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Autore: TennantClub    02/02/2021    6 recensioni
[David Tennant]“Vorrei che tutti i miei personaggi esistessero realmente e vorrei anche poterli incontrare"
Probabilmente nessuno ha avvertito David Tennant di non esprimere desideri che non si è disposti a veder realizzati.
Il Dottore ha appena perduto le sue companion, accettare un desiderio assurdo fa solo parte dei mille modi per non restare soli, poco importa che si trattino di altre creature con il suo aspetto.
Gli altri? Ognuno di loro sta svolgendo una vita normale quando accettano la missione.
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Cross-over, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Heylàààà,
pronte a nuove avventure dei cinque pazzoidi?
Aspettatevi di tutto, soprattutto una new entry XD


cover-Incontri-Ten-TENNANTi

 


Capitolo XII: Trip down memory lane


- Allora, mio Dottore, me lo vuoi dire qual'è il tuo piano geniale per catturare anche l’altro detective? - lo tampina Barty, gironzolandogli attorno.

- Punto primo, noi non catturiamo nessuno, sia ben chiaro, reclutiamo gente da portare a David e facciamo in modo che gradiscano la permanenza con noi il più possibile. - comincia a chiarire il Signore del Tempo.

Singy si fa timidamente avanti.

- Se posso permettermi, con me siete stati un filo brutali… -

Il secondo successivo, Barty gli sta pressando la bacchetta alla gola.

- No, non puoi permetterti, Babbano banale, osi mettere in discussione la parola del mio Secondo Signore Oscuro? - ringhia il Mangiamorte.

- Barty, quante volte lo abbiamo fatto il discorso che c’è modo e modo di opporsi al parere di qualcuno che è discorde con noi? - ripete pazientemente Ten, prendendogli la mano che regge la bacchetta e allontanandola da Singy, che lo ringrazia con lo sguardo.

- Hai ragione, mio Dottore, ti chiedo perdono… è che questo Babbano banale è così insolente! - borbotta il Mago Oscuro, lanciando al detective un'occhiata glaciale.

- Ho forse detto brutali? Volevo dire cordiali, cordialissimi!- rettifica Singy, allontanandosi.

Kevin e Drinky non sono ancora nei paraggi ma a nessuno va di scoprire dove si trovino, né tantomeno cosa stiano facendo.

- Qual era il secondo punto? - torna sull’argomento principale Barty.

- Questo: come fai a dire che è geniale se ancora non l’hai sentito il mio piano?- lo interroga l’altro.

- Oh, ma è semplice, se è un tuo piano, qualsiasi cosa sia, va da sé che sarà geniale ed infallibile! -

- Vieni qua, adulatore! - lo tira a sé Ten per poterlo attirare in un lungo bacio focoso.

Tuttavia, questo non distoglie Barty dai suoi obiettivi

- Non mi hai ancora detto del tuo piano. - insiste.

- Farò qualcosa di meglio che dirtelo, te lo mostrerò direttamente!- ammicca il Dottore, misterioso, prima di allontanarsi.

Quando fa ritorno dall’immenso e fornitissimo guardaroba della TARDIS, vestito con una lunga tunica nera, incappucciato e col viso coperto da una maschera d’argento grottesca, Barty per poco non gli salta addosso.

-Ecco cosa intendevi quando dicevi che ti ho ispirato io.- sorride il mago, su di giri.

- Esatto, se tutti ci vestiamo così saremo praticamente irriconoscibili e non servirà né un tuo incantesimo, né uno sforzo mentale da parte di Killgrave… ci prenderanno probabilmente per un gruppo di attori… o una setta satanica, nel peggiore dei casi.- ipotizza il Signore del Tempo.

-Oh sì, mi piace, sarà un così meraviglioso tuffo nei ricordi!- approva entusiasta Barty. -Ma promettimi che poi, una volta recuperato il secondo detective, ci divertiremo un po’ tu ed io vestiti così, nella tua o nella mia stanza?- azzarda, perdendo ogni contegno.

Il Dottore si toglie la maschera, ma solo per guardarlo meglio.

-Potrei mai negarti e negarmi un simile divertimento?- gli schiocca la lingua con una luce lussuriosa nello sguardo che riempie il suo partner di aspettative. -Vieni, andiamo a convincere gli altri.-

Oh sì, mio Signore, dovessi metterli tutti sotto la Maledizione Imperius se oseranno rifiutarsi!” spergiura il Mangiamorte tra sé e sè.

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Una volta spiegato il piano, nessuno si è rifiutato. Drinky e Kevin l’hanno trovata un’idea originale e stuzzicante, Singy beh… lui farebbe qualsiasi cosa pur di non sentirsi più così solo e fuoriposto.

Non serve nemmeno dirlo, Barty si crogiola dalla gioia di indossare di nuovo quegli abiti, assalito da ricordi che lui considera ‘felici’.
Il Dottore non glielo confesserà mai, ma un po’ subisce il suo fascino oscuro vedendolo in quelle vesti.

Per questo, camuffati in quel modo un po’ inquietante, i cinque escono dalla TARDIS e cominciano ad esplorare la zona.

Riescono a percorrere giusto qualche metro, prima che una voce femminile li sorprenda alle spalle.

-Hey, voi, chi siete? Perchè siete conciati in quel modo?-

I cinque si voltano in direzione della voce, la cui proprietaria è un’avvenente donna sui trent’anni, alta, dal fisico mozzafiato, con occhi azzurri e lunghi boccoli biondi.

-Non mi piacete. Non mi convincete affatto… io chiamo la polizia…- si insospettisce lei, cercando il cellulare nella borsa.

Barty, com’è facile immaginare, è accanto al suo Dottore e l’istinto di volerlo proteggere è più forte del solito.

-Mio Secondo Signore Oscuro, lasciamela mettere sotto Imperio e non ci intralcerà!- gli bisbiglia, sfoderando la sua bacchetta, pronto ad agire.

-Il potere delle mie parole può essere ancora più rapido e incisivo!- suggerisce Killgrave, parlando anche lui a bassa voce.

-Io la potrei sedurre e se ne starebbe buona, buona. - azzarda Drinky, allo stesso modo.

- Facciamo che tiro fuori il mio distintivo e le dico che stiamo facendo un’indagine!- propone Singy, più metodico, mentre la ragazza è ancora impegnata a cercare il suo cellulare.

Le borse delle donne possono essere dei labirinti, specie nel momento del bisogno.

- Apprezzo il vostro spirito di iniziativa, ma stavolta lasciate fare a me!- decide per tutti il Dottore, affidandosi alla sua carta psichica.

-Siamo una compagnia teatrale, Milady, e allestiremo uno spettacolo qui,- dice, mostrando un piccolo foglio totalmente bianco che la giovane donna guarda con molto interesse. -Solo che prima ci serve avere un permesso firmato dalla polizia. Saprebbe dirci dove si trova?- chiede, affabile.

- Ma certo, proseguite sempre dritto per circa un miglio, poi svoltate a sinistra, lo riconoscerete perchè è un edificio circolare e poi è vicino al tribunale. - spiega lei, ora molto più cordiale e tranquilla. -E siccome è di strada, se vi serve un posto per la notte, potete stare al Trades Hotel. Dite che vi manda Becca Fisher, lo gestisco io.- sorride loro. -Fatemi sapere poi per lo spettacolo, verrò volentieri!-

- Ci fa molto piacere, Milady. Grazie di tutto, a presto.- la congeda, allontanandosi con il suo gruppetto.

 

Barty gli si accosta, prendendolo a braccetto.

-Mio Signore, come ci siete riuscito? Era meglio di una Maledizione Imperius, era meglio di quello che fa di solito Kevin…-

-Hey! - protesta killgrave, punto sul vivo. - Beh sì, è stato notevole.- riconosce, subito dopo.

- Se non fosse che ho il vostro stesso obiettivo, vi farei arrestare tutti, voi siete pericolosi!- borbotta Singy, inquieto.

Barty si volta fulmineo verso di lui.

-Oh sì, non sai quanto!- sogghigna minaccioso, ma a causa della maschera lui non lo può vedere.

- Barty, se ben ricordi, c’eri cascato anche tu nel mio trucchetto della carta psichica, quando ti avevo fatto credere che ti avrei portato in quel carcere peggio di Azkaban!- gli ricorda il Dottore.

- Dico sempre a Kevin che è un grandissimo bastardo, ma nemmeno tu scherzi, Ten! - dice la sua Drinky.

- Lui mi piace anche per questo!- si stringe al suo Dottore Barty, mentre gli altri si complimentano ancora per la sua mossa.

Ten si bea dell’ammirazione dei suoi Companions, specie uno che ormai il livello di semplice Companion l’ha sconfinato da un pezzo, prima di rivolgersi a tutti, da bravo leader che è.

 

- Bene, ora che abbiamo capito dove si trova il luogo che ci interessa, facciamo ritorno alla TARDIS, prima che qualcun altro ci veda - spiega, mentre tornano indietro - Agiremo stanotte.-

- Oh, mi piace,- approva Barty. - Ed esattamente cos’è che faremo?-

- Casino. Un gran casino. Caos. Confusione, Pure un pizzico di paura. Dobbiamo farci notare. - lo manda in brodo di giuggiole con la sua risposta.

- Oh, questo piace anche a me!- approva Drinky. - Quindi ora che facciamo?- 

-Quale parte di ‘Facciamo ritorno alla TARDIS’ non era chiara?- ribadisce il Signore del Tempo.

-Scusa, ma dove siamo, a una cazzo di gita scolastica, dove poi bisogna rientrare accompagnati dal Professore?- controbatte Drinky.

- Vista l’età mentale di alcuni di voi direi più quella di un asilo!- gli dà il benservito Ten.

Sì, proprio lui che ha esultato perché i capelli gli sono stati tramutati in rossi, peggio di come farebbe un bambino davanti ai regali sotto l’albero.

- E comunque io un Professore lo sono stato per davvero!- informa tutti Barty, con fierezza.

- Peter però non ha tutti i torti, perché dovremmo far ritorno? Abbiamo appurato che tanto conciati così non ci può riconoscere nessuno…- incalza Kevin, avvicinandosi al Dottore. - E poi ci porti in un posto così bello, con le scogliere, il mare così suggestivo ...e non ce lo fai nemmeno visitare?-

- Tu sei un po’ troppo persuasivo, controllo mentale o no!- borbotta Ten, prima di prendere in considerazione quelle argomentazioni.

- Tutto sommato sì, siamo sufficientemente camuffati per dare nell’occhio sì, ma senza dare troppo nell’occhio… se avete capito cosa voglio dire.-

- Io ti capisco sempre, mio Signore!- mormora Barty con aria adorante.

- Quindi … perché no? Se ci tenete a fare un po’ i turisti, fate pure. -

- Andiamo tutti in pasticceria, quindi?- propone Singy.

- Ma tu pensi sempre solo al fottuto cibo?- lo canzona il suo omonimo. -Abbiamo detto attività da turista!-

- Beh, quando vado in vacanza, visito sempre le pasticcerie locali, lo trovo rispettoso nei confronti della città che mi sta ospitando!- insiste l’altro.

- Beh, vorrai dire che sarai rispettoso per conto tuo, - replica Kevin, ma seppur sia un comando sa che non gli servirebbe.

Singy si avvia festoso verso la sua meta, prima che Ten abbia anche solo il tempo di dirgli qualcosa, ma confida nel suo buon senso da detective.

Non sarà così stolto da farsi scoprire, no?” si chiede, cercando di far prevalere il suo ottimismo.

- Io voglio fare un giro in spiaggia… ci andavo sempre quando ero con Jessica!- aggiunge, facendosi malinconico.

- Se mi devi scassare i coglioni con la tua super donna col cazzo che ti accompagno!- fa il ritroso Drinky.

- Ma tu non hai più l’immunità,- sogghigna perfido il persuasore. - Dài, My Sexy Slave, vieni con me in spiaggia. E dimmi sinceramente se ti costa poi tutto questo sforzo.-

- Andiamo, dannatissimo fotti-cervello!- sbuffa Peter, per poi cambiare umore e prenderlo a braccetto. - E no, nessuno sforzo, ti avrei seguito comunque.-

- Lo sapevo- ridacchia trionfante l’altro.

A loro però Ten deve assolutamente dire qualcosa.

- Voi due, mi raccomando, non toglietevi le maschere, potrebbe vedervi qualcuno!-

-Tranquillo, Dottore, ci rotoleremo sulla sabbia, nudi come mamma ci ha fatto, ma sempre tenendo su le maschere!- mette in imbarazzo tutti Drinky, come al solito.

- Dannazione, a loro due nemmeno posso far dimenticare quello che hanno sentito!- borbotta Killgrave. - Oh beh, tanto vale che andiamo a metterlo in pratica.- fa spallucce, allontanandosi con un partner ridacchiante.

- E noi, mio Signore, cosa possiamo fare?- gli domanda impaziente Barty.

- Beh, Barty, io ho del lavoro da fare, cose da preparare per stasera e serve davvero che io faccia ritorno alla TARDIS,- mugugna il Dottore, che odia anche il solo pensiero di deluderlo.

- Io e te da soli nella TARDIS, come è stato dall’inizio? Non potrei chiedere di meglio!- esulta il Mangiamorte, mentre si avvia con lui. - E con te vestito così non credere che ti possa resistere ancora a lungo… beh, ho problemi a resisterti con te vestito in qualsiasi modo, ma… -

- Per quanto mi lusinga, davvero, Barty, devo lavorare… -

- Oh, ma io sono sicuro che troverai il tempo per tutto,- mormora Barty, con voce più roca. - Sai, i Babbani hanno quello stupido detto ‘Prima il dovere e poi il piacere.’ Lo trovo illogico, vuoi mettere quanto dia più motivazione occuparsi del dovere dopo che ci si è dedicati al piacere?- ammicca, accarezzandogli le vesti, approfittando del fatto che non stia passando nessuno.

- Tu frequenti troppo Kevin e le sue arti persuasive!- protesta il Dottore, già in difficoltà nel mantenere il necessario autocontrollo.

- Suvvia, mio Secondo Signore Oscuro, quando ci ricapita di riavere tutto questo tempo solo per noi? E se poi sei un Signore del Tempo o no? Un’ora in più se ti serve, con la tua TARDIS la ottieni come niente!-

- Barty, sei perfido!- ridacchia il Dottore.

- Oh sì, lascia che ti dimostri quanto!- lo prende per un braccio il Mago Oscuro, smaterializzandoli nella TARDIS.

- Woah! Questo non me lo aspettavo!- esclama sorpreso Ten, un po’ scombussolato.

- Volevo provarci. O mi riusciva o … finivamo spaccati.-

- Co… come spaccati?- strabuzza gli occhi l’alieno.

- Beh, mi sembra che non sia successo, no? Quindi davvero, vuoi impiegare questo tempo che ti ho fatto risparmiare rimproverandomi per la mia avventatezza… o facendo qualcosa di decisamente più allettante?- toglie le maschere ad entrambi per cominciare a baciarlo.

- Bartemius Crouch Junior, - mormora il Dottore contro le sue labbra. - Tu sei davvero il più perfido dei perfidi!-

**************

Mentre due certe coppiette si danno ad effusioni bollenti in due posti diversi, il più solitario del gruppo sfoga le sue carenze effettive con una generosa porzione di brownie.

Mentre è rapito dall'estasi del gusto, Peter Carlislie non può nemmeno lontanamente immaginare che proprio fuori da quella pasticceria ci sia l’obiettivo delle loro ricerche.


-Voglio risentire Ashworth, dobbiamo trovare il modo di metterlo contro Claire, forse così si tradirà da solo…-

Così il Detective Ispettore Alec Hardy sta dando disposizioni alla sua collega, la Detective Sergente Ellie Miller, l’unica in grado di tenergli testa.

-Okay, capo, ma non faremo niente di tutto questo se prima la sottoscritta non si prende un bel caffè e mette qualcosa sotto i denti.- ribatte lei, con una mano già sulla maniglia.

-Entra tu, io ti aspetto fuori.-  borbotta lui.

-E perché mai, scusa? Mangiamo sempre insieme!- gli fa notare lei.

-Quei maledetti avvocati, noi due visti insieme… lo sai.- si sistema il ciuffo lui, con fare irrequieto.

-Quegli avvocati e le loro calunnie possono andarsene all’inferno. Offro io e non accetto rifiuti.- lo trascina con sé alla pasticceria Ellie.

Peter sta dando loro le spalle, tutto intento a gustarsi la sua prelibatezza, allo stesso tempo attento a incappucciarsi la testa a dovere, ora che ha levato la maschera.

Assapora ogni boccone con tutta la calma che quel procedimento richiede ed è solo durante l’ultima forchettata che si accorge che qualcuno sta chiacchierando alle sue spalle.

-Millah, maledizione io il mio cookie l’ho finito da un pezzo e tu stai ancora facendo la corte a quel bignè. Il lavoro non aspetta i tuoi comodi!- sbotta Alec, picchiettando l’orologio che ha al polso.

-Che modi! Me lo porto via assieme al caffè, contento? Andiamo!- si arrende Ellie, prendendo la sua borsa e andando alla cassa, mentre lui si porta all’uscita.

Impedire a qualcuno di gustarsi il proprio cibo? Tsk, tsk, che orribile, orribile persona!” si perde nelle sue congetture Peter mentre succhia il cucchiaino.

Non ha minimamente notato quanto quella voce assomigliasse alla propria, forse perché aveva un tono molto più rabbioso.

-------------------------------------

Quando tutti e cinque arrivano sul luogo indicato ormai è notte fonda, proprio come voleva il Dottore.

-Io non posso credere che lo stia facendo veramente,- borbotta Singy, accendendo la molotov di cui Ten ha dotato ognuno di loro.

Ebbene sì, nonostante abbia ceduto, e più di una volta, alle avance di un affascinante Mangiamorte tentatore, Ten è riuscito anche a ultimare il lavoro che si era ripromesso, mandando Barty a giocare con la slot machine, a discapito del risultato che aveva ottenuto sul display.

-Va contro tutti i miei principi.Cioè, okay… ho fatto di peggio da ragazzo, ho anche provato droghe, acidi, fatto atti vandalici, qualsiasi cosa pur di combattere la noia, ma non mi fa piacere riviverlo ora...- ammette il detective, stupendo i suoi interlocutori.

- Ah, senti, senti, quindi Mr. Pasticceria ha anche avuto altri interessi nella sua vita!- lo canzona Drinky.

- E, per la cronaca, cosetto, quando sei tornato alla TARDIS e ti abbiamo chiesto ‘L’hai trovato?’ non intendevamo il pasticcere al quale hai saccheggiato mezzo negozio!- rimbrotta Kevin.

- Io pensavo di farvi una cosa gradita!- mugugna il più giovane del gruppo.

- E lo è stato, solo che abbuffarci di zuccheri e calorie non è la cosa più indicata quando si ha una Missione. - gli spiega il Dottore. - Ma la Stanza delle Torte manterrà i dolci che ci hai portato come appena usciti dalla pasticceria.- lo rincuora.

- Una Missione, non ne avevo da così tanto tempo!- esulta Barty, su di giri.

- Scusami, ma non ne avevi appena finita una prima che il tuo prezioso Dottore ti salvasse?- lo interroga Kevin.

- Beh, sì… ma in viaggio con il mio Secondo Signore Oscuro sembra che siano passati degli anni!- si giustifica il Mangiamorte, stringendosi al suo amato.

- Beh sì, la TARDIS può fare quest’effetto!- ridacchia Ten, prima di ricordarsi il motivo per cui sono lì.

- Tornando a noi e a quello che siamo facendo, Singy, fidati, se ti dico che è per una buona causa!- insiste Ten, lanciando la sua molotov per primo, per fare da pioniere.

La bottiglia incendiata rompe il vetro, prima di causare la prima esplosione all'interno del tribunale, che a quell’ora fortunatamente è vuoto.

Singy si arrende ed imita le azioni del Dottore.

Killgrave è più restio a riguardo.

- Non rientra nel mio stile, di solito queste cose le faccio fare a qualcun altro, - borbotta il persuasore, prima di rivolgersi all’illusionista. -Peter, lancia anche la mia.-

Drinky l’afferra con fin troppo entusiasmo, lanciandola insieme alla sua. - Questo non è nemmeno il genere di cose che mi devi ordinare, caro il mio fotti-cervello!- ride, esaltato.

Nonostante le maschere celino i loro volti, Ten avverte l’occhiata interrogativa che Barty gli sta lanciando. Lui infatti la sua molotov non l’ha nemmeno accesa ancora.

- Che c’è?- gli domanda il Dottore.

- E me lo chiedi pure? Sono un Mago Purosangue, non mi abbasserò mai a utilizzare questi retrogradi metodi Babbani!- replica schifato.

- Da’ qua, che ci penso io!- gli ruba di mano la bottiglia esplosiva Drinky, accendendola e lanciandola, rompendo un altro vetro.

- Ma cos’è, hai un passato da teppista?- gli domanda Kevin, intrigato, stringendolo a sé.

- Ooh, pure tu, quindi? - si rivolge all’Illusionista il detective, sentendosi meno solo in quell’ambito.

- No comment. Diciamo che mi piace stupire con effetti speciali - spiega l’interessato- Vorrei usare più fuoco nei miei show, fuoco vero, ma quelle teste di cazzo non mi stanno mai ad ascoltare! Non è che mi puoi prestare il tuo potere, caro il mio fotti-cervello?- lo fa ridere.

- Sta’ a vedere, mio Dottore,- mormora Barty, prima di sfoderare la bacchetta, emozionato come un bambino che sa che il padre è venuto a vederlo a giocare alla sua partita. -Lacarnum Inflamarae! - pronuncia, disegnando una mezza curva e poi tirando giù il braccio.

 

Dalla sua bacchetta escono piccole palle di fuoco che si fiondano sulle finestre già rotte.

Barty sa bene di non essere ricorso ad alcun Incantesimo Oscuro, anzi, è uno piuttosto facile, ma può fare al caso suo, perché lo ha praticato in un luogo chiuso, che consente al materiale che ha reso infiammabile di propagarsi molto velocemente.

Il Dottore gli si struscia contro, nonostante i molti strati di tessuto che li dividono.

- Sai, Barty, mi fa un certo effetto vederti all’opera in questo modo…- gli sussurra, dimenticandosi per un attimo di dove si trovi e quale sia il suo compito.

Ci pensa Singy a ricordarlo a tutti.

- Voi quattro, avrete tutto il tempo di amoreggiare dopo, ora state concentrati, la polizia sarà qui a momenti.- separa le due coppie il detective. -Che nostalgia!- sospira, malinconico.


Singy non si sbaglia. Considerata la poca distanza che li separa dal distretto, non hanno nemmeno dovuto aspettare che qualcuno desse l’allarme, hanno visto da soli cosa stava accadendo.

Il Detective Ispettore Alec Hardy e il Detective Sergente Ellie MIller si sono subito precipitati sul posto, con una piccola squadra al loro seguito.

-Maledetti teppistelli impasticcati che si divertono a far i vandali, li sbatto in galera per una notte, vedi come gli passa la voglia di fare queste bravate!- brontola Alec, cercando di avvicinarsi.

Al contempo sono sopraggiunti sia i pompieri per spegnere l’incendio, sia Maggie e Olly del Broadchurch Echo per scattare le foto e scrivere un articolo.

Barty è sovraccarico di adrenalina e quell’abbondanza di Babbani gli fa perdere il controllo, prima che Ten se ne possa accorgere.

-MORSMORDRE!- urla puntando la bacchetta contro il cielo.

Quella sera è particolarmente poco stellato, il che rende ancora più visibile il terrificante teschio verde smeraldo con una lingua a forma di serpente che fuoriesce da esso.

-Funziona anche qui! Sì!- esulta il Mangiamorte, con lo stesso entusiasmo di quella lontana notte della Coppa del mondo di Quidditch. -Ora il tuffo nei ricordi è completo.-

-Oh no, Barty, cosa hai fatto?- borbotta il Dottore, sconvolto.

Tutti gli abitanti di Broadchurch guardano in cielo, atterriti e confusi.

 

Killgrave si accorge anche dell’equipe che sta scattando foto e agisce per tempo, avanzando verso di loro.

- Lassù in cielo non c’è nulla di interessante. Cancellate le foto che avete fatto e restate concentrati solo sull’incendio del tribunale. - 

-Bravissimo, Kevin!- si complimenta il Dottore con Kevin, lasciando Barty ancora più avvilito.

Ma certo, che stolto! Che mi aspettavo? Quello è un marchio che onora il mio Primo Signore Oscuro, logico che al mio Secondo Signore Oscuro la cosa non stia bene. Me ne serve uno che renda omaggio a lui!” pianifica silenziosamente.



“Alec… lo vedi anche tu quel… coso strano in cielo?” mormora Ellie, preoccupata.

“Sarà un qualche tipo di fuoco artificiale di ultima generazione… quei teppistelli vogliono solo intimorirci, ma si sbagliano di grosso!” ringhia l’Ispettore.

“Fermi tutti, polizia! Avanzate verso di noi, lentamente.” proclama a gran voce Alec, l’autorità chiara nel suo tono.

Nascosto dalla sua maschera, Singy sembra prenderlo alla lettera, perché cerca di avvicinarsi al loro obiettivo il più possibile, ma il suo omonimo se ne accorge.

- Vieni qui, tu, non conviene lasciare il gruppo,- lo tira di nuovo dalla loro parte.

- Lo vedi anche tu quanto è bello e carismatico? La sicurezza in ogni suo gesto? - commenta il più giovane, con occhi ricolmi di ammirazione - Chissà se un giorno anch'io sarò così.-

- Benissimo, ora che abbiamo attirato la loro attenzione che è quello che volevamo, Barty, rimetti tutto a posto. So che lo puoi fare.- lo esorta Ten.

- Ma… come? Mio Signore…-

- Non crederai davvero che lasci bruciare una così importante struttura, adibita a far trionfare la giustizia, fino a che non ne resteranno che macerie, ti pare?- persiste nella sua causa il Signore del Tempo.

- Mio Dottore, devo proprio?-

- Da bravo, Barty, su. -

Il Mago Oscuro non può certo opporsi e seppur controvoglia lancia un ‘Aguamenti’ che getta acqua sulle fiamme, prima che si propaghino troppo e un ‘Reparo’ che risana tutti i vetri rotti.

-Ma… che diavolo sta succedendo?- borbotta Ellie, sconvolta.

Killgrave sa di trovarsi nel suo raggio di azione, gli basta solo urlare un po’.

-Tutti, tranne il detective uomo, Singy e il mio Peter,  dimenticate quello che avete visto!- fa in modo che lo sentano tutti.

- Il tuo Peter?- gongola Drinky, pizzicandolo giocosamente a un fianco.

- Non ti fare strane idee, era per distinguerti dall’altro,- spiega scontroso il persuasore. -Io non ti chiamerò mai con quello stupido nomignolo!-
 

-Questa storia mi  piace sempre meno…- borbotta Alec.

-Quale storia? Cos’è successo? Io non so nemmeno perché siamo qui!- lo guarda confusa Ellie, così come il resto dei poliziotti.

- Mi prendi in giro, maledizione? Il tribunale che andava a fuoco… e poi è tornato maledettamente normale?- sbotta lui, capendoci sempre meno.

-Alec, sicuro di sentirti bene?- lo guarda preoccupata la sua collega.

- Voi cinque teppisti! Non fate più niente e venite subito verso di noi. Ultimo avvertimento!- sbraita il detective.

- Che facciamo adesso?- domanda Kevin al Dottore.

- Ora è il momento del mio tuffo nei ricordi,- ridacchia lui. - Tre, due, uno…. correte!- comanda lui e i cinque si danno alla fuga.

- Maledetti, non provateci nemmeno!- si lancia all’inseguimento Alec, prima che Ellie possa capirne anche solo il motivo.

La fisicità dell’attore che li interpreta permette a tutti e cinque di correre molto agilmente, ma allo stesso modo lo permette anche ad Alec, che forse perché fresco di un intervento di pace-maker, deve stare attento a non sforzarsi troppo, ma riesce comunque a non perderli di vista.

Il Dottore e i suoi companions arrivano in prossimità della TARDIS, che agli occhi di Alec appare solo come una normale cabina telefonica.

Il Dottore è il primo a entrare, ovviamente.

Che allocco, si è messo in trappola da solo!” pondera Alec, pensando la stessa cosa quando vede entrare anche il secondo.

Tuttavia, quando vede entrare in quella minuscola cabina anche il terzo, il quarto e il quinto teppista, qualcosa non gli torna.

Ma che accidenti….?”

Il Detective si avvicina prudentemente alla cabina, le cui porte sono state lasciate appositamente aperte.

Con una mano sulla fondina, Alec decide di addentrarsi in quella cabina.

Chi è lì dentro non aspetta altro, soprattutto uno di loro.

-Stupeficium!- grida qualcuno davanti a lui e per il Detective è troppo tardi per fare qualsiasi cosa, con una forza misteriosa che lo schianta contro una parete.

-Barty, avevamo detto gentilmente!- lo rimprovera Ten.

-Questo è gentilmente!- si difende il Mago Oscuro, mentre tutti guardano il nuovo arrivato, privo di sensi.

Non che possano guardarlo molto, dato che è svenuto faccia a terra, con le mani in avanti come riflesso incondizionato a pararsi la caduta.

- Dovevate lasciate parlare me!- dice la sua Killgrave.

- E togliermi questo minimo di divertimento? Dopo aver ripristinato il tribunale, mi ci voleva!- ribatte Barty.

- Solo a me non fate divertire. Ho un fucile che spara tranquillanti, a che cazzo mi serve se non me lo fate usare?- protesta Drinky.

- Io vado a mangiare qualcosa, avvisatemi quando si sveglia!- informa tutti Singy che ormai alla Sala delle Torte saprebbe arrivarci ad occhi chiusi.

Sopportali, Dottore, sopportali, sono i tuoi Companions, tu vuoi bene ai tuoi Companions,” si ripete come un mantra il Signore del Tempo, stringendosi le tempie con una mano e gli occhi chiusi. “Soprattutto a uno vuoi un può più che bene.”  li riapre, per guardare Barty e torna di ottimo umore all’istante.

-Ti abbufferai dopo, Mr. Pasticceria, questo qui sta già riprendendo i sensi!- urla Drinky, fermando in tempo il suo omonimo che accorre curioso.

In effetti è vero, Alec ha cominciato a muovere lentamente le gambe e poi la testa.

 

- Allora dicevi il vero, Barty, sei stato gentile, tutto sommato.- riconosce il Dottore, prima che il loro ospite riapra gli occhi e sollevi lo sguardo.


TBC

Ta dan! Il delirio aumenta, ora siamo a quota sei, vi è piaciuto il caro Alec? E il piccolo spiraglio su Broadchurch? ;P
E il piano di Ten con tutti versione Mangiamorte improvvisati? Ok uno dei cinque non era affatto improvvisato ahah.
Nel prossimo capitolo (che se tutto va bene arriverà in qualche punto non precisato di Marzo ^^’) vedrete le sue reazioni ;) e molto altro.
E poi aguzzate la vista, ancora un po’ di pazienza e vedrete un Ineffabile ritorno ;P

Besos

L&L

   
 
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