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Autore: Eternity_paradise0    29/11/2020    0 recensioni
Il sole nero sta per inghiottire il mondo. Sorat sta per avere il suo deserto. Chi può salvare il mondo nel suo momento più critico?
Prequel serie. ooc. Crossover. Serie di mini short.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Elysium '
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Il cielo dello spazio diventa viola porpora. E diventa sempre più cupo e tetro nella luce brillante del fuoco del sole nero. Lampi di luce infuocata purissima ma allo stesso tempo corrotta e tuoni di folgore stellare splendente distruggono e dividono il cielo freddo dello spazio in due. La terra trema e il mare pulipita corrotto dalla magia e dalla polvere di stelle cremisi del sole nero. Il mondo umano e terrestre precipitanl lentamente verso la fine. Pianeti e stelle vengono polverizzati dallo scontro tra forze contrapposte e dalla furia di poteri dilaniati. Civiltà incenerite e bruciate in un incendio violento cosmico color blu notte con tinte di ombra. Le stelle si spengono e vengono divorate dall oscurità fiammeggiante primordiale di Sorath e dei suoi fedelissimi. Galassie intere cadono soppresse dalle mani del caos. Bagliori di energia mistica antica color viola porpora con tinte oro incendia con esplosioni fiammeggianti che estinguono grosse porzioni dello spazio.
Un grosso mostro a forma di Garuda e uccello demoniaco grande quanto amassi di galassie dalla forma primordiale e dall aspetto da creatura animale brutale, barbara e spietata. Una creatura elementare furiosa e distruttiva più simile ad animale rabbioso che ad essere senzienti e consapevole. Una creatura di pura magia cosmica ed energia divina allo stato più grezzo e all essenza più pura e branda fatta degli elementi dominanti che controlla principalmente. La creatura Garuda è un mostro di elementi viventi intangibili allo stato fisico. Vento, aria, cielo, anima e cosmo. Trasuda un armatura di energia purissima. Illimitata ed eterna. Le sua voce è uno stridulo e uno stridio selvaggio e imperfetto, animale e distrugge pianeti e pezzi di sistemi stellari creando vibrazioni soniche che generano terremoti e cataclismi di bibliche proporzioni. La loro armatura di aura brillante distrugge stelle e annichilisce energia. La creatura combatte e abbatte diverse creature di fiamma. La battaglia per il destino dell universo è titanica e gigantesca. Lune e pianeti vengono scaraventati contro gli uomini e gli angeli. C’è uno scontro di forza e violenza.
Stelle, pianeti, lune, civiltà, vegetazione e paesaggi ed ecosistemi ambientali vengono animati e vengono dati alla vita e resi senzienti dal potere del soffio vitale e del respiro degli dei del Garuda che manovra e manipola lo spazio cosmico per avere il vantaggio e spazzare via con estrema facilità e senza grossi problemi oltre che con rabbia e furia orde e orde di creature di fuoco nero e mostri di fiamma primigena. Il demone Garuda disperde e travolge iroso, forsennato, ossesso, turpe e efferato le armate e le truppe di mostri e creature di male e caos. Triliardi e triliardi di esseri grandi quanto sistemi stellari vengono abbattuti e trucidati alle galassie esterne dalla abnorme e colossale creatura che spazza via tutto ciò che incontra in un vento cosmico tutto ciò che va contro di essa.
La creatura è deforme, grottesca, spaventosa e raccapricciante. Viso e becco rosso cremisi e di sangue con denti aguzzi e ferro. La lingua biforcuta da serpente è tinta di veleno mortale. La creatura è antropomorfa e umanoide. Assomiglia ad un grifone e un aquila bianco marmoreo e grigio chiaro corazzato con un armatura di petto nera spessa e levigata. Con ali da viverna di piume di fuoco etereo e artigli di falco nero che ricordano le ali di un corvo. È una creatura obbrobriosa e oscura, demoniaca e mortale. La sua testa a due paia di ali enormi bianche e un armatura ad elmo dorata in testa. Gigantesca e estremamente robusta e ben costruita è enormemente costruita come una fortezza vivente grande come ammassi galattici. Una potenza talmente grande da devastare le armate nemiche da solo in quella oscura porzione di spazio.
Costretto a difendere e proteggere la realtà della crudele invasione e dalla furia selvaggia dei mostri del sole nero Emmanuel Morningstar ha assunto la sua forma più bestiale e selvaggia andando nella parte più estrema a sud del mondo specchio 1 cercando di arginare e limitare la furia nemica impedendo alle schiere nemiche di invadere e entrare nelle terre del mondo specchio 1. Fermando e bloccando in territorio estremo gli attacchi e le incursioni il demone Garuda con una tempesta cosmica distrugge tutta la flotta nemica che tenta di passare in territori interni.
Emmanuel ha bloccato diversi nemici in un'altra dimensione. La dimensione del nexus. Una dimensione a piano astrale di antimateria e energia oscura che i custodi del nexus possono creare. È un posto buio con tante piattaforme galleggianti e diverse angolature. Il mondo non è regolato dalle normali leggi fisiche: il tempo non scorre e le relazioni spaziali sono irregolari, permettendo al giocatore di camminare e navigare sui muri in qualsiasi direzione. Le rocce e gli alberi possono crescere fuori dal terreno, per poi scomparire. I continenti sono piccole isole. Gli alberi sono spinosi e incredibilmente alti. Al di sotto delle terre galleggianti c'è un enorme vortice fatto da nuvole. II luogo confonde e stordisce le orde che vengono spazzate via dalla potenza della bestia.
Gli artigli insanguinati della bestia e il venefico soffio acido emettono un lamento stridulo e mortale. Oscuro e connivente quasi glaciale nell animalesca follia. La creatura inconsapevolmente ha un aura di morte e paura. Quello che pare essere un latrato gracchiante esce dalla creatura mentre divora nemici e nemici. Una pedina inconsapevole nelle mani degli angeli e dei demoni che la usano come arma contro nemici più grandi. Pedina consapevole dei giochi di potere che essa stessa ha cominciato. Ridotta ad animale rabbioso per eliminare i nemici. Senza emozioni o spirito o coscienza. L unica cosa che sa fare è mutilare e squartare. Uccidere e divorare.
Suona, suona la campana della morte. Suona sempre , suona per tutti. È inevitabile. Ineluttabile. Non si può evitare. Nel mentre Sorath da fuoco e fiamme alla capitale e combatte strenuamente contro il creato ad ovest i suoi adepti e i suoi fedeli in atto estremista attaccano ogni zona dei mondi specchio. Un atto suicida ed estremista che non funzionerà. Venendo fermati prima che sangue innocente venga versato in zone inabitate da creature senzienti.
Emmanuel affonda nella brutalità selvaggia per non soffrire di un amore perduto che non tornerà mai. Sa cos’è la passione ma non capisce se è veleno dopotutto quello che ha sofferto. Non ragiona più. Non sogna più. Ridotto agli istinti più bassi. Cercando l amplesso di meretrici nell alcova del suo castello per lenire un cuore spezzato. Non sa più cosa è. Affonda negli abissi della sua mente e il mare che lo fa affogare è la sua Scarlett ormai scomparsa. Non vuole affrontare l onda del dolore. La furia dell odio. Non ha mai sentito tanta rabbia e furia dentro di se e dando la colpa a estranei mai visti li attacca per non piangere. Anche da animale preferisce la rabbia alla tristezza. Lascia andare ogni senso di decoro e decenza. Maledice il mondo per le sue perdite finché ha vita e fiato e lascia agonizzare tutto durante il suo cammino. Combatte per il bene ma il bene non gli interessa. Costretto a limitarsi e portare ordine e pace in un impero che gli ha portato via tutto che comunque continua ad amare. Sceglie di lasciarsi corrompere dalla tentazione e far sprofondare negli antri oscuri della giudecca ogni buona intenzione che aveva. Ogni virtù. Ogni pensiero casto e puro. Ogni goccia di morale. Quel suo cuore di ghiaccio ridotto all inverno perpetuo brucia come cera in un incendio esplosivo mentre il ricordo di Scarlett soffia sul fuoco. Ricorda la bella bocca straniera della sua amata anche in forma animale. La spia, la vuole, la invoca ma sa che non potrà tornare così caduto nell abisso di un pensiero impuro e fisso lacera quella parte di creato ora che ha con se qualcosa da odiare. Ora che può scatenare la sua furia lascia contro i nemici una scia di sangue e desolazione.
Sadico. È quello che è in questo momento. Quello che vuole essere oggi che ne ha l opportunità. Quello che può fare contro degli idioti che hanno deciso di seguire la bestia del sole nero. Il dolore degli altri è la tua unica gioia in queste ore. Gli da piacere immenso. Quasi un senso di completezza. Ride Emmanuel sentendo la gioia dentro di sé. Quasi felice. Anche in forma di bestia non può far altro che ridere. Loro soffrono e lui ride. La sua è una risata perversa e disumana. Umana in forma di bestia. Bestiale in forma umana. Una risata malata, che gela il sangue nelle vene. Una risata sadica e oscura come il suo cuore. Il becco e i denti lacerati e insanguinati è crudele nella presa delle carni e delle pietre. Perché nulla ti fa sentire meglio delle loro urla di dolore, nulla. Se c era del buono in te ormai non c’è più. La paranoia e la follia lo hanno ucciso ormai. Se non è morto con Scarlett lo ha fatto in questi ormai tanti anni di solitudine. Il cuore della bestia gioisce sapendo che almeno ora non è lei a soffrire. Ha sofferto tanto. Forse troppo. Va bene se ora tocca agli altri. Tutti gli altri. Ora è lui quello fortunato, quello che sta bene, e nessuno può portarti via questa gioia. Nessuno deve osare farlo. Emmanuel li guarda con gioia i visi straziati dal dolore, resi deformi dalla sofferenza. E gode di questo. Molto. Li vede, i corpi martoriati, il sangue e le lacrime che si mischiano. I sistemi stellari distrutti. Le galassie ridotte in rovina. Gracchia con gioia. Li osserva mentre invano tentano di fuggire dalla tua furia. Sono così buffi e divertenti quasi carini mentre con le loro facce basita e scioccate osservano l’inferno che li circonda. E ne prova gioia. Chiunque inorridirebbe davanti a tutto ciò, ma tu no. Emmanuel non può farlo lo trova bellissimo. Gratificante. Che soffrano come Lucien. Come cani. Come le bestie che sono. Soffrano. Tutti. Hanno seguito il demone sbagliato. Non può far altro che ridere anche come bestia. La sua è una risata amara e spezzata. Malinconica. Il sangue di stelle gli esce dalla bocca. E, mentre il mondo intorno a lui crolla, ride amaramente ancora.
   
 
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