Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: PurpleLove    29/11/2020    5 recensioni
Anno 2009, Minerva è davvero stanca e vuole ritirarsi. E chi meglio della sua ex pupilla Hermione Granger per sostituirla?
La vita di Hermione sta per cambiare, lascerà le sue certezze per riscoprire se stessa e andare incontro al suo futuro.
Capirà così che i soli libri non sono abbastanza per essere felici.
----------
Questa storia era già stata scritta e pubblicata dal 2011 al 2015, ho deciso di riscriverla da capo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 9


********
Capitolo dedicato a 
18Ginny18 che con le sue recensioni mi ha fatto tornare il buonumore e la voglia di non mollare! 
********


Severus si trovava in una stanza buia circolare. Non vi erano porte, né finestre; l'uomo camminava alla cieca, alla ricerca di una via d'uscita da quell'assurda situazione.

-Severus...-

Lily, interamente vestita d'oro, gli apparve davanti.

Lui si avvicinò titubante alla figura che stava svanendo lentamente e che si allontanava sempre di più ad ogni suo passo.

-Lily! Aspetta!- cercò di rincorrerla lui allungando una mano.

-Non posso Severus... tu mi stai dimenticando...-

-Non è vero, come potrei dimenticarti...-

-Guardami Severus, guardami...-

L'uomo chiuse gli occhi di scatto, inconsciamente sapendo quello che avrebbe visto e non era sicuro di volerlo, non voleva assolutamente rivangare il ricordo di quegli occhi.

-Ho detto guardami!-

La voce era diventata imperiosa e Severus si costrinse a volgere lo sguardo al volto della donna dal quale due iridi castane lo trafiggevano come due lame.

-Cosa significa?-

-Severus?-

Un'altra voce femminile lo chiamò alle sue spalle facendolo girare di scatto; davanti a lui era apparsa una donna ammantata di rosso, con una benda sugli occhi, solo qualche ciocca castana sfuggiva al cappuccio del mantello.

-Chi sei? Cosa ci fai qui?-

-Lasciala andare Severus...-

-Mi stai dimenticando Severus...-

Le due donne lo accerchiarono continuando a ripetere quelle litanie.

-Lasciala andare Severus...-

-Mi stai dimenticando Severus...-

-Basta! Vi prego, basta!-

L’uomo cadde in ginocchio con le mani davanti al volto.

-Basta...-
 
******


Severus si svegliò di scatto in un bagno di sudore. Il Cor Evocatio della sera precedente doveva averlo davvero sconvolto visti i sogni che lo avevano turbato quella notte.
Non era ancora riuscito a dare un senso a tutto, ma non aveva tempo per pensarci in quel momento, aveva una scuola da portare avanti; quella sera sarebbero arrivati gli alunni e lui doveva ancora predisporre gli orari dei corsi, non aveva certo tempo da perdere dietro a sogni e visioni.

Si affacciò alla finestra allacciandosi i bottoni della veste, la vista dalla sua camera era veramente bellissima ma fu una figura ad attirare la sua attenzione: Hermione era seduta su una panchina davanti al lago a leggere, le gambe raccolte sotto al corpo come quando l'aveva trovata qualche sera prima in poltrona addormentata. Si permise di sorridere leggermente prima di darsi dell'idiota. Quella donna lo avrebbe fatto uscire di senno prima o poi!

Scosse la testa cercando di scacciare quei pensieri che lo confondevano ancora di più e scese a fare colazione.

Intanto la donna in giardino aveva la testa talmente piena di emozioni e pensieri da non riuscire a leggere nemmeno una riga del libro che aveva sulle gambe; scoprire di essere innamorata di Severus Piton l'aveva sconvolta non poco.

Ma quello che le premeva di più al momento era scoprire se poteva osare farsi avanti o meno e c'era solo una persona che poteva aiutarla a fare chiarezza.

Con una nuova scintilla di combattività negli occhi si lanciò alla ricerca di Sarah.

La trovò pochi minuti dopo in Sala Grande, intenta a mangiare una scodella di porridge, e le si accomodò accanto afferrando una fetta di pane tostato.

-Buongiorno Hermione! Sei emozionata? –

-Emozionata? Per cosa? - si sentì presa in contropiede la donna.

-Come per cosa? Oggi inizia ufficialmente la tua carriera da insegnante! –

Era vero! In quei due giorni era stata così presa dalla questione Severus che si era dimenticata del fatto che l'indomani sarebbero iniziate le lezioni.
Oddio! Sarebbe stata all'altezza del compito? Non sapeva abbastanza! Avrebbe dovuto studiare più libri, fare più pratica, esercitarsi maggiormente!

Sarah osservò la donna andare in iperventilazione.

-Hermione calmati! Andrà tutto bene! Il mondo non sta per finire!-

Hermione respira. Uno. Due. Tre respiri. Finalmente il volto della donna riprese un colorito quasi normale.

-Spero di sapermela cavare e poi... bè non saranno mica così terribili gli studenti no?-

-Evidentemente non hai ricordi di quando TU eri una studentessa. Voi non eravate terribili, eravate peggio!- una profonda voce baritonale arrivò alle sue spalle, provocandole un lungo brivido lungo la schiena.

Severus prese posto alla destra di Hermione ghignando maleficamente.

-Ma guarda che quello terribile eri tu, non noi!-

Hermione cercò di ritrovare la calma (che prima comunque non aveva) e di tornare ad un battito di cuore che le evitasse una morte precoce per infarto.

Sono messa proprio male, ma proprio male male!

-Eh no, cara Granger, dimentichi quante me ne avete fatte passare voi tre? O tutti i disastri combinati da Paciock? Quel ragazzo era proprio una frana a pozioni! –

-Ehm Severus, io sarei qui, ricordi?- disse Neville sorridendo. Ormai lui e Severus andavano pienamente d’accordo, ma al solo ricordo di quanto lo terrorizzasse da ragazzo ancora adesso gli veniva da sudare freddo.

-Paciock lo so che sei qui, ma non puoi negare fossi una frana totale- obiettò con fare ovvio Severus, scatenando l'ilarità in tutti i commensali, compresa Hermione che osservò nostalgicamente Neville, rivedendo per un momento il ragazzino undicenne che le aveva chiesto aiuto sul treno per ritrovare il suo rospo.

Ma non era più un bambino, nessuno di loro lo era più. Posò gli occhi su Harry, seduto accanto a Neville; del bambino gracilino conosciuto tanti anni prima non era rimasto nulla, ormai era un uomo adulto, padre di famiglia, ma le veniva da sorridere al pensiero che ai suoi occhi sembrasse sempre lo stesso Harry.

-... allora vieni?-

Era talmente presa dai suoi pensieri da non rendersi conto che Sarah le aveva rivolto una domanda. Se non si dava una strigliata mentale i suoi studenti l'avrebbero messa facilmente nel sacco e questo lei proprio non poteva permetterselo.

-Scusami Sarah ero sovrappensiero, puoi ripetere?-

-Ti ho chiesto se ti va di fare una passeggiata con me fino a Hogsmeade, devo andare da Scrivenshaft a comprare delle penne e dell'inchiostro..-

-Ma certo! Vengo con piacere, così ne approfitto per andare da Stratchy&Sons per un mantello nuovo, il mio ormai è logoro.-

E chissà, magari davanti ad una burrobirra le avrebbe finalmente chiesto la verità circa Severus.

Così le due subito dopo colazione si recarono a Hogsmeade.

Esattamente come per Hogwarts, non si era resa conto di quanto le fosse mancato quel paese finchè non si trovò nella via principale.

Guardò con nostalgia i vari negozi e locali che costituivano il nucleo centrale del paesino, rivivendo nella mente vari ricordi a cui erano legati, alcuni belli e alcuni brutti.
La mattinata passò leggera tra chiacchiere, risa e compere e fu solo sulla via del ritorno che Hermione prese il coraggio a piene mani e iniziò la conversazione che avrebbe sancito la sua lotta per Severus o contro Severus.

-Sarah, ascoltami... devo chiederti una cosa; mi rendo conto che non sarebbero affari miei ma volevo saperne di più del tuo amore segreto.-

Sarah fissò stranita l'altra, nemmeno le avesse appena detto di aver visto un asino che vola.

-Come mai vuoi saperlo? Comunque non c'è molto da dire... sono innamorata ma la situazione è piuttosto delicata e quindi... non so, credo che alla fine ci dovrò mettere una pietra sopra.-

Ok Hermione, con calma. Chiedile qualcosa che la faccia sbilanciare un po', quanto basta per capire se è innamorata di lui. Ma con calma né? Prendila alla larga, molto alla larga.

-Sei innamorata di Severus?-

Complimenti ragazza! L'hai presa proprio alla larga!

-Severus?! Perchè hai pensato a lui? Comunque no, se è questo che volevi sapere, non è Severus.-

Hermione tirò un impercettibile sospiro di sollievo mentre continuava a ripetersi “non è lui... non è lui... non è lui...”

Ad ogni “non è lui” il sorriso che aveva in viso si allargò sempre di più, fino a far scoppiare a ridere Sarah, che non si era persa nemmeno un secondo del cambiamento di Hermione dall'agitato all'esaltato e cominciava a farsi un'idea di cosa pensasse l'altra circa il preside.

-Dimmi Hermione, com'era Severus prima della fine della guerra? Neville mi ha detto che fosse cattivo e scorbutico, ma mi riesce difficile crederlo.-

-Cattivo e scorbutico, eh? Diciamo che Severus Piton prima era un'altra persona rispetto a quella che conosci tu. Il suo ruolo era la sua prigione dalla quale non poteva evadere. La mente costantemente chiusa, l'allerta costante, il ruolo di spia che gli forniva dolore, e non parlo solo di dolore fisico dovuto a torture, hanno contribuito a creare una persona fredda, rigida, costantemente seria.-

-Non sorrideva mai?-

-Severus Piton non poteva permettersi di sorridere.-

-E voi non avevate un buon rapporto?-

-Diciamo che con noi Severus si è sempre comportato in modo abbastanza... severo, se mi concedi il gioco di parole, con ognuno di noi per un motivo diverso credo.
Neville, come ci ha ricordato stamattina, era veramente imbranato nella sua materia, anche se penso fosse dovuto al fatto che Severus lo terrorizzasse. Ricordo ancora al terzo anno, quando studiavamo i Mollicci, e quello assegnato a lui prese le sembianze dell'insegnante di Pozioni. Povero Neville!
Per quanto riguarda il “Magico Trio” invece i motivi erano diversi, partendo comunque dal presupposto che con i Grifondoro lui fosse sempre stronzo, trattava male Harry perché  fisicamente era la copia esatta di suo padre che lo aveva trattato molto male quando erano a scuola, diciamo che gli ha reso pan per focaccia. Ha conosciuto il vero Harry solo quando si è concesso di aprire un po' di più la mente e il cuore e vederlo finalmente come Harry e non come James.
Con Ron, che tu non conosci, invece credo che il problema fosse più la sua lazzaronaggine, perchè se ci si metteva era proprio un asino.
Con me... con me non lo so. Ero studiosa, attenta alle regole... credo che nel mio caso si comportasse così solo per dovere al ruolo che aveva deciso di cucirsi addosso.-

Sarah la ascoltò senza battere ciglio. Provava molta stima per quell'uomo, ma faticava a pensare a lui privo dei sorrisi, ironia e risate che gli aveva ormai associato. Si ricordò però di quanto fosse chiuso, schivo e taciturno quando era appena arrivata a scuola.


Fu proprio Severus la prima persona che incontrarono entrando in Sala Grande per il pranzo. Le osservò entrare ridendo come due adolescenti e si ritrovò a pensare, per l'ennesima volta e questo a parer suo non andava affatto bene, a quanto fosse bella Hermione quando rideva così sinceramente.

-Buongiorno, vi siete divertite?-

-Oh si! Abbiamo fatto compere, rivangato il passato... insomma ci siamo prese un respiro prima di iniziare i ruoli da persone serie.- la Grifondoro scoppiò a ridere di fronte alla faccia accigliata dell'uomo. Quella sera si sarebbe fatta avanti, sperava solo di non venir respinta, o almeno non troppo brutalmente.

Le sei, ora prevista per l'arrivo degli studenti, arrivarono in fretta ed Hermione era nervosissima. Tutti i dubbi che l'avevano assillata la mattina erano tornati prepotentemente alla ribalta, facendole alzare pericolosamente i livelli di stress.

Si sedette al tavolo degli insegnanti mentre gli studenti entravano in sala grande posizionandosi alle rispettive tavolate, ovviamente mancavano ancora gli studenti del primo anno che entrarono poco dopo scortati da Harry.

Tra le fila di studenti incuriositi o spaventati scorse Teddy, con i capelli di un rosso acceso per l'agitazione, che la salutò con un debole sorriso.

Dopo poche parole di Severus iniziò lo smistamento dei trentuno nuovi alunni. Hermione era curiosa di vedere in che Casa sarebbe finito il giovane Lupin; sarebbe stato un Grifondoro malandrino come il padre o un Tassorosso imbranato come la madre?

-Teddy Remus Lupin- la voce ferma e vagamente orgogliosa di Harry risvegliò il piccolo Teddy dal torpore in cui era caduto osservando tutta la sala, si avvicinò allo sgabello e si sedette, lanciando un sorriso al suo padrino che gli calò il Cappello Parlante sulla testa.
-TASSOROSSO-

Tassorosso, c'è speranza quindi che non mi faccia penare, si ritrovò a pensare Hermione.

Una volta smistati tutti i studenti Severus si alzò per fare il discorso di inizio anno; la donna era curiosissima di vedere come si sarebbe comportato in versione di preside.

-Buonasera a tutti, se riusciste a fare silenzio avrei alcune cosa da dirvi.-

Il vociare tuttavia non diminuiva.

-FATE SILENZIO.- Due parole dette con tono glaciale e ad Hermione parve di avere di nuovo davanti il suo vecchio insegnante di pozioni.
Finalmente la quiete calò in Sala Grande e Severus riprese il suo discorso.

-Bene, grazie. Quest'anno, come avrete notato, ci sono due novità nel corpo insegnanti. La professoressa McGranitt è andata in pensione ed è stata sostituita dalla qui presente Hermione Jean Granger, che sarà anche la direttrice della casa di Grifondoro.-

Il tavolo dei grifoni rumoreggiò felicemente all'idea. Tutti conoscevano la Granger, paladina della guerra di cui avevano sentito parlare; gli studenti più grandi si ritrovarono perfino a pensare che fosse una paladina perfino giovane e carina.

-Sono lieto che siate felici ma non pensiate che solo perchè la professoressa Granger è una donna giovane- e molto bella... Severus concentrati! -Voi possiate rigirarvela a vostro piacimento, perchè è una donna molto forte e sono sicuro che saprà essere un'insegnante impeccabile.-

Hermione si mosse sulla sedia un po' impacciata, era lieta che lui la considerasse una donna molto forte e capace e sperò in cuor suo di non venir meno alle sue aspettative.

-Passando alla seconda novità, avrete certamente notato la presenza di un ex studente seduto accanto al professor Lumacorno. Il signor Freeland è tornato con noi quest’anno come assistente del professore di pozioni. Visto che quest’anno i due Caposcuola sono di Corvonero e di Serpeverde, soggiornerà nella camera del Caposcuola nella torre di Grifondoro, ricordate però di non mancargli di rispetto, non è più uno studente.-
 
Dal tavolo dei Grifondoro si levò un mormorio concitato ed entusiasta. Paul Pope, settimo anno, migliore amico e “qualcos’altro non ben definito” di Daniel aveva un sorriso radioso e lanciava occhiate dolcissime all’indirizzo del nuovo assistente di Lumacorno.
 
-Bene, andando avanti, ricordo a tutti che la Foresta Proibita è da evitare, a meno che non vogliate un incontro ravvicinato con acromantule e centauri.
Qualche piccola informazione per i nuovi studenti: per chi ancora non lo sapesse la Casa in cui siete stati smistati sarà la vostra famiglia per i prossimi sette anni. Durante le lezioni avrete modo di accumulare punti, mentre i vostri comportamenti sbagliati, e questo vale anche per il vostro tempo fuori dalle lezioni, vi faranno perdere punti.
Alla fine dell'anno la Casa che avrà più punti vincerà la Coppa delle Case.
Per ultimo vi ricordo che è vietato girare senza permesso per la scuola dopo le dieci, per qualsiasi altra domanda potrete rivolgervi ai vostri prefetti, ai due caposcuola o al Direttore della vostra casa.
Troverete il calendario delle lezioni appeso nelle vostre sale comuni. Bene, detto questo buon appetito.-

Il vociare tornò prepotente mentre diverse pietanze apparvero sulle varie tavolate.

-Allora Hermione, che ne pensi di questo inizio?- chiese Harry mentre si serviva un piatto di pasticcio di rognone e pudding di riso.

-Bè è stato un bel salto nel passato. Mi ricordo della nostra entrata per la prima volta in questa sala, io ero agitatissima! Poi quando la McGranitt mi chiamò per lo smistamento ero veramente terrorizzata, avevo paura che il cappello mi mangiasse!-

I due scoppiarono a ridere, trascinando anche gli altri insegnanti.

Dopo la cena Hermione scortò gli studenti verso la torre per poi tornare nella sua sala comune decisa a parlare con Severus, anche se ancora non aveva in mente un discorso preciso.

Il cuore prese a batterle furiosamente mentre immaginava i possibili sviluppi del discorso.

Si sedette in poltrona aspettandolo. Come poteva iniziare?

Sai Severus, credo di essere innamorata di te. Assolutamente no!

Severus, tu sei un uomo solo e io una donna sola. Oddio così sembra disperata.

Severus, ti voglio! Troppo da ninfomane.

Ascolta... io, non so come sia successo ma sento che vorrei conoscerti meglio. Ecco questo poteva andare.

Felice di aver trovato un modo per iniziare il discorso la giovane si rilassò fino ad addormentarsi.

Dopo mezzora Severus fece il suo ingresso in sala comune, veramente stanco e agognante del materasso.

Avrebbe voluto parlare un po' con qualcuno ma si erano tutti eclissati: Neville era andato dalla fidanzata, Sarah a fare una passeggiata nel parco con Oliver, Harry era andato a casa, i suoi colleghi più “anziani” erano già tutti a letto. Ed Hermione... La donna sembrava sparita, forse era andata già a letto anche lei.

Chiuse la porta dell'ingresso della sala comune trovandosi nel buio più totale.

Dov'è la bacchetta quando serve?

Finalmente la trovò tra le sue mille pieghe della veste.

-Lumos- Troppo tardi. Non si era accorto della poltrona stranamente troppo vicina alla porta e ci finì contro, facendola cadere all'indietro e lui con lei. Si rese conto solo in un successivo istante che la poltrona non era vuota ma c'era addormentata Hermione.

-Severus! Ahia... Possibile che tu non riesca mai a svegliarmi in maniera normale? Una volta mi lavi e un'altra mi travolgi!-

La ragazza si massaggiò la testa con la mano destra prima di rendersi conto dell'effettiva posizione in cui i due erano.

-Sc..scusami Hermione, non avevo visto la poltrona.-

Severus si alzò di scatto tendendo poi una mano per aiutare la donna a tornare in posizione verticale.

Non aveva calcolato però la forza con cui la tirò su e così si ritrovò la donna tra le braccia; la debole luce proveniente dalla bacchetta ai loro piedi gli permise di osservare il suo viso così vicino, le guance rosee, gli occhiali ancora un po' storti.

Hermione dal canto suo era paralizzata. Il cuore galoppava ad un ritmo forsennato a trovarselo così vicino; sapeva che era l'occasione giusta, ma le parole avrebbero rovinato il momento?

Fu così che, dimostrando di essere ancora un'intrepida Grifondoro, decise che ci sarebbe stato tempo per le parole, in seguito.

Socchiuse gli occhi e lo baciò, senza girarci troppo intorno. Le labbra di lui erano sottili e fresche, ma troppo immobili. Si rese conto che lui non si era mosso e fu presa dall'ansia. Era stata stupida.
 
Intanto Severus era sconvolto. Mai si sarebbe immaginato che Hermione lo baciasse e non riusciva a capire se ne fosse felice o meno.

Ma quando percepì che lei si stava allontanando gli venne naturale abbracciarla stretta e baciarla con più ardore.

Al diavolo tutto!

Si fece strada con la lingua tra le sue labbra e giocò con convinzione con la sua.
Si sentiva benissimo, forse per la prima volta da tanto, troppo tempo; lei gli circondò il collo con le braccia cercando di tirarselo più vicino.

Quel momento sembrò durare un'eternità ai due.

Severus si permise di chiudere gli occhi per assaporare di più quel frammento di felicità.
 
Fu uno sbaglio.

La figura di Lily come gli si era presentata in sogno gli balenò davanti agli occhi.

Mi stai dimenticando Severus.

Si staccò da Hermione come scottato.

-Severus..?-

-Scusami Hermione, io non posso.- Non posso essere felice.

-Ma Severus...-

-Vai a letto Hermione.-

La donna lo guardò in viso un ultimo momento, gli occhi bassi, chiusi fino a far male, gli posò una mano sulla guancia in una dolce carezza. Lo vide spalancare gli occhi e osservala spaesato per un secondo prima di ritrovare la fermezza.

-Vai a letto Hermione.- ripetè con più convinzione.

Sconsolata lei raccolse il suo libro e si diresse nel suo appartamento per poi scoppiare a piangere sul suo letto.

Severus era ancora in salotto, nella medesima posizione di prima, rimasto congelato dalle lacrime che aveva intravisto negli occhi castani di lei.

-Perdonami Hermione...-


PurpleLove's Corner

Eccomi tornata! Son felice di aver notato quale feedback in più, a voi non costa più di un minuto, ma rende me molto molto felice!
Ecco arrivato il tanto atteso bacio tra Hermione e Severus, spero di non aver deluso le vostre aspettative. Vedrete che le cose miglioreranno presto!
E per i fan di Sarah... non era innamorata di lui! Contenti ? :)
Come vi ho già scritto l'altra volta, a proposito di Daniel e Paul, andate a leggere (e una recensioncina magari? :D) questa ff Pozioni in volo, parla proprio di loro, scoprite la storia che c'è dietro ^^
A presto

Chiara
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: PurpleLove