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Autore: Shadow Doom    11/01/2021    1 recensioni
Sequel di "Simbolo di pace".
La sconfitta degli arcangeli ha permesso al Giappone di vivere un periodo di relativa pace, tuttavia quell'evento si dimostrerà solo la punta di un iceberg molto profondo.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Contatto

 

Come promesso, Shark inviò le informazioni sulle vittime del Fantasma che Momo iniziò immediatamente ad analizzare. Oltre ad aspetti prettamente tecnici c'erano in allegato alcuni commenti dei dottori. “ Vediamo un po', come diceva lo squalo tutti i corpi hanno il torace fratturato ed un preciso taglio alla gola. Per i medici il primo tipo di danno, a causa della mancanza di contusioni dovute a colpi diretti e la diffusione dell'area d'impatto, è dovuto ad un'incredibile pressione; dieci o forse dodici volte superiore a quella terrestre”. In quel momento Momo ebbe un'intuizione “ Forse è opera di un Quirk con effetto contrario rispetto a quello di Uraraka, lei è capace di togliere la gravità a qualsiasi cosa tocchi, invece questo Killer potrebbe generare un forza gravitazionale di molte volte superiore alla norma. Se fosse così perché tagliare la gola alle vittime, la sua unicità sarebbe più che sufficiente per uccidere una persona. Magari si tratta di una sorta di marchio, di firma, come fa un pittore su un quadro. E' plausibile, molti assassini hanno adottato strategie simili, cosa che trovo raccapricciante”.

In quel momento ricevette un'altra mail da Shark contenente i luoghi dove erano stati trovati i cadaveri. “ Gli omicidi sono avvenuti in luoghi diversi e lontani tra loro; hanno solo in comune il fatto di essere stati commessi in zone scarsamente frequentate. Osaka è una città molto popolosa quindi questo restringe il campo, potrei provare a cercarlo in uno dei pochi posti rimasti isolati non ancora macchiati da quel crimine orrendo. Però sarebbe un azzardo, forse c'è un filo logico dietro le sue azioni”.

 

Momo passò tutto il pomeriggio a studiare ogni documento inerente al Fantasma, cercando di comprendere quale fosse lo scopo del killer. Scoprì che la prima vittima riconducibile a lui risalì a tre mesi fa e che da allora aveva commesso ben venticinque omicidi; cinque eroi, quindici criminali che bazzicavano quelle zone ed i restanti appartenevano alla popolazione civile. Il fatto che i suoi attacchi fossero indiscriminati, unito all'assenza di testimoni e ad un'apparente mancanza di coerenza, non permisero alla giovane di individuare uno schema preciso. Quindi non ebbe altra scelta che percorrere la strada ipotizzata precedentemente.

 

La ragazza andò ad indossare il costume, non molto diverso da quello che aveva da studentessa, successivamente iniziò a lasciare l'edificio. A pochi metri dall'uscita venne chiamata dal ragazzo che l'aveva accolta “ Momo aspetta!” “ Che c'è Josh?” “ Dove stai andando?” chiese lo stagista imbarazzato per l'outfit della giovane il quale non lasciava molto all'immaginazione, “ A cercare il Fantasma” “ Da sola? Guarda che è molto pericoloso, dovresti farti accompagnare da altri pro” “ Non serve, è altamente improbabile che lo incontri” “ Ma rimane pur sempre una possibilità” “ Stai tranquillo, so badare a me stessa, sono nella top ten per un motivo” gli fece l'occhiolino in modo rassicurante, “ Già, ma prendi questo”. Il ragazzo le passò un piccolo telecomando con un bottone rosso che Momo guardò perplessa, “ Cosa dovrei farci?” “ Basta che premi il pulsante e sapremo la tua posizione, naturalmente devi usarlo solo in caso d'emergenza” “ Mi sembra logico, lo accetto, grazie” “ E' il mio lavoro” il giovane le sorrise con un leggero rossore sul viso.

L'eroina intuì che avesse un debole per lei, ma, seppure fosse carino a preoccuparsi per la sua incolumità, non era propriamente il suo tipo. Comunque non ci vedeva nulla di male nell'instaurare un rapporto amichevole con lui, anche perché sembrava essere preparato nel suo campo.

 

Si era fatta notte quando l'eroina numero dieci raggiunse una zona di periferia che ancora non aveva registrato l'attacco del Fantasma. Quel luogo era malmesso, i vicoli bui e scarsamente illuminati rendevano il tutto più inquietante. Fu molto colpita da come una città potesse cambiare percorrendo solo qualche chilometro.

Durante il tragitto incontrò una pattuglia di eroi intenta a fermare un paio di villain, non fu necessario il suo intervento visto che i colleghi avevano la situazione sotto controllo. Tuttavia quell'evento le diede da pensare “ Nonostante ci siano dei pro in giro, ho la netta impressione che sia la criminalità a fare da padrona in questa zona. Capisco perché la popolazione non ha più una grande fiducia in noi, si sentono in pericolo e perciò hanno molta paura. Adesso più che mai c'è bisogno di un simbolo della pace, spero che Lemillion sia all'altezza del compito. So che è forte e che farà tutto il possibile per rispettare le aspettative, ma dubito che possa eguagliare All Might”.

 

Improvvisamente sentì un rumore di uno sparo, per cui decise di recarsi con cautela verso la sorgente del suono. Si ritrovò in un edificio abbandonato e completamente al buoi, quindi fu costretta a creare un torcia grazie al suo Quirk. Dopo pochi passi udì un urlo agghiacciante che la fece rabbrividire, nonostante questo proseguì prestando però sempre maggiore attenzione.

In seguito entrò in una piccola stanza sul cui pavimento c'era un uomo assalito da dolori lancinanti e vicino a lui era presente un altro individuo. Momo gli puntò la torcia addosso per vedere chi fosse, sfortunatamente il tizio indossava una lunga vesta nera, con un cappuccio del medesimo colore, che nascondeva del tutto il suo corpo. L'unica cosa che spiccava era un pugnale che brillava di una strana luce viola, Momo intuì che aveva trovato il Fantasma e perciò iniziò ad elaborare una strategia per affrontarlo.

In quel momento si udì il rumore delle sirene della polizia le quali misero in allarme il killer che, senza perdere tempo, lanciò un fumogeno per poi volatilizzarsi.

Momo si diresse verso l'uomo a terra, nonostante fosse irritata per essersi fatta sfuggire il Fantasma. “ Sta bene?” chiese in tono rassicurante, “ No, la schiena...”. L'eroina lo sollevò il più delicatamente possibile, “ Non agitarti, ti porterò all'ospedale ed andrà tutto bene” “ Il Fantasma, devo fermarlo” affermò l'uomo con rabbia prima di perdere i sensi a causa del tremendo dolore.

 

Yaoyorozu uscì dall'edificio ed incontrò una squadra di polizia, probabilmente era stata chiamata dal ferito che portava in spalla. “ Detective!” esclamò un agente, “ Non può sentirti, ha perso conoscenza. Bisogna portalo in ospedale subito, meglio non rischiare complicazioni” “ Hai ragione, chiamate un'autoambulanza!” ordinò il poliziotto ad alcuni colleghi.

 

Momo non era l'unica ad occuparsi del caso, magari quel detective aveva delle informazioni utili che l'avrebbero aiutata a risolvere il mistero del Fantasma.

   
 
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