13/03/2021
3 recensioniNέμεσις - Némesis
Rabastan osserva il Marchio Nero, dicono che sia morto.
Loro sanno che non può morire, ne hanno le prove.
Così, punta la bacchetta contro Longbottom che lo guarda beffardo.
“Crucio!”
Ghigna man mano che lo sguardo si spegne sul volto di Frank.
Il sorriso si allarga quando Alice non riesce a parlare.
***
Ad Azkaban, oltre le sbarre, la voce di Moody gli ricorda: “È il destino di chi infrange vite e felicità, quello di marcire in mezzo a tanta miseria.”
“Non è altro che Vendetta.”
“Io la chiamo Giustizia.”
Rabastan l’osserva svanire mentre i Dissennatori incombono e il mondo diventa solo buio e angoscia.
[104 parole]
Note:
Dal vocabolario Treccani, nèmeṡi s. f., letter. – Propr. Nome proprio, Nemesi (gr. Νέμεσις, lat. Nemĕsis), personificazione nella mitologia greca e latina della giustizia distributiva, e perciò punitrice di quanto, eccedendo la giusta misura, turba l’ordine dell’universo. Con uso fig., n. storica, espressione riferita ad avvenimenti storici che sembrano quasi riparare o vendicare sui discendenti antiche ingiustizie o colpe di uomini e nazioni; è una n., a proposito di un avvenimento considerato come un atto di giustizia compensativa. Talvolta anche col sign. Generico di punizione o vendetta, con carattere di ineluttabile fatalità. (https://www.treccani.it/vocabolario/nemesi/)
In questo senso, la condanna ad Azkaban a seguito della tortura ai Longbottom era un momento canon troppo perfetto per non essere rappresentato.
La drabble è divisa in due momenti: durante la tortura e dopo la condanna, ciascuno di 52 parole. Scusate, ma il mio amore per la simmetria si sente soddisfatto.
Forza Serpeverde!
Dal vocabolario Treccani, nèmeṡi s. f., letter. – Propr. Nome proprio, Nemesi (gr. Νέμεσις, lat. Nemĕsis), personificazione nella mitologia greca e latina della giustizia distributiva, e perciò punitrice di quanto, eccedendo la giusta misura, turba l’ordine dell’universo. Con uso fig., n. storica, espressione riferita ad avvenimenti storici che sembrano quasi riparare o vendicare sui discendenti antiche ingiustizie o colpe di uomini e nazioni; è una n., a proposito di un avvenimento considerato come un atto di giustizia compensativa. Talvolta anche col sign. Generico di punizione o vendetta, con carattere di ineluttabile fatalità. (https://www.treccani.it/vocabolario/nemesi/)
In questo senso, la condanna ad Azkaban a seguito della tortura ai Longbottom era un momento canon troppo perfetto per non essere rappresentato.
La drabble è divisa in due momenti: durante la tortura e dopo la condanna, ciascuno di 52 parole. Scusate, ma il mio amore per la simmetria si sente soddisfatto.
Forza Serpeverde!