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Autore: Marauders    24/08/2009    4 recensioni
- Voldemort si ferma un attimo e si siede nella poltrona. Poi congiunge le mani e mi guarda. “Uccideresti per me, Weasley? Tortureresti per me? Mi porteresti da Harry Potter?” “Ti porterò da Harry, si. E se sarà necessario torturerò e ucciderò. Conta su di me.” - Padfoot
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Like a stupid work – meeting…

 

 

Dopo una materializzazione combinata ci siamo trovati in una vecchia villa disabitata.

 

Non saprei dire con esattezza dove.

 

Tutto intorno era buio pesto e solo dopo aver fatto luce con la bacchetta ho cominciato a scorgere le prime persone della sorveglianza.

 

Tutta gente incappucciata da far venire i brividi.

 

“Posticino accogliente…”

 

Dico sarcasticamente io.

 

Draco, il cui senso dell’umorismo rasenta lo zero, mi guarda sprezzante e fa cenno ad uno di spostarsi.

 

A venirci incontro è Severus Piton.

 

Dovevo aspettarmelo.

 

“Draco!”

 

“Visto chi ti ho portato, Piton? Scommetto che il Signore Oscuro vorrà dargli l’adeguato benvenuto! Perché non ci fai strada?”

 

Draco tratta Piton con superiorità, orgoglioso di aver portato a termine la missione.

 

“Weasley. Hai fatto la tua scelta, vedo. E il tuo amico Potter?”

 

“E ancora sotto la protezione. Ma presto sarà vulnerabile.”

 

Rispondo io con freddezza e Piton continua a guardarmi storto.

 

“Che c’è professore? Non è contento di rivedermi? Non ero forse il suo alunno preferito a Hogwarts?”

 

Gli sorrido disprezzandolo con tutto me stesso.

 

Forse disprezzo anche me per quello che sto facendo.

 

“Proprio no.”

 

Risponde il professore dandomi le spalle e avviandosi per un corridoio illuminato solo da torce.

 

Proseguiamo il nostro cammino e arriviamo nel salone delle feste.

 

Il camino è acceso e appoggiato a esso c’è Voldemort che guarda attento le fiamme danzare mentre nei suoi occhi si rispecchiano i diavoli che lo posseggono.

 

E’ la prima volta che lo vedo, perché finora Harry l’ha sempre fronteggiato da solo.

 

Unica eccezione, quando l’ho visto sparire dopo una frazione di secondo alla fine del quinto anno, al Ministero, dopo la morte di Sirius.

 

Un brivido di terrore mi pervade.

 

Malfoy se ne accorge e mi fa un ghigno.

 

“Ronald Weasley. La spalla di Potter. Come mai da queste parti figliolo?”

 

Piano piano recupero il mio coraggio e parlo.

 

“Tu sai cosa voglio.”

 

Voldemort si volta e mi guarda.

 

“Vuoi diventare uno di noi, non è così? E’ per questo che ho mandato il giovane Malfoy con l’invito. Sapevo che non avresti rifiutato, anche se…dubitavo che il tuo orgoglio cedesse all’amicizia. Fortunatamente mi sbagliavo, Ronald.”

 

“Weasley. Non Ronald. E’ un nome stupido.”

 

Sorride.

 

“Hai ragione. E per uno con un caratterino forte come il tuo merita rispetto.”

 

Mi si avvicina ancora di più, poi si guarda attorno e urla ai presenti di uscire.

 

“LASCIATECI SOLI!”

 

Nessuno osa ribattere e con un leggero inchino svaniscono tutti a uno a uno.

 

Cerco in tutti i modi di nascondere il mio stato di terrore.

 

‘Chiudi la mente! Chiudi la mente!’ Harry mi ha spiegato qualcosa di Occlumanzia in queste poche vacanze…

 

In meno di un minuto siamo davvero soli.

 

“Sai, Weasley…tu mi piaci molto. Hai carattere. Sei forte. Lo sento. Sei duro anche con te stesso. Ma di te non mi fido ancora.”

 

“Non hai nessun motivo per non fidarti di me, Voldemort.”

 

“Oh, si che ce l’ho un motivo…ed è anche parecchio valido…Si chiama ‘ Harry’. E potrebbe anche chiamarsi ‘Hermione ’. Gli amichetti del cuore! Sette anni di amicizia sono tanti…pensi di poter dimenticare così facilmente e senza nessun rimorso? Io dubito molto.”

“Codaliscia ti ha servito bene e ti ha dato James e Lily Potter su un vassoio d’argento. Io ti porterò da loro. Dimmi tu solo quando.”

 

“C’è tempo…c’è tempo…” parla come se carezzasse le parole “Non temere: ho aspettato diciassette anni, vuoi che non sappia aspettare qualche mese?”

 

Sospira e mi guarda ancora.

 

“Sai che ti dico? Tu mi sembri più forte e caparbio di tutte le teste calde che sono qui dentro. Sei quello che mi somiglia di più. Solo che io…a differenza di te…disprezzo a morte tutto ciò che è impuro. E disprezzo in altrettanto modo coloro che non capiscono. Tu mi capisci, Weasley? Sai che vuol dire disprezzare? Sai che vuol dire arrivare ad odiare una persona a tal punto da volerla uccidere? Sai che vuol dire torturare per il solo piacere di farlo? Sono tutte cose molto appaganti, sai? E dopo una giornata stressante non c’è niente di meglio che torturare a morte un insignificante babbano per sentirsi meglio.”

 

Sorrido beffardo, anche se le mie membra chiedono pietà.

 

“Da paragonare a un momento di rilassamento stando seduto in terrazza a sorseggiare una limonata al tramonto, insomma.”

 

“Precisamente, Weasley.”

 

Si ferma un attimo e si siede nella poltrona.

 

Poi congiunge le mani e mi guarda.

 

“Uccideresti per me, Weasley? Tortureresti per me? Mi porteresti da Harry Potter?”

 

“Ti porterò da Harry, si. E se sarà necessario torturerò e ucciderò. Conta su di me.”

 

Mi scruta pericolosamente negli occhi prima di scoppiare in una fragorosa risata.

 

“BELLATRIX!”

 

La mangiamorte compare all’improvviso al suo fianco, seducente come non mai.

 

“Mi ha chiamata, mio signore?”

 

“Accompagna Weasley da Mc Nair. E’ giusto che il nostro nuovo uomo abbia il marchio di fabbrica...Allevia le sue sofferenze, ne avrà bisogno.”

 

Bella sorride silenziosamente e con un cenno mi dice di seguirla.

 

Mi porta in una stanza dove c’è una sedia simile a quella che sta negli studi dentistici.

 

Hermione ha tentato di descrivermela, una volta… se devo immaginarmene una…ecco: ce l’ho adesso davanti agli occhi.

 

“Siediti, prego…”

 

Mi invita Bellatrix.

 

Obbedisco e lei mi si avvicina con la stessa sensualità con la quale si era avvicinata a Voldemort.

 

Io guardo con insistenza i soffitto sopra di me, anche se il mio corpo da maschio risponde a dovere alla provocazione.

 

“Ora sentirai un po’ male. Ma non preoccuparti…poi passa la bua…”

 

Entra Mc Nair, con il volto coperto dal suo cappuccio.

 

In mano tiene una specie di penna.

 

So che cosa mi tocca.

 

“Conviene…che ti togli la felpa, Weasley…”

 

Mi tolgo sia la felpa che la maglietta che ho sotto e tendo il braccio sinistro.

 

Bella passa sensualmente una mano sul mio petto nudo.

 

“Non ho bisogno delle tue seduzioni, Bellatrix. Sentirò comunque il dolore. Lasciami solo adesso.”

 

Resta piuttosto accigliata dal mio rifiuto.

 

“Nessun uomo mi aveva spinta. Tutti desiderano l’amore di una donna.”

 

“Il tuo non è amore. E io non voglio il tuo corpo. E tu sei solo la puttana di Voldemort. Se non ti avesse detto lui di alleviare le mie sofferenze non saresti entrata in questa stanza.”

 

Con un gesto talmente rapido quanto impercettibile impugna la bacchetta presa da sotto il mantello e me la punta alla gola.

 

“Lascia perdere. Ci penso io a lui.” Si intromette il mio boia.

 

Bellatrix non risponde, ma dopo una smorfia di odio gira i tacchi ed esce.

 

Mc Nair sogghigna, mostrando i suoi denti giallastri e storti.

 

“Ne hai di fegato, ragazzino…”

 

“Fai quello che devi fare, e stai zitto.”

 

Quel che ha promesso Bellatrix probabilmente lo ha mantenuto…mi ha fatto provare sicuramente più dolore di quello che immaginavo.

 

Ora sono solo.

 

Ancora seduto sulla sedia con lo schienale reclinato.

 

Sudato e con il braccio dolorante.

 

Nessuno oltre me nota due piccole lacrime che scivolando piano lungo la mia guancia, mentre il sangue nel mio braccio corre veloce il doppio, facendo pulsare dolorosamente le vene.

 

Come se nel mio arto corresse acido.

 

Spero solo che abbia funzionato tutto a dovere.

 

Mi alzo e ritorno nella stanza dove si trovava Voldemort.

 

Non ho bisogno di annunciare la mia presenza.

 

Lui sa già che sono entrato.

 

“Benvenuto, allora, Weasley.”

 

“Io vado.” Rispondo duro.

 

“Si.”

 

“Mi farò vivo io.”

 

“Ci conto.”

 

“Bene.”

 

“Malfoy ti riaccompagnerà. Ancora non devi sapere dove siamo esattamente.”

 

“Non ti fidi?”

 

“E’ ancora presto.”

 

Con uno scatto Draco, probabilmente in maniera intenzionale, mi prende per il braccio appena tatuato e questo mi provoca tanto dolore da stringere per un attimo gli occhi.

 

Nemmeno un secondo dopo ci ritroviamo sotto l’albero del giardino di casa mia.

 

“Nemmeno io mi fido ancora di te, Weasley.”

“Non mi interessa. L’importante è che ho fatto la mia scelta. E ora non torno indietro.”

 

“Spero di sbagliarmi sul tuo conto. D’altronde…non siamo mai stati culo e camicia, io e te.”

 

“Si può sempre rimediare.”

 

Rispondo pacatamente io.

 

Sbuffa e sparisce all’improvviso da davanti i miei occhi.

 

L’aria è fresca.

 

Non è chiusa e acre come quella della vecchia villa da cui sono appena tornato.

 

Spero solo che non ci siano intralci.

 

Salgo rapidamente le scale che portano alla mia camera.

 

Hermione è in pigiama sulla soglia della stanza di mia sorella.

 

“Dove sei stato?”

 

“A fare una passeggiata.”

 

Lei annuisce e mi crede.

 

“E’ quello che ho detto a tua madre…lei era così in pena per te…le ho detto che avevi bisogno di riassettare le idee.”

 

“Hai fatto bene.”

 

“Stai meglio ora?”

 

La guardo allarmato.

 

No, non sto affatto meglio.

 

Semmai peggio.

 

“Meglio, si…grazie.”

 

Sorride radiosa.

“Bene! Buonanotte, allora…”

 

“Buonanotte, Hermione.”

 

Chiude la porta e io salgo in camera mia.

 

E’ deserta.

 

Proprio come la desideravo.

 

Mi lascio cadere sul letto e mi spoglio, restando col torso scoperto.

 

Guardo il marchio nero sul mio braccio.

 

Mi fa paura.

 

Ma non durerà molto.

 

 

Continua…

 

 

 

Eccomi qua, puntualissima! Dopo una settimana esatta sono riuscita a mettere in rete il secondo capitolo…

 

Ma prima di tutto bisogna assolutamente ringraziare!!!

 

E quindi ringrazio

Finleyna 4 Ever: la prima ad avermi recensito questa storia!!! Grazie, grazie, grazie!! Sono contenta che tu sia contenta che noi siamo tornate… (che gioco di parole… -_-  ), spero continuerai a seguirci!!

 

HpK00 : Davvero spero che anche questo capitolo oltre il primo ti sia piaciuto!

 

Lily Evans 93: Uuuuuh!!! Qualcuno che aspettava il ritorno di ‘Accademia’!!! Spero che l’ultimo capitolo che ho messo ti sia piaciuto…mi sto impegnando al massimo per aggiornare anche quella al più presto, ma l’ho scritta a mano e devo ricopiarla…non è proprio facile facile…ma sono a buon punto! Conto di proseguire al più presto! E ovviamente conto anche sulla tua lettura, e sul tuo supporto…non soltanto per ‘Accademia’, ma anche per ‘CITA’…!

 

Alice 95: carissima…la strada è ancora tutta in salita…sono contenta che mi dai della vincitrice, ma fino a che non sarà completata questa storia non mi riterrò soddisfatta…ogni storia è una sfida contro se stessi…un mettersi in gioco…per questo siamo tornate: perché avevamo lasciato troppe cose in sospeso e due anni sono tanti! Grazie comunque per la carica che ha lasciato il tuo messaggio! E’ l’ossigeno dei fan writer…spero che questo capitolo abbia continuato ad intrigarti…

 

EDVIGE 86: E dopo due anni…le Marauders…sono quiiiiii…!!!! Credici, mia cara scimmietta, Bea…è proprio la tua adorata CITA…era una promessa quella che avevo fatto…diciamo che mi sono un po’ morsa le mani e schiaffeggiata dopo essermi resa conto che la tenevo in una cartella sperduta nel mio computer…sicuramente meglio di Accademia che nel suo bel raccoglitore rosso se ne stava in uno scaffale a prendersi di polvere…Sparirò per un paio di giorni e non sarò a portata di computer…ma appena torno giuro che leggerò le tue ff! Questa settimana sono stata talmente poco al computer…ho ripreso a studiare e l’ho acceso solo la sera, senza avviare nessuna connessione ma solo per ribattere ‘Accademia’ (dovrei essere a metà del capitolo! Così posto pure il prosieguo…). Una promessa è una promessa! E allora…ben trovata anche a te, sorellina di EFP…aspetto assolutamente tue notizie! Un bacione!

 

Fatto questo…

 

Spero davvero tanto che altre voci si aggiungano ai commenti…davvero: ci tengo molto!

Questa è una delle storie a cui sono più legata…vorrei un vostro parere…

 

E aggiungo piccole noticine riguardanti proprio CITA.

Come ho scritto al termine del precedente capitolo, ‘C.I.T.A.’  è il prequel di ‘Ballo In Fa Diesis Minore’ e di ‘Accademia’.

 

Ma forse ancora non vi ho detto che anche ‘Accademia’ avrà il suo sequel, con i suoi Missing Moment (tra cui ‘Intrusi 3’ e ‘Intrusi 4’ che sono già scritti, ma che per ragioni di spoiler non posso mettere in rete…).

 

Il sequel è stato scritto a quattro mani da me e Prongs…in particolare…il pezzo che viene subito dopo ‘Accademia’ l’ha scritto Prongs…quello che segue subito dopo l’ho scritto io…ovviamente i Missing Moment sono usciti fuori spontaneamente…e con ordine di avvenimenti li andremo a mettere in rete…

 

Suona come una cosa molto lunga…e forse un po’ lo è…ma se ci seguirete piano pianino…man mano che postiamo, potremo godercela sia noi che voi!

 

E spero di avervi con noi per tutto questo “viaggio”.

 

Aspetto fremente vostri commenti!! Ne aspetto tanti! Vi prego!

 

Un forte abbraccio a tutti!

 

Padfoot

 

P.S. Giorno 31 Agosto metterò il 3° capitolo di C.I.T.A.

 

  
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