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Autore: vannagio    24/08/2009    3 recensioni
Albus ha appena conosciuto Scorpius. Suo zio Ron gli ha consigliato di non frequentarlo. Perchè? Perchè tutti sembrano sapere qualcosa che ha a che fare con suo padre e di cui lui, invece, non è a conoscenza?
Spero di avervi incuriosito...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Fuoco, fiamme e acqua



Mancavano meno di dieci giorni alla prima partita della stagione del Campionato di Quidditch: Grifondoro contro Serpeverde.
La squadra di Grifondoro si allenava ogni giorno. Emily Moon era più irascibile che mai e aveva preso l’abitudine di partecipare agli allenamenti, indossando la sua divisa di capitano rossa scarlatta.
Qualche giorno dopo la memorabile lezione sui draghi, Albus e Rose decisero di andare ad assistere ad un allenamento, per incoraggiare Scorpius e James. La squadra era in ottima forma.
James e Emily funzionavano benissimo insieme come battitori.
Lo stesso si poteva dire dei tre cacciatori: Tom Wilson, Jessica Robbinson e Naomi Vector.
Sara Smith, il portiere, non perdeva un colpo e Scorpius era semplicemente magnifico. Con la scopa di Albus, era in grado di fare delle prese incredibili sul boccino.
Con una squadra del genere, Grifondoro aveva la vittoria in pugno.
Mentre seguiva gli allenamenti, Albus si accorse che sulle tribune, a qualche metro di distanza da loro, c’era Frank in compagnia di Lee Junior e John. Frank aveva un’aria molto triste.
“Forse suo nonno è peggiorato ancora”, pensò Albus.

L’allenamento stava per giungere al termine.
Tutto accadde molto in fretta…
Inizialmente Albus non si accorse di nulla, perché stava ammirando Scorpius, che a cavallo della Nimbus Tremila eseguiva delle capriole mozzafiato.
All’improvviso sua cugina Rose urlò. Albus rivolse lo sguardo al campo e quello che vide accadde nel giro di pochi minuti.
Il “piccolo” drago era piombato nel campo di Quidditch. Sospeso a mezz’aria, aveva puntato Emily, che presa dal panico non era riuscita a reagire. Con la coda, l’enorme bestione aveva disarcionato la ragazza dalla scopa.
Emily precipitò sul prato sottostante. Non era svenuta, ma non riusciva a rimettersi in piedi. Purtroppo il drago non era disposto a lasciarla in pace.
“Il rosso lo innervosisce! >>, disse Rose e poi urlando con tutto il fiato che aveva in gola, << TOGLITI LA DIVISA, EMILY! >>.
Ma la ragazza non ne ebbe la possibilità. Infatti, il drago aveva lanciato una fiammata nella sua direzione e lei aveva avuto appena il tempo di scansarla.
Nel frattempo il resto della squadra cercava di distrarre il drago, per dare il tempo al suo capitano di scappare. James cercava di colpirlo con la mazza, avvicinandosi pericolosamente al testone del lucertolone. Scorpius gli ronzava intorno, lanciandogli contro ogni tipo di incantesimo, che però rimbalzavano come molle sulla pelle dura dell’animale.
In mezzo a tutto quel delirio, Albus e Rose videro Frank, sfrecciare in direzione del campo. In mano reggeva una sciarpa rosso scarlatta.
Albus capì immediatamente quello che l’amico aveva in mente e correndo dietro di lui, si sfilò di dosso la sua sciarpa.
Giunti sul prato, ad una ventina di metri da dove si trovava Emily, i due ragazzini iniziarono ad urlare, agitando in aria le sciarpe rosse.
<< EHI DRAGO! DA QUESTA PARTE! VIENI QUI, STUPIDO DRAGO! >>.
Ma il drago non li sentiva. Ancora una volta lanciò lunghe fiamme verso Emily, la quale riuscì ad evitarle per miracolo.
<< DRAGO, VIENI QUI >>, cercò di convincerlo Frank.
<< INSOMMA! VIENI QUI, FIGLIO DI UNA BUONA MADRE! LO SAI CHE TUA MADRE È VERAMENTE BRUTTA? PER NON PARLARE DELLA TUA BIS-BIS-BIS-BISNONNA! >>.
Nel panico Albus aveva cominciato a gridare frasi senza senso. Proprio in quel momento, il drago parve accorgersi dei due ragazzi. Girò l’orrendo muso nella loro direzione, puntando gli occhi malefici sulle sciarpe rosse.
Approfittando della distrazione del mostro, i tre cacciatori riuscirono a portare in salvo Emily.
Adesso però, erano Albus e Frank a trovarsi in pericolo: il drago stava volando nelle loro direzione.
Proprio quando stava per prepararsi a sputare fuoco, Albus e Frank vennero afferrati al volo, rispettivamente da James e Scorpius.
Purtroppo non essendo riusciti a scappare abbastanza velocemente, le fiamme, lanciate qualche nano secondo dopo, colpirono la parte posteriore della scopa di Scorpius.
James aveva già portato in salvo il fratello, quando Albus si accorse che Scorpius e Frank erano ancora in aria.
<< Perché non atterrano? >>, chiese ansioso.
<< Credo che la scopa non funzioni tanto bene! >>, rispose James con la voce velata dal panico.
Albus fissava intensamente i due suoi migliori amici, che si trovavano sospesi in aria, molti metri più in alto rispetto a lui. Con grande orrore il ragazzo si accorse che la loro scopa stava iniziando, lentamente, ma inesorabilmente, a precipitare.

Intanto, a cavallo della scopa, Frank stava dicendo: << Non vorrei metterti fretta, ma la scopa sta andando a fuoco e credo anche che stiamo per precipitare >>.
<< Grazie, lo avevo notato! >>
“Siamo nei guai”, pensò Scorpius.
Nelle condizioni in cui si trovava la scopa, i due ragazzini non sarebbero mai riusciti ad atterrare. A dir il vero, tra non molto, non sarebbero riusciti nemmeno a rimanere per aria.
Intanto la scopa scendeva lentamente.
Poi il giovane Malfoy ebbe un’idea. Davanti a loro si estendeva il Lago Nero…
Se fosse riuscito a far arrivare la scopa sopra la distesa di acqua, sarebbero stati salvi…
Così, Scorpius spinse in avanti il manico di scopa, che per lo sforzo iniziò a tremare. Le fiamme lo stavano trasformando in un mucchio di cenere.
“Ci siamo quasi… un altro pochino… forza puoi farcela…”, lo incoraggiava Scorpius.
<< Quando te lo dico io, lanciati! >>, urlò Scorpius a Frank.
<< Cosa? Stai scherzando, spero! >>, ebbe il tempo di lamentarsi l’altro.
<< ORA! >>, urlò Scorpius e i due piccoli Grifondoro, con grande coraggio, si lasciarono cadere dalla scopa, tuffandosi nelle acque buie e profonde del Lago Nero.
L’acqua era fredda come il ghiaccio. Scorpius riusciva a mala pena a muovere le braccia, ma nonostante ciò, riuscì a riemergere e a rimanere a galla.
Dopo qualche secondo, però, si rese conto che Frank non c’era.
<< FRANK? >>, urlò il ragazzino, per quanto gli fosse possibile.
Inspirò una grande quantità di aria e si immerse nell’acqua gelida.
A qualche metro di distanza da lui, vide Frank che, privo di sensi, scendeva lentamente verso il fondo del lago.
Con grande sforzo lo raggiunse, lo afferrò per il bavero della camicia e iniziò a nuotare verso la superficie dell’acqua.
Dopo quelli che a lui parvero secoli, Scorpius e Frank raggiunsero la tanto agognata aria.
Faticosamente il biondino trascinò il compagno di scuola fino a riva. Raggiunta la terra ferma, Scorpius, privo di forze, perse i sensi.
L’ultima cosa che vide furono delle sagome scure che correvano verso di loro.
Poi, intorno a lui, fu solo oscurità.

_______________________________

Nota autore:
Questo capitolo è un po' corto, ma spero che vi sia piaciuto comunque.
Saluti Vannagio
   
 
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