Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: puffolettaHP    22/08/2009    5 recensioni
questa raccolta demenziale (di cui non so ancora gli effetti collaterali, ma sicuramente ne ha molti) ha uno scopo che non so ancora, perciò se siete abbastanza dementi leggetela pure, atrimenti, se ci tenete a restare sani di mente, è meglio di no. "C’era una volta, e più precisamente nel diciassettesimo secolo, un giovane uomo che viveva a Londra. Il suo nome era Carlisle Cullen, e suo padre era il pastore della chiesa Anglicana di Santa Maria, conosciuta dai più come la chiesa consacrata alla Vergine, e dai pochi appartenenti alla confraternita dei “Maria’s Friends” (predecessori degli Hippy, che non c’entrano niente con gli Amici di Maria DeFilippi) come la chiesa di Santa Maria in Canna. L’erba per intenderci. I Maria’s Friends erano uomini dediti alla coltivazione ed al commercio della preziosa erba, anche se, a voler essere sinceri, meno della metà dell’erba che producevano veniva rivenduta, perché un buon sessanta per cento usciva dalla chiesa di Santa Maria in Canna dal comignolo, sotto forma di fumo..."
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'LA VERA STORIA DI EDWARD E BELLA'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

In questa one-shot si parlerà di Jasper Hale, meglio conosciuto come Jasper Cullen ( o Culo n.d.), il celeberrimo vampiro biondo di casa Cullen, che si spaccia per il gemello di Rosalie (si, ti piacerebbe – Rose, n.d.).

Come potrete facilmente capire dal titolo, questa volta si parlerà di un segreto del nostro vampirastro biondo… ma il titolo si presta anche a un’interpretazione più letterale, vi ho incuriositi?

 

 

LO SCHELETRO NELL’ARMADIO DI JASPER

 

 

“C’era una volta… indovinate un po’ chi?”

“Biancaneve?” “Acqua…”

“Cenerentola?” “Sempre acqua…”

“Pinocchio?” “Mare aperto…”

“La Bella Addormentata nel Bosco?” “Fuoco, anzi, incendio!…”

“Una piastrella?” “Oceano Atlantico… -.-”

Cosa cavolo c’entra la piastrella? No, ma dico, non avete letto il titolo?

“C’era una volta uno scheletro!”

BUM… BUM… BUM… (sto sbattendo la testa sul muro, lasciate un messaggio in segreteria telefonica… Bella docet).

“No, ci sono! C’era una volta… un armadio!”

“Tu sei Edward Cullen travestito, vero? Cavoli, non è possibile che ci siano così tanti idioti su questo mondo, e tutti in una sola fan fiction per di più! Comunque ve lo dico io chi c’era: Jasper Hale!”

“Ahhhh… lo sapevo!”

“Sì, certo, come no, ora lasciatemi scrivere la mia one-shot, prima che i lettori si accorgano che soffro di crisi da personalità multipla.”

Come stavamo, cioè stavo dicendo, c’era una volta Jasper Hale. Dei fratelli Cullen era l’unico ad aver abbracciato la dottrina del padre, da qui la sua perenne faccia da drogato (avete presente il film, no?).

Inoltre, avendo letto, da piccolo, troppe fiabe, col tempo si era convinto di essere la Bella Addormentata nel Bosco, un altro dei motivi per cui si ritrova la faccia che si ritrova.

Ma forse, sarebbe il caso di approfondire l’argomento “Bella Addormentata nel Bosco”, perché ritengo che sia piuttosto interessante per lo studio di particolari patologie mentali e psicologiche.

Lo sapete, vero, che durante metà della fiaba la Bella Addormentata… dorme?

E lo sapete, no, che i vampiri… non dormono?

Una delle paranoie esistenziali di Jasper, infatti, era quella di non poter dormire, essendo lui, fino a prova contraria, un vampiro.

“Come farà la strega a farmi cadere nel sonno di 100 anni se io non posso dormire?” si chiedeva il povero Jasper-Auroro, disperato.

Alla fine, aveva trovato una soluzione che, secondo il modesto parere della scrittrice (che non lo è ma, dopo aver accettato e fumato un rotolino offertole da Carlisle, è convinta di esserlo), è una gran cazzata.

Infatti Jasper aveva deciso di spacciarsi per sonnambulo, in modo che il Principe Azzurro lo credesse addormentato e gli desse il magico bacio del vero amore. Suppongo ora capiate perché se ne va in giro con quella bella faccina da rincoglionito.

Posso dirvelo un segreto? Alice si era messa con lui perché, vedendolo per la prima volta, lo aveva creduto un visionario in trance e, ovviamente, lo aveva reputato il suo degno compagno.

Qualcuno farà poi notare che, nel film, quando Jazz vede Bella ha sempre la faccia di uno a cui - come dice Lavi_Linalee – hanno ficcato un bastone su per il… il quello, insomma. Vero, ma c’è una spiegazione anche a questo. Bella si chiama Bella, ed è umana, perciò può dormire. E quando dorme, diventa una Bella Addormentata. E a Jasper, ovviamente, non fa piacere avere concorrenza.

Ma non siamo qui per parlare di Belle Addormentate nei Boschi, anche perché se mai è esistito il Principe Azzurro, ha girato al largo da Jasper-Auroro (allora c’è qualcuno di intelligente in questa ff! Mi sento realizzata…).

Siamo qua per parlare del segreto segretoso di Jasper.

Quale? – direte voi.

Uno scheletro nell’armadio – dirò io.

E voi allora – Sì, abbiamo capito, smettila di fare metafore cretine e dicci questo cavolo di segreto!

Uno scheletro nell’armadio! – risponderò prontamente io, prima che qualcuno si stufi e mi prenda a calci nel sedere.

Sta di fatto che nell’armadio di Jasper c’era DAVVERO uno scheletro. Premetto che Jazz faceva collezione di gomme da masticare masticate (intelligente, il ragazzo) e non di scheletri. Ma allora che ci faceva uno scheletro lì dentro?

Vorreste saperlo, eh?

Bhe, potrei dirvelo subito, ma vi rovinerei la storia. E allora aspetterete, così imparate a prendermi a calci nel sedere!

 

 

È in una piovosa mattina di metà aprile che comincia la nostra storia. I sette Cullen erano seduti attorno al tavolo della cucina, con davanti sette bicchieri di sangue di cervo, nutrienti ed appetitosi come aria fritta. Carlisle, tutto entusiasta, si era improvvisato dietologo ed aveva prescritto quella terribile dieta a tutta la famiglia, sostenendo che, oltre a far dimagrire, quella dieta sarebbe stata un ottimo modo per essere solidali con i poveri bambini morti di fame del Terzo Mondo, che però, in quel momento, anche se erano già morti, mangiavano più dei sette Cullen messi assieme.

In effetti, se i vampiri avessero potuto morire di fame, i Cullen sarebbero già stati sottoterra.

L’unico entusiasta della dieta era, ovviamente, Carlisle, che tirava avanti allegramente a sangue di cervo e canne. Esme non aveva ancora tentato di ammazzarlo per via dei suoi doveri di moglie, ma i figli stavano pianificando l’omicidio, cercando il modo per renderlo più doloroso possibile.

Guardandoli, erano tutti magri e smunti, anche più pallidi del solito: Carlisle era diventato più anoressico di Kate Moss, Edward, Emmett, Alice e Rosalie avevano perso un bel po’ di chili ed Esme, quando saliva sulla bilancia, non riusciva nemmeno a far spostare l’ago di qualche grammo. L’unico ancora bello in carne era Jasper, che diceva di essere stato salvato dal suo metabolismo lento.

E gli credevano? Ovviamente sì, furbi com’erano.

-          Allora, ragazzi, prima di bere proporrei di fare una preghierina. – disse Carlisle – Intoniamo tutti assieme: “Ave o Maria, erba di…”

Ma gli altri sei vampiri avevano già svuotato i bicchieri ed ora stavano guardando quello ancora pieno di Carlisle con gli occhi iniettati di sangue. Carlisle lasciò perdere la preghiera e si affrettò a svuotare il suo bicchiere, poi, per farsi perdonare per non aver detto la preghiera, si accese una canna.

Mentre Carlisle si dedicava con passione al culto della Maria, gli altri Cullen tornarono ad occuparsi dei cavoli loro: Edward si mise a scrivere una canzone intitolata “quanto è buono il sangue”; Alice cominciò a disegnare una nuova collezione di abiti chiamata “ho sete”; Rosalie iniziò a dipingere un quadro dove Dracula beveva il sangue di una bella fanciulla, Emmett inventò un nuovo sport chiamato “dissangua l’umano” (una variante di acchiappa la talpa) ed Esme intraprese il progetto di un supermercato dove si vendeva esclusivamente sangue.

Eh, sì, poveri vampirastri, erano ridotti proprio male.

Ma Jasper? Il biondastro era misteriosamente sparito nel nulla.

 

 

Passarono sei giorni senza che nessuno lo vedesse e, al settimo giorno, Dio riposò ed ammirò tutto il cesso che aveva fatto nei sei giorni precedenti. Ok, questo non c’entrava un tubo. In quel momento Dio stava giocando a Super Mario sulla Wii con San Pietro e l’Arcangelo Gabriele, che erano costretti a lasciarlo vincere se non volevano essere mandati all’inferno sia a parole che di fatto. Ma neanche questo c’entra con la storia. E poi la Dea di questa fiction, non dimentichiamolo, è la Maria. Quindi smettiamola di parlare di cose pagane e parliamo dei nostri Vampiri che, mentre Dio giocava alla Wii, avevano cominciato a chiedersi dove fosse finito Jasper.

Cerca e ricerca, frugarono a Forks e a LaPush, dove trovarono solo una gran quantità di reggiseni e perizomi gettati in un cassonetto della Caritas (Jacob, una volta diventato etero, non sapeva più che farsene), guardarono nei bidoni della spazzatura e sotto ai sassi, ma trovarono solo bucce di banana e vermi. Allora cominciarono ad impensierirsi e, dopo altri tre giorni, realizzarono che magari era il caso di preoccuparsi, visto che Jasper non si faceva vivo da dieci giorni. Riuniti in cucina, davanti ai soliti bicchieri di sangue di cervo (che è tanto salutare ti fa fare plin plin, così sei bello fuori e pulito dentro… solo che i vampiri non fanno plin plin…), i Cullen discussero a lungo sui provvedimenti da prendere.

-          Beviamoci sopra, ragazzi!

Propose Carlisle, alzando il suo bicchiere. Visto che nessuno era dell’umore giusto per brindare alla perdita del biondo fratello (nonostante quel tragico evento avesse innumerevoli lati positivi), Carlisle sollevò anche gli altri bicchieri, uno ad uno, e fece cin cin da solo.

Fregandosene di quella scena decisamente patetica, gli altri spremettero inutilmente i loro vampireschi (e sottosviluppati, aggiungerei) cervelli per scoprire dove fosse andato Jasper. Dopo alcune ore di pensa, pensa, pensa (in stile Winny the Pooh) Emmett ebbe l’unica idea intelligente che ha mai avuto e mai avrà nel corso di questa fan fiction, e cioè disse.

-          Eureka, ragazzi, ho un’idea! Potremmo andare a vedere se è in camera sua!

Idea idiota, banale e stupida, a prima vista, ma sta di fatto che i Cullen non avevano mai pensato di andare a vedere se il biondastro fosse in camera sua prima di allertare la polizia e chiamare l’unità cinofila di LaPush (i cui cani erano in verità lupi che erano in verità licantropi e che se ne fregavano altamente di quello che succedeva a Jasper, perciò non s’impegnarono molto a cercarlo).

Così Alice, Emmett e Rosalie salirono le scale e bussarono alla porta, accanto alla quale era stato appiccicato un cartello con su scritto “Principe Azzurro per di qua” ed una freccia che indicava la stanza di Jasper. I tre Cullen sentirono improvvisamente un certo trambusto, seguito dal rumore di una porta sbattuta e subito dopo dall’inizio di “so chi sei vicino al mio cuor ogni or sei tu, so chi sei di tutti i miei sogni il dolce oggetto sei tu…”, che, per chi fosse così spaventosamente ignorante in materia di Classici Disney, è la canzoncina della Bella Addormentata nel Bosco. A quel punto i tre Cullen decisero di entrare e…

Musica da film horror… tensione… paura… tensione… paura… tensione… paura… tensione… paura… tensione… paura… tensione… ok, basta con i copia-incolla.

… e trovarono Jasper comodamente disteso sul suo letto, con una parrucca di lunghi riccioli biondi, un vestito rosa da principessa delle fiabe, certamente sottratto dall’armadio di Jacob (tanto ormai lui non se se faceva più niente), ed un mazzo di rose rosse in mano. Teneva gli occhi chiusi e si era scritto sulla fronte “sto dormendo”, sfortunatamente, avendolo scritto davanti allo specchio, aveva tracciato molte lettere al contrario e non si capiva niente.

-          Ehm… Jazz?

Disse Emmett, incerto, cominciando ad avere serie preoccupazioni per la salute mentale del vampiro.

-          Sto dormendo, baciami! – esclamò lui, senza muoversi né aprire gli occhi – ah, e per la cronaca parlo nel sonno, è per questo che sto parlando adesso. Orsù, vieni e baciami.

Emmett si avvicinò con circospezione, per controllare se sul comodino di Jasper ci fossero siringhe o pastiglie strane. Non ne trovò ma, approfittando della sua vicinanza, Jasper lo attirò a sé e lo baciò con trasporto.

-          Ma che cazz…?!?

Esclamò Emmett, facendo un salto indietro e buttando Jazz a terra. Il biondastro allora aprì gli occhi e, trovandosi Emmett davanti, fece una faccia molto delusa.

-          Oh, non sei il Principe Azzurro…

-          No, razza di gay! – sbraitò Emmett, incazzato nero.

Jasper parve molto offeso da quell’insinuazione sui suoi gusti sessuali e si affrettò a difendersi.

-          Gay? Perché gay scusa? Io sto con Alice, non lo sai? – vedendo lo sguardo feroce di quella che teoricamente avrebbe dovuto essere la sua fidanzata, e che era un po’ incazzata al momento (ma come biasimarla, il suo ragazzo aveva appena baciato un maschio davanti a lei) Jasper chiese – vero che sei la mia ragazza, Alice?

-          Di questo ne parleremo dopo.

Sibilò lei, gelida. Intanto Rosalie, con molto tatto, fece notare a Jazz che, avendo lui appena baciato Emmett, rientrava nella categoria dei gay.

-          Ma no! – esclamò il biondastro – cosa hai capito? Io non volevo mica baciare Emmett, l’ho scambiato per il Principe Azzurro!

Alice, Em e Rose si guardarono, sconcertati. Poi, parlando molto lentamente e scandendo bene le parole, Emmett spiegò:

-          Anche il Principe Azzurro è un maschio, Jazz, e il fatto che tu voglia essere la Bella Addormentata nel Bosco mi pare abbastanza…

-          Abbastanza niente! – strillò Jazz, vicino ad una crisi isterica – io volevo essere il protagonista, che cavolo! Tutte queste discriminazioni contro i maschi mi fanno davvero schifo!

Ci fu una pausa durante la quale Alice e Rosalie si rivolsero delle occhiate preoccupate, mentre Emmett era occupato a pulirsi la lingua con il disinfettante. 

-          Jazz, non c’è nessuna discriminazione – tentò di spiegargli Rosalie, con tutta la calma di cui era capace – semplicemente la Bella Addormentata nel Bosco è una femmina…

-          E cosa ne sapevo io?

Strillò Jasper, isterico. A quel punto i tre decisero di lasciar perdere, visto che Jazz era un caso disperato, ed Emmett, tanto per cambiare discorso, commentò:

-          Ma che razza di rossetto hai, Jazz? Sa di sangue umano!

Jasper-Auroro fece una faccia strana e si affrettò a leccarsi via la poltiglia rossa che aveva sulle labbra.

-          Fa parte della nuova linea di rossetti della Hello Kitty…

Spiegò, con un’aria vagamente colpevole.

 

 

Ma cosa c’entrerà mai lo scheletro? Come, non ci siete arrivate? Bhe, allora ve lo dirò io, che sono tanto buona, e finalmente potrete scoprire questo misterioso mistero sclerotico.

 

 

Pochi giorni dopo Ed, Carlisle, Esme, Alice, Emmett e Rose erano ancora più magri e pallidi del solito, sembravano ebrei appena usciti da un campo di concentramento.

Jasper, invece, aveva messo su qualche chiletto di troppo.

Il che avrebbe dovuto far insospettire gli altri ma, affamati com’erano, i sei vampiri denutriti erano interessati alla ciccia di Jazz solo quando prendevano in considerazione il cannibalismo.

In effetti, era da un paio di giorni che Jasper aveva una strana sensazione: i suoi fratelli lo guardavano con gli occhi iniettati di sangue, come se volessero mangiarlo.

Ma non poteva essere, dai! Sicuramente si stava facendo delle paranoie inutili.

Una sera, mentre Jasper era in camera sua a bearsi della sua collezione di gomme da masticare masticate, Carlisle fece irruzione in camera sua, tutto agitato.

A vederlo si sarebbe detto che Esme fosse finalmente morta di fame, dando la prova che anche i Vampiri possono morire di anoressia, o che una banda di cocainomani si fosse accampata nel giardino di casa sua, o che qualche disgraziato avesse cominciato ad urlare bestemmie (come porca Marijuana ed affini).

In verità la situazione era ben peggiore. Era tragica. Anzi, peggio, catastrofica.

Edward si era messo con un Licantropo? No, non può essere sempre colpa sua, poveraccio.

In verità… Carlisle aveva finito l’erba. Ed era in piena crisi di astinenza. Non era una bella cosa da vedere, fidatevi. Era in piena fase  di sclero totale.

Bene, se ricordate Jazz era l’unico dei Cullen, a parte Carlisle, a fumare la Maria. Perciò il nostro credente Marijuano aveva ben pensato di andare a cercare l’erba nell’armadio di Jasper.

Quando il biondo intuì le sue intenzioni, corse davanti all’armadio e sbarrò la strada a Carlisle, con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia.

-          Papy che ci fai qua?

Gli chiese, avvinghiandosi all’armadio perché il vampiro non lo aprisse.

-          Spostati! – gli ordinò Carlisle, con voce imperiosa – o subirai le conseguenze del tuo gesto! Non puoi separarmi dalla Maria – possa sempre essere fumata – ed infatti io voglio fumarla, perciò spostati, perché ho finito la mia scorta!

Jazz, per tutta risposta, si appiccicò ancora di più all’armadio. Peccato che Carlisle non fosse esattamente nelle condizioni e nell’umore adatti a ricordarsi dei suoi ideali no violence. Voleva la sua erba, e nulla avrebbe potuto impedirgli di fumarla.

-          Ma papy – cercò di farlo ragionare Jazz – perché ti ostini a fumare così tanto? Ti rovini i polmoni, la salute ed il cervello, lo sai che fa male! E poi è contro la legge, tu non vorrai mica fare qualcosa contro la legge, no?

-          Spostati!

Ma Jasper non si diede per vinto, e continuò ad arringare il padre.

-          Dai, papy, sii ragionevole: lo sai che io ti voglio tanto, tanto, tanto bene e che non farei mai qualcosa se non fosse per il tuo bene! Non è proprio il caso di fumare a questa ora, non preferiresti forse un bel bicchiere di sang…

-          Spostati, eretico!

Ringhiò Carlisle, fuori di testa per l’astinenza dalla Maria, e lo scaraventò sul letto. A quel punto aprì l’armadio e cominciò a cercare l’erba con le pupille a forma di fogliolina di Marijuana, buttando tutti i vestiti fuori, finché…

-          Cos’è questo?

Chiese, tirando fuori uno scheletro dall’armadio. Jasper, che stava cercando di svignarsela, si fermò sulla porta con l’aria di un assassino scoperto sulla scena del delitto. Prese lo scheletro e cercò di buttarlo fuori dalla finestra, dicendo.

-          Ehm… niente, papy, niente…

Ma Carlisle riprese lo scheletro e lo esaminò attentamente. Così vi riconobbe (con l’intuito di un medico, non si sa bene come) una ragazza che era scomparsa la settimana prima, e di cui nessuno aveva avuto più notizie. Insospettito, e incazzato un po’ per l’astinenza ed un po’ per quel fatto, fulminò Jasper con un’occhiata cattivissima.

-          Cosa ci faceva questo, nel tuo armadio?

-          Ma niente, papy, dai, non t’incazzare – piagnucolò il biondastro – l’ho trovato per strada e mi sembrava artistico… volevo usarlo come soprammobile, sai, a scopo decorativo…

Ma Carlisle non se la bevve e, arrabbiatissimo, esclamò.

-          No, no, signorino! Tu hai mangiato un’umana, altro che! Ecco perché non dimagrivi come tutti noi, brutto imbroglione! E così, eh, facevi questi fuori pasto ipercalorici, butto schifoso! Ho capito, adesso!

Effettivamente Jasper aveva fatto qualche piccolo sgarro alla dieta, e più di una volta… di solito occultava i cadaveri, ma quando Em, Rose ed Alice avevano bussato alla sua stanza, qualche giorno prima, aveva nascosto lo scheletro in fretta e furia nell’armadio e poi, troppo impegnato a disperarsi perché la Bella Addormentata nel Bosco era una femmina, se l’era completamente dimenticato.

-          Allora – lo interpellò Carlisle, arrabbiatissimo – è così, non è vero? L’hai mangiata?

-          Non parlerò se non in presenza del mio avvocato.

-          Oh, tu palerai, invece!

Urlò Carlisle, rincorrendolo per tutta la casa sotto gli sguardi divertiti di Emmett, Edward, Rose e Alice, che avevano tirato fuori pepsi e pop corn e stavano cominciando a fare scommesse.

***

***

***

ECCOMI QUI, CON UN RITARDO ENORME COME AL SOLITO, MA TANTO ORMAI CI SIETE ABITUATE... BHE, POCO MALE, LA SHOT SU JASPER E' VNUTA FUORI, ANCHE SE NON SO COME SIA... RIMETTO IL GIUDIZIO A VOI! TRA PARENTESI, RINGRAZIO TUTTI DI CUORE, MA NON HO IL TEMPO DI RISPONDERE PERSONALMENTE AD OGNI RECENSIONE... COME AL SOLITO, PERO', FATEMI SAPERE CHI VOLETE CHE SIA IL PROSSIMO PERSONAGGIO... MAGARI MI VERRA' UN'ALTRA IDEA E NON VI ASCOLTERO', MA VOGLIO CAPIRE CHI SONO I VOSTRI BENIAMINI... PER ORA MI SEMBRA CHE CI SIANO EM, ROSE E ALICE... MMM... 

E COMUNQUE NON CHIEDETEMI XK PROPRIO L'ARANCIONE, NON LO SO. ^^ 

BACI, ALLA PROSSIMA MARGHE


  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: puffolettaHP