Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Sereko    24/08/2009    2 recensioni
A sprazzi riacquistavo lucidità,rendendomi vagamente conto di trovarmi nel mio letto,poi il buio dell'incoscienza mi riportava prepotentemente giù,cancellando la consapevolezza e facendomi affondare nella confusione. L'ultimo pensiero incoerente fu la consapevolezza che questa volta non ci sarebbero state braccia forti e calde a salvarmi.[...]Ma quando li vidi incedere verso di me gli occhi neri e le labbra arricciate sopra i denti e le mani tese in avanti pronte a strapparmi il mio bambino,mi lasciai prendere dal terore e urlai
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6










<< Dove vai? >>

Sobbalzai quando sentii la voce di Edward,non l’avevo sentito avvicinare.

<< In giro >> Risposi aprendo lo sportello della macchina, ma prima che potessi entrare e darmela a gambe mi bloccò facendomi girare verso di lui. Quando incontrai il suo sguardo severo rabbrividii involontariamente.

<< In giro … sarebbe a La Push? >> mi chiese duro.

<< Perché mi chiedi qualcosa di cui conosci già la risposta? Immagino che Alice l’abbia già visto, no? >>

 Assottigliò lo sguardo << Si >> disse lentamente << e non voglio che tu ci vada >>

Trattenni un moto di stizza e cercai di rispondere con calma.

<< E perché no, se posso saperlo? L’ultima volta non hai fatto tutti questi problemi >>

<< Ci sono un infinità di motivi, Bella. Perché è Jacob , perché è un licantropo … >>

<< Mi sembrava che l’avessimo superata questa cosa del “Jacob è un licantropo ed è pericoloso” o mi sbaglio?? >>   

<< Non è mai stato superato niente,  lui è un licantropo e tu si sempre in pericolo e … >>

<< Jacob non mi farebbe mai del male >> sbottai furente << e lo sai pure tu >>

<< Certo >> rispose rabbioso << come so anche che vuole portarti via da me! Ma tu sei mia e non vai da nessuna parte >>

<< Si, sarò anche tua moglie , ma tu non sei il mio padrone e se voglio andare da Jacob … >>

<< Non ci andrai Bella, questo è quanto. Non tollero altre discussioni >>

<< Non puoi obbligarmi >> dissi poco convinta, sapevo bene che se avesse voluto ne sarebbe stato capace.

Alzò un sopracciglio << No? >>

<< Per favore >> dissi implorante << Solo per un’oretta >>

Scosse la testa << Nemmeno per dieci minuti >>

<< Ti prego >> dissi disperata << Ho bisogno di staccare un po’ la spina >>

Vidi l’ombra dell’indecisione sul suo viso e ripartii all’attacco

<< Potrai accompagnarmi al confine se vuoi >>

Mi studiò indeciso per un attimo, infine accettò

 << D’accordo. Chiama Jacob >>

 

..::..

 

Era stata una mossa stupida,no, era stata più che stupida, era da folle, era suicida! Ma come diavolo mi era venuto in mente di proporgli di accompagnarmi al confine?

Non feci altro che maledire la mia stupidità e lingua lunga per tutto il tragitto, mentre Edward accanto a me, guidava apparentemente tranquillo.

Cercai di mantenere la calma quando, arrivati al confine, la figura di Jacob fu ben visibile.

Sperai che avesse il buon senso di nascondere i suoi pensieri ad Edward – quelli del nostro ultimo incontro in particolare – e lanciai un’occhiata veloce ad Edward ,che senza staccare gli occhi da Jacob manteneva un’espressione indecifrabile.

Dopo che spense il motore si girò verso di me e rimase a fissarmi un istante prima di parlare. L’espressione era composta, solo gli occhi lasciavano trapelare il suo tormento interiore. Ciò mi sconvolse.

<< Ti lascio la macchina, così sarai libera di tornare quando vuoi >> disse pacato.

Corrugai la fronte. Prima mi faceva problemi e poi mi lasciava così?

<< E tu? >>

Mi fece un sorriso mesto e allungò la mano per accarezzarmi una guancia, mentre i suoi occhi non lasciavano mai il mio viso, come a voler conservare nella memoria questo momento.

<< Io tornerò a casa a piedi, andrò a caccia prima >>

Ebbi una strana sensazione di deja-vu. Non erano le parole o il luogo, ma i sentimenti e l’atmosfera a ricordarmi il giorno in cui se n’era andato.

Avevo come la sensazione che questo fosse un addio.

Feci un cenno d’assenso con il capo << Okay … ci vediamo più tardi? >>

<< Ci vediamo più tardi >> sussurrò. Si chinò a darmi un leggero bacio sulle labbra e scese dalla macchina.

Un secondo dopo era già sparito.

Ancora scossa, ci misi un po’ prima di realizzare che Jacob mi aspettava poco più in là. Mi misi al posto di guida e gli feci capire che avrei posteggiato davanti casa sua. Mi sorrise facendo di si con la testa e si mise al volante precedendomi.

Il tragitto fino a casa sua era troppo breve perché potessi  analizzare con attenzione e lucidità il comportamento di Edward. L’unica conclusione a cui giunsi fu che da quando avevamo scoperto che ero incinta era cambiato, non era più lui, tutto il nostro rapporto era cambiato e con lui la sua famiglia e quest’ultimo periodo era stato …

Rimasi sconcertata quando mi resi conto che dell’ultimo mese conservavo solo ricordi annebbiati e poco definiti, caratterizzati per lo più da lunghi scarti, brevi momenti ben fissati nella mia memoria ma inspiegabilmente privi di riferimenti temporali.

Cercai di fare chiarezza nei miei annebbiati ricordi ma non giunsi a nulla, salvo provare nuovo sconcerto quando mi resi conto che avevo visto pochissimo i Cullen, era come se fossero stati assenti, eccetto che per qualche breve apparizione.

Ciò era … davvero strano.

Sapevo che era passato del tempo, sapevo che i Cullen c’erano ma non ricordavo nulla. Improvvisamente era come se non sentissi più il peso del tempo trascorso, e per una frazione di secondo tutto mi parve privo di significato, di logica …

<< Ehi Bella, ti sei incantata? >> Sussultai e mi voltai verso il finestrino. La portiera era aperta e Jacob mi fissava con un sopracciglio inarcato e il sorriso sulle labbra.

<< Sogni ad occhi aperti? >> Lo guardai imbambolata per qualche istante, chiedendomi come diavolo fossi arrivata sino a casa sua. Non mi ero accorta di niente,sembrava che nemmeno mi fossi spostata … Scossi la testa, era ridicolo. Ero solo stanca, tutto qui.

Ricambiai il sorriso di Jacob e scesi dall’auto. Lui si spostò di lato continuando a squadrarmi.

<< E’ tutto okay Bella? Mi sembri … strana, ecco. >>

Si, sto bene, avrei voluto rispondere. Ma quando alzai la testa per guardarlo sentii improvvisamente il bisogno di raccontargli tutto, pur sapendo quanto questo gli avrebbe fatto del male.

<< No Jake, non è tutto okay >>

Ci ritrovammo così in spiaggia, seduti sullo stesso tronco che ci aveva fatto da panchina nell’ultimo anno. Tenendo la sua mano tra le mie iniziai a raccontargli tutto. Dalla scoperta fatta durante la luna di miele – quando gli dissi che ero incinta la sua unica reazione fu quella di stringermi più forte la mano – a quando Edward e Carlisle mi avevano fatta abortire e tutte le successive conseguenze di quell’atto : Rosalie che mi odiava più di prima, il mio matrimonio a rotoli e per finire la recentissima discussione di appena una settimana prima, quando Edward mi aveva respinta – balbettai leggermente quando glielo dissi,avevo paura di aver detto troppo ma anche questa volta lui si limitò a stringermi la mano incitandomi a continuare – perché non voleva che rimanessi incinta.

Quando finii di raccontare Jacob mi strinse tra le braccia e ringhiò leggermente << Maledetto succhi sangue, lo sapevo che … che … >>

<< Jake, ti prego >>

Mi scostò da sé per guardarmi negli occhi << Lo difendi anche dopo tutto quello che ti ha fatto? >> domandò incredulo << dopo che ti ha fatta soffrire così tanto? >>

Scossi la testa asciugandomi le lacrime con le mani << Non capisci >>

<< Non capisco? Cosa dovrei capire uhm? >>

Mi strinse forte al suo petto e poggiò la guancia sulla mia, cullandomi.

<< Bella, io non ti avrei mai fatto del male. Non ti avrei mai fatto soffrire così. Lo sai, vero? >>

Certo che lo sapevo,era perché ne ero così dannatamente consapevole che stavo così male. Perché sapevo che se avessi scelto Jacob niente di questo sarebbe accaduto, e ora sarei felice,con lui, qui. E non sarei la moglie adultera di un vampiro che passa il suo tempo con l’amico licantropo che ama tanto. Certo che lo sapevo. Scossi il capo in segno d’assenso.

<< Io potrei ancora farti felice Bells >> sussurrò

Tirai su col naso << No Jacob, non più. Ho fatto la mia scelta non … >>

<< Puoi sempre cambiare idea, sei ancora umana >>

Mi scostai da lui e lo guardai disperata, mentre i singhiozzi mi scuotevano il petto << J-Jake non è p-possibile io … >>

<< Shh >> Avvicinò il viso al mio e mi baciò.

Non c’era motivo di resistere, alcuna ragione, nemmeno il mio matrimonio, che mi diceva che dovevo smettere. Lo volevo, questo era il punto, ed era da troppo tempo ormai che non mi sentivo così bene.

Le sue labbra, morbide e calde, si muovevano gentili sulle mie, facendomi compiere movimenti ormai conosciuti ma lontani.

Le sue dite mi sfioravano con delicatezza il viso, i capelli, il collo, mentre le mie mani si strinsero alle sue spalle larghe cercando di stringerlo di più a me,come se temessi che sparisse.

Fu quando mi adagiò con delicatezza sulla spiaggia, mentre mi guardava con tanto amore e tenerezza da commuovermi, che presi la mia decisione.

 

..::..

Posteggiai l’auto davanti casa e prima di scendere inspirai profondamente cercando di calmarmi. Fino a quando ero stata con Jacob le mie intenzioni erano rimaste celate alla vista di Alice,ma sapevo che ora era al corrente di tutto. Forse non nei minimi particolari,certo,ma il fatto che io fossi qui,fuori casa,e il mio futuro era ancora un buco nero … beh,doveva aver fatto suonare un campanello d’allarme nella sua testa … e in quella di Edward.

Ma ormai ogni decisione era stata presa,ora non mi restava che percorrere la via che mi si era presentata davanti. Dovevo solo affrontare Edward. Solo. E comunicargli la mia decisione. Cosa da niente.

Bah,com’è quel detto? Abbiamo fatto trenta,facciamo trentuno. Già.

Scesi dall’auto e mi diressi a passo spedito verso casa,meglio fare una cosa veloce,rapida e … no,indolore non proprio.

Non ero preparata però alla scena che mi si parò davanti quando entrai in casa, era un perfetto quadro di armonia familiare: Emmett e Rosalie sul divano a guardare la tv, Alice e Jasper vicino le scale a fare un castello di carte, Carlisle  ricurvo su un libro e Esme che sfogliava una rivista. Il tutto stonava tanto con il mio stato d’animo che rimasi perplessa e sconcertata per parecchi minuti davanti la porta. Solo dopo un po’ mi accorsi che mancava Edward,e iniziai a cercarlo con lo sguardo,come se pensassi di vederlo spuntare da un momento all’altro da qualche angolo della casa. Che quello di oggi pomeriggio fosse stato davvero un addio? Sapeva,ancor prima che me  ne rendessi conto io stessa,quale sarebbe stata la mia decisione? O magari era ancora a caccia,aveva detto che ci sarebbe andato … Rabbrividii al pensiero che avrei dovuto aspettare ancora,avrebbe significato solo il prolungamento di un tormento al quale avrei voluto mettere presto fine. Anche se significava causare dolore a Edward … Il pensiero che avrebbe sofferto a causa  mia ,nonostante tutto,mi faceva stare male,ed io ero stanca di soffrire.

Ci pensò Alice a strapparmi ai miei pensieri.

<< Edward è di sopra,in camera sua >>

Parlò piano e con voce pacata,senza staccare gli occhi dal castello che lei e Jasper stavano costruendo. Sembrava tranquilla,ma era evidente che lei,così come il resto della sua – ormai mi era difficile definirla mia – famiglia cercavano di ignorarmi. Di ignorare colei che sarebbe passata dalla parte del nemico. Non mi sfuggì nemmeno il fatto che non avesse detto nostra camera ma sua ,era chiaro che volesse farmi intendere che già sapeva,sapevano,tutto, e che mi consideravano già fuori.

Significava che Edward non si sarebbe opposto?

Certo che no,non l’avrebbe mai fatto. Lo sapevo. L’avevo sempre saputo.

<< Grazie >> Biascicai e salì rapidamente le scale.

Arrivai al terzo piano in un batter d’occhio e quando mi trovai davanti alla porta della camera di Edward l’aprì senza esitare.

Diedi una rapida occhiata alla stanza e lo trovai seduto sul divano di pelle che mi guardava.

Feci un sospiro e mi chiusi la porta alle spalle.

<< Non pensavo che saresti tornata >>

Lo guardai. L’espressione era composta e la postura rilassata, sembrava che stesse conversando di cose banali,semplici,e non del fatto che stavo per lasciarlo. L’unica cosa che faceva intendere la sua tensione erano le mani chiuse a pugni. Le stava stringendo così forte che sembrava che le ossa dovessero rompersi da un momento all’altro.

<< Pensavo che sarebbe stato più giusto così >> sussurrai << Non … non pensavo di scappare >>

Fece un sorriso mesto << Già >> sospirò << forse me lo sarei dovuto aspettare. Sei sempre corretta. Anche con chi non lo è con te >>

Scosse piano la testa e riportò lo sguardo su di me. Gli occhi erano tristi, sembravano oro liquido. Se avesse potuto piangere l’avrebbe fatto,lo sapevo.

<< Ho proprio rovinato tutto eh? >> la voce gli si spezzò sull’ultima parola e io non resistetti più. Corsi verso di lui e mi buttai tra le sue braccia,scoppiando a piangere. Le sue braccia mi strinsero a lui e la sua bocca fu sul mio orecchio.

<< Mi dispiace … mi dispiace tanto >>

<< Anche a me >> riuscii a dire tra i singhiozzi << Io … io … >>

<< Shh, non dire nulla Bella lo so. Anche io ti amo. Ti ho sempre amata e sempre ti amerò. Ho avuto la fortuna di essere scelto da te una volta e l’ho buttata al vento. Ho distrutto la nostra felicità, ho sbagliato, lo so. Ma non posso tornare indietro,se potessi credimi, non lo rifarei,cambierei tutto >>

<< Edward >> singhiozzai.

<< Sii felice Bella. Non lo sei stata con me, sii felice con lui. Se saprò che tu sei felice, che stai bene, lo sarò anche io,per te. Perché non c’è niente al mondo che possa rendermi più felice,se non sapere che tu stai bene. Ti amo,questo non cambierà mai,ma non ti legherò a me,no. Và da lui. Dimenticami,come avresti dovuto fare mesi addietro. Dimenticami e sii felice Bella >>

 






Angolo autrice
Incredibile ma vero,sono riuscita ad aggiornare, tutto merito di mia sorella,che ieri sera mi ha praticamente costretta a finire il capitolo. Sono un po' pigra u.u Ad ogni modo,questo si può dire il capitolo decisivo della storia,da qui in poi cambieranno un po' di cose...ma preferisco non anticipare nulla,anche perchè non ho ancora iniziato a scrivere il prossimo capitolo ^.^" Ribadisco,a scanso di equivoci, che questa è una Edward/Bella ed è a lieto fine !
Cullenuzza: Beh,Jacob non si toglierà dai piedi tanto presto e la questione di Reneesme è più complicata...Posso dirti che non l'hanno fatta sparire al momento della nascita,perchè Bella era appena tornata dall'isola Esme quando l'hanno fatta abortire. Comunque grazie mille per i complimenti,sono contenta che la storia ti piaccia,e spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento ^^ A presto!
sassy86: Grazie per la recensione e i complimenti,spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Spero di rileggerti presto!

Un grazie anche a coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite e i preferiti e anche a chi si limita solamente a leggere.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Sereko