L'archeologo abbassò per un breve istante lo sguardo sul giovane, tornando immediatamente a concentrarsi sulla strada che si dipanava davanti a lui. Una lieve buca scosse leggermente l'automobile e la mano sinistra andò a pizzicare la tesa della tuba in un movimento automatico, assicurandola al proprio posto sul capo del gentiluomo. «Hai ragione Luke, scusami se non ti ho dato subito delle chiare spiegazioni.» La stessa mano si infilò nella tasca della giacca per emergere subito dopo stringendo una busta bianca «Ecco, leggi pure. Ti saranno più chiare le ragioni e la meta del nostro viaggio.»
Luke prese la busta ed estrasse la missiva custodita al suo interno «Dunque, vediamo...» gli occhietti scorsero veloci sulle righe di bella grafia che si susseguivano riempiendo il foglio.
«Caro zio Hershel,
come stai?
Ti scrivo questa lettera perchè ho bisogno del tuo aiuto.
Ad essere sincera, il villaggio ne ha bisogno.
Vedi, di recente sono accaduti dei fatti davvero strani e singolari
che qui nessuno sa spiegare,
e francamente nemmeno io so come scriverlo senza sembrare ammattita.
Per farla breve ad Awen è tornato l'inverno...
Penso che non si tratti solo del clima impazzito
e per far luce su questo singolare mistero chi chiamare se non te?
Spero che tu e il tuo giovane apprendista possiate venire presto a farci visita.
Tracey»
come stai?
Ti scrivo questa lettera perchè ho bisogno del tuo aiuto.
Ad essere sincera, il villaggio ne ha bisogno.
Vedi, di recente sono accaduti dei fatti davvero strani e singolari
che qui nessuno sa spiegare,
e francamente nemmeno io so come scriverlo senza sembrare ammattita.
Per farla breve ad Awen è tornato l'inverno...
Penso che non si tratti solo del clima impazzito
e per far luce su questo singolare mistero chi chiamare se non te?
Spero che tu e il tuo giovane apprendista possiate venire presto a farci visita.
Tracey»
«Aspetti un attimo, professore!» esclamò Luke una volta terminata la lettura, sgranando gli occhi scuri colto dallo stupore «Ha una nipote!?»
«Oh Luke, è questa la cosa che più ti ha colpito della lettera?»
«No, ma non lo sapevo, mi ha colto di sorpresa! Non me ne ha mai parlato, invece questa Tracey sembra sapere chi sono!»
Hershel Layton sorrise «Sì, in una mia precedente lettera le ho parlato di te, Luke, spero non ti dispiaccia.»
Il piccolo allievo si inorgoglì sentendosi tanto importante per il suo stimato mentore da essere citato in una lettera personale e l'iniziale stupore venne dimenticato a breve «Mh! Nessun problema, Professore! Comunque non capisco... cosa vorrebbe dire che è tornato l'inverno? Degli sbalzi climatici sono comuni, ma che avvengano solo in un villaggio, è davvero strano.»
Annuì serio in volto «Sì, è una situazione molto singolare. Tracey non ha scritto molti dettagli, immagino che per avere un'idea più chiara dovremmo vedere la situazione con i nostri occhi.»
«Giusto!»
«Comunque Luke, non hai finito di leggere la lettera. Manca ancora una parte.»
Il bambino rigirò il foglio tra le mani «Una parte, dice? Ah sì, sul retro c'è un post scriptum!»
«P.S: zio Hershel, questa parte è per Luke! Voglio assicurarmi che sia davvero il bravo apprendista che mi hai descritto! Quando arriverete dovrà darmi la risposta a questo enigma:
In un lago c'è una macchia che ogni giorno raddoppia la propria grandezza. Se ha impiegato 50 giorni per ricoprire tutta la superficie del lago, quanti giorni avrà impiegato per ricoprirne la metà?
Buona fortuna, giovane apprendista!»
In un lago c'è una macchia che ogni giorno raddoppia la propria grandezza. Se ha impiegato 50 giorni per ricoprire tutta la superficie del lago, quanti giorni avrà impiegato per ricoprirne la metà?
Buona fortuna, giovane apprendista!»
Le guanciotte di Luke si tinsero di un lieve rossore nel leggere i velati complimenti che il Professor Layton gli ha riservato nello scambio epistolare con la nipote, ma non volendo farsi vedere cercò di darsi un tono schiarendosi la voce e sistemandosi meglio sul sedile «Questa è una sfida! Non mi tiro certo indietro!»
Lo sguardo sveglio di Layton si posò per un altro breve istante sulla sinistra; sorrise nel vedere l'entusiasmo con cui Luke raccolse la prova proposta dalla sua cara nipote «Sono certo che puoi risolverlo senza problemi.»
«Sicuro!» mise da parte la lettera e aprì la tracolla, armandosi di penna e taccuino, come era solito fare quando analizzava una particolare situazione. Scrivere e scarabocchiare lo aiutava a riflettere. Abbozzò lo schizzo di un laghetto, colorando con l'inchiostro della penna nera la parte centrale, facendola via via sempre più grande «Una macchia ha impiegato cinquanta giorni per coprire tutto il lago... e raddoppia la sua dimensione ogni giorno. Se la raddoppia, può voler dire che... Ah! Credo di aver capito, Professore!»
«Ottimo, a che conclusione sei arrivato?»
«No, non glielo dico! Lo dirò a sua nipote appena la vedremo!» esclamò, incrociando le braccia al petto con fare orgoglioso.
L'atteggiamento quasi buffo del bambino strappò un altro sorriso all'archeologo «Ahah, come vuoi, Luke. Sai, non è un caso se Tracey ha scelto di proporti questo enigma avente un lago come protagonista.»
Luke sollevò lo sguardo verso il professore «Davvero?»
Annuì «Vedi Luke, Awen, il borgo dove vive Tracey, sorge in un antico lago ormai prosciugato. È molto caratteristico, uno di quegli antichi villaggi medievali. È interessante anche da un punto di vista storico, colgo sempre l'occasione per documentarmi un po' sulla sua storia quando mi capita di recarmi lì.»
Questa volta fu Luke a sorridere «Ma come, invece che far visita alla sua famiglia va in giro a cercare reperti antichi!»
«Ahah, ovviamente quello occupa solo una piccola parte delle mie visite. Ma non preoccuparti, lo vedrai da te. Ormai non manca molto.»
«Mh! Sono curioso! E di certo questa sarà un'altra grande avventura!»
«Molto probabile, Luke. Molto probabile.»