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Autore: ItsClaire_    17/01/2021    0 recensioni
Miyuki Kaminaze sa di voler essere un Hero ma sa anche che diventarlo, per lei, non sarà così semplice.
Figlia di uno dei villain più crudeli di Tokyo, decide di mettere un punto agli abusi del padre che, da quando il suo quirk ha iniziato a manifestarsi l'ha spinta a combattere clandestinamente per riuscire a padroneggiarlo sin da subito - anche a costo della vita, e di fuggire il più lontano possibile per poter diventare tutto l'opposto di ciò che lui aveva pianificato: un hero.
I fatti narrati nella storia sono puramente inventati anche se alcuni sono stati presi come spunto dall'anime!
Genere: Azione, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Bakugou contro Bakugou



Erano ormai passata una quindicina di minuti da quando Miyuki aveva raggiunto gli altri e il professor Aizawa aveva iniziato a spiegare come si sarebbe svolta l’esercitazione.

I ragazzi erano ancora tutti in riga l’uno accanto all’alto e nessuno di loro osava aprire bocca – non volevano perdersi nemmeno una delle informazioni che Aizawa stava dando loro e Miyuki era forse quella più concentrata di tutti.

Non aveva mai partecipato a cose del genere e le esercitazioni in coppia non sapeva nemmeno cosa fossero. Le uniche volte che si era ritrovata a fare qualcosa con qualcuno non era di certo un lavoro di squadra ma bensì una lotta alla sopravvivenza. Qui invece era decisamente tutto molto più disteso.

Da quanto aveva detto Aizawa – e quanto pensava di aver capito bene lei – si sarebbero dovuti dividere in quattro squadre: tre da cinque e una da sei dato che con l’arrivo di Miyuki erano diventati ventuno. Durante tutta l’esercitazione due squadre sarebbero stati i buoni mentre le altre due i cattivi da dover fermare prima di distruggere almeno tre dei cinque edifici designati e il tutto si sarebbe svolto in un massimo di mezz’ora di tempo.

Finita la spiegazione, Aizawa prese il foglio che teneva piegato nella tasca posteriore del pantalone e aprendolo iniziò a leggere ad alta voce i nomi dei componenti delle varie squadre.

“Squadra A, quella dei buoni, sarà formata da: Koji, Ojiro, Tokoyami, Asui e Hagakure-” i ragazzi annuirono e si raggrupparono accanto ad professore che dando un’altra occhiata alla lista continuò “-la squadra B, dei cattivi invece sarà formata da: Shoji, Aoyama, Sato, Uraraka e Iida” la ragazza alla sinistra di Midoriya strinse i pugni “Ve la faremo sudare!” asserì poi convinta mentre Iida le annuiva affianco.

Una volta raggiunti gli altri, Miyuki diede una veloce occhiata a chi era rimasto in riga con loro. Le ultime due squadre di buoni e cattivi sarebbero state formate da loro e cominciò a chiedersi con chi sarebbe finita e soprattutto in quale delle due l’avrebbe messa il professore.

“Okay...” asserì lui facendo un lungo respiro “vediamo come bilanciare queste squadre.” li guardò.

“Perché siamo tutti troppo forti vero?” si pavoneggiò Denki; Aizawa posò lo sguardo su di lui “No – il ragazzo incrociò le braccia – perché Miyuki controlla quattro quirk contemporaneamente e metterla in squadra con uno di voi vorrebbe dire dare automaticamente uno svantaggio all’altra” rispose poi; Miyuki abbassò lo sguardo.

“Cosa?!” urlò Bakugou puntando l’indice contro Miyuki “Li metta tutti nella sua squadra, le farò vedere che sia con lei che senza di lei sarò in grado di fare il culo a tutti!” la guardò negli occhi e Miyuki sentì di nuovo il fuoco ribollirle nelle vene.

Aizawa sospirò “Allora, la squadra C, quella dei buoni, sarà formata da: Bakugou-”

“Cosa???” urlò di nuovo “Non potrò far saltare in aria niente!”

Aizawa lo guardò con aria abbastanza infastidita, poi continuò “Momo, Mina, Mineta – Bakugou iniziò a fumare dalle orecchie – Denki e Shoto” Miyuki si girò verso Midoriya “Siamo in squadra insieme!” disse lui sorridendole.

“E per concludere l’ultima squadra, la D, sarà formata da: Midoriya, Miyuki, Sero, Jiro e Kirishima” asserì e una volta raggruppatisi tutti, finalmente, le porte del Ground Beta si aprirono.

Facendo parte delle ultime due squadre, i ragazzi della squadra C e della D, furono accompagnati in un’altra stanza caratterizzata dalla presenza di molti schermi, per poter assistere all’esercitazione dei loro compagni. Miyuki si avvicinò ad una delle ringhiere in metallo che separavano la parete con gli schermi dal resto della stanza e vi si sedette sopra per riuscire a guardare meglio e catturare ogni minimo particolare. Poco dopo, alla sua sinistra, Shoto si appoggiò alla ringhiera e nel momento esatto in cui entrò nel suo campo visivo, Miyuki si sentì un po’ in soggezione, soprattutto perché sembrava che Shoto volesse dirle qualcosa ma invece di parlare, si limitava a fare respiri profondi e tamburellare con le dita sul metallo.

“Ehi!” la voce di Kirishima li fece sobbalzare entrambi “Cosa cerchi di fare eh? - si avvicinò – non vorrai mica corrompere il nemico!” si mise a ridere allentando la tensione – Miyuki gliene fu molto grata. Shoto alzò le mani dalla ringhiera “Assolutamente no – lo guardò – volevo solo vedere meglio cosa stavano combinando gli altri” si mise le mani in tasca. Kirishima poggiò la mano destra sulla spalla sinistra di Miyuki “Noi due ti faremo il culo!” le fece un sorriso enorme e lei annuì “Già, non posso negarlo” strinse le spalle.

“Chi farà il culo a chi?!” urlò Denki avvicinandosi ai tre “Perdonami Kirishima ma con me e Bakugou in squadra, Todoroki può solo che vincere!”

“Io non faccio squadra con nessuno!” urlò Bakugou “Siete voi che fate squadra con me! Io ordino e voi mi seguite, solo così vinceremo!” continuò dall’altro lato della stanza.

“Sembra che Bakugou prenda queste cose molto sul serio” asserì Miyuki “Ma è ovvio!” Kirishima fece pugno e pugno “Anche noi dobbiamo prenderla sul serio! In quell’arena non ci sono amici, solo buoni e cattivi! E se Bakugou è il buono e io il cattivo, stai pur certa che non mi tratterrò dal distruggerlo!” si fomentò.

“Kirishima ha ragione! Saremo l’uno contro l’altro proprio come in uno scontro vero! - le puntò l’indice contro – Nessuno sconto!”

“Squadra A siete in posizione?” la voce di Aizawa risuonò nella stanza e tutti si girarono verso lo schermo che in quell’istante mostrò i ragazzi tutti in gruppo sul tetto di un edificio che annuivano e dicevano qualcosa che i ragazzi purtroppo non sentirono “perfetto, squadra B?” domandò poi il professore e subito lo schermo mostrò un’altra zona del Ground beta dove c’erano gli altri.

“Al mio tre inizia l’esercitazione. Avete mezz’ora per sconfiggere i cattivi ma ricordate, se riescono a buttare giù tre su cinque edifici avete perso” metà degli schermi adesso mostravano la squadra A mentre l’altra metà la squadra B “uno… - i ragazzi si ammassarono tutti contro la ringhiera – due… TRE!” ci fu come il suono di una trombetta da stadio e nel giro di pochi secondi, entrambe le squadre si misero in azione.

“Cosa mi sono perso?” domandò Midoriya facendosi spazio e raggiungendo Miyuki, lei non distolse lo sguardo dallo schermo “Assolutamente nulla – lo rassicurò – hanno appena iniziato. Purtroppo non ho idea di dove si trovino, non conosco per niente questa mappa, spero non si rivelerà un problema quando toccherà a noi” strinse la presa delle mani sulla ringhiera. Dato come tutti stavano prendendo sul serio quell’esercitazione, Miyuki non voleva assolutamente essere da meno.

Sapeva benissimo che si trattava di un semplice allenamento ma, allo stesso tempo, da quanto le era parso di comprendere, questo genere di cose servivano soprattutto per fare esperienza sia nello sviluppare strategie in un lasso di tempo limitato, sia per imparare ad agire in ambienti ristretti o comunque delicati come le città, limitando al massimo i disastri dati dalla troppa impetuosità.

Tuttavia, la sua squadra era quella dei cattivi perciò, a dover fare la parte più difficile sarebbe sicuramente stata quella di Bakugou. Erano loro quelli che dovevano limitare i danni e fermarli prima che distruggessero cinque edifici ma, purtroppo, Miyuki sapeva che nel momento esatto in cui il professore avesse dato il via, Bakugou avrebbe completamente ignorato il suo compito e le si sarebbe scagliato addosso. Non ne era certa ovviamente, ma qualcosa dentro le diceva che sarebbe andata esattamente così.

“Andrà benone! - la rassicurò lui – Siamo stati un paio di volte qua dentro, non è difficile sapersi orientare in più, da quanto ho capito, non abbiamo edifici particolari da distruggere, saranno loro – fece un cenno verso il gruppo che si era formato attorno a Bakugou – ad avere problemi. A quanto pare prima dovranno trovarci e poi dovranno riuscire a capire quale edificio stiamo cercando di far saltare in aria” Miyuki lo guardò “Mi sembra un po’ sbilanciata come cosa. Come faranno a trovarci prima che facciamo esplodere qualcosa? E poi, saremo comunque in vantaggio.” Midoriya strinse le spalle “Sarà divertente scoprirlo!” le sorrise. Miyuki corrugò la fronte e tornò a guardare lo schermo. In quel momento, sia a sinistra che a destra si vedeva la stessa porzione di mappa – i ragazzi dovevano essersi incontrati. Man mano che l’esercitazione delle prime due squadre andavano avanti, Miyuki iniziava a farsi un’idea della mappa e di come avrebbe potuto muoversi ed era sicura che anche Shoto stava facendo lo stesso.

Da quando Kirishima si era intromesso rompendo il silenzio imbarazzante che si era creato tra i due, si era allontanato di qualche passo e aveva tenuto lo sguardo incatenato sugli schermi. Non si era nemmeno unito agli altri della sua squadra quando Bakugou aveva urlato di seguirlo sicuramente per cercare di sviluppare una strategia e assicurarsi che tutti sapessero esattamente cosa fare in modo tale da non stargli tra ai piedi.

Al contrario invece, Miyuki e la sua squadra non avevano ancora proferito parola sul da farsi e man mano che i minuti passavano, l’idea che forse avrebbero dovuto iniziare a studiare un piano cominciò a crescere nella sua testa.

“Ehi – scese dalla ringhiera e si girò verso i suoi compagni – non dovremmo organizzare una strategia anche noi?” domandò indicando con il pollice l’altro gruppo che stava confabulando da almeno dieci minuti.

Gli altri si guardarono “Purtroppo non sapendo come sarà strutturata la cosa è un po’ difficile capire come muoversi. In un certo senso invidio Bakugou che ha sempre le idee chiare” sospirò Kirishima.

Miyuki si strofinò il mento con pollice e indice destro, doveva pensare a qualcosa di utile e in fretta “Partiamo dalle basi, - li guardò – cosa abbiamo nella nostra squadra che possa farci guadagnare vantaggio?”

Jiro si grattò la nuca “Io posso sentire i rumori grazie a questi – indicò i jack che le pendevano dai lobi delle orecchie – così possiamo sapere la loro posizione in ogni momento inoltre, posso propagare il mio battito cardiaco a frequenze molto alte” Miyuki rimase attonita, non aveva mai sentito di quirk del genere “E’ fantastica questa cosa!”

“Midoriya il tuo quirk qual è?” si girò verso l’amico che, come se la lingua gli fosse andata di traverso, aprì la bocca senza però emettere alcun suono “Lancia calci e pugni fortissimi!” rispose Kirishima “L’unico problema è che se esagera si rompe come un legnetto” continuò Jiro. Miyuki guardò perplessa l’amico “In realtà adesso riesco a controllarlo un po’ meglio – si grattò la nuca – l’importante è rimanere concentrato” Miyuki si guardò le mani.

“Rimanere concentrato” ripeté in mente spostando lo sguardo sulla figura di Bakugou e proprio mentre iniziava a ribollirle il quirk dentro, lo distolse. Non doveva perdere il controllo, come Midoriya doveva rimanere concentrata. Bakugou non era un suo nemico, non era qualcuno che stava attentando alla sua vita. Era solo un suo compagno di classe, qualcuno che voleva diventare un Hero migliore di tutti gli altri e il fatto di avere un caratteraccio non voleva assolutamente dire che per lei fosse una minaccia.

Eppure, ogni volta che lo guardava, sentiva che controllarsi sarebbe stata la cosa più difficile per lei.

“...vedi? Produco nastro adesivo da qui” la voce di Sero s’intromise nella sua testa. Per quanto tempo era rimasta imbambolata a guardarsi le mani?

“E io invece, come hai già visto, riesco ad indurire ogni parte del mio corpo, anche se per pochi minuti” si aggiunse Kirishima. Miyuki si schiarì la gola “Mi sembriamo messi abbastanza bene no? In più – riguardò l’altro gruppo – abbiamo un ulteriore vantaggio.”

“Quale?” domandò Jiro curiosa; Miyuki la guardò “Non conoscono i miei punti deboli ma, soprattutto, nessuno conosce i miei punti forti” alzò un sopracciglio. Gli occhi di Kirishima si illuminarono “E’ vero! Nessuno di noi sa nulla sui tuoi quirk mentre, per gli altri, ci conosciamo tutti benissimo!”

“In più Bakugou ignora la maggior parte dei quirk degli altri” asserì tristemente Sero “oltre ad ignorarne i nomi. Io continuo ad essere chiamato faccia piatta” Miyuki si dispiacque per lui.

“Per quanto ne sappiamo, da quanto abbiamo visto in palestra – iniziò a parlottare Midoriya – e soprattutto per quanto ha potuto vedere Bakugou, ciò che abbiamo appreso su di te è che sei decisamente veloce e che riesci a padroneggiare quattro elementi. Tolto questo, rimani comunque in incognita perché nessuno sa come riesci a modellarli e farli agire insieme e sicuramente Bakugou punterà su di te sia per una questione di orgoglio per come lo hai placcato in palestra sia per riuscire a capire quanto più forte di lui potresti essere in modo tale da spingersi oltre e iniziare a superarti proprio come sta facendo con me da qualche mese a questa parte. Dobbiamo considerare anche che nella sua squadra ci sono Shoto e Kaminari e anche se tu riesci a controllare anche i loro elementi non possiamo sottovalutare il fatto che Shoto sia fortissimo con il ghiaccio ma a nostro favore abbiamo anche il fatto che Kaminari dopo un attacco a tutta forza si scarica completamente quindi sicuramente Bakugou lo userà per bloccarci nel momento cruciale poi chi altro c’è ah sì c’è Mina e anche Momo entrambe validissime avversarie anche se Momo deve conoscere la consistenza e la struttura degli oggetti che crea e per crearne alcuni ci mette moltissimo-”

“Midoriya” Miyuki gli posò una mano sulla spalla “cosa stai brontolando?”

“Eh?!” si riprese lui “Ti senti bene?” gli domandò di nuovo lei “Sei stato almeno due minuti a borbottare” gli tolse la mano dalla spalla; Midoriya si guardò intorno: i suoi compagni lo stavano guardando confusi.

“Okay allora, partiamo dall’inizio, come agirebbe un cattivo?” domandò Jiro dopo che Midoriya si fu calmato. Miyuki incrociò le braccia, “Già…” pensò “come agirebbe un cattivo?” o nel suo caso, come avrebbe agito suo padre?

“Considerando come sono partiti gli altri, ossia con la squadra A su un tetto e la squadra B in un vicolo, è da dedurre sicuramente che anche le nostre saranno posizionate così. Direi anche che è ovvio dato che essendo i buoni ed essendo già leggermente in svantaggio, sicuramente stare in alto può solo che aiutarli ad avere un quadro quasi completo della situazione sottostante.” asserì seria “Tuttavia però, non credo che nell’altra squadra ci sia qualcuno in grado di vedere a grandi distanze no?”

Kirishima guardò l’altro gruppo “No, e a parte Bakugou che può in un certo senso volare dandosi la spinta con il suo quirk e Shoto che può costruire rampe e passaggi di ghiaccio, gli altri sono tutti costretti a muoversi a piedi quindi forse lo stare in alto non è proprio una fortuna.”

“Momo però potrebbe creare un binocolo” aggiunse Jiro “anche se non so quanto tempo potrebbe metterci è comunque qualcosa che può aiutarli ad individuarci meglio.”

“Okay allora – Miyuki si abbassò e iniziò a disegnare qualcosa sul pavimento facendo uscire del ghiaccio dalla punta delle sue dita; gli altri si abbassarono con lei – da quanto ho potuto osservare dell’esercitazione dei nostri compagni è molto probabile che partiremo anche noi dalla loro stessa posizione.”

“Come fai a dirlo?” domandò Jiro “Come fai a fare questa cosa?” domandò poi Sero indicando il pavimento.

“Ho imparato a farlo da piccola quando mi annoiavo e non avevo dove disegnare – fece spallucce – e me ne sono accorta perché nell’area da cui sono partiti ci sono delle X su alcuni edifici. Quelli che hanno distrutto i nostri compagni hanno la X di colore verde ma ce ne sono altre di colore arancione. - girò la testa verso Shoto che stava ancora guardando cosa stessero facendo gli altri – Sono sicura che anche lui se ne sia accorto.” tornò a guardare gli altri.

“Tu ci avevi fatto caso?” bisbigliò Kirishima e Sero fece no con la testa. “Quello che dobbiamo fare a questo punto è decidere una strategia... – continuò a disegnare quadrati sul pavimento – Io ne avrei una ma se qualcun altro ha già pensato a qualcosa sono tutta orecchi.”

Nessuno di loro parlò.

“Midoriya?” si girò verso l’amico che con pollice e indice sul mento era tornato a borbottare.

“Nessuno di voi ha pensato a qualcosa?”

“Beh è ovvio che tu sia il Bakugou della nostra squadra – asserì Sero ridendo – penso ci affideremo completamente alla tua!” Miyuki smise di disegnare. Era davvero il Bakugou della sua squadra? La persona che decideva cosa fare e che tutti dovevano seguire? La cosa decisamente non la lusingava.

“Vi chiedo scusa...” la guardarono “non era mia intenzione fare come Bakugou, è che non ho mai fatto qualcosa del genere e dato l’entusiasmo con cui ne ha parlato prima Kirishima stavo puntando alla vittoria. Mi dispiace se vi ho fatto sentire inutili” sospirò.

“Cosa?” Jiro rise “Non è assolutamente così anzi! Non conosci i nostri quirk e prima di pensare ad una strategia li hai voluti sapere così da permettere a tutti di fare la propria parte! Bakugou non avrebbe mai fatto una cosa del genere, voglio dire, il motivo per cui lui avrebbe chiesto quali sono i nostri quirk sarebbe stata solo per capire quale lo avrebbe intralciato e quale no!” rise di nuovo.

“Già! - Sero le fece il pollice in su – Non voleva essere una cosa negativa anzi, abbiamo deciso di lasciar fare a te perché contrariamente a noi hai prestato attenzione e poi sembri una persona ferrata con le strategie! In più – indicò Midoriya – anche se solitamente è lui a fare le strategie, in questo momento non credo nemmeno ci stia ascoltando” fece spallucce.

“Sarà super interessante vedere quale Bakugou vincerà!” asserì poi Kirishima dando una veloce occhiata all’altra squadra. Miyuki li guardò e dopo qualche secondo, l’idea di essere il Bakugou della loro squadra, intesa solo come colui che aveva le idee chiare e li avrebbe portati alla vittoria, non le dispiacque più. Se davvero i suoi compagni la vedevano così e non come qualcuno che voleva prevaricare, allora sarebbe stata il Bakugou migliore che avrebbero mai visto.

“Bene – tracciò una X su un palazzo – che Bakugou contro Bakugou sia.”

Miyuki illustrò la loro strategia per i restanti quindici minuti e quanto scattata la mezz’ora suonò nuovamente la trombetta da stadio, indicando la fine della prima esercitazione, sugli schermi apparve come squadra vincitrice quella dei buoni.

A quanto pare la squadra A aveva usato Hagakure per spiare i suoi compagni e a svantaggiare la squadra B invece era stata la povera Uraraka che nel tentativo di distruggere due palazzi in una volta scaraventandoli uno contro l’altro, aveva decisamente strafatto e aveva risentito parecchio della nausea causata dal suo quirk. Oltre a ciò, Iida non si rivedeva completamente come cattivo e nonostante ci stesse provando con tutte le sue forze dato che, si trattava pur sempre di un compito, non era riuscito a distruggere assolutamente nulla anzi, si era concentrato maggiormente nel cercare di deviare la traiettoria dei pezzi di cemento che volavano per evitare che distruggessero altri edifici.

Quando i ragazzi della squadra A e B furono finalmente nella stessa stanza degli altri, questi vennero chiamati e in gruppo si diressero verso Ground Beta. Entrambe erano sicure di vincere.

Arrivati davanti al cancello il professor Aizawa indicò alle due squadre la direzione da prendere e diede loro dei fogli con sopra le indicazioni da seguire e, come aveva dedotto Miyuki, sarebbero partiti esattamente dallo stesso posto degli altri e avrebbero dovuto distruggere gli edifici marchiati di arancione.

“Wow Miyuki! Avevi ragione!” esclamò Sero mentre Midoriya leggeva le istruzioni “La nostra strategia ci porterà sicuramente alla vittoria!”

“Squadra C siete in posizione?” la voce di Aizawa risuonò per tutto il Ground Beta e dalla loro posizione, i ragazzi della squadra D riuscirono a sentire la risposta di assenso dei loro compagni.

“Non rispondete” asserì prontamente Miyuki “è sicuramente una tattica di Aizawa per vedere se siamo attenti o meno al fatto di essere in battaglia. Se dovessimo urlare come gli altri – indicò verso la direzione dalla quale erano venute le voci – sicuramente ci troverebbero.” si girò verso i suoi compagni “Siamo già in vantaggio.” gli altri annuirono e quando Aizawa domandò loro se fossero pronti, nessuno aprì bocca.

“Ve l’avevo detto di non urlare, IDIOTI!” le urla di Bakugou risuonarono come prima “Adesso loro sapranno dove ci troviamo!”

“Stai urlando tu adesso” rispose Shoto a bassa voce mentre Kaminari, Mina e Mineta cercavano di chiedere scusa.

“Bene, al mio tre...Uno – le due squadre si misero in posizione – due… - Miyuki indicò alcune direzioni a Midoriya e Kirishima – TRE!” partì il suono della trombetta da stadio e secondo le loro strategie, le due squadre partirono.

Conoscendo la direzione dalla quale erano venute le voci dei ragazzi della squadra C, Miyuki, Sero e Jiro vi si diressero mentre Midoriya e Kirishima si allontanavano verso la direzione opposta.

In base alla mappa che aveva dato loro Aizawa e alla posizione delle X che Miyuki aveva visto durante la mezz’ora precedente, ormai aveva ben capito in che direzione muoversi per fare in modo di trovarsi sia vicino ad uno dei cinque edifici sia in prossimità della squadra C in modo tale da farli cadere in trappola.

“Adesso se i miei calcoli non sono stati errati dovremmo essere abbastanza vicini. Sicuramente Bakugou e Shoto si muoveranno dall’alto mentre gli altri dovranno per forza usare le scale trovandosi sul tetto dell’edificio” asserì Miyuki mentre i tre giravano in un vicolo “Sei pronta Jiro?” la ragazza annuì e avvicinandosi ad una parete infilò uno dei due jack “Avevi ragione è questo l’edificio e si stanno muovendo nelle scale.” Sero si strofinò le mani pronto per partire all’azione “Okay quanti ne senti?” domandò Miyuki.

Jiro si concentrò “Solo quattro paia di piedi! E’ come avevamo predetto, Shoto e Bakugou si muoveranno dall’alto!” rise.

“Perfetto! Quando senti che sono vicino alla finestra fai come abbiamo stabilito. - si girò verso l’altro – Sero, tieniti pronto!” qualche secondo dopo, probabilmente quando Jiro sentì che i ragazzi si erano avvicinati ad una delle finestre, da sotto i piedi Miyuki iniziò a sentire delle forti vibrazioni che iniziarono a propagarsi lungo tutta la parete dell’edificio e, come aveva predetto lei, qualcuno venne sbalzato fuori dalla finestra. Prontamente, Sero uscì dal vicolo e lanciando del nastro adesivo dal gomito immobilizzò Mineta facendolo rimanere attaccato alla parete dell’edificio di fronte.

“Meno uno!” esclamò poi rimettendosi a correre dietro le sue due compagne di squadra che stavano scappando verso uno degli edifici da distruggere.

“Non vale così!!!” urlò Mineta che era rimasto paralizzato. Successivamente, dato il trambusto causato da Jiro e Sero, esattamente come aveva pensato Miyuki, l’attenzione di Bakugou e Shoto che erano rimasti sul tetto in attesa di un qualche movimento, si spostò verso il vicolo dal quale stavano scappando “Non crederanno che io sia davvero così stupido!” urlò Bakugou lanciandosi verso di loro con Shoto alle sue spalle “E non seguirmi stronzo a metà!” continuò ad urlare.

“Siamo nella stessa squadra” rispose Shoto scivolando sulla rampa di ghiaccio che aveva creato per poter scivolare giù.

Miyuki si guardò velocemente alle spalle e proprio dietro la testa di Sero vide i due avversari che si avvicinavano. Quando lei e i suoi compagni furono finalmente fuori dal vicolo e in prossimità dell’edificio, Miyuki aspettò che i due avessero raggiunto terra per fermarsi e poggiare una mano sulla parete del palazzo.

“Non sei un granché come cattivo non ti pare” partì Bakugou facendo scoppiettare le punte delle sue dita “avete fatto un po’ di casino.” sorrise maligno; Shoto gli si fermò accanto e nel frattempo, dietro di loro, arrivarono gli altri tre – Mineta era stato abbandonato.

“Non avete nemmeno puntato a quello più forte... – asserì notando che ne mancava uno – Ormai avete perso.” rise.

“Tu dici?” domandò Miyuki tamburellando con le dita sulla parete; Bakugou smise di ridere.

“Io credo invece che siamo ad un passo dalla vittoria” alzò un sopracciglio; Sero e Jiro trattennero una risata.

Bakugou fece saettare lo sguardo tra tutti e tre “Che cosa avete da ridere?!” urlò. Continuò a guardarli con attenzione tutti e tre. Tutti e tre. Tutti. E. Tre. Sgranò gli occhi ma prima che uno di loro potesse fare qualcosa Miyuki alzò la mano destra, Jiro si inginocchiò e contemporaneamente Miyuki lanciò un fulmine verso l’alto e Jiro propagò il suo battito cardiaco facendo perdere l’equilibrio a Kaminari, Mina e Momo.

“Ora!” urlò Miyuki e quasi immediatamente, da due punti lontani e opposti di Ground Beta, due palazzi andarono giù alzando un’enorme nuvola di polvere.

Bastardi!” i tre iniziarono a correre e prima che Bakugou e Shoto potessero raggiungerli, Sero acchiappò Jiro con del nastro adesivo e si lanciò verso un’altra direzione alle spalle di Bakugou che immediatamente fece retromarcia e li inseguì mentre Miyuki, si diede una spinta con il quirk di fuoco e schizzò verso tutt’altra direzione inseguita da Shoto.

Miyuki si guardò velocemente alle spalle e quando si fu sincerata che Sero e Jiro fossero riusciti a scampare alla furia di Bakugou, aumentò la forza della propulsione mentre sul display che aveva davanti agli occhi compariva la temperatura che stavano raggiungendo gli strumenti che portava sulle cosce.

“Perfetto” asserì girando attorno ad un palazzo per mettere ancora più distanza tra lei e Shoto “adesso vediamo se funziona. Ti prego non esplodere” fece un lungo respiro e iniziò a concentrare il suo quirk d’acqua sull’apparecchio che portava sulla coscia destra che, provocandole un po’ di solletico iniziò ad accumulare acqua.

“Sei grande Hatsume!” pensò e dopo aver girato attorno ad un altro edificio rilasciò dai piedi sia fuoco che acqua andando a generare un’enorme nube di vapore che le permise di scendere a terra pur rimanendo nascosta. Continuò a correre per qualche altro isolato e quando fu sicura di aver fatto perdere le sue tracce a Shoto, aprì la porta sul retro di uno degli edifici e vi si nascose.

Rimase appoggiata alla porta per qualche secondo e mentre il display la informava che la temperatura delle sue scarpe e delle sue cosce stava ritornando normale, ne approfittò per riprendere fiato.

“Il piano sta andando alla perfezione e non sono nemmeno passati dieci minuti” pensò mettendosi una mano sul petto – non era mai stata così agitata. “Fino ad ora è andato tutto secondo i piani. Non ero certa che Bakugou avrebbe seguito Sero e non me ma a quanto pare farà proprio come avevo pensato: sconfiggerà loro – o almeno ci proverà – e dopo che Shoto mi avrà stancata, verrà per darmi il colpo finale fregandosene altamente dell’esercitazione” scuoté la testa e facendo il più piano possibile si allontanò dalla porta.

“Se tutto continua ad andare così, da qualche minuto Midoriya e Kirishima butteranno giù un altro edificio e l’esercitazione terminerà con la nostra vittoria” si guardò le mani e proprio mentre stava per chiudere gli occhi una fitta enorme le trapassò contemporaneamente tutte e quattro le cicatrici facendola cadere a terra in ginocchio.

Miyuki mise istintivamente entrambe le mani a terra per evitare di cadere di faccia e sentì come il corpo paralizzarlesi. Non riusciva a muovere la testa e tenendo gli occhi fissi sulle sue mani notò che avevano cominciato a tremare. Il fiato le si fece più corto e ogni muscolo del suo corpo sembrava essere preso da un qualche spasmo che non la faceva rimanere ferma mentre, all’altezza delle sue cicatrici, soprattutto all’altezza di quella sullo stomaco, iniziava a propagarsi un bruciore così forte da toglierle il respiro.

Poco dopo, Miyuki vide avanzare verso di lei un ombra che conosceva bene. Era l’ombra che l’aveva accompagnata per anni, ogni giorno della sua vita.

Shoichi” pensò e i suoi occhi iniziarono a pizzicarle. Non poteva essere, cosa ci faceva lui lì? Come aveva fatto a sapere dove si trovasse?

La figura davanti a lei si abbassò e poggiando i gomiti sulle cosce, avvicinò il suo volto a quello di Miyuki che, immobile, non riusciva nemmeno a muovere la testa.

“Ma guarda che bel vestitino attillato abbiamo qui” asserì l’uomo con tono divertito “che fine hanno fatto le tue tute e le tue felpe eh, Miyuki?” gli occhi di Miyuki si riempirono di lacrime.

“No, no, non piangere – le asciugò le lacrime con un fazzoletto che teneva nel taschino della giacca – so che è da un po’ che non ci vediamo ma, addirittura commuoverti?” rise.

Miyuki alzò lo sguardo dalle sue mani e lo guardò in faccia.

“Oh, non guardarmi così – iniziò a fare avanti e indietro per la stanza – dovrei guardarti io così. Ma guardati, - il suo sguardo allegro mutò in uno sguardo severo – giochi a fare l’Hero e non riesci nemmeno a muoverti.” le diede un calcio sul fianco destro che la fece cadere a terra.

“Forza – la incitò – sono un cattivo no? - le si avvicinò nuovamente – E allora perché non mi stai uccidendo?!” le tirò un altro calcio facendola allontanare di qualche metro e facendola sbattere contro una parete; Miyuki sperò che Shoto non fosse nelle vicinanze.

“Oh, no. - cominciò a fare di no con la testa – Forse pensavi che con la tua piccola esplosioncina tu ci avessi fatto tutti fuori.” rise di nuovo avvicinandolesi “Come se una nullità come te potesse effettivamente concludere qualcosa!” la prese per i capelli e la scaraventò dall’altro lato della stanza. Miyuki cercò di non emettere nessun suono e di rimettersi in piedi ma, purtroppo, il suo corpo continuava a non rispondere.

“Purtroppo per te, mia cara Miyuki, siamo tutti vivi e vegeti e, a dir la verità, anche piuttosto incazzati.” riprese a camminare per la stanza “Oh, non perché tu abbia fatto esplodere casa nostra con tutti quanti noi dentro, certo, se non fossi riuscito a creare un buco nero lasciando fuori te e l’esplosione forse saremmo morti ma, diventare un Hero, questo ci ha fatto molto incazzare.” si passò una mano tra i capelli “Oh e penso sia ovvio che la persona più incazzata di tutti sia proprio Obscurium” la cicatrice sul petto di Miyuki iniziò a bruciarle così forte che le sembrò si stesse riaprendo “quell’uomo ha fatto di tutto per renderti come sei oggi e guarda un po’ come lo hai ripagato. Non mi stupirei se dovesse venire qui e ucciderti in questo istante.”

Miyuki iniziò a respirare velocemente e a guardarsi atterrita attorno; Shoici scoppiò in una risata di gusto “Cos’è, adesso hai paura?” le domandò con tono serio mentre Miyuki manteneva lo sguardo fisso sulla finestra che dava sulla strada di Ground Beta poi, il terrore vero apparve nei suoi occhi quando, in lontananza, vide la figura di Shoto che ancora alle prese con l’esercitazione, la stava cercando.

Shoici si avvicinò verso di lei facendo attenzione a rimanere nell’ombra e seguendo la traiettoria del suo sguardo, vide il ragazzo che stava girando lì vicino “Ma guardati, ti sei fatta degli amici - la prese nuovamente per i capelli per farle vedere meglio il ragazzo che stava fuori – sarebbe un vero peccato se per causa tua dovessero morire tutti.” il cuore di Miyuki quasi le esplose nel petto; Shoici la lanciò di nuovo per terra.

Ti prego, ti prego – urlò nella sua testa – non venire qui, vai via Shoto!

Shoici si allontanò dalla finestra e tornò nell’ombra “Per tua fortuna il motivo per cui sono venuto non è uccidere tutti quelli che conosci e rovinarti la vita – fece un ghigno – non è il mio compito.”

“Sono solo venuto per dirti di stare attenta. Costantemente perché come sono entrato qui, - abbassò il tono di voce – posso entrare ovunque come e quando voglio.” si avvicinò nuovamente a lei e con il suo volto a pochi centimetri da quello di Miyuki, le alzò il mento per riuscire a guardarla ancora negli occhi “Non sarai mai al sicuro. Ne qui, ne a scuola, ne in quella specie di dormitorio dove vi hanno infilato a forza. Saremo sempre alle tue spalle, con il fiato sul tuo collo e quando meno te lo aspetterai – strinse la presa – per te sarà la fine.”

Shoici alzò la mano destra e poggiandogliela sul petto, generò un’enorme onda d’urto che scaraventò Miyuki fuori dalla stanza facendo esplodere la parete contro la quale era appoggiata.

Shoto, che era a qualche metro di distanza, si girò immediatamente verso l’esplosione e prima che Miyuki, priva di sensi, si schiantasse contro il muro del palazzo di fronte, generò un’enorme scia di ghiaccio sulla quale scivolò in fretta per riuscire a prendere la ragazza e portarla in salvo.

Nel momento esatto in cui Shoto con in braccio Miyuki, fu abbastanza lontano e il palazzo cessò di crollare, su tutto Ground Beta risuonò la trombetta da stadio. A quanto pareva, il palazzo che Shoici aveva fatto saltare in aria, era uno di quelli con la X arancione e ciò voleva dire che la squadra D aveva vinto.

Ma a che prezzo?
 

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Author's corner

Ed eccomi qua finalmente! Non sono sparita nè ho abbandonato la storia AHAH è solo che sono in piena sessione e quindi ogni 
vengo risucchiata dallo studio ma, non preoccupatevi che non vi lascerò mai per più di una settimana senza il 
capitolo successivo!
Detto questo, volevo ringraziarvi per aver inserito la mia storia tra le seguite fndjndsoje volevo informarvi che su TikTok (mi trovate come @jinchurems) 
sto iniziando a pubblicare alcune animazioni di parti della fan fiction - per ora sono solo a quella dell'inizio con l'esplosione - e che su Instagram ho aperto, sempre con lo stesso nick, un profilo dove pubblicherò i miei disegni in digitale e dove potrete trovare anche quello di Miyuki con il suo primo costume da Hero!
Purtroppo non ricordo come si inserissero le foto qui su Efp perciò non so come mettervela per farvela vedere senza andare a finire su Ig sigh.
Oddio mi sono presa due chilometri, altro che angolo, è diventato il palazzo dell'autore!

Se sei arrivato/a fino a qui spero che il capitolo ti sia piaciuto! Se vuoi lascia un pensiero e spero tu rimanga fino alla fine!
Baci, Ems xx

 
   
 
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