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Autore: Mew_vale    02/02/2021    2 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 84
 
 
 
[Giulia]
Dopo aver stretto qualche centinaio di mani e aver posato per un milione di foto,ce la svigniamo. Stiamo passeggiando mano nella mano nel parco quando Massimiliano mi sospinge dietro la casetta di legno dove i giardinieri tengono gli attrezzi del mestiere. Mi ci appoggio con la schiena beandomi dei suoi baci. Con il pollice non faccio che “tormentare” il mio anello di fidanzamento. Inoltre non riesco a smettere di rimirarlo!
<< Come facevi a sapere la mia misura? >> Gli domando dato che è perfetto!
<< Ho preso in prestito dal tuo portagioie un tuo anello. >> Mi rivela. Sorrido prima di chiudere gli occhi per far congiungere nuovamente le nostre labbra. Mi beo del suo profumo,delle sue carezze sulle mie gote,della piacevole sensazione dei nostri nasi che si sfiorano,danza interrotta solo dal dolce incontro della nostre labbra.
<< Ci pensi a quanto sarà bello,nostro figlio o nostra figlia indosserà un abito da cerimonia simile ai nostri. >> Sussurra contro le mie labbra. Catturo nuovamente le sue in un bacio.
<< Sono stata una stupida nel mandare all’aria la proposta che avevi progettato. >> Rifletto. Massi lambisce le mie guance accarezzando le mie gote con i pollici.
<< No,non lo dire. E’ vero che mi ero preparato una proposta diversa,ma quella che ti ho fatto è stata di gran lunga migliore e più romantica. Non hai agito male! >> Mi rassicura,prima di baciarmi nuovamente.
<< Sarai ancora più bella in abito da sposa. Non vedo l’ora di vederti all’altare! >> Esclama. Gli sorrido. I prossimi mesi saranno intensi e stupendi!
 
 
[Silvia]
Quando Giulia pensava che sarebbe stato uno dei suoi fratelli a fare la proposta, ha scartato immediatamente l’idea che potesse essere Giulio. Non vuole sposarsi? O non lo vuole farlo con me? Tanti hanno abbandonato il proprio tavolo,dato che il pranzo è giunto al termine,e siamo un po’ sparpagliati fra i vari tavoli.
<< Buonasera a tutti. >> Saluta mio padre,giungendo in compagnia di mia madre che per l’occasione,grazie a Dio,ha scelto un vestito lungo,sobrio di chiffon con cinturino in vita e maniche e corpetto ricoperti di pizzo,color verde marino. Giulio ed io ci scambiano un’occhiata di sollievo prima dei saluti di rito. Saluto entrambi con un bacio sulla guancia.
<< La prossima volta prende un taxi,sappilo! >> Mi sussurra mio padre.
<< Papà,non avrete già discusso durante il tragitto,vero? >> Lo rimprovero.
<< No. Mi ha solo frantumato i così detti parlando del suo ex e di quella modella. >> Mi spiega,quando lo scorge seduto al suo tavolo.
<< Cara,ma sapevi ci sarebbe stato anche Jimmy e non me lo hai detto? >> Mi domanda.
<< Non lo sapevo,mamma. Jimmy si è recato qui per consegnare un pacco urgente a mio suocero ed è stato invitato a restare. Mamma,promettimi di rimanergli lontana almeno per oggi. Non voglio scenate! >> Le intimo.
<< Non preoccuparti. Non ho intenzione di umiliarmi strisciando! >> Esclama,spostando i suoi capelli di lato. Per una volta sono felice che non lo faccia,l’avrei presa a sberle se avesse strisciato per tornare con uno più piccolo di lei quando ha lasciato andare Michel che la portava in palmo di mano!
<< Mamma,ti ricordi dei signori Mendoza e Mora? >> Domando a mia madre,prima di presentare mio padre ai presenti. Iniziano i saluti di rito e tutti si stringono la mano.
<< E’ una festa in grande stile. Cara,perché non mi presenti qualcuno? >> Mi domanda mia madre. Scuoto il capo.
<< Credi che sia il terreno giusto per cacciare un marito ricco? >> La punzecchia mio padre,beccandosi un’occhiataccia.
<< La maggior parte dei presenti sono felicemente sposati,mamma. >> Le spiego. Solo il Rettore sarebbe papabile ma è troppo vecchio per i gusti di mia madre. Mia madre arriccia le labbra. Oddio,pensava davvero di poter conoscere qualche scapolo d’oro a quest’evento? La conversazione viene interrotta dagli sposi che arrivano per dare il benvenuto ai miei genitori.
<< Appena in tempo per la torta. Vedrete quant’è spettacolare! >> Esclama mia suocera.
<< L’importante è che sia buona. >> Borbotta Cèsar beccandosi una gomitata dal suo ragazzo. I due si sorridono. La conversazione muore quando veniamo raggiunti dall’amico di Lorenzo e Diego in compagnia della sua fidanzata.
<< Salve a tutti. Vorrei presentarvi la mia fidanzata Kelly Smith. >> Esordisce. Iniziano i saluti di rito.
<< Scusate se vi ho interrotti,ma avrei piacere a parlare d’affari con la signorina Mendoza e con il signor Lombardi,se possibile! >> Esordisce la tipa. Cha tipo di affari può avere in comune con Cami e Ugo?
<< Purtroppo il signor Lombardi non ha potuto prendere parte a questo evento per alcuni impegni personali. Può anticipare a me. Affari di che tipo? >> Le domanda Camilla.
<< Mi piacerebbe che foste voi a disegnare e creare gli abiti per le mie nozze. >> Annuncia la tipa.
<< Avrebbe una data da indicarmi? Le anticipo che l’agenda dei prossimi due mesi è piena. >> Precisa mia cognata. La ragazza guarda il suo fidanzato il quale non ricambia lo sguardo né si degna di rispondere alla domanda circa la data delle nozze. Colgo l’occhiata che si scambiano Betty e Armando,che siedono al fianco di Camilla.
<< No,per ora. Perciò non riuscireste a lavorarci prima di due mesi? >> Chiede la futura sposa. Camilla scuote il capo con diniego.
<< Purtroppo no,mi dispiace. Il 20 Maggio verrà lanciata la prossima collezione e,se dovessimo creare anche gli abiti per le damigelle,potremmo aver bisogno di almeno tre mesi vale dire che potrebbero essere pronti per la fine dell’estate al massimo. Dato che il 7 Ottobre mi sposo nelle settimane precedenti sarò impegnata con gli ultimi preparativi. >> Fa una stima Camilla. Kelly non sembra troppo entusiasta. Per chi l’ha scambiata,per la fata turchina di cenerentola?
<< Congratulazioni per le sue nozze,allora. E’ stata molto gentile. Posso contattarla al numero dell’Ecomoda per ulteriori accordi? >> Le domanda la tipa. Camilla acconsente.
<< Grazie per il chiarimento,Camilla. Scusate se vi abbiamo interrotto! >> Saluta Gonzalo. I due si allontanano.
<< Credo che sarà difficile per me riposarmi nei prossimi mesi. Tra i preparativi delle mie nozze,gli abiti per le nozze di Olga,le collezioni,probabilmente gli abiti per le nozze di Giulia… Che a nessun’altro di voi venga in mente di convolare a nozze entro quest’anno! Se così dovesse essere dovreste cercarvi un altro atelier! >> Esclama Camilla strappandoci un sorriso.
<< Amore mio,sei la più gettonata perché sei la più brava! >> Si complimenta il suo fidanzato posando un bacio sulle sue labbra.
<< E’ vero,la mia bambina è la più brava. >> Aggiunge Armando.
 
 
[Paola]
Non ho retto a quest’ennesima notizia. Giulia avrà un figlio dopo di che si sposerà, ed io non sarò presente in nessuna delle due occasioni! Quando Giulia ha risposto affermativamente alla richiesta di matrimonio di Massimiliano sono fuggita via. Ora sono seduta sulle sdraio a bordo piscina e non riesco a frenare le lacrime! Trasalgo leggermente quando sento una mano sulla spalla: in cuor mio spero si tratti di lui invece vedo spuntare da dietro di me Fernando. Cerco di asciugarmi le lacrime alla bene e meglio, senza pensare che così facendo rischio di sembrare un panda.
<< Hai davvero un brutto rapporto con le richieste di mano! Ieri sera ti sei ubriacata ed oggi eccoti qui a nuotare nelle tue lacrime. >> Ironizza.
<< Non ho voglia di scherzare e voglio restare sola. >> Borbotto,poco prima di ricominciare a piangere. Ma chi voglio prendere in giro? Non voglio rimanere sola! Ho una gran voglia di sfogarmi e urlare!
<< Non posso lasciarti da sola. Vivrei con i sensi di colpa de cadessi in piscina e annegassi,o se affogassi nelle tue lacrime! >> Esclama.
<< Me ne starò qui in silenzio. >> Aggiunge,estraendo il suo smartphone da cui vedo che apre Facebook per cominciare a scorrere la homepage.
<< Comunque non ho un brutto rapporto con le proposte di matrimonio. >> Annuncio.
<< Kelly dice di sì,dato che a Giugno avresti dovuto sposarti. >> Mi narra. E’ meglio che continui con queste sue ipotesi!
<< Non si tratta di questo. E’ che attraverso un periodo difficile: tutti vanno avanti mentre io mi sento alla deriva! >> Confesso.
<< Alla deriva,addirittura? Possono capitare dei periodi bui. Ma non dura per sempre. >> Cerca di rassicurarmi.
<< Tu non hai la minima idea di come si sia complicata la mia vita in questi ultimi 3 mesi. >> Taglio corto.
<< Se ti va di parlarmene,ti ascolto. >> Risponde. Sollevo lo sguardo incrociando i suoi occhi che hanno lo stesso colore di quelli di Gonzalo.
<< Ti annoierei. E cambieresti opinione su di me! In passato mi sono comportata come una strega e sto solo scontando le mie malefatte. >> Constato,tirando su con il naso. Estraggo un fazzolettino dalla mia pochette,salviette che ho fregato al bagno,e me lo soffio.
<< Cosa puoi aver fatto? Commesso un omicidio? >> Ironizza.
<< Ho trattato il mio ex come un bancomat vivente,per poi arrabbiarmi con la sua nuova e dolce ragazza quando mi ha lasciato per lei. >> Inizio a raccontare.
<< Quindi il tale ti ha tradita. Bhe, l’idiota è lui! E’ nei tuoi diritti detestare quella ragazza! >> Mi rassicura,con un po’ troppa enfasi.
<< Io non la odio. Non più,almeno. Il tale mi ha tradita anche con Giulia Valencia,che era la mia bff! >> Proseguo. Gli scappa un gnigno.
<< Bff? Se fosse stata tale non si sarebbe fatta montare dal tuo ragazzo! >> Esclama.
<< Io ho fatto di peggio. Ho trovato un filmino dove si concedeva una sveltina con Diego in ufficio e,invece di affrontarla e schiaffeggiarla come avrei dovuto,ho fatto vedere il filmino a mia madre che l’ha dato alla stampa! >> Ammetto. So che non dovrei dire queste cose,non ad uno che ho conosciuto ieri sera,ma sono troppo sconvolta e brilla per controllare cosa esce dalla mia bocca!
<< Quindi sarebbero loro i misteriosi amanti dell’Ecomoda? >> Domanda sorpreso. Lo afferro per il bavero della giacca e lo attiro a me.
<< Se lo dici a qualcuno,ti ammazzo! >> Lo minaccio.
<< Non lo racconterò in giro,lo giuro. Non è tra le mie massime aspirazioni inimicarmi Daniele Valencia o beccarmi qualche denuncia per diffamazione! >> Mi promette.
<< Già,non era neanche tra i miei progetti di vita. Eppure eccomi qui. Come ti dicevo,la mia vita va alla deriva! Quando Massimiliano ha chiesto la mano di Giulia non ho retto: Giulia si sposerà,avrà un figlio ed io non le sarò accanto. >> Constato a testa bassa.
<< Senza offesa,ma questa Giulia dovrebbe farsi un bagno di umiltà dopo essere stata a letto con il tuo ragazzo! Lei ti ha fatto una carognata e tu ti sei vendicata commettendo un errore madornale… Non potreste semplicemente chiudere il capitolo? >> Mi domanda.
<< Tu la fai troppo facile. Le due cose non sono paragonabili,a mio parere. Mi merito il suo disprezzo! Così come quello di Camilla Mendoza. Era tra le mie più care amiche e quando sono partita per Los Angeles non l’ho mai richiamata. >> Rifletto.
<< Ad ogni modo Giulia è venuta a chiedermi scusa e a confessare tutto qualche settimana fa. Ma io l’ho cacciata via! >> Riferisco. Fa scena muta.
<< Non hai più repliche,vero? >> Gli domando. Mi merito di rimanere da sola!
<< E in mezzo a tutto questo ho avuto una storia con un pazzo. >> Aggiungo.
<< Volevo chiedere ad Amanda di sposarmi! >> Mi confessa.
<< Veramente? Ed io che pensavo che la scusa che hai inventato poc’anzi per giustificare la vostra rottura fosse solo una scusa. Perché hai desistito? >> Gli domando.
<< Perché quella sera avevo deciso di farle una sorpresa arrivando a casa sua con una bottiglia di champagne,al ritorno da un viaggio in anticipo sulla tabella di marcia. Oltre a farle la proposta volevo festeggiare con lei la buona riuscita di un provino per una piccola parte,ma duratura,in una serie tv. Ebbene,l’ho trovata a letto con uno stronzo. >> Mi racconta.
<< Sei sorpresa? >> Mi domanda,dinanzi alla mia espressione.
<< Molto. Avrei detto che fossi fatto della stessa pasta… insomma,che fossi uno che le infligge le delusioni! >> Esclamo,fermandomi prima di nominare Gonzalo.
<< E poi cos’hai fatto? Cosa ne è stato di quella parte? >> Gli domando.
<< Ho afferrato quel tale e gli ho sbattuto la testa contro il muro. Tranquilla,si è solo fatto un piccolo taglio sulla fronte. Ho litigato rabbiosamente con Amanda prima di abbandonare il suo appartamento. Quanto alla parte l’ho rifiutata in preda alla depressione dei giorni seguenti. Lo so,è stato stupido! >> Mi racconta,con un sorriso amaro. Guardandolo non avrei mai detto che sta soffrendo per amore!
<< E per consolarti inviti la prima venuta nella tua camera d’albergo? >> Lo punzecchio.
<< Cosa c’è di male? Mi sono disperato abbastanza. Sono single e ci provo con chi mi pare. La solitudine non è il modo migliore per dimenticarsi si qualcuno. >> Afferma con fare ovvio. Magari ha ragione! Un’avventura renderebbe la mia vita meno patetica. Non posso evitare di pensare a lui mentre lo guardo. Sento le lacrime riempire di nuovo i miei occhi al solo pensiero,ma cerco di controllarmi. E’ così che mi avvicino alle sue labbra: con l’immagine di Gonzalo negli occhi. Ma non mi sento in colpa,dopo tutto anche lui starà pensando ad Amanda! Per lui sarò solo un passatempo,il proverbiale “chiodo”! Le nostre bocche stanno per incollarsi quando veniamo riportati alla realtà da un rumore di cose rotte: un cameriere fa cedere dei piatti e un collega lo rimprovera. Ci guardiamo brevemente negli occhi prima di separarci,senza proferire parola.
<< Dovremmo tornare alla festa,se te la senti. >> Interviene per rompere il ghiaccio. Scuoto il capo.
<< Perché invece non rimaniamo qui? >> Propongo. Scorgo un sorriso appena accennato sulle sue labbra,dinanzi alla mia richiesta.
<< Ve bene. Vado a trafugare una bottiglia di champagne e torno subito! >> Esclama prima di allontanarsi.
 
 
 
[Russell]
Non riesco a smettere di guardarla da quando ci siamo scambiati quel bacio. Era qualcosa che ho sognato ogni notte nelle ultime settimane! So perfettamente che questo non basterà per convincere mia moglie a perdonare il mio tradimento e la mia tendenza a perdere la calma dinanzi a Mario Calderon, anche se non sono da biasimare! Perché è sempre e solo colpa mia? Io sarò anche facilmente irritabile ma ho i miei buoni motivi! Lo ha fatto apposta a chiamarlo “mio figlio” dinanzi a me, voleva farmi esplodere! Da quando è entrato in scena quel tipo mio figlio si è allontanato sempre di più! Perché cercare di perdonare un padre che ha tradito la propria moglie, quando se ne ha un altro a disposizione? Avrei dovuto oppormi quando Marcella ha proposto di invitarlo a cena la prima volta! La cosa che mi manda in bestia più di tutte è che dinanzi a un confronto quanto a moralità quel tale perderebbe 1 a 99, dopo una vita fatta di tradimenti e denigrazione verso il genere femminile con i suoi atteggiamenti da maniaco. Lui stesso, quando abbiamo detto la verità ad Alex, ha detto di aver sempre trattato le donne come merde. Io ho commesso un solo sbaglio! L’unica sua fortuna è stata quella di essere entrato nelle nostre vite durante il mio scivolone altrimenti col cavolo che Alex lo avrebbe degnato di uno sguardo!
 
L’avevo combinata grossa qualche giorno prima all’ecografia,e mio figlio non mi rivolgeva la parola da giorni. Quel giorno decisi che sarebbe stata la montagna ad andare da Maometto: uscii dal mio ufficio con il proposito di andare nel suo per invitarlo a mangiare un boccone. O almeno volevo provarci. Quando uscii dal mio studio lo vidi alla scrivania della sua segretaria: mi dava le spalle e le stava dando istruzioni.
<< Per favore,chiami questo numero e avvisi che farò un po’ tardi a pranzo. Un cliente è arrivato in ritardo. >> Ordinò alla sua assistente,la quale ubbidii. Alex rientrò nel suo ufficio senza accorgersi della mia presenza. Ascoltai la telefonata dell’assistente e mi andò il sangue alla testa!
<< Signor Mario Calderon?... Buongiorno,chiamo per conto di Alexander McNamara il quale avvisa che farà un po’ tardi al vostro appuntamento a pranzo per via di impegni lavorativi… Va bene, riferisco. Buona giornata. >> Sentii dire dalla segretaria,prima che posasse il ricevitore.
<< Signorina,può andare a pranzo. >> Le dissi. Volevo attendere la fine della riunione di mio figlio con il cliente per poter parlare con lui indisturbato.
<< E se suo figlio avesse bisogno di me? E’ ancora in riunione. >> Obiettò.
<< Non si preoccupi,qui rimango io,tanto non ho appetito. >> Le spiegai. Non se lo fece ordinare ancora e afferrò i suoi effetti personali per poi uscire. Mi accomodai alla sua scrivania aspettando. Dieci minuti dopo mio figlio emerse dalla sala riunioni,strinse la mano al cliente il quale andò via. Mi alzai.
<< Sbaglio o hai detto che preferivi rimanere senza padre,viste le opzioni? Ed ora pranzate insieme? >> Esordii.
<< E così ora spii anche la mia agenda? Hai sedotto  la mia segretaria per carpirle informazioni sui miei impegni? >> Mi domandò mordace.
<< ALEX! PERCHE’ NON RIESCI A CAPIRE CHE SONO ATTERRATO DALLA PAURA CHE TU POSSA AVVICINARTI A LUI,DIMENTICANDODI TI CHI E’ STATO ACCANTO IN TUTTI QUESTI ANNI?! >> Sbottai.
<< E TU PERCHE’ NON RIESCI A CAPIRE CHE SONO DELUSO DAL TUO COMPORTAMENTO? IL TRADIMENTO A MAMMA,IL FATTO CHE HAI SPIFFERATO AL PADRE DI PAIGE LE MIE CONDIZIONI DI SALUTE… PER QUELLA TUA TROVA AVREI POTUTO PERDERE L’AMORE DELLA MIA VITA! >> Tuonò.
<< Ti ho chiesto scusa mille volte per quell’episodio! Stavo solo sfogando con un amico la preoccupazione per le condizioni di salute di mio figlio e mi è sfuggito,senza pensare alle conseguenze! >> Mi giustificai,o almeno tentai di farlo.
<< CERTO,A TE SFUGGE TUTTO! DALLE PAROLE AL PENE FUORI DA DOVE DOVREBBE STARE! >> Esplose tagliente.
<< So di non avere giustificazioni. E’ un periodo di merda per me e continuo a fare delle cazzate! Io ti voglio bene figliolo, e l’idea che ti possa provare affetto per quell’uomo più di quanto ne hai provato per me in questi anni mi terrorizza. >> Sottolineai, esternando il mio stato d’animo.
<< Dovevi pensarci prima di tradire la mamma. Probabilmente,se non lo avessi fatto,sarei stato leggermente più riluttante a conoscerlo! >> Esclamò.
<< Chi è causa del suo male pianga sé stesso! >> Aggiunse, uscendo per andare a pranzo con quello.
 
E pensare che appena è comparso le nostre conversazioni erano civili. Le cose sono precipitate quella mattina che l’ho trovato a casa mia a fare colazione con la mia famiglia,mentre io in casa mia non ero più ben accetto! Ringraziamo i camerieri che sono venuti a sgombrare i tavoli dai piatti sporchi quando Kelly si avvicina al nostro tavolo con il suo nuovo compagno. Ma è pazza? Sta cercando di farsi male?
<< Salve,scusate l’interruzione. Alexander e Olga,ci tenevo a congratularmi con voi per il vostro fidanzamento e volevo presentarvi il mio fidanzato Gonzalo Torres! >> Esclama la donna per cui ho mandato all’aria il mio menage.  Vederla così oggi al braccio di un altro da cui aspetta un figlio non mi fa alcun effetto. Mi ha dimenticato così rapidamente da farsi ingravidare dopo neanche un mese,ma cosa ci ho visto in lei?
<< Molto piacere. Grazie per gli auguri. >> Risponde con educazione Olga.
<< Trovo quantomeno fuori luogo questo intervento,comunque grazie e ricambio di auguri. >> Risponde mio figlio. Per fortuna mia moglie si è allontanata con sua sorella!
<< Bhe,dopo tutto siamo cugini. Ritenevo giusto effettuare le presentazioni ufficiali prima delle nozze. Torniamo al nostro tavolo,a più tardi. >> Si congeda da noi,non perdendo occasione di sottolineare la parentela tra mio figlio e Mario Calderon!
<< Spero non ti dispiaccia ma ovviamente non prenderò parte a quelle nozze. >> Taglia corto mio figlio,rivolgendosi al cretino da cui ha preso il patrimonio genetico.
<< Non preoccuparti,ti capisco perfettamente. Olga,hai un bellissimo anello. Ad averlo saputo prima avrei fornito ad Alex l’anello di fidanzamento di mia madre,che ci tramandiamo da alcune generazioni. >> Interviene il tale,che non ha dimostrato chissà quanta enfasi quando abbiamo affrontato l’argomento nozze! Non sembra decisamente un padre emozionato per il fidanzamento del suo unico figlio come il sottoscritto, dato che non ha battuto ciglio!
<< Mi sono perso la parte in cui ti hanno messo al corrente del fidanzamento! >> Esclamo. Siamo stati insieme quasi sempre da quando siamo giunti a casa di mio cognato e di sua moglie non mi pare di aver sentito mio figlio e la sua fidanzata annunciargli il fidanzamento. Mio figlio,la sua fidanzata e quel tale si scambiano sguardi complici.
<< Glielo abbiamo detto durante l’aperitivo. Non te ne sarai accorto. >> Adduce mio figlio come scusa. Ma mi credono tanto stupido? Non glielo ha detto durante l’aperitivo,me ne sarei accorto!
<< Vado a prendermi uno scotch. Ne volete? >> Domando a mio figlio e a quel tale,solo per non fare la figura del maleducato. Devo cercare di digerirlo per poter guadagnare punti con mio figlio e mia moglie! I due rifiutano quindi mi allontano. Non ci metto molto prima di tornare al tavolo: neanche mi notano quando lo faccio.
<< E’ stata un errore quella cena. E’ troppo sospettoso e prima o poi capirà che lo sapevo già prima di oggi. Quando ciò avverrà che Dio ci salvi dalla sua ira! >> Sento esclamare dal tale. Stringo con più forza il tumbler di cristallo.
<< Un’altra scenata e con me e la mamma ha chiuso. Non oserà perdere le staffe! E comunque se l’è meritato. Con il tradimento di mamma è come se avesse tradito anche me! >> Sottolinea mio figlio. Sì,è così e Dio solo sa quanto me pento!
<< Dovrai perdonarlo prima o poi. Non vorrei trascinare questa faccenda fino alle vostre nozze. Non ti piacerebbe che ci fosse un clima disteso tale giorno? E poi sono stanco del fatto che mi prenda di mira ogni qualvolta mi incontri! >> Esclama il tale,più falso di una banconota da 10 peso! Ma se è grazie all’ira che mio figlio nutre verso di me che gli rivolge la parola… col cazzo che gli dispiace se litighiamo!
<< Bhe,caro signore,se la prendo di mira non è di certo perché non mi piacciono i colori delle cravatte che indossa ma perché viene ad apprendere determinate notizie sulla vita di mio figlio prima del sottoscritto! E poi mi chiedete perché sono così collerico?! >> Tuono alle loro spalle,facendo appello a tutto il mio aplomb per non urlare. Loro si voltano prima di lasciarsi degli sguardi quindi mi allontano con il mio scotch. 
<< Fermati! >> Sento esclamare da mio figlio alle mie spalle.
<< PERCHE’? COSì PUOI FARMI UN RESOCONTO DETTAGLIATO DELLA VOSTRA CENA DI FAMIGLIA, DURANTE LA QUALE HAI ANNUNCIATO A QUEL TIZIO IL TUO FIDANZAMENTO PRIMA CHE A ME? >> Tuono esasperato.
<<  Tu eri lontano ed Olga ed io volevamo annunciare la notizia alla mamma! >> Adduce come scusa.
<< A tua madre! Lui cosa c’entrava? Il minimo della cortesia sarebbe stato mettermi al suo pari e dircelo insieme quest’oggi! >> Mi lamento.
<< IL MINIMO DELLA CORTESIA SAREBBE STATO NON TRADIRE LA MAMMA! >> Ribatte. Traiamo entrambi un respiro profondo.
<< Touché. Comunque non mi va di litigare ancora. Se non è chiedere troppo vorrei bermi un bicchierino in solutine. >> Affermo. L’alternativa sarebbe spaccare la faccia di quel tale che vuole insinuarsi nella mia famiglia. Dal nulla spunta quel tale.
<< Suppongo che non riuscirò a farmi quel bicchiere da solo. >> Borbotto.
<< Credo che sia ora di mettere in chiaro alcune cose prima di far impazzire Alex e Marcella. Se pensi che stia cercando di diventare il nuovo marito di Marcella per occupare il tuo posto in quella casa vuol dire che sei affetto da diversi problemi mentali. L’unico mio interesse è conoscere meglio un ragazzo che porta il mio stesso DNA, e tu dovresti smetterla con questa sceneggiata della vittima se davvero ci tieni a guadagnare terreno con tuo figlio e tua moglie. Non è colpa mia se sto loro simpatico. >> Interviene. La mia tentazione primaria è di mettergli le mani al collo!
<< Parlate parecchio voi due! >> Constato,con una nota d’ironia.
<< Già. Dato che con mio padre non posso farlo più,visto che mi ha deluso mortalmente nelle ultime settimane! >> Sottolinea Alexander.
<< Tra due mesi Alex si sposa e sarebbe interesse comune andare d’accordo,non credi? >> Mi domanda quel tizio.
<< Credi che non lo voglia? MI SPIEGHI SOLO COME FACCIO A DIGERIRE LA TUA PRESENZA SE TI TROVO A CASA MIA,ALLA ECOGRAFIA DI MIO NIPOTE,SE SCOPRO CHE VIENI MESSO AL CORRENTE PER PRIMO DI CERTE COSE?! >> Gli chiedo iracondo.
<< Prega,datti alla meditazione,allo yoga,prova con una terapia comportamentale o con l’ipnosi… Il come non è un problema che mi riguarda! >> Esclama quel tale.
<< A meno che tu non creda che basti un bacio per risolvere le cose con la mamma! >> Esclama Alex.
<< T-tu sai del bacio? Te lo ha raccontato lei? >> Gli domando.
<< No. Ce li ho gli occhi e ho visto le tracce mal cancellate del rossetto sbavato della mamma,oltre alle tracce di tale cosmetico su di te e,salvo che tu non nasconda un’altra doppia vita,ne ho dedotto che vi siate baciati! >> Mi spiega non risparmiando la sua ironia,tipica del DNA dei Valencia.
<< No,non penso che quel bacio sia abbastanza per farmi perdonare. >> Preciso.
<< E’ già qualcosa. Devi digerire la presenza di Mario perché non è un soprammobile,è il mio padre biologico. >> Precisa,prima di allontanarsi con quel tale. Perciò è questa l’unica chance che ho per recuperare il rapporto con mio figlio!
 
 
[Patrizia]
<< Quindi non divorzierai più,Marce? >> Le domando,quando ha terminato di raccontarmi del suo scontro con Russell terminato con un bacio. Io sarei certamente l’ultima persona che potrebbe biasimarla se decidesse di tornare con suo marito dato che io stessa ho perdonato le corna del mio.
<< Non lo so,dopo stasera. Russell mi manca ma,ammesso e non concesso che riesca a perdonare il suo tradimento,come posso dimenticare il modo in cui si è comportato nelle ultime settimane? >> Ci domanda.
<< Marce,se si è comportato così è stato per disperazione e invidia verso Mario! >> Le fa notare Bea.
<< Una persona matura avrebbe agito diversamente,considerando che il nostro avvicinamento a Mario è derivato dalle sue azioni. Io non conosco più l’uomo che ho sposato! >> Riflette Marcella.
<< Marce,io sono l’ultima persona che potrebbe biasimarti se decidessi di perdonarlo dato che io ho fatto lo stesso con Daniele… >> Cerco di dire.
<< Ma tu lo avevi tradito per prima. Saresti stata un’ipocrita a chiedere il divorzio! Io invece non ho mai guardato un altro uomo! >> Mi appunta interrompendomi.
<< Fammi terminare. Dicevo: ti capirai se dovessi perdonarlo ma se credi di non poter più digerire determinati aspetti del suo carattere dovresti prenderti più tempo per riflettere. >> Le consiglio.
<< Quando torneremo a Miami me lo ritroverò a casa a giorni alterni! >> Riflette.
<< Perché non rimanete qui in villa? Poteste assicurarvi che i miei figli non diano altri party spericolati durante la nostra assenza. >> Le propongo.
<< Dici davvero? >> Mi domanda.
<< Ma certo. Saremmo più tranquilli sapendo che la casa è in mani più che fidate e potresti riflettere in totale relax,coccolata dalla nostra domestica! >> Le faccio notare.
<< Grazie Patty! >> Esclama. Le rivolgo un sorriso.
<< Ora torno a mio marito per completare il giro dei tavoli prima del taglio del dolce! >> Mi congedo dalle mie cognate.
 
 
[Camilla Senior]
<< Tutto bene? >> Domanda Daniele ai presenti al tavolo, giungendo con sua moglie. Sono costretta ad abbassare lo sguardo per non ripensare alle sue parole di poc’anzi. Se volesse potrebbe distruggere il mio matrimonio raccontando a mio marito cose che lui ignora completamente.
 
Mio marito era teso più che mai per quella Vigilia di Natale. Dopo quel pranzo di qualche mese prima le cose erano peggiorate, se possibile, dato che mia madre ora lo ignorava del tutto. Tra me e Kristoff era una continua discussione a causa delle sue insicurezze. Spingendo la carrozzina premei il campanello, non prima di aver tratto un respiro profondo. Pregai affinché non si accorgessero del mio stato di abbattimento. Senza farlo apposta, fu proprio lui ad aprire la porta: Daniele, il quale non perdeva mai l’occasione di avanzare le sue ipotesi su quanto fossi infelice con Kristoff. Ipotesi in cui, in quel periodo, cominciai a credere. Da quando aveva ottenuto quella promozione portava a casa uno stipendio più alto ma per guadagnare quei soldi faceva dei turni estenuanti rimanendo fuori casa tutto il giorno e crollando sul letto quando arrivava a casa la sera. Le attenzioni di Daniele in quel periodo mi stuzzicavano.
<< Buonasera. Tutta sola? Lo hai lasciato finalmente? >> Mi accolse Daniele, non perdendo l’occasione di provocarmi con una battuta ed un sorriso.
<< Buonasera. Non cominciare Daniele. Dove sono tutti? >> Domandai,togliendomi il giaccone.
<< In taverna. Ti aiuto. >> Mi rispose, per poi aiutarmi a togliere il cappotto. Facendolo, con la punta delle dita, accarezzò la pelle nuda delle mie braccia, dato che avevo scelto un vestito senza spalline. La casa dei miei era sempre scaldata da un grande camino in inverno. Rimasi ferma qualche secondo, constatando che il suo tocco non mi era indifferente. Daniele lo notò e continuò a far scorrere su e già le punte delle sue dita lungo il mio braccio.
<< Daniele… >> Lo supplicai. Non ero brava a nascondere niente: disapprovazione, rabbia, insofferenza ma anche eccitazione, felicità e agitazione. L’incapacità i celare le emozioni era un altro aspetto che una donna di classe come mia madre detestava di me!
<< Stai per dirmi di nuovo che ti faccio schifo? >> Mi chiese sussurrando al mio orecchio. Con un gesto deciso mi voltò, costringendomi a legare i miei occhi ai suoi. Mi ritrovai con la schiena premuta contro la porta d’ingresso, le sue mani che accarezzavano i miei capelli e il suo naso che sfiorava il mio collo.
<< Daniele, lasciami, ti prego. >> Protestai, non abbastanza perentoriamente. Mi ero resa conto che la mia vita era diventata piatta: un figlio, un marito frustrato e dedito al lavoro, giornate con lui caratterizzate da liti coniugali e le attenzioni di Daniele mi facevano sentire il brio della libertà e della trasgressione che tanto amavo. Sapevo che dovevo prendere una decisione definitiva ma rimandavo tale momento!
<< Non ti sto certo tenendo in ostaggio. Scappa, cosa aspetti? >> Mi rispose, a pochi centimetri dalle mie labbra.
<< Lo sai che amo mio marito. Io non lo lascerò mai per te, Daniele! >> Esclamai.
<< Però sei ancora attratta da me. Lo avverto! Negalo se ne hai il coraggio… >> Sussurrò suadente, continuando quella danza estenuante tra il suo naso e il mio. Sperava che fossi io a spostare di qualche centimetro in avanti la mia testa per fare così aderire le nostre bocche ma non ne avevo il coraggio. Era divertente flirtare, sentirmi viva, e tutto questo poteva trasformarsi in qualcosa di più pericoloso venendo meno al proposito di non baciarlo.
<< DANIELE, QUANTO CI METTI AD PRIRE LA PORTA? >> Sentimmo urlare dal piano di sotto da mio fratello. Spinsi via il suo corpo, frutto di un duro allenamento con la canoa e in altri sport, cercando di ricompormi.
<< Stavo badando al poppante mentre Camilla era in bagno a controllare il trucco. >> Addusse come scusa Daniele verso Armando quando ci raggiunse di sopra. Gli lanciai un’occhiataccia dato che nell’ingresso era presente uno specchio. Per fortuna Armando era già troppo alticcio per accorgersi della scusa zoppicante di Daniele.
<< Fratellino, buonasera e Buon Natale. >> Lo salutai, scambiando con lui un guancia a guancia.
<< Ciao sorellina. Buon Natale anche a te. Tuo marito? >> Mi chiese.
<< Ci raggiungerà più tardi. Purtroppo non è riuscito a liberarsi da alcuni impegni lavorativi. Riuscirà ad abbandonare il cocktail dei Marquez solo verso le 22. >> Spiegai. Dall’espressione di Daniele capii che ciò lo rendeva felice. Mentre io ero terrorizzata dall’assenza di mio marito. La sua presenza era l’unico deterrente che mi impediva di cedere al fascino di un altro.
 
<< Sì. E’ tutto buonissimo. Bella festa. >> Risponde mio marito, riportandomi alla realtà nella quale sono passati solo pochi secondi, durante in quali sono riuscita a rievocare un ricordo di alcuni minuti.
<< Sì. Era tutto sublime. >> Intervengo. Mosè sussurra qualcosa all’orecchio di MariaBeatrice, la quale ride, e Daniele non trattiene un’espressione disgustata. E’ un suo colpo di tosse a separarli.
<< Spero che si stia divertendo alla mia festa! >> Esclama ironizzando Daniele verso il suo ex-autista.
<< Certo, dottor Valencia. E’ una bella festa. >> Risponde il tale.
<< Tesoro, Daniele è mio fratello quindi lo puoi anche chiamare per nome! Sei d’accordo fratellino? >> Propone Bea. Marcella trattiene una risatina.
<< Dottor Valencia mi sembra appropriato. >> Taglia corto il solito Daniele, quando la sua figlia ritrovata gli viene incontro.
<< Papà, avresti un minuto? Vorrei parlarti in privato. >> Esordisce la fidanzata di mio nipote. Guardo nella stessa direzione in cui sta guardando Daniele e vedo il tale con cui amoreggiava mio figlio che, da come guarda nella nostra direzione e come si comporta, sembra stia aspettando proprio Isabella e Daniele.
<< Ma certo. Tesoro, mi perdoni un attimo? >> Si congeda Daniele, baciando castamente sua moglie. Patrizia si mette a chiacchierare con le sue cognate mentre io seguo con lo sguardo il trio.
<< Scusatemi. Vado al bagno! >> Mi congedo.
<< Di nuovo tesoro? Stai poco bene? >> Mi domanda mio marito.
<< Mi sono grattata un occhio e vorrei assicurarmi che il trucco non sia sbavato. >> Adduco come scusa. Riesco ad individuare dove si sono appartati i tre: dietro al tendone dove sono stati disposti i frighi per i vini e le varie bevande. Entro sotto il tendone e tendo l’orecchio verso di loro.
<< … E così l’abbiamo sentita parlare con qualcuno. Ci piacerebbe sapere di chi si tratta, spero comprenderà i motivi. Abbiamo avuto l’impressione che qualcuno ci spiasse e, dato che i suoi genitori non sanno ancora nulla, vorremo avere la sicurezza che non lo sappiano da qualcun altro. Ci piacerebbe che lo sapessero da noi. >> Sento dire da Francesco. Mio figlio saprà che l’ho spiato! Avrei dovuto uscire allo scoperto non nascondermi trascinando Daniele insieme a me in quella stanza.
<< Era solo una cameriera impicciona a cui ho già fatto uno dei miei persuasivi discorsetti. Non dirà niente. >> Inventa. Ha mentito, perché?
<< Ma le hai dato del tu. E’ strano che tu non dia del lei al personale. >> Osserva Isabella. In effetti Daniele non lo fa mai.
<< Volevo essere ironico, dato che stava spiando come se fosse della famiglia! Dopo di che l’ho invitata a rientrare in casa e ho parlato con lei. >> Prosegue.
<< Meglio così. Class ci tiene molto a informare personalmente i suoi genitori della nostra relazione. Grazie dottor Valencia. >> Lo ringrazia Francesco.
<< Chiamami Daniele. Spero vi stiate divertendo, ragazzi. >>  Sento dire da Daniele.
<< Sì, papà. Grazie, a dopo. >> Lo saluta sua figlia. Li vedo passare per tornare alla festa quando un cameriere entra nel tendone.
<< Signora, tutto bene? Come mai è qui? >> Mi domanda. Gli faccio cenno di tacere ma è troppo tardi poiché la sua affermazione attira Daniele che si affaccia nel tendone e scuote la testa.
<< Allora il tuo è un vizio! >> Ironizza, mentre il cameriere afferra un cestello con dei vini ed esce.
<< Volevo sapere se avresti detto a Francesco che sono stata io a beccarli, per essere pronta. Mio figlio ha sempre odiato che mi impicciassi della sua vita. >> Spiego.
<< Se lo avessi saputo prima avrei evitato di dire una balla. >> Risponde.
<< Perché hai mentito? >> Gli domando.
<< Perché ho visto come ci è rimasto male mio figlio per non avermelo potuto dire. Tuo figlio mi sta abbastanza simpatico e vorrei evitare che passasse quello che ha passato il mio. >> Risponde.
<< Grazie, ad ogni modo. Quindi cosa mi consigli di fare? Faccio finta di niente e aspetto che sia lui a confidarsi? >> Gli domando. Daniele solleva un sopracciglio. Gli sto davvero chiedendo consigli su come gestire il mio rapporto con mio figlio, lo stesso che lui voleva crescere come se fosse suo?
<< Sì. Ora torno da mia moglie. >> Taglia corto, uscendo dal tendone. Lo seguo e lo fermo chiamandolo.
<< Daniele? >> Esclamo. Lui ferma la sua marcia e si volta.
<< Davvero racconteresti a mio marito quello che è successo tra di noi solo per farmi dispetto? Io ho faticato tanto per superare certe cose, e per costruire questo matrimonio. >> Gli domando. La mia vita crollerebbe se Kristoff sapesse tutto! E perderei la stima dei miei figli.
<< Camilla, non conviene a nessuno che quello che è successo emerga. Né a te né a me. Tra me e mia moglie nascerebbe una nuova diatriba,nonostante ciò sia avvenuto molto prima del nostro incontro. Prima ho perso le staffe. Quanto successo tra di noi è relegato al passato e non conviene a nessuno che venga fuori! >> Esclama.
 
 
[Kristoff]
Respiro profondamente,reprimendo l’istinto di rientrare in quella sala,prendere lo sposo per il bavero della giacca per poi tirargli una testata dritta sul naso. Quando mia moglie si è alzata con l’evidente scusa di rifarsi il trucco,non ho potuto non evitare di seguirla. E’ stata strana da quanto ci siamo seduti al tavolo perciò ho trovato strampalata la scusa del bagno. Ho visto Daniele ripararsi dietro uno dei 4 lati del tendone del personale, mentre mia moglie si nascondeva all’interno di esso. Io ho aggirato il tendone ascoltando la conversazione fra Daniele,sua figlia e Francesco Mèsa da un’altra prospettiva. Vorrei non averla seguita. Non solo ho scoperto che mio figlio è gay ma ho anche scoperto una verità che mi sta lacerando dall’interno. Non serve una mente sopraffina per interpretare le loro parole: mia moglie e Daniele sono stati amanti. Cosa mi trattiene dall’entrare in quella sala e fare una piazzata in piena regola? Solo la prospettiva che tutti sappiano che mia suocera aveva ragione! Io per Camilla non sono mai stato abbastanza! Seduto per terra, lascio libero sfogo alla mia frustrazione, alla mia tristezza, alla mia rabbia piangendo. E pensare che,per amore di mia figlia,avrei accettato quello stronzo come consuocero! Se i nostri figli si fossero sposati avrei fornito a mia moglie diverse occasioni per vedersi e magari due avrebbero continuato a fare i loro porci comodi! Prima si trattava solo di mie fantasie e insicurezze ma dinanzi a questa ineluttabile verità non posso più far finta di niente con lei. Il mio matrimonio è giunto al capolinea.
 
 
[Armando]
Parte un applauso quando la sontuosa torta a più piani fa il suo ingresso nella sala,su un carrello con rotelle spinto da 3 camerieri. Qualcosa mi suggerisce che il matrimonio di mia figlia con David sarà tutto tranne che sobrio! Gli sposi si appostano di lato alla torta,per impedire di essere nascosti dalla sua maestosità,ed iniziano le foto di rito.
<< Speriamo di poterla mangiare questa torta oltre che guardarla! >> Borbotta Olga.
<< Qualcosa mi suggerisce che questa pantomima delle foto non sarà così rapida. >> Le risponde sua sorella non che mia nuora. Infatti, a turno i famigliari più stretti di Daniele e Patrizia si mettono in posa con loro per essere immortalati con la torta nuziale.
<< Ma tuo marito? Si perderà lo spettacolo dei fuochi d’artificio sulla torta! >> Domanda Betty a mia sorella.
<< Non ho idea di dove sia finito. >> Risponde,guardandosi attorno.
<< Si è alzato senza dire neanche una parola poco dopo che tu ti sei alzata per andare al bagno. >> Le spiego.
<< Per andare dove? >> Mi domanda con una certa preoccupazione. Faccio spallucce. Le luci si abbassano quando un cameriere accende i fuochi d’artificio sulla torta e gli sposi vengono immortalati ancora con essa in diverse pose.
<< Ecco Kristoff. >> Osserva mia moglie. Osserviamo dinanzi a noi: mio cognato entra con passo spedito nel tendone puntando dritto verso gli sposi.
<< DANIELE! >> Strilla iracondo. Lancio uno sguardo preoccupato a mia moglie il quale viene ricambiato. Avviene tutto in una frazione di secondo: Daniele si volta e mio cognato si fionda su di lui assestandogli un pugno in faccia. Il mio consuocero traballa prima di cadere contro il carrello, sotto gli sguardi sgomenti di tutti. I due piani finali della torta crollano e parte di essa si sfracella al suolo. Guardo mia sorella la quale si porta le mani in viso,ricambiando il mio sguardo con gli occhi lucidi. Patrizia è sgomenta e gli invitati iniziano a borbottare.
<< NON IMMAGINI DA QUANTI ANNI VOLEVO FARLO! >> Esclama mio cognato,dileguandosi mentre scuote la mano destra,inseguito da mia sorella.
<< Armando,ARMANDO! >> Strilla mia moglie mentre sono costretto a sedermi.
<< Papà,come ti senti? >> Mi domanda la mostrilla,inginocchiata dinanzi a me. Lorenzo mi accarezza una spalla mentre mi passa una delle mie pillole. Diego mi passa un calice d’acqua.
<< Bhe,immagino che non assaggeremo la torta,signorina Mora! >> Ironizza Valentin Duarte.
 
 
[Class]
Un po’ per vergogna,un po’ per sapere cos’ha spinto papà ad agire in quel modo,non appena mamma si è lanciata al suo inseguimento noi abbiamo fatto altrettanto.
<< MAMMA! >> La chiamo,quando l’abbiamo raggiunta al di fuori della villa. L’auto di papà,con la quale siamo arrivati,non c’è più. Mamma è in un mare di lacrime.
<< Cosa diavolo è successo?! >> Le domando. Mamma ci mette qualche istante a calmare il pianto,per poter rispondere.
<< Non ho fatto a tempo a raggiungerlo. E’ salito in macchina e sen’è andato. Ho già chiamato un taxi. >> Biascica.
<< Sì,ma avrai una vaga idea per giustificare il suo comportamento,no? Insomma,non può aver picchiato Daniele per passatempo! >> Esclama Lena.
<< Perché non tornate alla festa? Io aspetto il taxi e raggiungo vostro padre a casa. >> Taglia corto,accarezzando la mia spalla destra e quella sinistra di mia sorella che mi sta accanto.
<< No! Prima pretendiamo si sapere cos’è successo! >> Esclamo perentorio. Mamma sposta lo sguardo alternativamente da me a mia sorella.
<< Vi prego,tornate alla festa e ne parleremo stasera quando rientrerete! >> Ribadisce. Lena ed io ci scambiamo uno sguardo,consapevoli del fatto che dev’essere accaduto qualcosa di grave.
 
 
[Daniele]
Che vergogna. Questo evento è finito a cazzeggiare per colpa dei miei errori passati, e per colpa di quel pescivendolo che la mia ex ha sposato! Abbiamo dovuto abbandonare subito il tendone per poter parlare liberamente,lasciando alle mie sorelle e ai nostri figli l’ingrato compito di rispondere alle domande scomode degli invitati. Patrizia incrocia le braccia al petto e aspetta che sia io a cominciare la conversazione. Mi guarda iraconda.
<< Prima che tu possa farti strane idee: non ti ho mai tradito con Camilla! E’ stata lei a tradire suo marito con me. E’ successo prima che ci conoscessimo. >> Confesso.
<< E COME HA FATTO SUO MARITO A SCOPRIRLO PROPRIO OGGI?! E’ COLPA TUA SE LA MIA FESTA DI NOZZE E’ STATA ROVINATA! >> Mi rinfaccia.
<< Sai che ti ho raccontato che aver visto Class Huber con un ragazzo? Camilla ha scoperto che suo figlio è gay e che io sapevo. Ci siamo scontrati: lei ti ha offeso ed io l’ho minacciata di raccontare tutto a suo marito se mi avesse fatto arrabbiare! >> Inizio a narrare.
<< NON SARAI STATO COSì STUPIDO DA DIRGLIELO PROPRIO OGGI, VERO?! >> Tuona.
<< NO,CERTO CHE NO! L’unica spiegazione che mi viene in mente è che suo marito ci abbia sentiti parlare. Non glielo avrei mai raccontato. Quello che è accaduto tra me e Camilla è morto e sepolto,per quanto mi riguarda. Cioè,era molto e sepolto. >> Constato con amarezza. La nostra relazione passata è riemersa per rovinarmi la vita! Mi avvicino a mia moglie attirandola a me e facendo aderire la sua testa al mio petto.
<< Mi dispiace per averti rovinato la festa! Io non lo avrei mai voluto. Ti prego,perdonami! >> La supplico. Patrizia si separa da me e mi guarda intensamente negli occhi.
<< Daniele,ti darò una sola possibilità di dirmi la verità. Se dovessi scoprire che mi hai mentito rovinerò la vita,lasciandoti in mutande,ora che hai stracciato l’accordo prematrimoniale! >> Minaccia. Queste non sono le parole d’amore che avevo previsto che saremo scambiati oggi!
<< Non ti ho tradito con Camilla,lo giuro. Ma c’è una cosa che devi sapere e credo che questo sia il momento più opportuno per dirtelo: durante il cocktail di bentornato a Marcella,quando tu hai diffuso la voce del loro divorzio,Camilla ha bevuto come una spugna ed io ho avuto la disgrazia di soccorrerla. Ebbene,mi ha strappato un bacio,che ovviamente non ho ricambiato. Io l’ho allontanata da me subito dopo. >> Confesso,non avendo scelta. Se avessi omesso di dirglielo e lo avesse saputo da Camilla sarebbe successo un pandemonio. Muovo a destra e a sinistra la mascella dopo che Patrizia mi da uno schiaffo.
<< Questo è per non avermelo detto la sera stessa! Sei un farabutto! >> Mi accusa.
<< Lo so. Semplicemente non volevo che ne facessi un caso di stato! Ero stanco di litigare con te e,dato che Camilla non si ricordava del bacio,ho ritenuto più opportuno che l’episodio finisse nello stesso posto dove giace lei e sentimenti che provavo per lei ovvero nel dimenticatoio! >> Mi difendo.
<< Oltretutto quella sera avevo pensieri ben più importanti dato che nostra figlia era fuggita di casa per stare con un ragazzo che non approvavo. >> Aggiungo.
<< Ora,dopo aver schiaffeggiato te,vado a cercarla e le tiro quel suo collo da gallina! >> Esclama,incedendo verso la porta d’ingresso. Mi paro dinanzi a lei.
<< Patty,calmati,ti prego! Di scenate oggi ce ne sono state a sufficienza! >> La supplico. Ed entrambe ad opera di membri di quella famiglia. Jimmy Contreras ci ha dato una bella salvata scopandosi Lena e invitarlo qui oggi non è sufficiente come ringraziamento! Dirò a Diego di dargli un aumento!
<< Vuoi che continui a prendere a schiaffi te? Io devo togliermi questo sfizio! QUELLA GATTA MORTA CI HA PROVATO CON TE E VORRESTI CHE RIMANESSI ZEN?! Se avessi dato retta a mia madre adesso sarei io la moglie di Daniele, MA CHI SI CREDE DI ESSERE?! >> Tuona mia moglie,verde di gelosia,riportando le parole di Camilla di quella sera. La guardo sorridendo mentre attorciglio attorno al mio dito uno dei boccoli che sporgono dalla sua acconciatura.
<< Dan,se pensi di rabbonirmi con due moine ti sbagli di grosso! >> Esclama perentoria. Ignoro la sua affermazione mentre comincio a baciare il suo collo,sollevando senza fretta la gonna del suo vestito da sposa.
<< Dan… >> Mi chiama,con la voce ridotta ad un sussurro. Complice anche lo stato di euforia dovuta allo champagne bevuto,sento che si sta rilassando ed eccitando sotto le mie mani che conoscono alla perfezione ogni punto erogeno del suo corpo.
<< Pensi di farmi passare la collera seducendomi? Sei un bastardo. >> Sussurra.
<< Se ti eccita insultarmi,fai pure! Ma non venirmi a dire che sei arrabbiata con me! >> Le sussurro all’orecchio,accarezzando i suoi seni sopra l’abito. Catturo le sue labbra in un bacio seducente e lei allaccia le braccia a mio collo. Poso le mie mani sul suo fondoschiena aiutandola con una piccola spinta quindi avvolge il mio bacino con le sue gambe.
<< I nostri figli staranno aspettando spiegazioni! >> Mi fa notare tra un bacio e l’altro.
<< Aspetteranno qualche minuto. Saranno contenti di sapere che non ci stiamo scannando! >> Esclamo,mentre entriamo in camera da letto.
 
 
[Isabella]
 Questo ricevimento si è trasformato nella fiera del pettegolezzo! Papà e Patrizia sono spariti e zia Marcella,Betty,David e Michael se la stanno cavando egregiamente nell’intento di rabbonire gli invitati e la loro curiosità.
<< Io chiamerei la polizia e un’ambulanza. Così,per ogni evenienza! >> Ironizza Lorenzo,riferendosi al fatto che papà e Patrizia non fanno ritorno,beccandosi un rimprovero verbale da parte di sua sorella.
<< Armando,come ti senti? >> Gli domando.
<< Meglio,grazie. E’ stato solo un rialzo della pressione. Sfido chiunque a mantenere la calma quando sei il fratello della donna e il cognato dell’uomo che hanno dato scandalo a questo evento! La gente non è certo nata ieri: Camilla e Daniele in passato sono stati insieme,il marito di Camilla rifila un pugno a Daniele… Non serve un genio per tirare le somme! >> Fa notare mio suocero.
<< Povera Patrizia. Spero solo che non sia stato con zia Cami mentre era sposato con lei. >> Riflette mia cognata Camilla.
<< Per lo meno hanno smesso di guardarmi e di parlare di me. >> Constato. Dopo l’annuncio della paternità sono l’argomento preferito di questa gente che per tutto il giorno si è presentata a me con riverenza.
<< Dovrai abituarti. Oramai sei la figlia di Daniele Valencia e la gente farà a gara per guadagnarsi i tuoi favori. >> Commenta mia cognata Camilla.
<< Io avevo detto fin dall’inizio che quest’evento era una pessima idea. >> Riflette a voce alta mio fratello Giulio,seduto e amareggiato. Silvia gli accarezza le spalle. La nostra attenzione viene attirata da papà e sua moglie,che fanno ritorno. Papà afferra il microfono.
<< Scusate,gradirei la vostra attenzione per un momento. Ci tengo a scusarmi per quanto accaduto. Questo non precluderà certo che abbia luogo la festa da ballo di questa sera,quindi vi invito a restare. Nella sala dove si è tenuto l’aperitivo di benvenuto è disponibile il buffet dei dolci,buon proseguimento! >> Annuncia mio padre,prima di attraversare una piccola folla di invitati intenti a spettegolare.
<< Ragazzi,Marcella,Maribeatrice,dobbiamo parlare. Armando,ci terrei ci foste anche tu,tua moglie,i vostri figli e i vostri nipoti. Vi devo una spiegazione,come minimo! >> Esordisce papà.
<< Dan,propongo di sposarci! >> Suggerisce zia Marcella.
 
 
[Lena]
<< E così pensi che Daniele e mamma fossero amanti? >> Mi domanda mio fratello.
<< Fratellone,non serve Einstein per giungere a questa conclusione. L’alternativa è che papà sia impazzito del tutto! >> Esclamo,prima di essere raggiunti da un gruppetto cappeggiato dall’amante di mia madre. La figlia incinta di Daniele si siede attorno al tavolo da esterno,imitando me e Class,mentre gli altri restano in piedi.
<< Mi dispiace dover essere io a dirvelo,ma vorrei fornirvi una spiegazione per quanto successo… >> Esordisce il tale.
<< Lei e mia madre siete o siete stati amanti. Non serve la sua laurea in Economia per dedurlo,signor Valencia! >> Affermo pungente,senza sollevare lo sguardo verso di lui,cercando di trattenere le lacrime. I miei divorzieranno!
<< PAPA’, HAI TRADITO MAMMA CON CAMILLA?! >> Lo accusa iracondo Giulio.
<< NO,CALMATI,ED EVITA DI STRILLARE PER CORTESIA! Camilla ed io siamo stati amanti prima che io conoscessi Patrizia. >> Specifica.
<< MA MIA MADRE ERA GIA’ SPOSATA! >> Protesto,scattando in piedi,dando libero sfogo al pianto. Zia Betty mi accarezza le spalle.
<< Sì,era sposata da pochi mesi. Io non avevo ancora accettato né il fatto che mi avesse lasciato né che si fosse sposata con tuo padre. E’ terminato tutto quando sono partiti e non c’è stato più niente tra di noi. >> Racconta a tutti Daniele,rivolgendosi a me con lo sguardo.
<< Ricordo quel periodo. Prima della partenza vostra madre era sempre di pessimo umore. Avresti dovuto lasciarla in pace,Daniele! Si trattava di una donna sposata! >> Lo rimprovera zio Armando.
 << Bhe,che quest’uomo non ha alcun rispetto per il sacro vincono del matrimonio non è certo una novità! >> Intervengo acida.
<< Credo che lei,signorina,dovrebbe essere l’ultima persona che può permettersi di impartire lezioni sulla materia! >> Mi rimprovera colui che stava per divenire mio suocero.
<< Ed io le rammento che non ero sposata né con suo figlio né con Jimmy,che neanche loro erano sposati e che di certo non mi sposerò per poi tradire allegramente mio marito,o per importunare altri uomini sposati! >> Ribatto. Come si permette? Io non mi sposerò senza credere in ciò che sto facendo. Ciò che ho fatto con David e Jimmy è immorale fino ad un certo punto dato che io non ho rotto alcun giuramento sacro!
<< Con permesso! >> Taglio corto,abbandonando il gruppetto. Procedo velocemente con le braccia incrociate al petto,stringendomi nelle spalle,cercando un posto riparato dove rifugiarmi. Dove andrò questa notte? Non mi va di tornare a casa!
<< Lena,ti ho cercata ovunque. Mi dispiace per quanto successo. Ma perché tuo padre ha picchiato lo sposo? >> Vuole sapere Oscar. Oddio,flirtare con lui è stato un grosso errore! Adesso mi rimarrà appiccicato come una piattola?
<< Non mi va di parlarne. Scusa! >> Taglio corto.
<< Lascia almeno che ti faccia compagnia,o che ti dia un passaggio a casa. Sembri stanca! >> Osserva.
<< Non serve. Tornerò in taxi con mio fratello. >> Rifiuto.
<< Non è un problema per me. >> Insiste,posandomi una mano su una spalla.
<< Ha detto di no. Se permetti,mi occupo io di lei. Visto che sono suo amico e non uno che conosce da 5 ore,sono la persona più adatta per starle accanto. Oltretutto lei è un gran maleducato: non ha visto che la signorina sta morendo di freddo? >> Interviene Jimmy. In altre circostanze avrei sorriso!
<< Grazie. >> Affermo,quando si toglie la giacca che indossa per posarmela sulle spalle.
<< Va bene,cercavo solo di essere gentile. Potevi dirmelo subito che non eri libera e avrei evitato tanta pena! >> Esclama il tale,alzando le mani,prima di allontanarsi senza troppe storie.
<< Come stai? >> Mi domanda Jimmy. Sollevo le spalle senza rispondere verbalmente,riprendendo a piangere.
<< Se vuoi abbandonare la festa ti do un passaggio. >> Mi propone.
<< Vorrei aspettare mio fratello. E poi non so dove andare! Quello che è certo è che a casa non ci torno. Chiederò ai miei zii se posso dormire da loro. >> Rifletto a voce alta.
<< Bhe,puoi venire da me. Sempre se ti va! Non è una proposta strana,è solo una gentilezza! >> Esclama specificando che non sta cercando di portarmi a letto. Sorrido.
<< Sei gentile! Ma vorrei rimanere,per il momento. >> Rispondo,continuando a tremare. Sento il mio cuore sussultare quando mi attira a sé abbracciandomi. Mi ritrovo con la testa premuta contro il suo petto e chiudo gli occhi.
<< Stavi tremando. >> Interviene,per giustificare il suo gesto.
<< Non mi dovresti abbracciarmi dinanzi alla tua ex,ti precluderesti ogni possibilità di tornare con lei. E poi,vedendoci insieme,potrebbero riferirlo alla tua Chiqui,o a qualche altra ragazza. E’ dura starti dietro,sai? >> Lo provoco,ancora con il viso premuto contro il suo petto. So che sorride anche senza sollevare lo sguardo. Mi discosta dolcemente dal suo petto e mi accarezza le guance,cercando di togliere di mezzo i capelli che sono sfuggiti all’acconciatura che ho tentato di salvare dopo che quella mi ha versato l’acqua addosso. Mi sento sciogliere sotto il suo sguardo.
<< Alma, Chiqui, Belen… tutte parentesi senza importanza! >> Esclama sotto voce e scandendo bene le parole. Sento il cuore in gola ormai. E così è questo l’amore con la “a” maiuscola? Quello che prova mio fratello per Francesco e che gli ho invidiato nelle ultime settimane,guardando i suoi occhi brillare quando parlava di lui? Nel frattempo,nella sala dove si è tenuto il banchetto,è iniziata la festa da ballo. Un ricordo mi attraversa la mente quando mettono un lento: “Dime” di Jencarlos Canela.
 
Era bello fare l’amore con lui. David sotto questo punto di vista era dolce e tradizionale,mentre con Jimmy era passione allo stato puro. Ci piaceva farlo non solo in camera da letto ma anche sul tavolo della cucina,sul divano,nella sua auto,in piedi contro il muro…
Dopo aver raggiunto l’orgasmo mi scostai da lui sedendomi sul divano. Tirai su la coperta per coprirmi per lo meno le parti intime. Jimmy si voltò su un lato e cominciò a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
<< Quanto vorrei che lo dicessimo alle nostre famiglie. Così la prossima settimana potremmo partecipare insieme,come una coppia,alle nozze di mia cugina! Sarebbe bello averti lì. >> Intervenne,intavolando l’argomento per l’ennesima volta. Con Jimmy era tutto meraviglioso ma in questo “tutto” rientrava solo il sesso. Tra di noi c’erano differenze abissali: diverse frequentazioni,diversi gusti… David era più simile a me non che il tipo di uomo che desideravo al mio fianco. Tuttavia era da qualche tempo che osservavo Jimmy,constatando quanto ridessi con lui rispetto a quando ero insieme a David. Ma i miei non lo avrebbero mai accettato,specialmente mio padre. David era la scelta corretta e dovevo chiudere la relazione con Jimmy prima che potesse scoppiare un disastro! Era già tutto programmato. La cena di fidanzamento ufficiale era prevista a breve,dopo di che avrei iniziato il college (mamma e papà avevano accettato di farmi studiare in Colombia per non separarmi da David) e alla fine degli studi ci saremo sposati,vivendo felici.
<< Lo sai,non mi sento pronta per coinvolgere i miei genitori. Porta pazienza,ti prego! >> Lo supplicai,mentendogli spudoratamente.
<< Il lato positivo è che non ti farai pestare i piedi da me. Io sono il testimone dello sposo quindi sarò tra i primi e scendere in pista e non ho idea di come farò a nascondere la mia negazione per il ballo. La poverina che avrà la disgrazia di accompagnarmi in tale pratica dovrà munirsi di scarpe antinfortunistiche! >> Mi raccontò. Mi misi a ridere.
<< Dai,non puoi essere così negato. Se vuoi ti faccio vedere io come si fa. >> Proposi,infilandomi gli slip e la sua t-shirt. Jimmy indossò solo i boxer. Dal cellulare scelsi una canzone: la colonna sonora di una telenovela ambientata a Miami,di qualche anno fa,che mia madre in quel periodo stava rivedendo in streaming. Si impappinò un paio di volte e sorrisi,prima di prendere il ritmo.
 
Dime, ¿cómo no perderme en tu mirada? ¿Cómo pretender que siento nada? ¿Cómo hacerle caso a la razón? Conosco a memoria le parole di quella canzone! Jimmy non è più impacciato come allora e ne ho conferma da come mi attira a sé posando una mano alla base della mia schiena.
<< Questa volta non ti pesterò i piedi,te lo prometto! >> Sussurra,mentre cominciamo a ballare. I nostri occhi solo incatenati e non riesco a staccare il mio sguardo dal suo. Non voglio farlo. Non riesco a fare nulla: sono immobile,completamente in sua balia,sull’orlo di una crisi respiratoria dato che trattengo persino il fiato col timore che anche un atto naturale come respirare potrebbe rovinare il momento. Le sue palpebre si abbassano dolcemente mentre osservo la tua testa scendere in direzione del mio viso. Ha il naso freddo e un po’ mi sento in colpa dato che starà morendo di freddo dopo aver dato la sua giacca a me. Gli istanti che precedono un bacio,quando i nasi si sfiorano e i respiri si mescolano,sono sempre magici. Specialmente se ciò avviene con una persona speciale. Questa magia dura poco perché entrambi siamo desiderosi di unire le nostre labbra. Sento un’inequivocabile brivido quando ciò avviene.
 
 
[Giulia]
 Questa giornata non per tutti è stata rose e fiori. Dopo la conferenza stampa di papà,Massimiliano ed io siamo rimasti a fare compagnia a Francesco che ha scelto di rimanere con Class Huber. Credevo si conoscessero appena.
<< Se vuoi un passaggio per tornare a casa,dimmelo pure! >> Si offre Francesco,accarezzandogli una spalla. Class a sua volta gli accarezza una mano. Massimiliano ed io ci scambiamo uno sguardo abbastanza eloquente. Avvicino e poi separo ripetutamente i miei indici per farli capire ciò che sto pensando. Massimiliano si schiarisce la voce cercando di attirare la loro attenzione.
<< Bhe. Credo che oramai lo avrete capito. Era nostra intenzione dirtelo prima della fine della serata. >> Interviene Francesco,verso il mio futuro marito. Sorrido tra me e me come un ebete quando il pensiero fa capolino nella mia testa. Mi tormento di nuovo l’anello di fidanzamento,non credendo ancora di indossarlo.
<< Ah. Bhe,i miei complimenti. Sono contento che tu abbia trovato qualcuno! >> Si congratula il mio fidanzato.
<< Congratulazioni,ragazzi. >> Mi congratulo a mia volta. A quanto pare Class si è consolato velocemente dalla delusione che gli è stata inflitta dalla spiona tedesca!
<< Ma quella non è la tua ex amica? >> Mi fa notare Francesco. Guardiamo verso le sdraio oltre la piscina.
<< Sì,è proprio Paola. >> Constato. Sta bevendo e chiacchierando con un tale. Incrocio le braccia e mi avvicino di più alla piscina,continuando a guardarla. Chissà come avrà preso le notizie della mia gravidanza e del mio matrimonio.
<< Pensi a lei? >> Mi domanda Massi abbracciandomi da dietro. Mi accarezza la pancia che inizia a vedersi ed io poso le mie mani sulle sue.
<< Bhe,non soffro certo di teresina. Mi ricordo ancora di tutte le fantasie che facevamo sui nostri matrimoni e sulle nostre vite. E poi io ho rovinato tutto! >> Constato.
<< Piccola,se ti manca perché non metti da parte l’orgoglio e ci riprovate? Sono successe tante cose in queste settimane. Avvenimenti che vi hanno cambiate,ora siete più mature. >> Osserva il mio amore.
<< Perché ci siamo pugnalate alle spalle,ci siamo mentite a vicenda ed odiate… Non sono cose che si possono cancellare. E poi perché a lei probabilmente non importa ricostruire la nostra amicizia. Ed io non so se riuscirò a perdonarla per quello che ha fatto. >> Constato. Mi sembra felice con quel tipo. Non mi sembra che ci sia rimasta male per le scoperte fatte sulla mia vita quest’oggi.
 
 
[Kristoff]
E’ ridicolo: non riesco neanche ad avercela con lei. L’unica cosa che riesco a pensare è che tutto questo me lo sono cercato. Avrei dovuto pormi una domanda o due,e porle a lei,dopo aver origliato quella loro conversazione durante quel pranzo di fine estate dai miei suoceri. Afferro alla rinfusa i miei vestiti,alcuni dalla cesta dei panni da stirare,e mi accorgo di aver tirato su uno dei suoi completini intimi solo quando lo metto in valigia. Lo estraggo da essa e mi siedo sul letto,abbandonami al ricordo di quando lo ha indossato per la prima volta.
 
Era difficile per noi festeggiare il nostro anniversario il piena libertà,cadendo l’ultimo giorno dell’anno. Ma quell’anno era diverso dato che anche Lena era uscita per passare il suo primo capodanno fuori,ad un pigiama party a casa di un amichetta,dato che aveva solo 12 anni. Quella notte avevamo tutta la casa per noi e decidemmo di sfruttare l’occasione. Perciò per Natale le avevo regalato (di nascosto,il regalo che avevo presentato dinanzi a tutti al pranzo natalizio era una yankee candle che lei adora) un pregiato e succinto completino intimo.
Era il 1 Gennaio del 2020 quando scendemmo imbarazzati a fare colazione. Nostro figlio,all’epoca ventiquattrenne,era già seduto a tavola e non sollevò neanche il capo per augurarci buon giorno o buon anno.
<< Buongiorno! >> Esordii,dinanzi a quel silenzio imbarazzante.
<< Non è esattamente un buongiorno. Ho dormito a stento! Credo sia normale quando assisti alla scena primaria! >> Esclamò ironico.
<< In nostra difesa,pensavamo che saresti rincasato all’alba! >> Esclamò mia moglie.
<< Gli altri genitori sarebbero felici se il proprio figlio abbandonasse una festa di fine anno fuori controllo per tornare a casa prima. Invece voi mi fate sentire come se avessi fatto qualcosa di male! >> Osservò. Cami ed io ci guardammo trattenendo in sorrisetto. Come potevamo immaginare che sarebbe tornato a casa prima?
<< Ci dispiace! Dopo tutto sei grande,dovresti sapere in quale modo sei venuto al mondo. >> Osservai.
<< Avrei preferito non vederlo,mi bastava la teoria! Potevate almeno farlo in camera da letto. Insomma,su quel divano ci pranzo davanti alla TV quando vengo a trovarvi. Cioè,ci pranzavo. Credo che d’ora in avanti le patatine che ci cadranno sopra lì rimarranno! >> Esclamò Class. Mia moglie non riuscì più a trattenere il riso e la stessa cosa feci io. Class scosse il capo cercando di celare che anche lui stava ridendo per la tragi-comicità della cosa!
<< Dai,dopo tutto ci hai solo sorpresi in intimo. Avevamo fatto in tempo a separarci prima che accendessi la luce dal salone. >> Osservò mia moglie.
<< Castità,per favore,prima della mia partenza! >> Mi pregò.
<< Ma rimani fino al 9 per il tredicesimo compleanno di tua sorella,vero? >> Si assicurò di sapere sua madre.
<< Sì. Le ho comprato un cuscino a forma di musetto di gatto ma le vieterò categoricamente di usarlo sul divano. >> Rispose.
 
Piango,abbandonandomi a quel ricordo. Non festeggeremo più il nostro anniversario. Non faremo più colazione tutti insieme come una famiglia. Non scherzeremo più tutti insieme. D’ora in avanti solo litigi,rapporti tesi,recriminazioni e amarezza. Cerco di asciugarmi gli occhi quando sento la porta aprirsi e poi sbattere. Sento il rumore inequivocabile dei tacchi di mia moglie contro il pavimento.
<< Kristoff… >> Sussurra il mio nome quando entra in camera da letto. Fissa basita la valigia.
<< Cosa pensavi,che ti avrei stretto la mano? Non intendo più essere il tuo ripiego! >> Esclamo,continuando a schiacciare i miei effetti personali in valigia.
<< Tu non sei un ripiego! Io ho scelto te. Daniele è stato uno sbaglio! >> Esclama,piangendo. Non posso premere un interruttore con su scritto “odio per Camilla” quindi vederla così mi strazia.
<< Hai scelto me. Perché? Daniele un bel giorno ha ritirato la sua offerta di sposarti e adottare Class,qualora avessi divorziato da me? Oppure è iniziato tutto quando Daniele era già sposato e sei rimasta con me perché se aveste divorziato dai rispettivi coniugi avreste dovuto elargire cospicui assegni di mantenimento? >> Ironizzo. Camilla mi guarda basita.
<< Come sai che lui… >> Cerca di chiedermi.
<< Molti anni fa ho sentito una vostra conversazione. Perché non hai accettato subito? Perché farmi soffrire in questo modo? >> Le domando,seguitando a preparare la mia borsa,pur non potendo pentirmi della sua scelta dato che la nostra unione ha reso possibile la nascita di Lena.
<< Perché amavo te,allora ed oggi! Daniele è stato un errore terribile… E’ iniziato tutto prima della nostra partenza. Il matrimonio,poi la nascita di Class,tu avevi ricevuto quella promozione e non c’eri mai… Mi sentivo soprafatta dagli eventi e Daniele ha carpito il mio turbamento… >> Inizia a raccontarmi. Chiudo gli occhi mentre stringo la tracolla del borsone. Ogni sua parola è uno schiaffo verbale.
<< NON VOGLIO SAPERE SE PRIMA DI SCOPARTI TI HA CORTEGGIATA,DOVE LO AVETE FATTO,IN QUANTE POSIZIONI E DELLE RISARE CHE VI FACEVATE ALLE MIE SPALLE! MI FAI SCHIFO,CAMILLA! >> Sbotto. Non sono pronto per ascoltare i dettagli su come mi ha tradito! Mia moglie aggira il letto e me la ritrovo dinanzi. Mi afferra le mani.
<< Ti prego,perdonami! Ci eravamo sposati pochi mesi prima,ero ancora giovane e pur amandoti mi sentivo… >> Insiste nel fornirmi spiegazioni che non sono pronto ad ascoltare! Mi libero del tocco sue mani che in altre circostanze mi avrebbe fatto tremare d’amore.
<< Prigioniera della tua vita? Esattamente come quando mi hai conosciuto... IO HO ACCETTATO QUELLA PROMOZIONE SOLO PER CERCARE DI DIVENTARE UN PARI DEL TUO DANIELE,PER NON FAR MANCARE NULLA A TE A NOSTRO FIGLIO,PER DIMOSTRARE A TUA MADRE CHE ERO AMBIZIOSO COME IL SUO PUPILLO E CHE POTEVO PROVVEDERE A VOI E TU MI HAI TRADITO PERCHE’ MI ERO TRASFORMATO NEL Più BANALE DEI MARITI,CHE COME TUTTI PASSA LE GIORNATE FUORI CASA AL LAVORO?! >> Sbotto. Io ho fatto di tutto per compiacerla,anche digerire sua madre e vengo ripagato così!
<< Ero così giovane… >> Tenta di giustificarsi tra le lacrime.
<< IO INVECE ERO UN ULTRA SESSANTENNE? SIAMO COETANEI,CAMI! ANCHE LA MIA VITA ERA AVVENTUROSA MA MI SONO FERMATO QUANDO SONO DIVETATO PADRE E MARITO! CRISTO,PER TUTTO IL TEMPO HAI DETTO DI AMARMI,CHE PER TE DANIELE NON CONTAVA NULLA,CHE NON DOVEVO VEDERLO COME UN RIVALE… SEI SOLO UNA FALSA IPOCRITA! >> Le urlo contro. Mia moglie è in un bagno di lacrime. Chiudo con così tanta foga la cerniera della borsa che la stoffa di una camicia si incastra e devo ripetere più volte l’operazione. Con gesto sicuro sposto Camilla per poter passare e raggiungo l’uscita.
<< Dove andrai? Non aspetti neanche i ragazzi? >> Mi domanda venendomi dietro.
<< In albergo. Li chiamerò per strada. >> Rispondo telegrafico.
<< Ti prego,sono passati tanti anni! Ci conoscevamo da poco quando sono rimasta incinta e ci siamo sposati,ho agito da immatura e Dio sa solo quanto me ne pento! Ma non ho mai mentito quando dicevo di amarti e che non avrei mai voluto sposare Daniele! >> Insiste.
<< E’ successo altre volte in questi anni? >> Le domando.
<< No! Te lo giuro! >> Risponde. Mi sfugge un ghigno.
<< Non giurare Camilla. Mantenere le promesse non è il tuo forte! >> Le faccio notare mordace. Abbassa lo sguardo mesta,seguitando a piangere.
<< Perché quel tale sapeva che nostro figlio è gay e io no? >> Domando a mia moglie. Mi si raggela il sangue se ripenso al fatto che poteva essere quello a crescere mio figlio! E che se Camilla avesse accettato Lena non sarebbe mai nata!
<< Li ha casualmente visti insieme. >> Mi spiega. Mi sfugge un ghigno.
<< Casualmente. >> Ripeto,come a sottolineare l’ironia della situazione.
<< Sì,casualmente. Non penserai che glielo abbia detto io,vero? >> Mi domanda sotto choc come se non fosse stata l’amante di quello!
<< Cosa ne posso sapere io se vi parlare e su quali argomenti vertono le vostre conversazioni? Dopo tutto avete molto in comune! Siete due traditori! >> Esclamo,abbandonando la casa che abbiamo da poco acquistato. Bogotà doveva essere un nuovo inizio invece è qui che il nostro matrimonio morirà,dov’è nato.
 
 
[Gonzalo]
 Quando Giulia Valencia ha detto “Sì ti voglio sposare” al suo ragazzo Paola è scappata,inseguita da mio cugino,e i due non sono ancora tornati! Mi sento male solo pensando in quali attività potrebbero essere coinvolti!
<< Vado al bagno. >> Annuncio verso Kelly,lasciandola da sola sulla pista da ballo. Non ce la faccio più: devo trovarli! La mia ricerca muore sul nascere quando mio padre mi blocca ponendosi dinanzi a me. Sospiro alzando gli occhi al cielo.
<< Devi starmi a sentire! >> Insiste.
<< NO! Sai cosa vuol dire “no”? Sei diventato sordo? Leggi il mio labiale… N-O! >> Insisto,sillabando la breve parola.
<< E’ importante quello che devo dirti. >> Ripete,quando veniamo raggiunti da mamma.
<< Gonzalo,la tua fidanzata è rimasta da sola sulla pista da ballo! >> Mi fa notare. Mi sento sull’orlo di una crisi di nervi. Mamma cerca di riportarmi dentro afferrandomi una mano ma mio padre la blocca afferrandole il polso. Mi sento tra l’incudine e il martello.
<< E’ questo il tuo piano a lungo termine? Interrompere ogni nostro colloquio così che non possa raccontargli che razza di persona sei? Come farai se andrò a trovarlo in ufficio? >> Le domanda papà.
<< Che razza di persona è? SEI TU QUELLO CHE VA A PUTTANE! >> Preciso. Per fortuna la musica copre le nostre voci.
<< CI SONO MOLTE COSE CHE NON SAI! Ed è ora che si faccia chiarezza in questa storia! >> Insiste. Mi afferra per un braccio portandomi a forza in un posto isolato. Mamma ci segue. Lo guardo ostile quando mi lascia andare. Mi massaggio il braccio poco sotto il gomito.
<< Tua madre non è la persona limpida e ineccepibile che tu credi. Molti anni fa,quando eravamo giovani,MariaPaola ed io avevamo una relazione. Clandestina poiché i nostri genitori avevano praticamente combinato le nozze tra me e tua madre quando ancora eravamo due ragazzini. Ma io ero innamorato di MariaPaola. Volevamo fuggire,sposarci a Las Vegas e vivere felici! Ma tua madre ha scoperto tutto ed è andata da MariaPaola millantando una gravidanza inesistente. MariaPaola,con cui al tempo erano amiche,le ha creduto ed è partita per il college. Io le avevo giurato che non toccavo tua madre da mesi ed il che era vero. Ma tua madre fu molto persuasiva,manipolare è la sua arte più sopraffina. Per questo ho finito con sposare tua madre. Negli anni seguenti mi sono spesso sentito solo,vivevo nel passato,nei ricordi e nelle ipotesi di come avrebbe potuto essere la mia vita con MariaPaola. Non sapevo perché mi avesse piantato in asso e l’ho odiata oltre che amata ma questo non è bastato a farmi innamorare di tua madre. Tutte le amanti che ho avuto sono state solo un mero tentativo di riempire quel vuoto. Raccontandoti questa storia non sto cercando di fuggire dai miei errori: nonostante la delusione inflittami da MariaPaola non avrei dovuto sposare tua madre per disperazione,per ripicca,per paura di rimanere da solo. Queste sono cose che dovevi sapere. Un matrimonio contratto per ragioni sbagliate ti rende infelice! >> Espone,non risparmiando qualche lacrima e qualche pausa qua e la. Abbasso lo sguardo cercando di raccogliere le idee. Sono troppo alticcio,confuso e provavo per sopportare anche questa.
<< Amore… >> Interviene mia madre allungando un braccio verso di me. Lo allontano con un gesto netto.
<< E’ così? Ti sei fatta sposare con l’inganno? >> Le domando conferma. Certo che nessuno è libero da colpe in questa faccenda: mia madre si è fatta sposare con l’inganno,mio padre l’ha sposata per disperazione e MariaPaola avrebbe dovuto affrontarlo prima di credere a mia madre alla cieca. Solo ora capisco il motivo reale per cui era così ansioso di narrarmi tale storia: non voleva farsi perdonare ma voleva che cogliessi i parallelismi con la mia storia con Kelly! Mia madre risponde con un cenno del capo.
<< Mi dispiace. Dovevi avere un quadro completo delle cose per poter trarre le tue conclusioni in totale consapevolezza! >> Esclama mio padre.
<< Chi altri lo sa? Sebastian? >> Domando.
<< No. Seba non ne è al corrente. MariaPaola ha messo al corrente le sue figlie. >> Mi rivela. Che fosse questo che Paola voleva dirmi ieri sera prima della cena?
<< Voglio rimanere da solo! >> Esclamo,congedandomi da loro. Mi dirigo alla ricerca di Paola. Ho bisogno di lei,di stringerla tra le braccia,di dirle che l’amo! Non ne posso più! Succeda quel che succeda! Non ci metto molto a trovarla: mi si raggela il sangue quando assisto alla scena dei loro nasi che si sfiorano. Reprimo la tentazione di afferrarlo per il bavero della giacca e gettarlo in piscina e tossisco per attirare la loro attenzione,impedendo così l’unione delle loro labbra. Mi sento pervadere dalla rabbia. Quando si separano e si voltano verso di me Paola mi rivolge uno sguardo imbarazzato. Noto in terra due bottiglie,evidentemente vuote dato che sono stese,di champagne. L’ha fatta ubriacare!
<< Gonzalo. Come mai qui? >> Mi domanda mio cugino balzando in piedi. Paola torna a rivolgermi le spalle.
<< Vi stavo cercando,dato che siete spariti! >> Esclamo.
<< Stiamo molto bene,come vedi. >> Mi fa notare mio cugino. Lui di certo!
<< Tuo padre ti cerca. >> Mento. Farei di tutto per allontanarlo.
<< Ah, ok. Allora vado a sentire cosa vuole. Paola,torni alla festa insieme a me? >> Le domanda.
<< No. Lei rimane qui con me. Le devo parlare di cose che riguardano la relazione tra i nostri genitori! >> Annuncio.
<< Va bene. Vi aspetto alla festa. >> Si congeda da noi evaporando. Prendo posto accanto a lei la quale non ha il coraggio di sollevare lo sguardo verso di me.
<< Mio padre mi ha raccontato tutto. >> Esordisco. Trova finalmente il coraggio di sollevare il capo e mi sento preda di un sogno bellissimo osservando quei pozzi celesti,anche se al momento sono un po’ rossi.
<< Come l’hai presa? >> Mi domanda. Scrollo le spalle mentre le prime lacrime,il mio primo sfogo dopo la tensione sopportata nelle ultime ore,escono dai miei occhi. Paola non esita nell’avvicinarsi a me: mi accarezza la nuca,posando la sua fronte contro la mia guancia. Il mio movimento è altrettanto sicuro quando mi volto verso destra stringendola a me in un abbraccio. Nasconde la testa nell’incavo del mio collo. Mi guardo attorno per assicurarmi di non essere notato prima di prenderla per mano costringendola a seguirmi tra gli alberi del parco che circonda la villa. Quando sono certo di essere abbastanza distante da tutti la spingo dolcemente verso un albero. Lei vi appoggia la schiena nascondendo le mani dietro di essa.
<< Lo hai baciato? >> Le domando senza preamboli. Paola in risposta scuota la testa. Sono intervenuto appena in tempo!
<< Lo avresti fatto se non fossi arrivato io? >> Le domando.
<< Perché non avrei dovuto? >> Mi domanda. Cerca di farmi impazzire,per tutto il giorno ha flirtato con mio cugino e ci è riuscita nel farmi capitolare!
<< Perché queste labbra sono mie,solo mie! >> Affermo perentorio,sussurrando contro le sue invitanti labbra.
<< Sei un troglodita,te lo hanno mai detto? Io non sono un oggetto esanime per tanto non appartengo a nessuno. E aggiungerei che sei anche uno stronzo dato che ieri sera hai chiesto a Kelly di sposarti! >> Mi accusa.
<< Tu non c’eri quando le ho fatto la proposta e non sai come sono andate le cose. Un cameriere è inciampato sulla mia sedia e Kelly ha svuotato le tasche della mia giacca zuppa e così ha trovato l’anello. Mi sono sentito soprafatto! >> Mi giustifico.
<< Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? L’HAI CHIESTA IN MOGLIE PER NON FARE UNA FIGURA DI MERDA DINANZI A TUTTI? E POI QUELL’ANELLO COMUNQUE ERA NELLA TUA GIACCA PERCIO’ L’INTENZIONE C’ERA! SENNO’ PER CHI LO AVRESTI COMPRATO, DIMMI! PER LA CAMERIERA DEL RISTORANTE? PER IL PARCHEGGIATORE O PER IL MAITRE,COME GENTILE OMAGGIO? >> Ironizza.
<< Non hai idea di quello che ho passato in questi giorni! Sì: per un secondo ho pensato che chiederla in moglie fosse la scelta giusta ma avevo cambiato idea quando ti ho vista arrivare al ristorante ieri sera,non potevo farti questo! Ma poi sono stato travolto dagli eventi! >> Le spiego con le lacrime agli occhi,incapace di rimanere oltre a guardare la mia vita scorrermi davanti,dopo alcuni giorni di passività totale.
<< Fare a me? Credi di essere così importante per la sottoscritta? >> Mi domanda,mandando in frantumi il mio cuore.
<< Io non so chi te lo abbia riferito ma io e Adelina non ci siamo fatti una sveltina al funerale di Carmen. Sì,lei ci ha provato ma io l’ho respinta! >> Le rivelo. Deve ascoltarmi! Pare colpita da questa rivelazione.
<< Gonzalo,se mi stai rifilando una balla sarà l’ultima che dirai in vita tua! >> Mi minaccia. L’attiro a me facendo aderire le nostre fronti. Chiudo gli occhi inalando il suo profumo.
<< Non ti sto mentendo,te lo giuro! L’altra sera non mi hai dato la possibilità di chiarire il pettegolezzo su me e Adelina. Le cose che ti ho scritto in quella email non sono menzogne. Io ci tengo a te! Immensamente! >> Le rivelo. Paola muove leggermente il capo e posso sentire la morbidezza delle sue labbra sfiorare le mie,senza però soffermarsi su di esse. So che tutto questo è sbagliato e ingiusto verso entrambe. Kelly ne uscirà con il cuore spezzato,e Paola mi odierà a morte quando saprà cos’ho fatto a suo nipote e penserà che io l’abbia usata andando con lei prima di sapere la verità.
<< Non posso fare questo a Kelly. >> Sussurra,incapace però di separarsi da me.
<< Lo so,non è giusto nei suoi riguardi. Ma io sono pazzo di te,cosa ci posso fare? >> Le domando in un sussurro,proseguendo quest’estenuante danza delle nostre labbra che si sfiorano senza però intrecciarsi mai sul serio.
<< Io farò quello che dovevo fare subito ieri sera,quando ha trovato l’anello. Farò un passo indietro. Le dirò che mi sento soprafatto. >> Le prometto.
<< Ne uscirà con il cuore distrutto. E perderò un’altra amica quando saprà di noi. >> Constata.
<< Vorrà dire che aspetteremo. Attenderemo che abbia digerito la notizia. Io pazienterò per poteri avere! >> Le prometto. E’ la prima promessa sincera che faccio ad una donna. Paola si separa da me per potermi guardare negli occhi per pochi istanti prima di socchiudere gli occhi,sollevarsi leggermente sulle punte per poter assaporare a pieno le mie labbra. Chiudo gli occhi e una lacrima sfugge al mio controllo mentre sento come se mi fossi liberato di una pesante zavorra. No,non è giusto farla mia con l’inganno. Con lei non voglio questo,preferisco essere odiato subito per voi vivere la nostra relazione  per un tempo il più lungo possibile piuttosto che averla subito per poi farmi odiare per il resto della vita! Maria,hai vinto! La separo dolcemente da me dopo essere riemerso dalle mie riflessioni.
<< C’è una cosa che devi sapere prima… prima di… >> Cerco di dirle. Mi guarda confusa.
<< Cosa succede? >> Mi domanda.
<< Non qui e non adesso. Cosa ne dici se ci vedessimo domani sera? E’ qualcosa di cui devo parlarti con la dovuta calma! >> Esclamo.
<< E con Kelly come farai? Lei ti aspetterà a casa tua. >> Mi fa notare.
<< Le dirò che devo trattenermi in ufficio un po’ di più. >> Le rispondo,accarezzando la sua guancia destra. Paola chiude gli occhi e inclina leggermente in capo,beandosi di questa coccola. Sento gli occhi inumidirsi,consapevole del fatto che da domani sera mi odierà. Mi perdo ancora un attimo nei suoi occhi prima che gonfi le guance,trattenga il fiato per poi dire “scusami”. Si porta una mano alla bocca prima di allontanarsi alla volta di un altro albero sotto il quale rimette.
 
 
[Helena]
E’ finita. Gonzalo racconterà ogni cosa al fratello e i due mi odieranno! E che Gonzalo non sa ancora dell’aborto spontaneo di MariaPaola… quando lo saprà avrò chiuso! L’unica cosa che mi rimarrà sarà quell’immensa villa che ho ottenuto dal divorzio,date le numerosa corna ricevute. Marcus,pur di farmi uscire dalla sua vita velocemente,si è lasciato andare a parecchie concessioni. E poi che dire di quell’invito a cena di Osvaldo ai miei figli? Finirà che per Pasqua Osvaldo,Marcus,quella disgraziata,le sue figlie e i miei figli siederanno tutti alla stessa tavola come una famiglia,meno che la sottoscritta!
<< SARAI CONTENTO! L’AMORE DEI MIEI FIGLI ERA L’UNICA COSA CHE MI RESTAVA! >> Sbotto,quando nostro figlio si allontana.
<< “Amore”? Ma se non sai neanche che cosa sia! Lo si deduce dal fatto che non volevi raccontare loro tutta la storia. Volevi guadagnarti il loro amore con l’inganno,esattamente come hai provato a fare con me! >> Esclama,senza alzare la voce,senza perdere la calma.
<< Con il tuo atteggiamento farai sì che nostro figlio spezzi il cuore di quella ragazza. Cos’hai contro di lei? >> Gli domando. La poveretta già è senza famiglia.
<< Non ho niente contro quella ragazza. Porta in grembo mio nipote,come potrei detestarla? Ma trovo ingiusto che nostro figlio la sposi per obbligo! Se ti importasse realmente di lei la penseresti anche tu così. Ma a te non importa di nessuno,sei un’ipocrita senza cuore! >> Mi accusa,prima di tornare alla festa.
 
 
[Kelly]
Mi siedo,massaggiandomi i polpacci e le caviglie. Non sopporto più questi tacchi.
<< Hai visto Gonzalo? >> Domando a suo cugino,quando si siede a fianco a me.
<< Sì. E’ insieme a Paola. Dovevano discutere di cose riguardanti i loro genitori. Paola ed io stavamo per baciarci ma è arrivato il tuo fidanzato. Che tempismo! >> Mi racconta.
<< Certo che sfortuna. Ma vedrai che avrete modo di passare del tempo insieme. Perché non la inviti fuori a cena? >> Gli suggerisco.
<< Magari le telefono domani,se glielo chiedessi ora non se lo ricorderebbe. Abbiamo bevuto dello champagne. Era un po’ giù per ciò che ha saputo su Giulia,prima la gravidanza poi il matrimonio. >> Mi racconta.
<< Lo capisco. Erano molto amiche e deve dispiacerle non far parte della sua vita proprio adesso. Dovrei coinvolgerla di più nei preparativi per le nozze e per l’arrivo di mio figlio,secondo te? Non vorrei peggiorare la situazione. >> Gli chiedo consiglio.
<< Io credo sia una buona idea. Sarà bello per lei essere coinvolta in tali preparativi almeno per una delle sue amiche. >> Mi consiglia,quando vediamo arrivare Paola retta da suo padre e dal mio fidanzato.
<< Spero che Daniele Valencia si accorga del rigurgito di Paola nel parco quando ce ne saremo andati. >> Borbotta Gonzalo,lanciando una chiara occhiataccia a Fernando.
<< Signor Ribeiro,mi dispiace,io cercavo solo di renderla più allegra! >> Cerca di giustificarsi Fernando.
<< Le barzellette sono diventate demodé? Mia figlia è ubriaca fradicia! >> Lo rimprovera il padre di Paola.
<< Papà… non lo sgridare… Non mi ha di certo costretta a bere… >> Biascica Paola.
<< Grazie per la bella compagnia. Gonzalo,ti dispiace accompagnarla alla mia auto? Vorrei salutare gli sposi prima di abbandonare la loro festa. Arrivederci. >> Si congeda da noi il signor Ribeiro.
<< Arrivederci. >> Lo salutiamo di rimando.
<< Gonzalo vuoi una mano? >> Gli domanda Fernando.
<< No. Tu hai già fatto abbastanza! >> Esclama il mio fidanzato prima di accompagnare Paola alla macchina. Quante storie per una sbronza!
 
 
[Paola]
Mi sto cacciando in un casino apocalittico. Ma non riesco a fare altrimenti! Non riesco a non pensare a lui,non riesco a stargli lontano,non riesco a non soffrire pensando al fatto che potrebbe sposare la mia amica. Mi beo del suo profumo mentre mi sostiene alla volta della macchina.
<< Mi dispiace per essermi ubriacata. Questa festa è stata pesante per me e cercavo solo di alleggerire la mia mente! Comunque mi sento meglio dopo aver rimesso. >> Esordisco.
<< Ti capisco. L’alcol è anche la mia tecnica per smettere di pensare. Ma il giorno dopo è peggio! Domani te ne renderai conto. >> Mi risponde,mentre apre l’auto di mio padre con il pulsante presente sulla chiave. Mi appoggio ad essa mentre apre la porta del lato sinistro posteriore e mi aiuta ad entrare. Mi stendo sui sedili posteriori. Lui perde l’equilibrio e mi ritrovo con lui quasi sopra di me,tra le mie gambe,in una posa tipica di determinate attività. Ci guardiamo e mi sento avvampare.
<< Dubito che domani o i giorni a venire potrebbero mai essere peggio di quelli che ho appena passato! >> Esclamo,in risposta alla sua affermazione di poc’anzi,rompendo il silenzio imbarazzante creato da tale situazione. Gonzalo mi accarezza una guancia guardandomi in modo strano. Chiudo gli occhi pensando che voglia baciarmi quando si avvicina a me ma le sue labbra si posano sulla mia fronte anziché posarsi sulle mie.
<< Ti chiamo domani mattina per sapere come stai. Buonanotte. >> Mi assicura. Il mio cuore sussulta poiché è la prima volta che mi augura la buonanotte.
 
 
[Jimmy]
Il cielo è portata di mano. Chi lo avrebbe mai detto? Seguitiamo a baciarci mentre la stringo tra le mie braccia,stesi sulle sdraio a bordo piscina.
<< Stai congelando. Dovresti riprenderti la giacca! >> Mi propone,notando che temo.
<< Oggi è stata una giornata così mite,sembrava primavera. Chi si aspettava che sarebbe stata una serata così fredda? >> Rifletto. Lena si toglie la giacca e l’aiuto per far sì che riesca a coprire entrambi,almeno in parte.
<< Dovresti stringerti di più a me o non ce la faremo… >> Le sussurro. Lena non se lo fa certo ripetere e si avvicina ancora di più a me. Poso un dolce bacio sulla sua tempia,beandomi del suo soave profumo.
<< E questa è la piscina… >> Sentiamo dire da una voce alle nostre spalle. E’ la voce di Giulio e ci voltiamo simultaneamente solo quando avvertiamo un suo colpo di tosse. Il fidanzato della figlia della mia ex è in compagnia delle due donne e dell’ex marito di Alma. No,lei non ci voleva!
<< E così hai ottenuto quello che volevi. Sappi che sarai una delle tante,come me e quella modella con cui l’ho visto giorni fa! >> Esclama Alma.
<< Mamma,ti prego. >> La esorta sua figlia. Prendo la mano di Lena facendole di no con il capo per dissuaderla dall’idea di mettersi a litigare con lei.
<< Se devi accapigliarti con questa ragazza mi serve un altro di questi! >> Esclama il suo ex marito,riferendosi al bicchiere che regge in mano. Giulio si porta una mano alla bocca per trattenere una risatina.
<< Questa è la sua opinione,signora. Ma con me non avrà più bisogno di cercare altrove. >> Le risponde Lena,come per dire che Alma si sia meritata le corna poiché con lei non ero completo. Alma coglie il sottotesto infatti il suo petto si gonfia.
<< Mamma,vuoi vedere la sala hobby al piano interrato? >> Interviene Silvia. Per lo meno questo incontro è avvenuto subito: via il dente via il dolore! Silvia riesce ad allontanare sua madre prima di una sua replica. Giulio ci saluta con un cenno della mano prima di seguire i tre. Lena ed io ci guardiamo sospirando all’unisono così come i nostri cuori battono nella medesima maniera.
<< E anche questa è fatta. >> Esclamo.
<< Prima o poi dovevamo incontrarla. >> Constata. La stringo a me facendo aderire il suo capo al mio torace prima di venire interrotti nuovamente,questa volta dal suo fratello e dal suo ragazzo.
<< Lena,io vorrei andare. Sempre che tu ne abbia voglia. Se vuoi mi invento una scusa con mamma e papà,sempre che ce ne sia bisogno. Impegnati come saranno a litigare sì e no che si accorgeranno della nostra assenza o presenza! >> Esclama suo fratello. La mia ragazza ed io ci guardiamo per qualche istante. Quanto vorrei passare la notte insieme! Aspetto sia lei a replicare.
<< Io credo sia meglio se torno a casa,non vorrei,ma devo. Ti dispiace? >> Le domando. Sorrido perché la vecchia Lena li avrebbe mandati al diavolo approfittando della possibilità di passare la notte fuori,insieme,e non per giocare a Risiko! Scuto il capo prima di posarle un bacio a fior di labbra.
<< Ci vediamo domani in azienda,così mi racconti tutto. Buonanotte. >> Le rispondo,presentando l’augurio anche a suo fratello e al suo fidanzato. Non vedo l’ora che arrivi domani per poterla rivedere.
<< Buonanotte anche a te. Vai piano per strada. >> Mi saluta. Ci baciamo a fior di labbra.
<< Buonanotte a te Jimmy. Allora andiamo a salutare gli zii e tutti gli altri e poi ci darà uno strappo Fra. >> La informa suo fratello,che non ha fatto né una piega né domande vedendoci assieme.
 
 
[Russell]
Mia moglie ha evitato accuratamente il mio sguardo dopo quel nostro incontro. Mio figlio non mi ha più rivolto la parola,convinto di aver esaurito tra di noi ogni argomento oppure convinto del fatto che evitando di parlarne avrei potuto riflettere sulle sue parole,il che è vero. Generalmente il clima durante l’ultima parte della festa è stato piuttosto teso,dopo la scenata di Kristoff. Gli invitati iniziano ad andare via e la sala è semi vuota,indice che la festa è giunta al termine. Le scarpe di vernice mi stritolano i piedi e non vedo l’ora di togliermele.
<< Allora ci vediamo domani mattina all’aeroporto. >> Intervengo,verso mio figlio,la sua fidanzata,mia moglie e mia cognata quando Olga e Alex hanno salutato tutti quanti.
<< Veramente Bea ed io resteremo a Bogotà ancora un po’. Patty e Dan ci hanno chiesto di sorvegliare la casa e il prossimo weekend arriverà la famiglia di Massimiliano,ci piacerebbe conoscerla. >> Annuncia mia moglie. La sua decisione mi causa delusione.
<< Allora il prossimo weekend potremmo tornare,dite che potremmo unirci a questa riunione? >> Decide mio figlio,trovando l’approvazione di sua madre e della sua fidanzata. Io non mi azzardo neanche a elemosinare un invito!
 
 
[Helena]
<< Gonzalo era strano verso la fine della festa,vero? >> Domanda mio figlio,mentre raggiungiamo l’esterno della villa per arrivare poi all’auto. Faccio fatica a camminare dato che non reggo più i tacchi. Sebastian si è accorto che della tensione aleggia tra me e suo fratello,e quando saprà il perché perderò anche la sua stima!
 << Ragazzi,vi dispiace se vi aspetto qui? Non riesco a fare un altro passo su questi tacchi. >> Li prego. Mio figlio e mia nuora rispondono di no prima di allontanarsi per andare a prendere l’auto.
<< Mario,Betty ed io dobbiamo dirti una cosa che riguarda il fidanzato di tua nipote. >> Sento dire da Armando Mendoza,mentre sono nascosta dalla colonna a fianco all’imponente cancello.
<< Di che genere? Di cosa siete a conoscenza? >> Domanda alla coppia lo zio della mia futura nuora.
<< Bhe… Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata da Gonzalo il quale mi pregava di essere meno severo con Paola,per via della faccenda del video. Per farla breve,Betty ed io crediamo che ci sia qualcosa tra i due! >> Annuncia Armando Mendoza. Sospiro profondamente serrando la mascella. No! La figlia di quella non avrà il mio ragazzo! Cos’è,una specie di vendetta? E’ opera della stronza della madre?
<< Sapevo che c’era qualcosa di strano! E ha chiesto a mia nipote di sposarlo! >> Constata il tale. Mario Caldeorn,ti posso giurare che mio figlio manterrà la parola e che vorrà bene a tua nipote! E la tipa ha pure flirtato per tutta la giornata con mio nipote. Sgualdrina come la madre!
<< Magari tra i due è tutto finito e con tua nipote è scattato il colpo di fulmine? >> Adduce come scusa Mendoza.
<< Tigre,mi sembra l’ipotesi più assurda che potessi partorire. Mia nipote e quel ragazzo sono stati insieme per un mese prima che lui la lasciasse la sera del lancio. >> Fa notare Calderon al suo amico.
<< Forse Paola è stata una parentesi,e poi si è pentito ed è tornato sui suoi passi? Tua nipote aspetta un figlio da lui e lo ama,è evidente,quindi cerca di andarci con i piedi di piombo. Ergo,prenderlo per il collo non te lo consiglio. Buonanotte! >> Lo saluta Mendoza.
<< Buonanotte. >> Dicono coralmente Beatrice e Calderon. Mi allontano per raggiungere l’auto di mio figlio ferma in coda dietro ad un'altra,per permettere ad una terza auto di concludere la manovra per abbandonare il parcheggio.
 
 
[David]
Camilla ha le gambe stese sulle mie e le massaggio esse ed i piedi mentre si spalma una crema corpo sul collo. Siamo a letto,entrambi avvolti negli accappatoi,dopo aver fatto l’amore nella vasca. Questo atto d’amore le ha permesso di rilassarsi almeno un po’ ma è ancora provata.
<< Tesoro,sei così pensierosa! >> Constato.
<< E’ logico. Non è semplice constatare che non puoi invitare i tuoi zii alle tue nozze perché hanno deciso di estrarre i propri scheletri dall’armadio pochi mesi prima,segreti che riguardano anche tuo suocero! >> Esclama,facendo un riassunto della situazione.
<< Lo so,pulcina. Ma mancano ancora 7 mesi alle nozze,magari per allora le loro divergenze saranno appianate! >> Esclamo,cercando di pensare positivo e guadagnandomi un bacio.
<< Mi dispiace per tuo zio,che sembrava la bestia di questa storia ed invece aveva i suoi motivi di antipatia verso mio padre. Comunque sono sollevato nell’apprendere che papà non ha tradito mamma anche con tua zia. Quando tuo zio gli ha rifilato quel pugno mi sono sentito morire pensando che Camilla potesse essere stata la sua amante! >> Le confesso.
<< Comunque non posso perdonargli quest’ennesima scenata. Mio padre stava per avere il secondo infarto,ho avuto paura. >> Mi confessa. La stringo a me.
<< No,ovviamente è da biasimare. Ha reagito come un pazzoide rovinando il momento del taglio della torta e la festa ai miei. >> Constato scrollando il capo.
<< Sono contenta che i tuoi genitori non abbiano litigato,per lo meno. Tua madre ha reagito in un modo che non mi aspettavo. >> Riflette a voce alta.
<< La sua reazione ha sorpreso tutti. Ma,del resto,la tresca tra papà e Camilla risale a prima che lui conoscesse mia madre e non è colpa sua se tuo zio ha origliato ed ha sbottato. >> Le faccio notare.
<< Prima l’articolo sull’omosessualità di Michael,poi il video,la paternità di Isabella… Le nostre famiglie sono e saranno il trend topic del momento! >> Constata. Ci sarà mai un attimo di pace?
 
 
[Class]
Francesco accosta la sua auto sotto casa e mia sorella ed io esitiamo prima di scendere.
<< Sembra integra! >> Ironizzo.
<< Non sono pronta per ascoltare battute. >> Risponde mia sorella.
<< Vedrete che avete fatto bene a tornare qui. Un sano confronto,per quanto cruento,sarà liberatorio! >> Mi conforta il mio ragazzo. Mi protendo verso il centro e ci baciamo. Il momento viene interrotto dallo squillo del mio cellulare.
<< E’ papà. >> Annuncio. Oddio,e se sta per dirci che,in preda alla furia,ha commesso una pazzia? Tremo mentre premo il pulsante verde e faccio cenno a Francesco di non parlare dato che metto in viva voce. Il mio ragazzo spegne il motore.
<< Papà,sono con Lena,sei in viva voce. >> Annuncio.
<< Ciao. Ho provato a chiamare anche lei ma c’era la segreteria. >> Spiega. Ha la voce tremante.
<< E’ scarico. >> Spiega Lena.
<< Ragazzi è inutile girarci attorno. Non mi troverete quando arriverete a casa. >> Annuncia. Lena,seduta sui sedili posteriori,si porta le mani in viso ed inizia a piangere.
<< Dove sei adesso? >> Gli domando.
<< In un albergo. Vi mando la posizione. Domani vorrei vedervi e parlare un po’! A pranzo o a cena… quando volete! >> Ci invita.
<< Non possiamo venire da te? La mamma ti ha tradito,io con lei non ci parlo! >> Piagnucola Lena che è sempre stata la cocca di papà. La cosa fa incazzare anche me.
<< So che è difficile,ma certe decisioni direi di rimandarle a mente fredda. Per questa notte vorrei rimanere da solo. Non sarei una buona compagnia! >> Risponde papà.
<< Domani a pranzo per me andrebbe bene. Per te è ok? >> Domando a mia sorella la quale risponde con flebile “sì”.
<< Va bene. Allora ci sentiamo domani. Vi voglio bene figli miei e questo non muterà! Buonanotte. >> Ci augura,prima di porre fine alla telefonata. Lena piange senza freno.
<< Se volete domani mattina potremmo fare colazione insieme. Potete invitare anche Jimmy. >> Propone il mio ragazzo.
<< Ok. Tanto dubito che ci riuniremo amabilmente a fare colazione con la mamma. Ti amo,buonanotte! >> Lo saluto.
<< Ti amo anch’io,sogni d’oro. >> Mi saluta. Anche mia sorella gli augura la buonanotte,e viene ricambiata,prima di scendere dalla sua auto. Lena ha smesso di piangere quando entriamo in casa. Mamma è seduta sul divano con le gambe premute sul torace e sta singhiozzando. Si alza da quella posizione quando si accorge di noi. Non si è né cambiata né struccata.
 << I-io… vi debbo spiegare… >> Balbetta.
<< Ci ha già pensato il tuo amante a “spiegare”! Risparmiaci le tue giustificazioni! >> Esordisce mia sorella prima di rivolgerle le spalle per raggiungere la sua stanza da letto.
<< A me interessa il perché tu abbia deciso di tradire un uomo a cui avevi dato un figlio,promesso fedeltà,un uomo che si è sempre fatto in 4 per garantirti una vita dignitosa! Non era ricco o di buona famiglia come quel tale,ma allora perché lo hai sposato se eri ancora innamorata di Daniele? Per le sue prodezze in determinati ambiti? No,neanche questa sarebbe una spiegazione o non lo avresti tradito! Allora era in contrario? Non era abbastanza bravo a letto? Eppure ho un ricordo disgustoso di qualche anno fa che proverebbe il contrario! >> Ironizzo,parlando a ruota libera. La rabbia, l’insofferenza e l’indignazione mi rendono velenoso!
<< Io ho sempre amato vostro padre,ma ho attraversato un periodo confuso dopo la tua nascita e ho commesso un errore! >> Tenta di giustificarsi.
<< Confusa è dire poco. HAI SEMPRE FATTO LA MORALISTA CON NOI! CI HAI SEMPRE PRESI PER IL CULO! >> Sbotta mia sorella.
<< Se sono stata severa non è certo per ipocrisia ma perché il mio ruolo di madre me lo impone! Per impedirvi di commettere i miei stessi sbagli! >> Si giustifica.
<< Allora hai fallito anche sul quel fronte,mamma. Evidentemente certe tare sono genetiche! >> Esclama Lena andandosene. Dopo pochi istanti sentiamo la porta sbattere.
<< Class,tuo padre sa di te e Francesco. >> Mi informa. Sospiro.
<< Come fa a saperlo? E tu come fai a… Ma certo,te lo ha detto il tuo amante? >> Le domando. E’ così ovvio!
<< Smettila di chiamarlo “il mio amante”! Fra Daniele a me è finita molti anni fa! Sono io quella che vi stava spiando,Daniele stava redarguendo me! >> Confessa.
<< Complimenti. Un’altra direttiva che non hai saputo seguire: non impicciarti della mia vita! Seguire gli ordini non è il tuo forte,vero? Nonna Margherita lo diceva sempre. >> La beffeggio. Abbassa la testa mestamente.
<< Papà come fa a saperlo? >> Le domando. Le vorrei anche chiedere come l’ha presa ma probabilmente ora la mia vita sentimentale è l’ultimo dei suoi grattacapi.
<< E’ una delle cose della conversazione tra me e Daniele che ha origliato. >> Mi spiega.
<< Ma brava,100 e lode,davvero! >> Ironizzo,prima di entrare nella mia stanza per poi sbattere la porta.
 
 
[MariaPaola]
Raggiunto Marcus nel salone non appena lo sento rientrare. Ci salutiamo con un casto bacio e lo aiuto a togliere il cappotto.
<< Non puoi neanche lontanamente immaginare quanto sono stanco,mi scoppia la testa! >> Esordisce.
<< Ti prendo un’aspirina. Allora,sei riuscito a parlare con i tuoi figli infine? >> Gli domando. Annuisce.
<< Solo con Gonzalo. Ma è scappato praticamente dopo aver ascoltato la storia. Non sel’aspettava! E’ ricomparso insieme a Paola la quale era ubriaca. Ha aiutato Osvaldo a portarla in macchina dopo di che è sparito prima che potessi parlarci. >> Riassume.
<< Dagli tempo amore. Magari lo dirà anche al fratello e le cose si aggiusteranno. Ma mia figlia come mai era ubriaca? >> Gli domando.
<< Pare si sia appartata con mio nipote e che abbiano bevuto champagne! >> Mi narra.
<< APPARTATA? E PERCHE’ SI SAREBBE APPARTATA CON LUI? NON HAI DETTO CHE C’E’ QUALCOSA TRA LEI E GONZALO? MIA FIGLIA NON INTRATTIENE PIU’ RELAZIONI PARALLELAMENTE! >> Mi altero.
<< Ti dico solo ciò che ho sentito. Non dico che i due stessero facendo sconcezze solo che erano fuori dalla portata degli sguardi altrui e stavano bevendo. Comunque il culmine della giornata è stato il cognato di Armando che prorompe nella sala del banchetto e tira un pugno in faccia allo sposo. Daniele è caduto sul carrello dove poggiava la torta nuziale la quale è andata distrutta. Sono state delle nozze senza torta nuziale! >> Mi racconta.
<< Bhe,Camilla Mendoza e Daniele erano fidanzati da giovani. Chissà come mai suo marito l’ha picchiato! >> Ironizzo.
<< Comunque la sposa sembrava verla presa bene. I due,dopo essere spariti per qualche minuto,sembravano andare d’accordo dopo il fattaccio. Da Patrizia mi sarei aspettato qualche scenata. >> Mi racconta.
<< Che c’entra,avranno fatto buon viso a cattivo gioco. In questo momento magari si staranno tirando addosso piatti e soprammobili! E Camilla? Patrizia non le ha tirato i capelli? >> Gli chiedo,volendo sapere i particolari.
<< Camilla ha inseguito suo marito e si è dileguata insieme a lui. Cosa ne dici di farmi compagnia mentre faccio un bagno caldo? >> Mi propone. Gli allaccio le braccia al collo e lo bacio. Domani,oltre che con Osvaldo,dovrò scambiare due chiacchiere anche con mia figlia Paola!
 
 
 
[Giulio]
<< Se papà avesse tradito mamma anche con Camilla avrebbe chiuso con me! >> Penso a voce alta,sviscerando ancora l’argomento del momento. Fino a questa mattina i trend topics erano quel video e Isabella,ed ora è questo. In ogni caso è la nostra famiglia ad essere nell’occhio del ciclone!
<< Per fortuna non è così. >> Risponde Silvia,seguitando e leggere il suo romanzo rosa per rilassarsi.
<< Ho sentito varie persone parlare del filmino di Giulia e Diego. La gente comincia a fare ipotesi a proposito dei protagonisti. Per fortuna si vedono poco i vestiti che indossavano quella sera o le persone che erano presenti potrebbero fare 2+2! >> Commento.
<< Per fortuna. >> Balbetta. Le strappo il libro dalle mani.
<< Insomma,cosa c’è? La smetti di rispondere con frasi fatte? >> Le domando.
<< Niente. Mi dirai il libro,per favore? >> Mi chiede. Neanche per sogno,è palese che ha un pensiero!
<< “Niente” significa “ho un tarlo in testa ma non voglio parlartene” ma io non sono il tipo che accetta tali risposte,specialmente dalla ragazza che ama. Perché non ti sfoghi con me? Sono io,il tuo Giulio! >> Le ricordo,accarezzandole una guancia.
<< Bhe,perché il tarlo sei tu. >> Mi confessa,tormentandosi le mani che tiene in grembo e fissandole.
<< Cos’ho fatto? >> Le domando. Non mi sembra di essermi comportato male!
<< E’ un pensiero che riguarda solo me. Un mio problema! >> Minimizza.
<< Staresti meglio se ti sfogassi. >> Le faccio notare,giocando con i suoi ricci.
<< Giulia ha scartato a priori il fatto che potessi essere tu l’autore della proposta di mano. Ecco,l’ho detto. Ora posso tornare al mio libro? Joshua sta per farsi coraggio e chiedere a Emy di uscire! >> Mi spiega,citando i nomi dei protagonisti di tale libro. Sorrido.
<< E’ per questo che sei pensierosa? Perché credi che non voglia sposarmi? >> Le domando.
<< No. Hai sbagliato a formare la frase. Non “sposarmi” ma “sposarti”. Se fossi mio fratello o il mio fruttivendolo mi importerebbe poco del fatto che tu voglia o no… >> Ribatte. Catturo le sue labbra in un bacio fermandola a metà frase.
<< Leggere questa roba da mensile rosa ti fa venire cattive idee! Spegni la luce,che io ho delle idee migliori. >> Ammicco. Mi sorride prima di ubbidire. Come può pensare che non voglia passare con lei il resto della vita? Le ho regalato una villa! Ma vorrei fare le cose con calma.
 
 
[Marcella]
Dire che sono sfinita è dire poco.
<< Marce,dovremmo prenotare una Spa per domani! >> Propone mia sorella. Apro solo un occhio guardandola si sottecchi,incapace di tenerli aperti,neanche per finire questo telefilm. Mi scoppia la testa.
<< Ti sei dimenticata che domani vengono a smontare tutto l’allestimento? E poi questa casa ha piscina riscaldata e palestra… Al limite potremmo chiamare due massaggiatori a domicilio! >> Replico.
<< La reazione di Patrizia mi ha stupito. >> Commenta.
<< Ha stupito anche me. Ma del resto il fatto è avvenuto prima che conoscesse nostro fratello. Comunque Kristoff è davvero un buzzurro… C’era bisogno di fare a cazzotti in un certo contesto? >> Mi domando.
<< Se lo avessi fatto tu quando stavi con Armando a quest’ora ti porterei le arance in carcere! >> Ridacchia Bea,come se fosse divertente. Scuoto il capo.
<< Bea ricordati di non prendere impegni per il prossimo week end. Venerdì arriva la famiglia di Massimiliano e,in assenza di Daniele e Patrizia,saremo noi le padrone di casa. >> Le rammento. Che non le venga in mente qualche fuga romantica con Mosè lasciandomi qui a gestire una cena affollata!
<< Ma Dan e Patrizia non conosceranno i loro consuoceri? >> Mi domanda.
<< La settimana dopo. Sfortunatamente la famiglia del fidanzato di nostra nipote ha dato poco preavviso,Daniele e Patrizia non potevano mica annullare il loro viaggio? Visto che la famiglia di Massimiliano si tratterrà per un tre settimane,verrà data un’altra cena. >> Le spiego. Ma quando Patrizia e Daniele ci hanno spiegato tutto prima di partire,dov’era?
<< Ma Mosè è invitato,vero? >> Mi domanda. Alzo gli occhi al cielo.
 
 
[Massimiliano]
<< Ora delle nostre tutte le tensioni si saranno allentate,vero? >> Mi domanda preoccupata la mia futura moglie. Sorrido immaginando quando potrò chiamarla “moglie”!
<< Sì amore,vedrai. >> La rassicuro,baciando il suo capo dorato.
<< Sempre che non si aggiunga tua madre a creare tensione… E se prendesse di cattivo grado le nozze? >> Si chiede.
<< Vedrai che quando ti conoscerà meglio si ravvedrà. Tesoro,io pensavo che non sarebbe meglio ci fossero anche i tuoi per comunicare ai miei le nozze? >> Propongo.
<< Vale a dire che da quando saranno arrivati i tuoi al ritorno dei miei dovrò rimettere questo anello nella sua scatola? >> Mi domanda la mia fidanzata.
<< Amore,io lo dico anche per i tuoi. Sarebbe più giusto se ci fossimo tutti. >> Osservo.
<< Sono così preoccupata per questo incontro. E se non dovessi andare a genio a tua madre si opporrà alle nozze? >> Mi domanda preoccupata. La sospingo con la schiena verso il materasso e la sovrasto leggermente con il mio corpo.
<< Vedrai che andrà tutto bene. Mia madre vedrà quanto siamo felici e sarà contenta per noi quindi entro fine anno ci sposeremo! >> Esclamo. Sorride.
<< Entro fine anno? Camilla ci ammazzerà! >> Ridacchia.
<< Dopo le sue nozze sarà più libera,no? Cosa ne dici del 23 Dicembre? Così passeremo il prossimo Natale come marito e moglie! E poi potremmo partire per la luna di miele con Polly,ci pensi? >> Le domando. Mi bacia. Sì,sono sicuro che mia madre non rimarrà impassibile dinanzi alla nostra felicità!
 
 
[Lorenzo]
<< Grazie,amore. >> Afferma quando torno a letto dopo essermi alzato per prenderle il cuscino per il collo. Questa è stata una giornata difficile e,quando è tesa,tutta la tensione le si deposita sul collo. Il mio massaggio con l’artiglio del diavolo le hanno dato poco sollievo.
<< A cosa pensi? Alla scenata di Kristoff? >> Le domando,raggiungendola sotto le coperte.
<< Anche. Chissà come sarà complicato per Camilla! Suo zio e suo suocero si detestano,come farà con la lista invitati? >> Osserva. In effetti è una bella gatta da pelare.
<< Non ti sembravano strani i miei? Mamma mi guarda in modo strano da ieri sera. >> Constata poi.
<< In effetti alla cena di ieri non erano di molte parole,oggi idem. Magari sono solo tesi? Il trasloco e le nozze di Olga… Gli impegni sono molti! >> Ipotizzo,baciando castamente le sue labbra.
<< Sarà solo quello. Ma allora dovrebbero chiedere più aiuto,o risparmiarsi certe spole Miami-Bogotà e assumere una ditta di pulizie per preparare la casa al loro ritorno. E se facessi loro una sorpresa ingaggiando un ditta? >> Propone.
<< Perché no? Tua madre non compie gli anni  ridosso del trasferimento a Bogotà? >> Le rammento.
<< Sì,il 28 Maggio. In effetti non è che abbia molte idee su cosa regalarle,da qualche anno! Le ho regatato tutto quello che potevo. Potrei farle questa sorpresa e magari farli trovare un rinfresco al loro arrivo. Sei un genio,amore mio! >> Esclama. Mi guadagno un mare di coccole.
<< Ho temuto per papà ad un certo punto. >> Le rivelo. Coccolo i suoi capelli mentre tiene la testa sul mio petto.
<< Lo so amore,anch’io. Tua zia e suo marito l’hanno combinata grossa e chissà quando e se tuo padre li perdonerà. Pensavo che avesse dato il meglio di sé alla cena di fidanzamento tra Cami e David e invece quello era solo la punta dell’iceberg! Non poteva che so chiudersi in qualche stanza,sbronzarsi e aspettare la fine della serata per spaccargli la faccia? Detesto Daniele e lo sai,ma certe scenate sono proprio agghiaccianti. Avrebbe dimostrato molta più classe agendo diversamente. >> Riflette a macchinetta.
<< Io avrei agito in egual modo quindi non me la sento di biasimarlo. Dopo che ho picchiato Daniele dinanzi a tutti perché si era permesso di equipararti a sua moglie,se dovessi tradirmi non ci penserei due secondi a spaccare il muso al tale. >> Rispondo. La mia Roby mi bacia.
<< Non ti potrei mai tradire dopo tutto il tempo che ti ho atteso,amore mio. >> Mi rincuora. La bacio.
 
 
 
[Diego]
La mia fragolina disegna simboli immaginari sul mio torace,dopo aver fatto l’amore. Avevo troppa voglia di sentirla vicina dopo la giornata difficile che abbiamo passato!
<< Tuo padre e sua moglie non si lasceranno per questo,vedrai. Insomma,Daniele prima di sposarla ha avuto moltissime donne,così come me,ma per questo intendi lasciarmi non è vero? >> La consolo per poi porle la domanda,immaginando dove sia rivolto il suo pensiero. Patrizia le sta simpatica dato che non ha avuto una madre che fosse tutta questa gran vita! E poi anche Patrizia non era propriamente una suora prima delle nozze,da quel che so.
<< No,non intendo lasciarti. Ho fatto pace con il tuo passato e lo sai. Stavo anche pensando ai figli di Camilla e suo marito,poverini! >> Esclama.
<< Sì,in effetti saranno arrabbiatissimi e come biasimarli? Mia zia ha sempre preteso rigore da loro e poi scoprono una cosa del genere. Papà era fuori sé,anche se non ha mai urlato,ma lo ha fatto unicamente per non andare via da un’altra festa a bordo di un ambulanza. >> Rifletto,respirando a fondo. Piego all’indietro la testa reprimendo la voglia di piangere.
<< Amore,è andato tutto bene. Tuo padre non ci tiene a lasciarci prematuramente e si è controllato. Vuole troppo bene ai suoi cari per rischiare la vita! >> Mi rincuora. La stringo a me permettendo alle lacrime (dettate dalla tensione di quel momento in cui papà si è accasciato sulla sedia) di uscire.
<< Ti amo da morire! Grazie di rimanere accanto a me! >> Esclamo. Senza di lei sarei perso! Sarei solo l’ombra di un uomo.
<< Ti amo anch’io Diego. Io non vado da nessuna parte! Sei la mia vita! >> Mi assicura.
<< Per fortuna la professoressa Cuèllar ha evitato di rivolgerti la parola. >> Constata.
<< Certo,amore. In Ecomoda era palese che mi lanciava certi sguardi e se avesse fatto lo stesso oggi se ne sarebbe accorto anche il marito,per non parlare di mio padre,di mia madre… Il vecchio mi sembra di larghe vedute,se stanno divorziano pacificamente,e anche forte di cuore ma chissà come avrebbe preso tale scandalo? Sarebbe collassato insieme a mio padre e lei avrebbe perduto il suo unico investitore! Se dovesse far capire qualcosa a papà la rovinerei! >> Esclamo. La presenza di quella tizia nella nostra vita proprio adesso che papà è così stressato a causa di mia zia non ci voleva! Spero solo che non avranno altre occasioni di incontrarsi.
 
 
[Cèsar]
Mi beo dei suoi baci sul mio petto,dopo aver fatto l’amore. Si ferma quando scoppia a ridere così dal niente.
<< Mi stai impazzendo come la maionese? >> Gli domando.
<< Stavo ripensando alla faccia di tuo padre quando credeva che ti avrei chiesto di sposarmi! >> Rievoca. Mi metto a ridere anch’io.
<< Povero papà,sarebbe stato troppo da sopportare per lui in poche settimane. Vorrei che potesse accompagnare mia sorella all’altare in piena salute. >> Osservo,rendendomi poi conto di quanto sia fuori luogo questa battuta. Mi rabbuio.
<< Pensi ad Armando vero? >> Mi domanda. Annuisco.
<< Per me è come uno zio. Mi è venuto un nodo allo stomaco quando si è accasciato su quella sedia. >> Rifletto. Michael mi posa un dolce bacio sulle labbra.
<< Prevedo tempi difficili. Puoi contare su di me se hai un piano per tirare su il morale ad Armando e anche ai suoi nipoti. I miei genitori hanno rischiato più volte di separarsi e immagino cosa stiano passando. >> Si offre.
<< Grazie,ti amo così tanto! >> Esclamo. Lo sposerei anche domani fosse per me!
<< Ti amo anch’io tesoro mio. >> Mi assicura.
 
 
[Gonzalo]
Sorrido come un ebete osservando il soffitto bianco,assicurandomi sempre con la coda dell’occhio che Kelly rimanga girata dall’altro lato. Mi sfioro le labbra. Sento ancora il suo sapore sopra di esse dato che,dopo quel bacio,ho evitato di baciare Kelly per non dimenticare quelle sensazioni,almeno fino a che non farò la doccia domattina. Per questa notte voglio continuare a sentire il suo sapore sulle mie labbra,consapevole del fatto che da domani la perderò per sempre. La mia vita da domani sarà un totale incubo: i miei famigliari e Paola mi odieranno,e così mio cugino avrà campo libero! Ma che altra scelta ho? Farla mia e poi perderla quando scoprirà che le ho tenuto nascosto un segreto simile? Non è contemplata come ipotesi. Mi volto verso Kelly ragionando sul fatto che anche la sua di vita da domani muterà,dopo aver vissuto per questi giorni in questa illusione. Sono stato uno stronzo,ma è meglio porre fine subito a questo fidanzamento. Il flusso dei miei pensieri viene interrotto quando si solleva sui gomiti e si volta verso di me.
<< Non dormi amore? >> Mi domanda.
<< Non ci riesco,devo aver bevuto troppo vino. >> Mento,mentre lei si avvicina a me.
<< Dai,prova a chiudere gli occhi. >> M’invita strappandomi un bacio. Non riesco ad evitarla. Posa il capo sul mio petto e richiude gli occhi.
 
 
[Betty]
Mio marito continuava a rigirarsi nel letto così abbiamo raggiunto la cucina per prepararci due camomille. Armando tiene la testa tra le mani con i gomiti che fanno da perno sul tavolo.
<< Grazie amore. >> Afferma,quando poso dinanzi a lui la tazza con dentro il liquido fumante. Mi siedo anch’io.
<< Come ho fatto a non accorgermi che tra i due c’era una tresca? Che era turbata da Daniele? Se lo avessi capito avrei potuto consigliare mia sorella. >> Si incolpa.
<< Amore,non ti offendere,ma se allora eri come quando ti ho conosciuto era improbabile che potessi accorgerti di cosa ti accadeva intorno. Eri fatto così,non devi incolparti! >> Cerco di rincuorarlo.
<< Dopo questa bella scenata qualcuno verrà di sicuro depennato dalla lista degli invitati,e dubito sarà il padre dello sposo! >> Constata,riferendosi alle nozze di nostra figlia il prossimo Ottobre.
<< Domani mattina vuoi ancora andare da tua sorella? Stasera ho temuto di perderti! Non sarà troppo stressante? >> Gli domando.
<< Devo parlarle,non credi? Non posso tenermi dentro tutte le cose che devo dirle! >> Mi fa notare. Sospiro.
<< E sia,ma se dovessi agitarti troppo ti trascinerò fuori di lì! >> Affermo perentoria.
 
 
 
[Leonora]
<< E’ andato tutto liscio. Cioè,parlavo di me,te,della lettera e quei due,nello specifico. >> Constata mio marito,correggendo subito la sua frase.
<< Ho capito quello che intendi. Per stavolta! Ma se al loro ritorno dal viaggio di nozze dovessero spifferare tutto a Roberta? Che facciamo? >> Gli domando,accoccolata contro il suo petto. Mio marito mi accarezza i capelli.
<< Leonora,io non so come dirtelo ma credo che sia giunto il momento di fare delle concessioni a quella donna. Magari se le permettessimo di avvicinarsi un po’ a nostra figlia terrebbe per lei quello che abbiamo fatto… >> Lo sento dire. Mi sollevo subito dal suo petto.
<< Non puoi dire sul serio! >> Prorompo.
<< Non so come agire,tesoro! >> Mi spiega.
<< E ti fideresti di quella donna? Alla prima occasione ovvero quando Roberta l’accuserà di non averla mai cercata Patrizia glielo dirà! No,è escluso! >> Affermo perentoria. Non posso gridare poiché siamo in albergo.
<< Era solo un’idea buttata lì. Pensavo solo che dovremmo trovare un punto d’incontro con loro,a meno che tu non voglia confessare tutto a Roby! >> Afferma.
<< No,questo assolutamente no. >> Rispondo. Un compromesso con quella gente! Non posso crederci!
 
 
[Alex]
<< Sono contento che mamma rimanga ancora qui a Boogtà così rimarrà ancora lontana da papà. Lui deve maturare in solitaria se davvero ci tiene a riavere la mia fiducia! >> Esclamo,accarezzando il ventre dentro cui si trova mio figlio. La sua mamma siede sul letto,con la schiena contro il cuscino,smanettando con lo smartphone.
<< Credi che tuo padre si sia fatto delle illusioni con quel bacio? >> Mi domanda.
<< Altroché. E’ un bene che non saranno nella stessa città nei prossimi giorni. >> Rifletto,immerso nei miei pensieri. Chissà di che colore avrà i capelli!
<< Stai di nuovo fantasticando,vero? >> Mi domanda.
<< Certo che sì. Sai che ho pensato a qualche nome? Cosa ne pensi di Florencia e Thomas? >> Le domando.
<< Ho già una cugina con quel nome. >> Mi spiega.
<< Allora Diana? Marisol? >> Propongo. Mi accarezza una guancia.
<< Sono tutti bellissimi. Ma dobbiamo per forza sceglierne uno? >> Mi domanda. Annuisco.
<< Temo di sì,amore mio! >> Le rispondo,quando vengo interrotto dalla sua espressione sorpresa.
<< E’ già su youtube! >> Mi informa. Non è difficile immaginare di cosa si tratti dato che al momento del cazzotto molti invitati avevano il cellulare in modalità video per riprendere lo spettacolo pirotecnico della torta.
<< Zio Daniele e zia Patrizia oramai si staranno imbarcando e avranno spento i cellulari. La loro seconda luna di miele inizierà male! >> Rifletto a voce alta.
 
 
[Patrizia]
“Good evening, thank you for choosing our airline. The commander is welcome and invites you to fasten your seat belts as we are about to take off. The crew wishes you a good trip.”, ripete in inglese una voce maschile nell’altoparlante.
La hostess è stata così gentile da portarci del ghiaccio che mio marito sta premendo sulla sua mandibola. Non ha fatto commenti e ci mancherebbe altro,visto che siamo in prima classe extra lusso.
<< Che vergogna. Tutti i miei colleghi stavano sparlando si sottecchi,li ho sentiti benissimo! >> Esclama mio marito.
<< Amore,quello che è successo avrà delle ripercussioni sul tuo lavoro? >> Gli domando. Se dovessimo perdere tutto quella puttana dovrebbe vendere tutto quello che possiede per risarcirci!
<< Se ti dicessi di no mentirei. Un politico che si ritrova protagonista di certi scandali… si è mai visto? Specialmente dopo la notizia dell’esistenza di una figlia fuori dal matrimonio. Patrizia,non me la sento di dirti balle. Non so quale scenario troveremo al nostro ritorno! >> Mi rivela. Gli afferro la mano sul bracciolo centrale.
<< Tesoro,io ti amo tantissimo ma dimmi la verità: rischiamo di diventare poveri? Due dei nostri figli stanno per sposarsi e ce ne saranno altri tre da aiutare! >> Esclamo.
<< Poveri no. Non possono mica portarmi via ciò che è mio? C’è il rischio che io debba dimettermi. Percepirei un cospicuo vitalizio ma dovrei lasciare il mio lavoro per colpa di quella e di suo marito! Spero di non doverli più rivedere in vita mia! >> Si lamenta nero. Quella troia ha rovinato la vita di mio marito!
 
 
 
FINE CAPITOLO 84.
 
Insomma, capitolo movimentato anche questo. Gonzalo ha ritrovato le palle,sarà stata la confessione del padre o il fatto di aver visto la sua Paola quasi baciare suo cugino? Cosa accadrà quando confesserà a Paola di Tommy? La bomba è esplosa e ha travolto anche la torta nuziale! Come giudicate la reazione di Patrizia? E quella di Kristoff? Quest’ultimo farà pace con Camilla? Vi sono piaciuti Jimmy e Lena? E il “Niente ragazzi” va a farsi benedire… ma del resto,dopo lo spettacolo che hanno dato i suoi genitori,accontentarli non sarà il suo desiderio primario! Il povero Armando si è vergognato da morire. Helena ha scoperto il segreto di Paola e Gonzalo! Cosa macchinerà adesso?
Al prossimo capitolo,spero di poter aggiornare in fretta.
 
 
 
 
   
 
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