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Autore: iced_swan    31/12/2020    8 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi prendo questo spazio per dirvi 2 cose…

in questo capitolo c’è la prima scena d’amore tra i due! Chi non vuole leggere questa parte, può saltarla. La contrassegnerò con un ( * )

ma soprattutto, Auguro a Tutti Buon Anno! Speriamo che questo 2021, sia migliore di quello che abbiamo appena passato! Ancora Auguri!!!

 

CAPITOLO 25

POV ANASTASIA

 

Un raggio di sole mi colpisce proprio sul viso, disturbando il meraviglioso sogno che stavo facendo.

Sbuffo, contrariata con la natura… come osa il sole, distogliermi dal più bel sogno che abbia mai fatto! Mi muovo leggermente sotto le fresche lenzuola, sentendomi stranamente un peso sul corpo… ignoro questa strana sensazione e cerco di richiamare a me, quel fantastico sogno.

Con ancora gli occhi serrati, mi preparo a rituffarmi nel mondo onirico quando… uno sbuffo mi colpisce proprio dietro il collo!

Mi irrigidisco, presa alla sprovvista… ‘ ma cosa… ’ penso tesa, cercando di captare qualsiasi movimento vicino a me. Inizio pian piano, a rendermi conto di sentirmi stranamente troppo a contatto con le lenzuola… mi concentro un po’ di più e mi rendo conto di una cosa…

Sono nuda!

‘ cosa sta succedendo? ’ mi domando confusa ‘ stavo sognando di fare l’amore con Christian ’

Alzo lentamente prima una palpebra e sbircio l’ambiente circostante.

Mi trovo in una stanza ampia sconosciuta… dalla mia posizione, scorgo solamente una poltrona beige posizionata nell’angolo. Un secondo sospiro mi distrae dalla mia ‘ perlustrazione ’ e contemporaneamente, mi sento stringere la vita da un braccio pesante.

Cercando di restare quanto più calma possibile, scavo nella mia memoria alla ricerca di una risposta. Cosa ho fatto ieri sera? Perché mi trovo nuda a letto con qualcuno?

Mentre sono ancora nel buio più totale, mi giunge all’orecchio un dolce mormorio che mi fa sciogliere il cuore…

“ Anastasia… mhmm… ”

All’improvviso come uno tsunami, la mia mente viene invasa da meravigliose immagini… immagini, che mi fanno salire al viso una vampata di calore.

Mani audaci, che toccano parti del mio corpo che da anni, non venivano sfiorate… baci passionali, capaci di risvegliare la donna audace sopita dentro di me.

‘ oh mamma mia… ’ rimugino tra me e me ‘ ho davvero fatto l’amore con Christian… non era solo un sogno! ’

Imbarazzata per i ricordi che stanno affiorando, mi decido a girarmi delicatamente in quell’abbraccio, che ho finalmente capito essere di Christian. Facendo il più piano possibile, mi giro tra le sue braccia e mi ritrovo d’avanti agli occhi, la più bella visione della mia vita ( naturalmente, seconda solo al visino del mio piccolino ).

Christian sta ancora dormendo… mi stringe forte tra le sue braccia, come se avesse paura che scappi via!

Sorridendo, lo guardo amorevolmente e gli passo leggera le dita sugli zigomi… ieri notte, è stato tutto perfetto. Per la prima volta in assoluto, mi sono sentita veramente amata e desiderata!

Guardandolo, mi tornano alla mente quei momenti…

 

(*) INIZIO FLASHBACK

Le mani di Christian, mi accarezzano le braccia nude.

Le rispettive maglie, sono ormai sparite… lanciate chissà dove, in un momento di frenesia. Mentre mi aiuta a liberarmi della canottiera, un improvviso imbarazzo mi coglie.

Lo fermo, poggiando le mie mani sulle sue che nel frattempo, erano già pronte ad aprirmi il reggiseno… lo guardo fisso negli occhi e vedo il suo smarrimento “ tutto bene Anastasia? ” mi domanda sussurrando, mentre si abbassa verso di me per baciarmi a fior di labbra.

Annuisco meccanicamente, facendolo sorridere. Si libera le mani e sempre tenendo gli occhi fissi nei miei, mi accarezza una guancia “ vuoi che ci fermiamo? ” mi chiede lasciandomi piena scelta.

La sua domanda, mi commuove profondamente… è disposto a fermarsi, perché ho un attimo di incertezza!

Quanto lo amo!!

Prendendo un profondo respiro, scuoto con decisione la testa e vedo chiaramente il sollievo che lo assale. Mi scappa un sorriso… e questo lo fa fermare nuovamente “ ah, adesso ridi? ” mi guarda fingendosi arrabbiato. La sua voce mi fa sorridere ancora di più “ ah… e così allora? Te lo faccio vedere io adesso ” e così dicendo, divertito inizia a farmi il solletico sui fianchi nudi.

“ AHHAHHHH! ” mi dimeno nella sua morsa, nel vano tentativo di sfuggire alla sua presa… ma nulla “ BAS-TA BA-ST-A ” ridendo lo supplico di smettere e lui lentamente, sostituisce il solletico, con carezze di ben altro tipo.

Sorridendo, si abbassa nuovamente su di me e mi sussurra “ sentirti ridere è bellissimo Anastasia… ma… ” mi lascia una scia di baci dalla bocca al mento “ …adesso voglio sentire altri tipi di suoni ”

Deglutisco rumorosamente, sentendo immediatamente una vampata di calore infiammarmi il basso ventre “ siiii ” gemo lasciandomi andare al piacere.

Succhiandomi la pelle, inizia a scendere sul collo e poi verso le clavicole. Giunto li, mi fa sussultare quando, mi morde appassionatamente.

Poi, sempre succhiando, si allunga sopra di me, infilandosi tra le mie gambe. Accolgo tutto il suo peso con un sospiro strozzato.

Con le labbra, scende nella scollatura del mio reggiseno. Fa scorrere il naso nello spiazzo tra i miei seni e respira a pieni polmoni “ mhmm ” geme facendomi contorce e fremere.

Gli afferro i capelli e stringendogli, lo faccio alzare per baciarlo appassionatamente. Gli cingo i fianchi con le cosce e lo porto maggiormente a contatto con il mio corpo.

Ed a quel punto, lo sentii perfettamente… lungo… grosso… duro.

‘ oh mio… ’

Mi distacco dal contatto delle nostre bocche, per prendere una boccata d’aria. Gli libero i capelli dalla mia stretta, scendendo ad accarezzargli le spalle nude e toniche “ Christian ” gli sussurro su di giri.

Mi zittì con la sua bocca. Quelle labbra meravigliose sigillarono le mie, obblique, umide, ricoprendo interamente le mie. La sua lingua guizzò vogliosa contro le mia, vogliosa ed affamata. Nel frattempo, le sue dita iniziarono lentamente a farmi scendere le spalline del reggiseno.

Quando, completata l’opera si apprestò a sganciare i ferretti della chiusura, si scostò quel tanto da potermi guardare negli occhi… nel suo sguardo affamato, una sola domanda affiorava…

< posso? >

Libera di pensare ma ancora un po’ in imbarazzo, fisso il mio sguardo nel suo… ‘ sono davvero pronta, a condividere l’intimità con un altro uomo? ’ la risposta alla mia domanda, mi giunge proprio da lui.

Sta aspettando una mia risposta. Mi guarda senza farmi alcun tipo di pressione… è davvero disposto ad aspettarmi!

‘ cosa posso volere di più? ’

Con un sorriso, alzo la testa e lo bacio “ ti amo Christian ” gli mormoro in risposta alla sua muta domanda. A quel punto apre i gancetti ed il mio reggiseno vola via!

Tengo gli occhi fissi nei suoi…

Molto lentamente, distoglie lo sguardo dal mio per abbassarlo sul mio seno esposto. Lotto contro la tentazione di coprirmi, tenendo le mani ancorate alle sue spalle. Gli conficco le unghie nella pelle, quando in uno scatto si abbassa su un seno e lo bacia.

Rendendomi conto di quanto fatto, farfuglio imbarazzata “ mi dispiace Christian… non so… ” ma non mi fa completare la frase, che mi blocca con le sue labbra che con passione, mi coinvolgono in un bacio capace di farmi sciogliere completamente.

“ sei bellissima Anastasia ” mi sussurra infine “ non hai motivo di vergognarti ”

Con il cuore a mille, lo abbraccio… facendo entrare in contatto per la prima volta i nostri petti nudi. Quando succede, i miei seni entrano in contatto con il solido muro del suo petto ed allora, non posso che inarcarmi contro di lui.

Facendo questo, si creò un piacevole sfregamento tra le nostre intimità, che ci portò a gemere simultaneamente “ ohhh Dio! ”

Christian scostò il viso ed iniziò a scendere verso il basso, passando prima dalla gola… che morse giocosamente, per poi approdare sul mio petto.

Mi stuzzica i seni con la lingua, prima di scendere molto lentamente verso il basso. Arrivato al bottone dei jeans, alza la testa e tenendo ancorati i nostri sguardi, apre la chiusura… ed altrettanto lentamente, gli sfila… lasciandomi teneri baci sulle gambe nude, man mano che il tessuto mi abbandona.

Deglutendo e con solo indosso le mie mutandine, lo guardo alzarsi dal letto, ed agilmente apre i suoi pantaloni e li tira giù insieme ai boxer.

E… caz…

Mio D…

Santo cielo!

Ancora intontita da quello che vedo, lentamente si avvicina nuovamente al letto… arrivato al bordo, con agilità sale sul materasso e mi raggiunge. Ad un centimetro da me, mi scorre sul corpo fino a salire a baciarmi le labbra “ ti amo Anastasia ” sussurra guardandomi, mentre con le mani, accompagna verso il basso l’ultimo indumento che mi copriva ancora.

Ormai completamente nuda, con il fiato corto e il cuore che scalpita nel petto, gli mormoro in risposta “ ti amo anche io, Christian ”

Con dolcezza e delicatezza, iniziò a disseminarmi di baci il petto.

“ oddio ” mi inarco con la schiena stringendo la presa sulla sua testa, incitandolo a continuare… “ oh sì ” gemo rumorosamente quando mi lecca e bacia il capezzolo destro, per poi dedicarsi al sinistro, prima di scendere lentamente verso il basso.

“ mhmm ” mormora prima di baciarmi i fianchi e la sommità delle cosce. Fremendo, continuo a tenergli le mani tra i capelli spronandolo a continuare.

Quando arriva a baciarmi nel mio punto più delicato, risucchiando con le labbra il mio clitoride, venni soffocando un urlo… quando mi calmai si tirò su e si allungò ancora una volta sopra di me.

Gli cingo i fianchi con le gambe e, quando il calore del mio corpo entrò in contatto con la sua erezione tesa, sia io che Christian, gememmo sonoramente.

A quel punto, come se fossimo sempre stati insieme, ci uniam in una cosa sola…

FINE FLASHBACK (*)

 

Con il viso bollente per l’imbarazzo, ritorno al presente.

‘ è stato tutto perfetto ’ penso tra me e me, continuando ad ammirare il volto di Christian.

Mi accorgo che inizia a svegliarsi dai leggeri movimenti del suo viso. Gli si formano delle rughette intorno agli occhi ed il volto, che sino a qualche secondo prima era completamente disteso, ora inizia a contrarsi.

Attendo in silenzio che apra gli occhi… mi gusto voracemente, tutte le micro-espressioni che fa prima di dischiudere le palpebre. E quando lo fa… mi specchio nei suoi meravigliosi occhi grigi!

“ Buongiorno Anastasia ” mormora con la voce ancora impastata dal sonno.

Allorché mi avvicino ulteriormente a lui e, baciandolo dolcemente gli sussurro “ Buongiorno a te, Christian ”

 

***

 

Due giorni dopo

 

Questi due giorni sono stati meravigliosi!

La mattina dopo la nostra prima notte insieme, siamo rimasti a letto per qualche altra ora a farci le ‘ coccole ’. Io ero tranquilla per Marco, perché avevo già preventivato con mamma che sarei andata a riprendere il piccolo verso ora di pranzo!

Ma alla fine, è stata una telefonata a farci alzare… era suo fratello che voleva organizzare una serata tutti insieme… naturalmente il tutto, con la complicità delle mie amiche!

Una volta alzati, abbiamo fatto colazione e poi con calma e dopo un’infinità di baci, mi ha riaccompagnata a casa mia. Durante il viaggio in macchina, siamo rimasti d’accordo che dopo un paio di giorni, ci saremmo incontrati per fargli conoscere Marco.

Ed è quello che faremo oggi!

In questo momento sono quasi giunta al luogo dell’incontro. Cammino per strada, tenendo Marco per la mano. Ho suggerito di fargli incontrare in un bel parco, così il piccolo si può anche divertire con qualche amichetto… e naturalmente Christian, ha immediatamente accettato.

Mentre siamo quasi arrivati, in mente mi sopraggiunge la reazione di mamma quando sono andata a riprendermi Marco.

 

INIZIO FLASHBACK

Inserisco le chiavi nella serratura ed apro la porta.

Dalla cucina provengono rumori inconfondibili, accompagnati dalle amorevoli risate del mio bambino e di mia madre. Sorrido ed entro in casa, posando la borsa all’entrata.

Prima di varcare la soglia della cucina, mi libero della giacca e l’appoggio su una sedia. Appena varco la porta, scoppio a ridere.

Marco e mia madre, sono ricoperti interamente di farina… mamma è in piedi, vicina al ripiano della cucina mentre Marco, è in piedi su di una sedia e tiene tra le sue manine, uno sbattitore elettronico in funzione.

È proprio il mio piccolino a vedermi per primo “ MAMMA ” urla lasciando di colpo l’elettrodomestico, che sbatte sulla penisola sollevando una nuvola di farina.

Scende velocemente dalla sedia e mi viene incontro abbracciandomi le ginocchia. Mamma per lo spavento, fa cadere una confezione di uova ed io, non posso che restare immobile a guardare la catastrofe.

 

“ la prossima volta, avvisami prima di lasciare di colpo un elettrodomestico acceso! ” dice mamma mentre guarda fintamente arrabbiata il mio bambino, che seduto sulle mie ginocchia, ascolta le parole della nonna a testa bassa.

Vedendo la sua reazione, mamma si inginocchia di fronte a me e dopo avermi fatto l’occhiolino, si rivolge a Marco “ tesoro… la nonna non è arrabbiata con te ” alle sue parole, il mio bambino alza la testolina e guarda mia madre “ devi stare solo attento perché può essere pericoloso… ok? ”

Lui annuisce prima di sporgersi verso di lei per farsi prendere in braccio. Quando è tra le sue braccia, le bacia una guancia e le sussurra “ cusa nonna ”

Sorrido, vedendo mia madre andare in brodo di giuggiole stringendo il nipote!

Ma il mio divertiremo dura pochissimo… perché appena Marco, lascia la stanza per andare dal nonno Bob, mia madre mi guarda con un ghigno che mi fa accapponare la pelle.

“ mamma… no! ” la ammonisco, alzandomi dal divano per andare dal mio bambino.

Ma lei velocemente, mi afferra per un braccio e mi costringe a sedermi nuovamente “ adesso tu… mi racconti tutto Anastasia ”

Alzando gli occhi al cielo, sbuffo sapendo perfettamente che non riuscirò a farla desistere.

FINE FLASHBACK

 

“ mamma quando arriviamo? ”

È la vocina di Marco a farmi tornare al presente… mi giro per guardarlo e lo trovo intento a fissarmi, con i suoi occhietti azzurri spalancati.

Gli sorrido prima di rispondergli “ tra pochi minuti tesoro ” alle mie parole, mi sorride di rimando e torna a guardarsi intorno.

Io invece, sospiro cercando di restare calma.

Quando siamo a pochi metri dall’entrata, mi fermo un secondo… abbasso nuovamente lo sguardo sulla testolina mora di mio figlio ed estivamente sorrido. Si guarda attorno tutto contento, non vede l’ora di giocare!

Sono un po’ in ansia, se penso ad una possibile reazione negativa di Marco… cerco di stare tranquilla… di pensare positivo… ma non è facile!

In questi giorni ho provato a prepararlo… gli ho detto che, dobbiamo incontrare una persona, che mi farebbe piacere fargli conoscere… un mio amico ‘ speciale ’.

In un primo momento, ha reagito con cautela… mi ha chiesto perché, deve incontrare questa persona. Ho sorriso sentendolo parlare… mi è sembrato quasi un marito geloso!

Da quando ho divorziato da Jack, Marco ha sviluppato un forte senso di possesso nei miei confronti. Non avendo un uomo in casa, è come se gli è venuto spontaneo, associare la figura maschile ad un pericolo per lui.

Ecco perché, non ero molto propensa a fargli conoscere Christian così presto!

Ma nei miei ultimi appuntamenti, ha iniziato a fare i capricci ogni volta che dovevo uscire. Mamma mi ha rassicurata, dicendomi che anche io quando ho conosciuto Bob, ero diffidente… ma che poi tutto è andato per il meglio.

Forse, percepisce il fatto che non ho mai avuto un compagno dopo Jack, come un voler ‘ preservare ’ la sua figura.

Però, dopo quell’attimo di differenza è prevalsa la sua curiosità! È pur sempre un bambino di 4 anni… ha cominciato a domandarmi chi fosse… come si chiama… quanti anni ha.

Quando mettiamo piede nel parco, siamo immediatamente circondati da alberi pieni di foglie… bambini corrono in giro, rincorrendosi l’un l’altro. Marco, appena vede tutti quei bimbi freme per raggiungerli ed io, lo devo stringere a me per fermarlo.

Alza svelto la testolina verso di me e mi guarda implorante “ Mamma voio giocale ”

Sorridendogli, mi accovaccio di fronte a lui “ lo so tesoro… ” gli accarezzo i capelli mori e guardandolo nei suoi occhioni azzurri, continuo “ …potrai giocare dopo, te lo prometto ” dico rialzandomi in piedi “ andiamo verso la fontana amore… ti ricordi che ti devo presentare qualcuno? ”

‘ è da quando abbiamo stabilito l’incontro, che Christian è un po’ in ansia! ’ penso mentre guardo mio figlio ‘ vuole fare bella figura con lui… ’

All’inizio mi guarda stralunato… non capendo chi deve incontrare… poi, si illumina tutto e sorride “ l’amio seciale di mamma! ” esclama, facendomi tirare un sospiro di sollievo “ si tesoro… proprio lui! ”

E con una piccola vena di positività, ci inoltriamo nel parco alla ricerca di Christian…

 

POV CHRISTIAN

 

Aspetto con impazienza e un pizzico di ansia, l’arrivo imminente di Anastasia e Marco.

Seduto su una panchina di fianco alla fontana, guardo i bambini correre qua e là… le mamme e papà, che vigilano i figli da lontano. Sospiro pensando che fino a poco tempo fa, non avrei mai pensato di volere una famiglia… credevo fermamente, che le relazioni sadomaso fossero l’unica strada per me, ed invece…

La notte passata con Anastasia, mi ha aperto ad un mondo completamente nuovo… è stata l’esperienza più bella della mia vita! Ho finalmente compreso, cosa significa fare l’amore con una persona… e paragonando le due cose, ho capito fino in fondo che tutto il sesso che ho fatto sino ad ora, è solamente una manifestazione fisica dei bisogni carnali.

Quella mattina non volevo assolutamente abbandonare il letto… avrei volentieri continuato a baciarla e ad accarezzarla, ma… ci ha pensato Elliot con la sua chiamata a distruggere i miei progetti!

Fino ad ora, non ho mai conosciuto il vero piacere… non sapevo cosa vuol dire, stare a letto con una donna ed apprezzare davvero quel momento perfetto… prima di Anastasia, era tutto vuoto e privo di calore… era disgustoso, come è disgustosa la donna che me lo ha insegnato!

Invece da quando conosco Anastasia, mi si è risvegliato dentro, un istinto che non sapevo di avere. Sospiro guardandomi attorno… sono tutti così felici… ‘ voglio anche io questa felicità ’ ammetto a me stesso… ‘ desidero avere una famiglia tutta mia ’.

Spero che oggi vada tutto bene… voglio piacere al piccolo!

Era già un po’ che pensavo ad incontrare il bambino… ma avevamo concordato insieme, che fosse meglio aspettare ancora un po’ di tempo. Ma dopo aver visto e percepito l’angoscia di Anastasia, abbiamo rivalutato la nostra decisione ed abbiamo deciso di anticipare l’incontro!

In questi ultimi due giorni, ho pensato molto a come approcciarmi a Marco! Ho pensato alle mie opzioni con assoluta calma… posso essere una figura di riferimento maschile… oppure un amico… o ancora, una presenza silenziosa nella sua vita. Ero completamente in panico… con Anastasia ho cercato di mantenere una ‘ facciata ’ ma, non credo di esserci riuscito molto.

Quello che mi preoccupa davvero, è che sono consapevole che da questo incontro, si deciderà il mio futuro con Anastasia! Perché so bene, che la felicità di Marco è essenziale per Anastasia… riflettendo su tutto questo, mi sono chiesto…

‘ e se non gli piaccio? ’

‘ e se sentisse la mia presenza come una minaccia? ’

Non so proprio come comportarmi…

Ieri sera poi, ho toccato il fondo…

Durante una telefonata con mamma, mi sono lasciato sfuggire il nome di Anastasia… e naturalmente Grace, come qualsiasi altra madre, ha voluto che le raccontassi tutto! Quando ho iniziato a raccontare, ha cominciato ad emettere gridolini eccitati…

Sorrido ripensando alla sua reazione, quando ha appreso dell’esistenza di una donna nella mia vita…  “ ohh Christian… come sono felice… non sai che regalo meraviglioso mi hai appena fatto ”

Dopo di che, le ho confidato i miei timori su Marco e lei mi rassicurato dicendomi semplicemente “ tesoro… i bambini hanno il fantastico potere di percepire le emozioni altrui… se tu Christian, ami sua madre e il piccolo lo sente, ti posso garantire che buona metà dell’opera è fatta ” per poi aggiungere  “ sì semplicemente te stesso tesoro… magari compragli un giocattolino  ”

E così ho fatto… stamattina prima di precipitarmi qui, mi sono fermato nel migliore negozio di giocattoli di Seattle ed ho acquistato per la prima volta in vita mia, un gioco per un bambino.

E prima di chiudere la chiamata, ha aggiunto “ ah e Christian… naturalmente la voglio conoscere! ” e in sottofondo, l’ho sentita dire  “ appena torna Carrick, glielo devo assolutamente dire! ”

Scuoto la testa e volgendo lo sguardo verso la stradina principale del parco, li vedo.

Anastasia e Marco… mano nella mano…

Il mio povero cuore, da uno sprint impressionante… accelera le pulsazioni all’improvviso, lasciandomi senza fiato… tremante, recupero il sacchetto regalo di fianco a me e mi alzo dalla panchina, aspettando pazientemente che mi raggiungano.

Man mano che si avvicinano, inizio ad ammirare la bellezza abbagliante della scena che ho davanti a me… il piccolino, si guarda intorno entusiasta mentre Anastasia, mi sorride amorevolmente… anche se, con un’ombra nello sguardo.

‘ è preoccupata anche lei ’ rimugino tra me e me…

Sospirando mi raddrizzo ulteriormente e dopo averle sorriso anche io, mi dico da solo ‘ questo non è il momento di essere codardi Grey… ami sua madre e di conseguenza, ami anche lui! ’

Quando sono ormai a pochi passi da me, mi faccio avanti e li raggiungo.

“ ciao Anastasia… ” la saluto cordialmente, anche se in me freme il desiderio di stringerla forte tra le mie braccia e baciarla “ …e tu, devi essere Marco ” dico, abbassandomi sulle ginocchia per essere alla sua altezza “ io mi chiamo Christian… la tua mamma mi ha parlato così tanto di te, che non vedevo l’ora di conoscerti ” mentre parlo, mi specchio nei suoi meravigliosi occhi azzurro cielo.

Lo stesso sguardo azzurro, che mi emoziona e mi ha fatto innamorare perdutamente… 

“ avvero? ” mi domanda guardandomi con curiosità.

Anastasia ridacchia smorzando la tensione e seguendo il mio esempio, si inginocchia anche lei davanti il figlio “ ma certo che si, amore mio ” gli accarezza una guanciotta “ io parlo solo di te con le persone… e sai perché? ” la testolina nega, facendomi sorridere intenerito da quanto amore intercorre tra i due “ ma perché tu Marco, sei la cosa più bella che ho e naturalmente, io da brava mamma, voglio dire a tutti quanti che ho il bambino più dolce e bello del mondo ” alle parole della madre, sul visino del piccolo si apre il più bel sorriso di tutti… ed io, mi innamoro ancora di più di loro.

Vedere dal vivo, per la prima volta, l’amore tra loro mi lascia senza respiro e ancora di più, adesso, desidero far parte della loro vita!

Schiarendomi la gola silenziosamente, mi rendo conto che entrambi mi stanno guardando…

Preso dal panico, restituisco uno sguardo allarmato ad Anastasia che forse intuendo la mia paura, mi viene in soccorso “ tesoro ” richiama l’attenzione del figlio “ Christian ti ha salutato prima… cosa si dice ad una persona appena conosciuta? ” gli domanda facendogli l’occhiolino.

Il piccolo ridacchia piano, prima di girarsi verso di me ed esclamare “ Io ono Malco Hyd, iacere di cooscelti ”

 

***

 

Seduti sulla panchina, guardiamo insieme giocare il bambino. Appena finite le presentazioni, gli ho dato il mio regalo.

Anastasia mi ha specificato che non era necessario, ma io le ho semplicemente risposto, che mi andava di farlo e basta… in tutto questo, Marco aveva già scartato il suo regalo e direi che ha apprezzato.

Gli ho preso un paio di macchinine… non so perché, ma appena le ho viste, mi sono immaginato il piccolo Marco, che ci giocava seduto nella mia cucina! Così senza rifletterci oltre, le ho prese e pagate.

E adesso il suddetto bambino, è seduto su un tronchetto e gioca proprio con le due macchinine…

“ possiamo dire che è andata bene ” la voce di Anastasia, mi distrae dal piccolo e mi fa girare verso di lei. Mi guarda felice e rilassata “ si Anastasia… è andata bene ” le rispondo prendendole amorevolmente la mano.

Mi restituisce la stretta ed insieme, torniamo ad ammirare il piccolino “ è veramente un bambino eccezionale ”

“ grazie Christian ” sospira profondamente, attirando la mia attenzione “ vorrei solamente che suo padre fosse più presente… ” mormora tenendo lo sguardo fisso davanti a sé “ …avvolte mi domando se è colpa mia, la sua poca presenza nella vita di nostro figlio ” ammette in fil di voce.

Sorpreso dalle sue parole, le lascio momentaneamente la mano, per farla girare verso di me “ Anastasia… ascoltami attentamente ” le prendo il mento tra le dita per farmi guardare “ tu sei la madre migliore che quel bambino potesse desiderare… ” le indico Marco con il mento, mentre la lascio andare per stringerle entrambe le mani nelle mie “ …e se suo padre è tanto stupido da perdersi qualcosa di così bello… dolce e puro… non è certamente colpa tua ”

I suoi occhi mi parlano… si riempiono di lacrime emozionate e mi trasmettono con il silenzio, tutti i suoi sentimenti.

Con voce tremula mi sussurra “ grazie Christian ” una goccia di rugiada le scivola sulla guancia mentre aggiunge “ ti amo ”

Sorridente, le asciugo la gota e le mormoro in risposta “ ti amo anche io ”

E lì, facciamo un piccolo errore… presi dai nostri sentimenti, ci baciamo a fior di labbra.

 

POV ANASTASIA

 

Il pianto di Marco, mi fa ricordare dove sono!

Mi scosto di scatto da Christian, che altrettanto allarmato si gira come me nella direzione del pianto del mio bambino. Marco è immobile… ci guarda con i suoi occhioni spalancati.

Sia io, che Christian non sappiamo che fare…

Deglutisco e mi inumidisco le labbra secche. Faccio per alzarmi dalla panchina, ma è Marco a precedermi… scatta in piedi sulle sue gambette e si precipita da me.

Si abbarrica alle mie gambe, infilandosi in mezzo a noi due.

Con le gambe, fa spostare Christian, che subito si fa più in là. Preoccupata, alzo lo sguardo sul mio uomo e vedo, che guarda Marco non sapendo bene cosa fare. Con ancora mio figlio stretto alle mie gambe, cerco di tranquillizzare Christian con lo sguardo.

Tento di trasmetterli un po’ di calma, ma prima che possa fare altro, è ancora una volta Marco, a prendere in ‘ mano la situazione ’… slaccia le braccia dalle mie ginocchia e velocemente, mi sale in braccio.

Posiziona la testolina sotto il mio mento… le mani, aggrappate alla mia giacca… e, il volto rivolto verso Christian. Non posso vedere l’espressione con cui lo sta guardando, ma immagino che non sia un sorriso perché, Christian ha disegnata sul viso un’espressione ‘ impaurita ’.

“ la mamma è mia ” esordisce con la sua vocina arrabbiata.

Se non mi troverei in una situazione tragica, sarei scoppiata a ridere… e posso immaginare, che sia lo stesso per Christian. Lancio uno sguardo al diretto interessato dell’affermazione di mio figlio, e gli sorrido per tranquillizzarlo…  ho capito perché sta reagendo così!

‘ è la prima volta che mi vede baciare qualcuno… è lui quello che bacio solitamente ’ sorrido interiormente, cercando le giuste parole ‘ in fin dei conti, quando mi sono separata da Jack aveva appena 2 anni… senza contare, che prima sono stata molti mesi in missione ’

Lo abbraccio e gli bacio i capelli “ tesoro ” parlo a bassa voce, tenendo le labbra contro la sua testolina “ certo che la mamma è tua ” lo scosto quel tanto che basta per incontrare i suoi occhioni azzurri “ non devi mai avere paura che qualcuno mi possa portare via da te! ”

Mi guarda un secondo, prima di sussurrare “ ma ui, ti ha basiata ui ” e mi mette un ditino sulle labbra.

Sorridendo, gli bacio teneramente le dita e gli rispondo “ si è vero tesoro… mi ha baciata sulla bocca ” mi sporgo verso di lui e lo bacio sulla sua boccuccia. Al mio gesto sorride e mi bacia di rimando anche lui… dopo di che, mi abbraccia stretta stretta.

Sospirando, lo stringo a me ed incrocio lo sguardo, con gli occhi di Christian… ci fissa più sereno, quasi commosso direi. Restiamo immobili così, per qualche minuto…

Questa volta è Christian a parlare… si avvicina lentamente a noi e cerca il mio sguardo, per avere il via libera… gli sorrido, annuendo impercettibilmente e gli mimo “ ti amo ”

Anche lui, mi risponde mimando un tenero “ ti amo ” e quando è affiancato a noi, tocca lievemente un braccino di mio figlio.

Quest’ultimo gira la faccia e quando si accorge che è Christian, si stringe ancora di più a me e dice un sonoro “ nooo è mia mamma ” e così dicendo strofina il viso nel mio petto.

Sorridendo, Christian non demorde e ci prova nuovamente… ottenendo lo stesso risultato, si china su di noi e dopo avermi fatto un occhiolino, si avvicina al piccolo orecchio di Marco.

“ Marco ” lo chiama dolcemente, con un tono di voce talmente dolce e tenero, da farmi emozionare. Il piccolo sussulta e si stringe ulteriormente contro di me… ma Christian continua “ non voglio portarti via la tua mamma ” inizia a dire sussurrandogli nell’orecchio “ so bene che è la tua mamma e ti giuro, che sarà per sempre tua ”

Sentendolo così convinto, Marco allenta la sua stretta ed alza leggermente il volto… lo gira verso Christian “ avvelo? ”

Sorrido alla sua domanda piena di speranza… anche Christian, sorride “ davvero Marco ”

Restiamo tutti e due in silenzio… in attesa, della sua prossima ‘ mossa ’… ed ecco…si scosta da me e di conseguenza, anche Christian si raddrizza.

“ alola pelche hai basiata? ” chiede con tono indagatore.

“ mhmm ” Christian rimane interdetto dalla domanda e non sapendo che dire, rimane in silenzio.

Intervengo io per salvare la situazione “ amore ” Marco si gira svelto verso di me “ sai che la mamma è grande, vero? ” inizio il mio discorso, in modo da fargli comprendere bene. Lui annuisce felice ed allora continuo “ quando si diventa grandi, ci si bacia per dire ti voglio bene… ed è quello che abbiamo fatto io e Christian! ”

Distolgo lo sguardo da mio figlio, per incontrare quello di Christian… mi guarda sorridente. Riporto velocemente lo sguardo su Marco “ ti avevo detto che lui è un mio amico speciale… e gli voglio tanto bene amore! ”

Resta in silenzio per qualche secondo… ‘ chissà a cosa sta pensando? ’ mi chiedo… all’improvviso si gira verso di Christian “ e tu, ene mamma? ”

Il diretto interessato, si fa più vicino e con uno scatto, prende in braccio il bambino… gli sorride nuovamente “ si Marco… voglio tanto bene alla tua mamma ” gli solletica la punta del nasino, cosa che fa ridere mio figlio.

Facendosi serio un istante, Christian si avvicina a lui e gli sussurra “ ti prometto che non ti porterò via la tua mamma… vorrei solo avere ,un pezzetto del suo immenso e meraviglioso cuore! Me lo permetti, piccolino? ” gli chiede dolcemente.

Mio figlio in risposta, resta zitto qualche minuto… poi all’improvviso, si abbarrica al suo petto ed esclama “ a ene ”

Mi porto le mani sul petto emozionata… e guardando i due uomini più importanti della mia vita, mi commuovo profondamente.

‘ è davvero arrivato il mio momento ’

 

***

 

Tre giorni dopo

  

Seduti in macchina, stiamo andando da Ray!

Ieri mattina, mi ha chiamato papà e mi ha chiesto se gli posso portare il bambino. Così ci siamo messi d’accordo per oggi pomeriggio.

In questi giorni, Marco non ha fatto altro che parlare di Christian… quando poi ha saputo che quest’ultimo, è il cognato di Katherine… ohh mamma mia!

Ha iniziato ad urlare per la contentezza…

Decisamente, è andata bene!

Il suono del mio cellulare, mi distoglie un secondo dalla strada. Lo ignoro, perché non posso rispondere… e dopo pochi squilli, la suoneria cessa.

Ma dopo pochi secondi, riprende a suonare… allora, accosto la macchina e prendo il cellulare.

Jack.

Sarei tentata di ignorarlo, ma poi penso… già non chiama mai e non si fa vivo, se non gli rispondo neanche quelle rare volte, in cui si ricorda di avere un figlio…

Sospirando, mi giro verso i sedili posteriori “ amore… è papà ”

Immediatamente si illumina in volto e si protende per afferrare il cellulare… risponde svelto e grida “ PAPÀ ”

Vedendo quanta felicità lo anima, sorrido e mi giro per rimettere in moto il mezzo. Marco, intanto racconta tutto quello che vuole a Jack.

Sto guidando, ma tendo l’orecchio per seguire la conversazione… rido, quando gli dice che stiamo andando da Ray. Mi diverte sempre il modo in cui chiama il nonno!

Improvvisamente… non so cosa gli avrà domandato Jack… ma Marco…

“ papà, mamma mi ha fato conocele il uo amio speciale e si basiano sula boca ”

Istintivamente mi irrigidisco… immaginandomi la sua faccia in questo momento.

  
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