Ossa come cenere
È forza di gravità
che perde i sensi
questo mio ottobre
(sterile)
fatto di pioggia che
nemmeno
sa toccare il suolo.
È una pioggia di sale
– pioggia come inchiostro –
questo riversarsi dai miei occhi
troppo asciutti
fiumi di nero
su carta
bianca
(carta come ossa
– ossa come cenere –
cenere a disinfettarmi gli occhi)
pallida come la distanza.
Piove
su un ottobre
che ha giorni di sole
– troppo freddo –
E sale
(da dentro)
il mio pianto asciutto
e fa male
l’assenza
del nostro mare
di voci urlate.
È
Solo
Silenzio.
(Sussurriamo
il nostro strazio
asimmetrico)
Prompt: elenco Primavera, n.65: piangere/pianto