James Potter non si era mai considerato un uomo romantico. Lo aveva capito a sue spese durante gli anni ad Hogwarts, quando aveva cercato di conquistare Lily Evans in tutti i modi, modi che puntualmente si dimostravano sbagliati.
Ci aveva provato anche qualche giorno prima, ormai era già pronto a sentirsi dire un no come risposta, ma inaspettatamente la ragazza aveva detto di sì. Da allora aveva iniziato a cercare furiosamente qualcosa da mettere, dove portarla, di cosa parlare. A niente erano servite le parole rassicuranti di Peter, Sirius e Remus.
«Le devo fare un regalo» disse deciso mentre studiavano in biblioteca per i M.A.G.O.
Sirius alzò gli occhi al cielo esasperato. «Non ti sembra di esagerare?» domandò.
«Sirius ha ragione. In fondo è solo il vostro primo appuntamento» disse Peter distogliendo i suoi occhi acquosi dal libro di Trasfigurazione.
«E poi Lily non è tipo da regali» aggiunse Remus.
«E se le prendessi un ciondolo?» chiese ignorando le rispose degli amici. Reputava infatti che non capissero quanto fosse fondamentale quell’uscita per lui. Lily era, probabilmente, l’unica ragazza che gli fosse mai piaciuta.
«Forse è meglio un mazzo di rose, è meno impegnativo» suggerì Remus.
«Ma il ciondolo rimane per sempre, i fiori appassiscono» rifletté.
«Se stai ancora qui a pensarci non le prenderai niente» disse Sirius laconico. Per quanto volesse bene a James, quando si trattava di Lily diventava irrimediabilmente scemo.
«E se poi non le piace?»
I tre amici sbuffarono all’unisono. «James basta, ti prego» lo supplicò Peter con le mani giunte.
«Ci stai torturando da una settimana!» diede man forte Sirius. «Tra l’altro credo che la Evans sia così cotta di te che le andrebbe bene anche se le regalassi una Mandragola neonata che strilla!»
«Tu dici?» chiese speranzoso.
«Puoi esserne proprio certo» s’intromise Remus che ancora stava scrivendo il suo tema di Incantesimi.
James parve parecchio sollevato da quella situazione e alla fine optò per un mazzo di fiori per un’uscita in pieno giorno ad Hogsmeade.
Al ciondolo ci pensò qualche anno più tardi, quando, dopo un lungo travaglio, teneva Harry stretto tra le sue braccia.