Dopo un po’ si mise seduta sul letto, noto lo specchio, lo fissò intensamente, poi si alzò e poggio una mano su quella parete fredda, fisso il suo riflesso per poi poggiarci altra mano, chiuse gli occhi e ci poggio anche la fronte, allontano la sua pronte dalla parete di ghiaccio per poi, con velocità, sbattercela contro e solo allora apri gli occhi, si allontano da quella superficie, guardo lo specchio rotto e il sangue represso sopra, la sua superficie ridotta in mille pezzi, fisso il riflesso, ecco lei si sentiva proprio cosi, frantumata, il sangue continuava a colare dalla ferita che si era procurata alla fronte ma ha lei non importa Sakura... che nome stupido.
[Fan Fiction, Alternative Universe sulla Scuola e altro forse OCC, su Sakura, capitoli indeterminati]