?
Nei video invece sorride. Oh, è bellissimo. La lingua contro i denti e gli occhi che brillano.
Eppure sembravamo così felici.. E saremmo potuto esserlo, se solo lui si fosse innamorato.
Ormai non piango nemmeno più. Non ho più la forza.
Mi alzo a fatica dal letto, che ormai ha praticamente preso la mia forma, e mi butto sotto la doccia.
Ma anche fare la doccia è doloroso: le immagini di noi due sotto il getto d'acqua, la sua bocca sulla mia pelle.
Non è solo una mancanza fisica. Oh, no.
Mi manca il continuo scambio di battute, gli insulti, la sua voce. I suoi occhi così profondi da potermici perdere, o quando cantava per farmi addormentare.
Adoravo quando lo faceva.
Tanti piccoli gesti, che lo rendevo il ragazzo migliore che avessi mai conosciuto.
Mi siedo sul fondo della doccia, la testa fra le mani.
Pensavo fosse bello innamorarsi: le farfalle nello stomaco, i sospiri, gli occhi lucidi, ma soprattutto i sogni, i desideri.
Ma ogni medaglia ha due facce: se da un lato ci sono quelle meravigliose sensazioni, dall'altra invece il dolore immenso di aver perso l'unica persona che ti faceva provare quelle emozioni.
E ciò che fa più male è rendersi conto di non essere abbastanza per la persona che ami. Non sono mai stata alla sua altezza, non sono mai stata abbastanza per lui, altrimenti si sarebbe innamorato.
Mi lascio andare in un altro pianto, mentre l'acqua scivola sul mio corpo.
   
 
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