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Autore: endlessly0    06/01/2021    0 recensioni
"Aria, guardami."
Non avevo intenzione di parlare alla sua schiena, lei non pareva pensarla allo stesso modo. Ostinata continuava a darmi le spalle, ignorando la mia perentoria richiesta.
"Guardami ho detto!"
Alzare la voce di un paio di tacche fu sufficiente per smuovere la donna. Dapprima voltò solo la testa di lato, osservandomi di sbieco, poi lentamente come se stesse forzando ogni singolo muscolo per riuscirci si voltò completamente verso di me.
Eravamo abbastanza vicini perché lei fosse costretta ad alzare il viso per riuscire a guardarmi negli occhi. Dalla sua espressione traspariva solamente astio, ma sapevo benissimo fosse soltanto una facciata dietro la quale si nascondeva un turbamento ben più profondo e doloroso.
Alzai appena una mano per poi farla ricadere mollemente sul fianco, sopprimendo l'istintiva reazione di toccarla, accarezzarla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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WALTER

Non voglio annoiarvi troppo, quindi sarò breve anche perché non amo parlare della mia storia soprattutto per gli avvenimenti di appena quattro anni fa. Sono ancora vividi nella mia testa, come il più terribile e spaventoso dei film horror mai creati, una tragedia che porterò sempre con me, a lacerarmi il cuore, in ogni momento del giorno e della notte. Ma tralasciando tutto questo, perché non ne ho la forza mentale ma nemmeno fisica per riaffrontare certi ricordi, vi dico che sono nato in una soleggiata giornata di Marzo, nell'ormai lontano anno del 1980.

A Hogwarts sono stato smistato nella casata di Serpeverde, come mio padre prima di me. 

Il mio carattere orgoglioso, abbastanza distaccato e spesso scorbutico, un po' con la puzza sotto il naso non poteva portarmi sicuramente altrove.

Conobbi mia moglie all'età di 16 anni, Helen, era una Corvonero, e per quanto all'inizio non la sopportassi e anzi, tentassi di ignorarla ed evitarla, alla fine mi fece inevitabilmente innamorare di lei, tanto che trasformò in parte la mia indole. Divenni più aperto mentalmente verso chi era diverso da me e dai miei compagni Serpeverde, più gentile e disponibile, addirittura più sorridente e allegro, tanto che i miei amici più stretti iniziarono a dubitare che quella Corvonero, all'apparenza così dolce e indifesa, avesse potuto usare un qualche sortilegio contro il loro amico.

 In effetti un sortilegio lo aveva fatto, ma era quello per cui non serviva una bacchetta, né chissà quale strana conoscenza magica: semplicemente con l'amore e l'affetto che dimostrava e suscitava in me ogni giorno, mi stava lentamente cambiando in meglio.

Un paio d'anni dopo la fine della scuola ci siamo sposati. Abbiamo viaggiato, abbiamo nutrito il nostro sentimento, abbiamo anche discusso, certo, e nemmeno poche volte, il più delle volte per causa mia e della mia testardaggine. Ma poi siamo sempre tornati ad amarci più di prima.

E poi appena 9 anni fa, è nato il mio tesoro più prezioso. La mia piccola Alyssa. Era la cosa più bella che avessi mai fatto in tutta la mia vita e me ne resi conto non appena me la misero tra le braccia. Così simile a sua madre fisicamente, ma anche caratterialmente. Stravedevo per lei, come solo un padre può fare.

Le mie donne erano la mia vita. Ma questa vita mi è stata strappata via. Ed è qui che mi fermo, perché il ricordo di loro, di quando erano al mio fianco, è l'unica cosa che mi dà la forza di alzarmi tutte le mattine e continuare ad affrontare la realtà, e non voglio spazzare via questo piccolo, caldo, lume di mera felicità raccontando quel che è successo dopo.

L'unica persona ad essermi rimasta davvero vicina è stata Aria Owen, mia ex compagna Serpeverde e migliore amica di Helen. Prima di quella notte, sapevo di non esserle mai stato particolarmente simpatico, solo con il tempo e per rispetto verso mia moglie aveva imparato ad accettarmi e sopportarmi. Ma ad oggi è diventata la mia confidente, mi è stata vicina nei momenti più bui e di nera depressione, quando ero lì lì per farla finita con il resto del mondo. Nei primi tempi è stata ogni giorno a bussare alla porta di casa, a supportarmi, a spronarmi ad andare avanti, poi vedendo che piano piano nel trascorrere dei mesi e degli anni stavo iniziando a risollevarmi abbiamo preso un accordo, quello di incontrarci una volta a settimana da qualche parte, preferibilmente in un pub, così che lei potesse accertarsi del mio stato ed io avessi la possibilità di sfogarmi o di raccontarle qualcosa di nuovo della mia vita. 

Il nostro rapporto si è rafforzato, io le sono immensamente grato e tento di ricambiare offrendole il mio aiuto ed i miei consigli per altri ambiti del suo trascorso.

 

ARIA



Aria è nata in una famiglia ricca dove ha sempre ottenuto tutto ciò che desiderava. Gli Owen sono stati smistati nella casa dei Serpeverde da sempre, e quando arrivò il suo momento, anche Aria trovò dimora tra gli stendardi verde e argento. 

C’era qualcosa che la distingueva in modo deciso dagli altri Serpeverde, qualcosa che Aria non riusciva a sopportare: tutti amavano in modo maniacale le Arti Oscure. Aria no, non la affascinavano quanto le altre materie, come pozioni ad esempio, in cui anche una sola goccia di un infuso poteva cambiare il colore e la densità di una miscela. 

Allora perché era finita tra i Serpeverde? Perché anche lei era maledettamente ambiziosa. Chi aveva provato a sfidarla non era mai uscito del tutto incolume. Inoltre, fin da piccola, le era stato inculcato che dei mezzosangue non bisognava fidarsi, che la razza purosangue era il solo futuro per il mondo della magia, e che i babbani non erano altro che umani incapaci di aprire la mente e il corpo alla delicata arte della stregoneria.

Qualcosa ad Hogwarts però la cambiò. La ragazzina che non voleva parlare con nessuno e che nascondeva la sua timidezza dietro battutine sprezzanti, trovò una vera amica sul vagone dell’espresso per Hogwarts. 

Lì Aria, per la prima volta, conobbe Helen, una giovane che la spinse ad aprirsi con lei. 

Il cappello parlante decise che Helen doveva essere una Corvonero ma questo non impedì che l’amicizia tra le due ragazzine non continuasse. Helen era la migliore amica di Aria, e per quanto quest’ultima avesse compagni e amici Serpeverde, la Corvonero era diventata la sua preferita. 

Crescendo, Aria, si trovò in completo disaccordo con i suoi coetanei di casata, che volevano sempre più avvicinarsi al mondo delle Arti Oscure, sempre più affascinati e rapiti dall’idea di avere un giorno gloria e potere. Riusciva a comprendere come cariche di alto prestigio fossero importanti per loro, ed infatti lo erano anche per lei, ma arrivarci con inganni e sotterfugi no, quello non lo comprendeva.

Crescendo non interruppe i rapporti con tutti i Serpeverde, anzi, con uno in particolare rimase in stretto contatto: Walter Brown. 

Walter sposò la sua amica Helen, cosa che lei non aveva mai approvato. Fin da quando erano iniziati ad uscire insieme, Aria non aveva tenuto per sé i suoi pensieri sul giovane Serpeverde tre anni più grande. Sapeva chi era ancor prima che Helen lo trovasse carino, e ad Aria non piaceva. Non si aspettava però che Helen facesse un’altra delle sue magie, e riuscisse a trasformare anche Walter in una persona migliore, come aveva fatto con lei. Non era ancora convintissima della buona fede del Mago quando i due si sposarono, ma era felice per la sua migliore amica. 

Passarono gli anni e si dovette ricredere… Walter era un marito e padre stupendo. Amava le sue due donne, Helen e la figlia Alyssa, e accettava la compagnia di Aria che prese posto come ‘zia’ all’interno di quella famigliola felice. Ad Aria piaceva passare i il tempo con loro anche se non mancavano le pungenti battutine che si scambiava con leggerezza con il marito dell’amica. 

Tutto era perfetto e bello, ma non fu così per troppo tempo. 

C’erano strane voci in giro, voci che affermavano che qualcosa di oscuro stesse accadendo. 

Molti non vollero crederci, ma quando la piccola Alyssa e Helen perirono per mano di un pazzo mangiamorte, non c’erano più dubbi, qualcosa stava per succedere. 

Passarono anni di sconforto, ed Aria si ritrovò ad essere l’unica persona rimasta a Walter. Entrambi avevano difficoltà ad aprirsi con l’altro, perché entrambi conservavano un pezzetto delle persone a cui avevano voluto bene. 

Prima di morire Helen, inconsapevole del suo tragico destino, aveva fatto promettere all’amica che se fosse successo qualcosa a lei, si sarebbe presa cura del marito e della piccola Alyssa. 

Ora che neanche Alyssa era più lì a regalargli grandi sorrisi, il compito di Aria era molto più arduo. Come imporre il proprio aiuto ad un uomo che aveva perso moglie e figlia? 

Passarono giorni cupi, in cui Aria andava a fare visita a Walter tutti i giorni, cercando di dargli conforto e aiutarlo a ritornare in piedi. 

Dopo qualche tempo, tutto sembrò mettersi apposto, anche se l’ombra del passato spesso tornava a visitarli. 

 
   
 
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