[https://it.wikipedia.org/wiki/Estate_violenta] Cade, lo sguardo fisso sul cielo grigio.
Il dolore dilania il suo corpo, ma non gli importa.
E’ felice di quell’esito.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Il
ronzio degli spari copre il campo di battaglia.
Le
bombe deflagrano con un rombo assordante.
Corpi
sani, palpitanti di giovinezza, si afflosciano in una mescolanza di
sangue, moncherini e visceri.
Carlo
avanza, intrepido, le mani strette attorno al fucile.
Aguzza
lo sguardo. Coglie il bersaglio. Spara.
Il
sangue dei suoi compagni schizza la sua divisa lercia.
Eppure,
questo non conta.
Ad
un tratto, un proiettile colpisce il giovane Carlo al petto.
Strabuzza
gli occhi. Allarga le braccia, lasciando cadere il fucile.
Cade,
lo sguardo fisso sul cielo grigio.
Il
dolore dilania il suo corpo, ma non gli importa.
E’
felice di quell’esito.
Non
avverte più il peso opprimente del confronto con la memoria
dei soldati morti nel corso della guerra.
In
quegli estremi, brevi istanti è divenuto uomo e non ha
cercato alcuna scappatoia alle sue responsabilità.
Ha
saputo affrontare la tempesta del conflitto, con animo privo di
timore.
La
viltà del suo passato è stata purificata dal suo
coraggio presente.
Finalmente,
si è compiuto il riscatto di una esistenza sbagliata e vuota.