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Autore: Allen Glassred    29/11/2020    3 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Sono trascorsi diversi giorni, i più bui per Christine Petrova: dopo il parto infatti, la ragazza è tornata a casa, non volendo però rivelare a nessuno la verità. Ai genitori così come ad Alice e a chiunque le chiese spiegazioni, disse semplicemente ciò che già era scritto nella lettera: era fuggita per dimenticare un amore proibito con un nobile che non potrà mai essere alla sua portata. Quelle furono le sue sole parole, prima di chiudersi nel più assoluto mutismo e nella depressione più nera. Da quando è tornata a casa non ha più visto Viktor: se lo vedesse, non sa per quanto tempo reggerebbe prima di confessargli tutta la verità, e questo non può avvenire, non ora. Non dopo tutto ciò che ha subito per colpa di Boris, non dopo la morte di loro figlio. Se ci pensa, è questo che le fa più male: la morte del suo amato bambino, colui che per nove mesi le diede la forza di sopportare la prigionia e di sopravvivere. E lei? Lei non è stata in grado di trasmettergli la stessa forza, ed ha finito per perderlo per sempre. A volte pensa che Boris abbia ragione: è una pessima madre, una donna che non vale niente se nemmeno è riuscita a dare la vita a suo figlio, ma lo ha partorito morto. Con quei cupi pensieri ricomincia a piangere, rimanendo sdraiata sul letto dove ormai sta da giorni e giorni, senza voler toccare cibo e bevendo il minimo indispensabile. Si sta lasciando andare, e di questo anche Alice se n'è accorta. La ragazza è al piano di sotto assieme ad Irina e Danilo, che sono sempre più preoccupati per lo stato della figlia. L'uomo si tiene il capo tra le mani, mentre la ragazza sospira pesantemente. " Ci sono novità? ". Chiede, mentre Irina scuote il capo, dandole un bicchiere d'acqua.

" No, purtroppo le cose non migliorano: Christine è chiusa nel mutismo. Non vuole dirci perchè al suo ritorno era sporca di sangue, nè il vero motivo per il quale per quasi dieci mesi è scomparsa. In oltre non mangia e beve a stento. E'come se volesse lasciarsi morire, e noi... noi siamo impotenti! ". Sbrocca la donna, scoppiando in lacrime. Danilo si alza, per poi prenderla tra le braccia e cercare di calmarla. Alice li guarda come a chiedere il permesso di salire, ed il capofamiglia annuisce.

" Vai, Alice. Vai da Christine, le farà bene vederti ". La rassicura, ed Alice va alle scale, per poi salirle. Una volta giunta alla stanza della sua migliore amica entra, con delicatezza per non spaventarla. La vede con lo sguardo perso, così decide di avvicinarsi. Le mette una mano sulla spalla, e la sente subito irrigidirsi.

" Christine, sono io: Alice ". Le sussurra, cercando di calmarla. Christine la guarda con lo sguardo spento, per poi annuire. Alice le scosta una ciocca di capelli dal viso, preoccupata: la vede molto dimagrita e pallida, non sta affatto bene. " Tesoro, perchè fai così? Sai che con me puoi aprirti, io e te siamo sorelle, ti ricordi? ". Tenta, mentre la bruna annuisce: beh, è un buon segno che stia recependo le parole dell'amica. Alice decide di non darsi pervinta, e prende tra le sue le mani di Christine, stringendole dolcemente. " Ascoltami: perchè adesso non provi a scendere e mangiare qualcosa, eh? Poi potremo parlare, se lo vorrai. I tuoi genitori sono in ansia, ed anche io lo sono ". Ammette, per poi accarezzarle i capelli con la mano libera. La bruna fa solo cenno di no, per poi guardarsi il ventre come fosse in cerca di qualcosa. In seguito scoppia di nuovo in lacrime, ed Alice la tira a sè, prendendola tra le braccia. " E' evidente che qualcosa ti è capitato, e non puoi tenerti tutto dentro. Sfogati, ti prego. Sfogati con me ". La incita la bionda, e la sua amica porta entrambe le mani al ventre, nuovamente.

" E'colpa mia, Alice. E' colpa mia se lui è morto! Ed io voglio solamente andare da lui e chiedergli perdono per non essere stata in grado di accudirlo e dargli la vita ". Finalmente ha parlato, ma sono parole dure come pietra: si incolpa della morte di qualcuno, ed Alice rimane shoccata nel capire la verità: la sua amica era incinta. E a giudicare dalle sue parole, il piccolo è morto.

" Santo Cielo Christine, ma che cosa stai dicendo? ". Chiede, mentre la bruna trova finalmente il coraggio di parlare, sfogando il suo dolore e la sua sofferenza.

" Era tutto perfetto, Alice! Era tutto perfetto! Io lo amo da morire, l'ho sempre amato! ma non potremo mai stare insieme, non più! ". Sembra un fiume carico di emozioni, e sta pronunciando le parole che troppo a lungo ha trattenuto. Alice capisce che parla di Viktor: allora è vero, non è scappata da lui.

" Ma la lettera... ". Tenta di dire, ma Christine scuote il capo.

" La lettera era fasulla! Non l'ho mai scritta! Quella notte, io e Viktor avevamo deciso di scappare da Mosca per sposarci. Saremmo tornati solo in seguito: con il matrimonio, più nessuno avrebbe potuto dividerci. Nemmeno quel bastardo di suo fratello ". Commenta, e ad Alice sale il sangue alla testa: solo ora ci ha pensato.

" C'entra per caso quel miserabile con la tua scomparsa? ". Chiede, e la sua amica annuisce. Alice stringe la stoffa del suo abito tra le mani, ma non dice nulla: deve lasciare che Christine si sfoghi e butti fuori tutto il suo dolore, solo così starà meglio.

" Boris venne a sapere tutto. Non chiedermi come, fatto sta che mi aggredì e mi rapì, rinchiudendomi nelle segrete di palazzo ". Confessa la ragazza, mentre Alice sente la rabbia salire nuovamente: come si può essere tanto meschini? " Voleva che dimenticassi Viktor, che rinunciassi a lui ed al nostro amore. Ma al mio rifiuto, decise di tenermi chiusa li dentro ed inviò quella lettera falsa, per impedire che mi cercassero ". Spiega poi la giovane, trovando dopo un pò la forza di proseguire. " Ma dopo due mesi, scoprii di essere incinta: in una sola notte, io ed il mio amato avevamo generato una nuova vita, nostro figlio. Fu a quel punto che Boris decise di tenermi segregata sino al momento del parto: continuava a dire che viktor non avrebbe mai accettato me o il mio bastardo, che mi dovevo rassegnare. E quando mi ribellavo erano schiaffi. Sino al momento del parto, in cui furono lui e la moglie a far nascere mio figlio ". Alice rimane agghiacciata: allora, anche Alexandria era alcorrente di tutto, ma non ha fatto niente per liberareuna povera innocente? Aveva ragione allora: quella donna è subdola e pericolosa tanto quanto suo marito. hanno la stessa notte nel cuore. " Io rischiai di morire, e svenni per l'emoraggia. Al mio risvglio ero in una villa, probabilmente da un medico. Mi dissero che ero libera, potevo tornare a casa: mio figlio era nato morto. Il resto, lo sai anche tu... ". Continua a singhiozzare Christine, mentre Alice la stringe a sè. " E' per questo che non voglio mangiare, nè bere e nè vedere nessuno: senza mio figlio e senza Viktor, non potrò più tornare alla mia vita. Ma so che tornando a palazzo, stavolta metterei in pericolo non solo me stessa, ma tutti voi. La malvagità di Boris Meekhiv conosce pochi eguali ". Trema e piange, mentre l'amica le prende il viso tra le mani, guardandola intensamente.

" No, tu non devi morire: tuo figlio non vorrebbe questo, capito? ". E piange: non osa immaginare cos'ha passato Christine in quei mesi, a come debba essere devastante il dolore di perdere il proprio figlio dopo averlo dato alla luce. " Ora tu verrai con me: scenderai, ti siederai a tavola con i tuoi genitori e parlerai con loro. Mangerai e ti rimetterai in forze, e se non vuoi farlo per te stessa lo farai per me e per tuo figlio, mi hai sentito? ". Chiede, spronandola a reagire. Christine abbassa lo sguardo, ma in fine annuisce: Alice ha ragione. Deve essere sincera con i suoi, raccontare loro la verità, per quanto dura sia. Alice invece pensa di dover risolvere una questione, e di doverlo fare quel giorno stesso.

Boris ed Alexandria, insieme a Viktor, Olga e la tata Felitsiya, stanno camminando tranquilli per il giardino di palazzo Meekhiv. La figlia del Conte di San Pietroburgo ha mosso i suoi primi passi, imparando lentamente a camminare sorretta dalla tata, che la prende in braccio di li ad alcuni minuti. Alexandria si chiede come faccia suo marito a non essere turbato da quanto accaduto: ha sottratto il figlio di Christine e Viktor, dandolo ad un'altra famiglia che lo spacciasse per proprio. Ma sembra che nemmeno la cosa lo riguardi, mentre lei è dubbiosa: e se un giorno la realtà emergesse? Scuote il capo con enfasi: basta, quel capitolo è ormai chiuso e non tornerà mai più. Mentre sta per parlare, le grida di un maggiordomo la distraggono. " Signorina, non potete entrare così, vi prego! ". tenta l'uomo, mentre Alexandria guarda il marito, stranita.

" Ma cosa... ". mormora, mentre Viktor prende in braccio la nipote. Boris guarda la moglie come a dire che non ha idea di cosa stia succedendo, ma una voce femminile fa eco a quella del maggiordomo.

" Levatevi di torno, o giuro che mi metto a gridare di più! ". Fa, su tutte le furie ed entrando in giardino. Incrocia la famiglia Meekhiv al completo, ed il suo sguardo carico d'ira si ferma sul minore dei due fratelli Meekhiv. " Proprio te cercavo, schifoso bastardo! ". Grida, per poi avvicinarsi. Boris sta per controbattere, ma la ragazza gli da un forte schiaffo, davanti alla tata ed al maggiordomo, oltre che alla moglie ed il fratello. Il maggiordomo si scusa, guardando Viktor, il suo padrone.

" Perdonatemi signore, io... ". Viktor gli fa un cenno con la mano di congedo, sconcertato dalla scena appena vista: Alice ha insultato suo fratello e gli ha dato uno schiaffo! Alexandria decide di intervenire.

" Come ti permetti, serva?! ". Grida, ma Alice guarda anche lei con ira.

" Tacete, che ne ho anche per voi! Voi e questa persona... ". Indica Boris, che ancora è shoccato dallo schiaffo. "... siete solo due miserabili! Ditelo! Dite come sono andate in realtà le cose! Dite che Christine non è fuggita di sua volontà! ". Grida, mentre la nobildonna sbianca per poi mettersi a tacere. Lo stesso non è per Boris, che a quelle parole da uno spintone ad Alice.

" Sta zitta, sgualdrina! Cos'è, adesso vuoi venire qui a gettare fango su me e mia moglie? Vuoi fare un giro di sola andata nelle segrete?! ". E la prende per il braccio, sapendo che solitamente il suo tocco incute timore ad Alice, memore di ciò che le ha fatto nelle stalle. Ma questa volta così non è: Alice si libera bruscamente dalla sua presa, riprendendo a gridare.

" Si! Però voglio che anche vostro fratello ci accompagni! Perchè non gli fate vedere la cella dove, per quasi dieci mesi, avete tenuto segregata Christine, incinta di suo figlio?! Eh?! ". Grida, sputando quella terribile verità. Felitsiya prende prontamente Olga, dato che a Viktor stava per cadere la nipotina. Lui rimane imbambolato qualche istante, mentre Boris lo guarda, poi torna a guardare Alice, che continua la frase. " Viktor, vostro fratello non è cambiato affatto! Lui e questa donna... ". Indica Alexandria senza paura. " ... hanno tenuto segregata in una cella la vostra amata, incinta di vostro figlio! Quel bimbo è morto, probabilmente per colpa di questi due folli che l'hanno fatto nascere in quelle pessime condizioni! ". Continua il racocnto la bionda. Attratto dal trambusto, anche Dimitri si precipita in giardino, notando che la discussione è piuttosto animata. Boris guarda il fratello, per poi prendere finalmente parola.

" Non crederle! Non è vero niente! Quella donna se n'è andata via di sua volontà, e questa sgualdrina sta solo cercando di inventare scuse per giustificarla! ". Fa, mentre suo fratello lo guarda senza parlare: cosa deve fare? Credere ad Alice o a lui? Certo, senza prove non può fare molto. Dovrebbe prima riuscire a parlare con la sua amata. Ma se le cose stessero davvero così? A quel punto, si spiegherebbe anche perchè la giovane non voglia più saperne di tornare a palazzo. " Viktor! Mi devi ascoltare! ". Ripete il minore, mentre il maggiore chiude gli occhi, spazientito.

" Sta zitto... ". Sibila, cercando di pensare. Boris si gira di scatto verso Alice, furente. La ragazza invece conclude il discorso.

" Parlate con Christine. Convincetela a venire a palazzo, ma senza che quest'essere miserabile possa turbarla o minacciarla! Solo così saprete la verità, e se mento o no ". Fa, rivolta a Viktor. Lui pensa che la donna abbia ragione: solo la sua amata può togliergli ogni dubbio. Infuriato tuttavia, Boris si avvicina ad Alice e la afferra per i capelli.

" Io ti ammazzo! Ti ammazzo, lo giuro! ". Grida, mentre Alexandria cerca di trattenerlo.

" Ti prego Boris, basta! Ma che cosa stai facendo?! La vuoi uccidere?! ". Chiede, mentre Alice cerca di liberarsi. I loro sguardi si incontrano nuovamente, e lui ricomincia a sentirlo: il respiro manca, la temperatura non pare più così rigida. In quegli occhi meravigliosi, lui ci si sta perdendo. E di nuovo la visione di mesi fa torna a farsi strada nella sua mente.


Alice lo guarda, ma non più con odio. No, stavolta c'è ben altro in quel bellissimo sguardo celeste. Mette una mano su quella di lui, quasi accarezzandola. Lui rimane impassibile, stringendo la presa su quei capelli che tempo prima aveva tagliato, e di cui ancora conserva le ciocche. " Perchè mi stai stringendo così forte? ". Chiede la ragazza, fissandolo. Lui ricambia lo sguardo.

" Perchè voglio che tu capisca che sei in mio potere, voglio vedere il terrore nei tuoi occhi, piegarti al mio volere, voglio... ". Ma si blocca nuovamente, mentre lei si morde leggermente il labbro.

" Di nuovo i tuoi sotterfugi? Credevo he ne avessimo già discusso, no? ". Sussurra la ragazza, e solo ora anche lui se ne rende conto: sono rimasti soli. Quella faccenda, la devono risolvere solamente loro due. " Io sono qui, sono tua. Puoi picchiarmi e minacciarmi, ma non mi convincerò mai che mi odi. Tu mi desideri. Tu odi il fatto di non potermi avere, dico bene? ". Chiede quel demone travestito da ragazza che lo ha stregato. Lui la tira a sè, inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza.

" Se solo volessi, potrei prenderti qui ed ora, su questo stesso giardino. Credimi, stavolta nessuno arriverebbe in tuo soccorso ". Le si avvicina, sono ad un millimetro di distanza l'uno dall'altra, e lei sospira semplicemente.

" Non serve dimostrarmi che comandi tu: sono tua. Sono venuta perchè io voglio che tu mi prenda, non hai bisogno di usare la forza per farlo ". Sussurra, e lui lo percepisce: quelle labbra così belle, così calde, lo stanno chiamando come un fiore richiama un'ape. E lui non riesce a resistere: annulla la distanza tra loro, tirando la ragazza a sè e coinvolgendola in un bacio carico di passione, come mai ne ha dati, neppure alla moglie. E lei ricambia con la stessa intensità, mentre lui ormai ne è consapevole: quella stesa notte, Alice Isakova sarà finalmente solo sua.


" Signore, basta! Lasciatela stare! ". Una voce. Una voce lo riporta nuovamente alla realtà, e lui capisce che si tratta di Dimitri: il ragazzo si è frapposto tra lui ed Alice, ponendosi nuovamente in difesa. Ancora lui, pensa: è già la seconda volta che manda all'aria i suoi tentativi di punire Alice, ora non riesce nemmeno a picchiarla che lui interviene. Perchè? Cosa c'è tra quei due che a lui sfugge?

" Tu... razza di... ". Sta per schiaffeggiare il domestico, ma stavolta è Viktor ad intervenire, bloccando il fratello prima di qualunque mossa.

" Ora basta! Non ti permettere di schiaffeggiare Dimitri, o di fare altro male ad Alice. Ti ricordo che non sono sotto il tuo comando, ma sotto il mio. Non hai il diritto di trattarli così ". E' deciso, non ammete repliche e boris lo ha capito. Alterato si libera da quella presa, per poi calmarsi un momento e prendendo in braccio Olga. Alexandria lo segue un pò spaesata, mentre Dimitri guarda Alice.

" Stai bene? ". Chiede, e lei annuisce: sta bene, ora che si è sfogata ed ha raccontato tutto a Viktor. Adesso, sta a lui appurare la verità assoluta e togliersi ogni minimo dubbio.


Salve miei fans! Bene, eccoci al nuovo e fiammeggiante capitolo sedici! Abbiamo visto quanto Christine sia entrata in depressione dopo la morte ( o almeno quella che lei crede sia la morte ) di Viktor Jr, il suo amato figlio. Si è poi confidata con Alice, che l'ha aiutata a reagire e non solo: ha deciso di affrontare Boris e confessare a Viktor tutta la verità. Ora spetterà a lui appurarne la veridicità. Dimitri si fa sempre più protettivo verso la ragazza, mentre dall'altro lato abbiamo Boris che conitnua ad avere strane visioni ad occhi aperti su Alice. Perchè? Beh, per saperlo dovrete attendere. Io intanto mi preparo a scrivere il suovo capitolo, intanto aspetto vostri pareri e recensioni, se vi va. Baci, alla prossima!
   
 
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