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Autore: PurpleLove    17/12/2020    3 recensioni
Anno 2009, Minerva è davvero stanca e vuole ritirarsi. E chi meglio della sua ex pupilla Hermione Granger per sostituirla?
La vita di Hermione sta per cambiare, lascerà le sue certezze per riscoprire se stessa e andare incontro al suo futuro.
Capirà così che i soli libri non sono abbastanza per essere felici.
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Questa storia era già stata scritta e pubblicata dal 2011 al 2015, ho deciso di riscriverla da capo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 10


-Ti prego, non di nuovo.-

Severus si guardò intorno sconsolato, riconoscendo la buia stanza.

Lily apparve davanti a lui con il capo chino.

-Severus...-

-Lily...- L'uomo si avvicinò alla figura argentea con timore, quasi spaventato dall'inconsistenza del corpo davanti a lui.

Avanzò la mano destra, cercando di sfiorarle il viso, incontrando solo il vuoto.

-Che significa?-

La donna gli rivolse un sorriso stanco.

-Significa che tutto sta finalmente andando come deve andare.-

-Non capisco...-

Severus si sentiva smarrito, non riuscendo a capire le parole criptiche che il fantasma di Lily gli aveva rivolto.

-Severus...-

Una voce diversa sussurrò il suo nome, si trovò davanti la stessa donna bendata ammantata di rosso del sogno precedente.

-Ti prego, dimmi chi sei.-

La donna misteriosa si avvicinò, posando una mano sulla sua guancia, in una lieve e dolce carezza.

Severus fremette a quel tocco, un brivido di consapevolezza gli serpeggiò lungo la spina dorsale.

La benda cadde, rivelando al preside uno sguardo castano, quello sguardo castano, uno sguardo che, si rese conto solo in quel momento, lui conosceva molto bene.

-Hermione?-

La mora sorrise incoraggiante.

-Io non capisco...-

-Non c'è nulla da capire Severus. Lasciala andare...-

Un lampo di comprensione saettò sul viso di lui.

Lasciarla andare...

Lasciare andare Lily...

Ne sarebbe stato capace?

Percepì il calore che la mano di Hermione, ancora sulla sua guancia, gli trasmetteva.

Voleva esserne capace.
 
 ******

Un raggio di sole impertinente lo destò, penetrando dallo spiraglio creato dalle cortine del letto.

Impossibile ignorare il sogno fatto quella notte, impossibile far finta di nulla.

La sua mente vagò al bacio della sera precedente. Mai in vita sua si era sentito così bene, così perfettamente in pace, come tra le braccia di Hermione.

Ma poi il ricordo di Lily aveva rovinato tutto.

Severus, per la prima volta da quando tutto quello era cominciato, si rese conto che stava permettendo al ricordo di un fantasma di decidere della sua vita e della sua felicità.

Ma le cose non possono cambiare dalla sera alla mattina, questo capì quando a colazione notò Hermione fuggire al suo sguardo.

La vide tremendamente concentrata sul pane tostato davanti a lei, rivolgendo solo qualche distratta parola a Sarah ed Harry che le sedevano accanto.

Solo per un breve, effimero, istante lei trovò il coraggio di cercare la sua figura e lui rimase sconcertato dal lampo di dolore che fece tremolare il sorriso, che aveva imparato a riconoscere come finto, che lei si era imposta fin da quando aveva messo piede in Sala Grande.

Doveva parlarle. Non si sentiva ancora pronto appieno per affrontare la portata di quel sentimento, ma doveva almeno spiegarle i suoi motivi, non poteva sopportare che lei lo evitasse in quel modo.

Forza Severus, insomma hai affrontato cose ben peggiori nella tua vita. Trova il coraggio e fermala.

Hermione posso parlarti un attimo? Non è complicato! Su, avanti!

La sua domanda, però, si perse con l'arrivo della posta.

I gufi planarono sul tavolo degli insegnanti ordinatamente, deponendo davanti ad ogni membro del corpo insegnante una pergamena color avorio, finemente decorata d'oro, legata da un nastro bianco e dorato.

Hermione slacciò delicatamente il nastro, rivelando una partecipazione di matrimonio scritta con una grafia molto elegante, anch'essa dorata.
 
Ronald Bilius Weasley e Leslie Birgam
sono lieti di annunciare il loro matrimonio
e di invitarla alla cerimonia magica fissata per Domenica 8 Novembre alle ore 10.30
nel giardino della Tana.
Seguirà il ricevimento.
La preghiamo di confermare la sua presenza.



Hermione, tu non mancherai vero? Non vedo l'ora che venga quel giorno!
Aspetto prestissimo una tua risposta!


Hermione sorrise leggendo le due righe sottostanti, chiaramente aggiunte da Ron.
Si rivolse ad Harry, commentando le aggiunte che Ron aveva scritto anche sulla sua partecipazione.

Il felice intervallo però durò poco e fu presa dal panico quando vide Severus avvicinarsi con la chiara intenzione di parlare con lei.

-De-devo andare in aula.- si congedò frettolosamente da Harry e corse via, sotto gli occhi di un basito Severus.

Non puoi scapparmi in eterno Hermione, riuscirò a spiegarti le mie ragioni.

Hermione raggiunse senza fiato il piccolo chiostro davanti alla porta della sua aula, sedendosi stremata sotto un arco.

La colazione era stata un autentico strazio per il suo cuore martoriato.

La sera prima, per un breve ed effimero istante, si era illusa che tutto fosse perfetto. Lì tra le sue braccia, la bocca sulla sua, le loro lingue intrecciate... niente poteva essere più perfetto.

Poi la secchiata gelida, l'allontanamento e quel “non posso” sussurrato da Severus.
Si era sentita sprofondare in un abisso di angoscia e solitudine, piangendo lacrime di dolore tutta la notte.

Quella mattina si era alzata stanca e distrutta, dopo aver dormito solo due ore, assalita da incubi in cui lui le diceva che non era abbastanza per lui, che era una bambina.
Si era imposta un sorriso che sapeva ampiamente di falsità, Harry lo capì subito che qualcosa non andava.

-Sono solo agitata per il primo giorno da insegnante.- aveva risposto.

Lui non le credette nemmeno per un secondo, lei l'aveva capito, ma non insistette e di questo gliene fu grata.

Poi lui era apparso, espressione seria, solito mantello nero svolazzante su di una veste di velluto verde scuro e il suo cuore si contorse.

Sentì i suoi occhi posarsi su di lei più volte, non trovando il coraggio di guardarlo a sua volta.

Solo verso la fine della colazione decise di permettersi di alzare gli occhi.

Fu un enorme errore.

Incontrò subito le pozze scure che costituivano gli occhi di Severus, sentì lo stomaco stringersi e le lacrime minacciare di scorrere nuovamente.

Un bacio, un solo dannatissimo bacio, l'aveva sconvolta totalmente e questo non poteva permetterselo.

Cercò di recuperare un contegno serio ed entrò in aula, aspettando gli studenti del primo anno di Tassorosso e Corvonero, che non si fecero attendere.

-Buongiorno ragazzi, prendete posto velocemente per favore.-

Gli studenti si sedettero schiamazzando, esaltati e terrorizzati da quella prima lezione della loro vita ad Hogwarts.

Tra i Tassorosso svettava la testa di Teddy, quel giorno di un bel color viola acceso che la fece sorridere sinceramente.

-Allora, come già saprete io sono la professoressa Hermione Granger e sarò la vostra insegnante di Trasfigurazione per i prossimi, si spera, sette anni. Vediamo... chi di voi mi sa dire cosa significa Trasfigurazione?-

Nessuno osò fiatare, terrorizzato dall'idea di sbagliare fin dal primo giorno.

-Su ragazzi, non vi mangio mica.-

Una mano si levò dall'ala destra dell'aula.

-Sì signorina, la prego si presenti prima di tutto.-

La ragazzina, ancora un po' titubante, si alzò in piedi.

-Mi chiamo Ellie Joelle Marlet, Corvonero.

Hermione sorrise incoraggiante all'alunna, le ricordava molto sé stessa da piccola, capelli crespi, neri però, e con l'aria di chi si vuol far valere.

-Benvenuta signorina Marlet, allora ci dica, cos'è la Trasfigurazione?-

-La Trasfigurazione è un'arte magica che si occupa del tramutamento magico di una persona, di una cosa o di un animale, in un altro. - snocciolò la Corvonero ed Hermione sorrise internamente. Sì, le ricordava proprio lei.

-Bravissima signorina Marlet, una spiegazione perfetta. Cninque punti a Corvonero.-

La ragazza sorrise raggiante per essere stata la prima a far guadagnare punti alla sua Casata.

-Bene come ci ha illustrato la vostra compagna in questa aula vi insegnerò degli incantesimi per trasfigurare degli oggetti e degli animali in altro. Tuttavia, seppur la parte pratica sia di gran lunga più divertente, dovrete imparare anche tutta la teoria e la storia che vi è dietro.
Le mie lezioni verranno perciò divise tra teoria e pratica, un'ora per ognuna.
Durante quest'anno vi insegnerò le leggi di Gamp sulla Trasfigurazione e le principali limitazioni della Legge Magica all'utilizzo della Trasfigurazione. Alcuni tra gli incantesimi, invece, saranno Acutus, per trasformare un fiammifero in un ago, Inversum, che fa tornare il proprio oggetto trasfigurato allo stadio precedente, Membranus, molto utile se si è a corto di pergamene visto che trasforma una penna in un foglio di pergamena, e Vestis, per trasfigurare un capo di abbigliamento in un altro.
Se qualcuno ha qualche domanda da fare si faccia pure avanti. In caso contrario cominceremo subito con la vostra prima lezione: vi insegnerò (almeno spero) l'incanto Acutus-.
 
******

Alcuni piani sotto di lei si stava svolgendo la prima lezione di pozioni di Daniel e, beffardo a volte il caso, era proprio con il settimo anno di Grifondoro e Serpeverde.
 
Quando Lumacorno era entrato in aula seguito da un imbarazzato Daniel, il brusio si era trasformato in saluti festanti da ogni parte. Il ragazzo, grazie alla sua amicizia con Adam e Paul, aveva molte conoscenze tra i ragazzi di quell’anno e tutti lo accolsero con molta euforia.
 
-Eccellente ragazzi, vedo che siete contenti del ritorno del signor Freeland. Non potevo certo lasciarmi sfuggire un talento come il suo. Faremo grandi cose quest’anno!
 
Quest’oggi lavorerete a coppie miste sulla Pozione Rivelaricordi. Chi si ricorda l’utilizzo di questa pozione? Sì, signor Lighter?-
 
-È la pozione che viene inserita nei pensatoi per poter rivivere i ricordi.-
 
-Esattamente, cinque punti a Serpeverde. Adesso, se volete andare a pagina 78 del vostro manuale trovate gli ingredienti e il procedimento. La coppia che riuscirà a ottenere la migliore pozione per prima otterrà venti punti a testa. Chi avesse difficoltà può alzare la mano e il signor Freeland andrà ad aiutarlo. Buon lavoro a tutti.-
 
Inutile dire che Paul e Adam non riuscirono a vincere i punti in palio; nonostante la pozione alla fine fosse perfetta, furono gli ultimi a portarla a termine, forse, ma solo forse, perché Paul continuava a chiamare Daniel per farsi aiutare, nonostante non ne avessero realmente bisogno.
 
******

Intanto, al piano terra del Castello, nell’aula di Trasfigurazione si era consumata inesorabilmente la pazienza di Hermione.

Solo due studenti erano riusciti ad ottenere un ago perfetto, uno dei quali la signorina Marlet.

Ma ben poca soddisfazione, in confronto ai disastri combinati dagli altri.

Teddy, in particolare, aveva rischiato di far scoppiare un incendio in aula; il suo fiammifero non solo non era diventato un ago, ma si era incendiato, facendo prendere fuoco anche alle scatole che aveva vicino al banco.

Un altro Grifondoro, amico di Teddy, era riuscito a trasfigurare parzialmente il suo per poi farlo scattare, colpa uno scatto di magia involontario, verso un suo compagno.

Sfortunatamente la metà che era riuscito a trasfigurare era quella con la punta.

Il ragazzo fu portato in infermeria dopo che l'ago gli aveva colpito una vena del collo.

Era esasperata.

Sarà stato a causa dell'inesperienza degli alunni, così almeno sperava lei, ma ne erano successe davvero di tutti i colori.

Cercò di scoprirlo alla lezione successiva dove, quasi per ironia della sorte, le toccò l'ultimo anno di Serpeverde e Grifondoro.

Sperava che fossero più tranquilli e meno minacciosi per la sua pace interiore, quanto si sbagliava.

Dopo essersi presentata e chiesto se qualcuno aveva qualche domanda un ragazzo alzò la mano.

-Prego, si presenti prima di tutto.-

-Adam Lighter, Serpeverde.- disse lanciandole un sorrisetto malizioso. -Volevo sapere se lei è single.-

Hermione gli riservò uno sguardo a metà tra l'accigliato e il seccato.

-Complimenti signor Lighter, è riuscito a far perdere i primi cinque punti di quest'anno alla sua Casa. Si risieda prego.-

Oh sì, la giornata è iniziata veramente male, pensò lei prima di dedicarsi a rendere quella lezione volutamente difficile, specialmente per un certo Serpeverde che si riteneva simpatico.

Accolse l'ora del pranzo con un sospiro di liberazione e si diresse verso la Sala Grande con la segreta speranza di non incontrare Severus.

Con suo sommo stupore del preside non vi era traccia.

Prese posto come al suo solito tra Harry e Sarah, notando solo in un secondo momento una pergamena con il sigillo di Hogwarts posata sul suo piatto.
Incuriosita la aprì.
 
Egregia professoressa Granger,
le scrivo formalmente per comunicarle un incontro questa sera

dopo cena nel mio studio
perparlare del suo primo giorno di lavoro.
Cordiali saluti
Il preside
Severus Piton


Hermione si mosse a disagio sulla sedia. Voleva già licenziarla? Se l'era forse presa per i punti tolti a Serpeverde poco prima?

Harry notò l'agitazione dell'amica e le prese la pergamena di mano, leggendone velocemente il contenuto.

-Ma non ti preoccupare. È un colloquio che tutti fanno con lui il primo giorno, per sapere se è andato tutto bene, se si sono riscontrate delle difficoltà... insomma una chiacchierata amichevole.-

Harry cercò di rassicurare l'amica che finalmente realizzò che sarebbe stata in trappola.
Quella sera, volente o nolente, avrebbe dovuto incontrare Severus.

Contrariamente alla mattina che le era parsa eterna, il pomeriggio volò in un lampo, e lei si ritrovò, quai senza rendersene conto, davanti al piatto della cena.

Severus non c'era.

-Buonasera Hermione, allora è andato tutto bene?-

-Oh ciao Neville, diciamo tutto bene dai. Ho assegnato e tolto punti.-

Lui la fissò sbalordito.

-La grande Hermione Granger che toglie punti?-

-Eh sì, ad un Serpeverde molto maleducato per la precisione.-

-Ah si? E chi è il fortunato?-

-Lighter, mi ha chiesto se fossi single.-

Lui scoppiò a ridere di gusto.

-Non ti sembra una reazione eccessiva Herm?-

Forse lo era, ma il ragazzo aveva sbagliato giornata per scherzare su argomenti del genere.

-Forse, ma oggi... diciamo che dal punto di vista amoroso è una giornata no. E tu invece? Come procede il tuo fidanzamento?-

Hermione capì subito di aver fatto una domanda inopportuna quando vide il viso dell'amico incupirsi.

-Ecco, io... ho parlato anche con Harry, spiegandogli la situazione, e lui mi ha consigliato di troncare il fidanzamento. Non era giusto per nessuno dei due sposarsi se uno dei due non ama l'altro no? Anche se questo significa stare male per un periodo alla fine ho capito di aver fatto la cosa giusta.-

La ragazza strinse la mano di Neville, cercando di trasmettergli il suo affetto. Le dispiaceva moltissimo che l'amico stesse male, ma sapeva anche lei che aveva fatto la cosa giusta.

Certo che lei e Neville erano sfortunati... I loro amici avevano trovato la loro controparte mentre loro erano soli.

Harry ormai era felicemente sposato, Ron lo sarebbe stato fra poco. Perfino Sarah era felice in quei giorni, chissà forse per merito di Oliver, con cui passava molto tempo.
La cena, con grande dispiacere di Hermione, finì e lei si incamminò verso lo studio di Severus con la stessa emozione che i condannati a morte riservano al boia.

Severus Piton era il carnefice del suo cuore.

Il gargoille di pietra, riconoscendola, la fece entrare e lei bussò alla pesante porta.

-Avanti.-

-Buonasera preside, voleva vedermi?-

Oh sì Hermione, è da stamattina che voglio vederti.

-Si professoressa, la prego si accomodi.-

Severus la accolse con tono professionale, poteva chiaramente vedere l'ansia e la preoccupazione negli occhi della donna. Finalmente lei era lì, non poteva scappare, ma lui non sapeva da dove iniziare.

Scelse di iniziare dalle lezioni.

-Allora mi dica, come è andata oggi?-

Le dava del lei? Hermione non sapeva se arrabbiarsi o dispiacersi. Insomma, si erano baciati! E per di più lui l'aveva allontanata spedendola a letto, nemmeno avesse ancora undici anni.

Sentiva la rabbia prendere il posto del dolore dentro di sé. Finalmente stava reagendo e nessuno, nemmeno il coraggioso Severus Piton, vorrebbe trovarsi davanti a lei arrabbiata.

Tuttavia pensò che rischiare il proprio posto di lavoro non fosse una soluzione sensata, cercò quindi di calmarsi.

-Tutto bene, mi piace molto insegnare.-

Severus fece un piccolo cenno d'assenso col capo, non si aspettava nulla di meno da lei.

-E mi dica, mi può spiegare come mai a Serpeverde stamattina ha tolto cinque punti?-

-Il signor Lighter ha avuto l'ardire di chiedermi se fossi single e, come lei ben saprà, oggi non era giornata per domande del genere.-

Cosa aveva fatto Lighter?! Severus sapeva che il Serpeverde in questione era un donnaiolo incallito, ma si promise di espellerlo se avesse avanzato altre avances ad Hermione.

Sia chiaro, solo perchè lei era un'insegnante.

Bugiardo... Solo perchè lei è Hermione.

-Se è così ha fatto bene, ma cerchi di non togliere punti a casaccio solo per ripicca.-

Ripicca? Ripicca?! La rabbia di Hermione fu alimentata e lei non riuscì più a trattenersi.

-Ripicca? Io non sono una che si vendica sui Serpeverde solo perchè qualche serpe mi ha reso la vita impossibile o mi ha respinta!-

Lui capì subito che, almeno in parte, si stava riferendo a lui. Decise che era il momento di agire.

-Io non ti ho respinta!-

-Ah! Questa è bella! Non mi hai respinto, è vero, mi hai solo mandato a letto come una bambina dicendo che non potevi. Che c'è, sono troppo piccola per te? Ho trent'anni, se non l'avessi notato, non sono più una bambina!-

Oh, lo aveva notato eccome.

-C'è... c'è un buon motivo se ieri sera mi sono comportato in quel modo!-

-E sentiamo, quale buon motivo sarebbe?-

Era arrivato il momento.

Perchè cercare di spiegare a parole quando poteva farle toccare con mano?
Severus estrasse la bacchetta puntandosela contro.

-Cor evocatio-

Il consueto filamento dorato scaturì dalla bacchetta per frapporsi tra i due. Severus non si stupì notando che i capelli, solitamente rossi e lisci, di Lily ora apparivano rosso scuro e quasi ricci.

Hermione osservò stupita il viso della donna.

-Questa... è Lily vero? La mamma di Harry...-

Severus non trovò la forza di parlare, perciò si limitò a scuotere la testa in cenno di assenso.

-E quindi è così... sei innamorato di lei.-

Questa volta lui scosse la testa lentamente.

-Non vedi?-

-Che cosa?-

-I suoi capelli... sono ricci e scuri, Lily li aveva lisci e molto più chiari-

Hermione ancora non capiva, o forse non voleva capire.

Poi però vide gli occhi di lei. Sapeva per certo che Lily Potter aveva gli occhi verdi, come quelli di Harry, invece quella versione di Lily aveva...

-Ha i tuoi occhi...-

I suoi occhi... I suoi occhi!

La donna fu presa da un leggero capogiro, doveva meditare su quanto aveva appena scoperto, non riusciva ad affrontarlo così dal nulla, era troppo scossa.

Si alzò velocemente lanciandosi fuori dallo studio.

A nulla valse Severus che la chiamava, cercando di farla tornare indietro.

Aveva bisogno di risposte chiare da qualcuno di esterno e c'era solo una persona che poteva aiutarla.

Harry Potter stava placidamente riposandosi accanto al camino quando si trovò davanti la sua migliore amica in uno stato di agitazione totale.

-Hermione... ma cos'hai?-

-Harry, ho bisogno di te.-

Ed Harry capì che la sua tranquilla serata in panciolle era appena finita.
 


PurpleLove's Corner
Quest'oggi capitolo lunghetto, abbiamo il primo giorno di lezioni. Preparatevi perchè Paul e Adam ne combineranno delle belle :P Vi ricordo che ho scritto una mini long su Paul e Daniel, Pozioni in volo.
Non so voi, ma io Teddy me lo immagino un mezzo disastro, almeno all'inizio, dovrà ingranare!
Al prossimo capitolo 

Chiara
   
 
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