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Autore: _Layel_    16/03/2021    2 recensioni
Izuku Midoriya non ha mai avuto l’occasione di salvare Bakugou dallo sludge villain e impressionare All Might. Con il suo sogno in frantumi, Izuku coltiva sempre più rabbia e risentimento. E non aiuta che debba affrontare discriminazioni ad ogni angolo.
Tutto ciò che aveva sempre desiderato era l’essere apprezzato, così quando sono i villain a riconoscere le sue abilità invece degli eroi, beh, Izuku non riesce a resistere. Potrebbe anche dare una mano a chi vuole veramente avere a che fare con lui.
Sbagli vennero fatti e ora la società deve affrontare un villain che si è creata da sola: Mastermind.
Traduzione di: Mastermind: Strategist For Hire di myheadinthecoudsnotcomingdown
[villain! Midoriya Izuku] [TodoDeku]
Genere: Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, League of Villains, Naomasa Tsukauchi, Shouto Todoroki
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo Due: Speranza per il Futuro

 

 

Nonostante i suoi sforzi, Izuku si ritrovò nell’internet cafè ad accedere al suo account di Mastermind meno di due settimane dopo la morte di Mt. Lady. Sulla TV all’angolo stavano passando il telegiornale e anche ora non avevano smesso di parlare dell’omicidio. Sembrava che si volesse costruire un monumento commemorativo nel luogo del delitto. Ogni volta che ne sentiva parlare, sentiva uno strano insieme di orgoglio e nausea, lo stesso sentimento che provava ogni volta che considerava di accedere al suo account. Sapeva che avrebbe dovuto lasciar perdere, ma gli eventi recenti avevano dimostrato quanto resistere non fosse il suo punto forte. Una volta che il suo cervello aveva individuato un problema, non lo avrebbe lasciato in pace finché non lo avesse terminato. Letteralmente, nel caso di Mt. Lady. Cliccò sulla piccola busta nella parte alta dello schermo, c’erano le notifiche di quattro nuovi messaggi. Aprì per primo il più vecchio, l’unico dall’utente che aveva pubblicato il post su Mt. Lady.

 

Nuovo Messaggio:

 

Da Whyher0es301

 

Grazie per il piano, non avrei potuto farcela senza di te. Beh, non avrei potuto scamparla almeno. So che il motivo per cui mi hai aiutato è affare tuo, così come lo è per me, ma sappi che se ti serve qualcosa puoi contare su di me.

 

Beh, pensò Izuku, gentile da parte sua. Si appoggiò allo schienale della sedia e prese un profondo respiro. Nessuno lo aveva mai ringraziato, beh, escludendo sua mamma. Il cielo sa che Kacchan non l’aveva mai fatto. Lo faceva sentire… molto bene se Izuku era onesto con se stesso, anche se proveniva da un assassino. Il pensiero gli fece di nuovo venire la nausea. Quanto era disperato di ricevere attenzioni se un complimento da un villain lo faceva sentire al settimo cielo? Era proprio tanto patetico quanto diceva Kacchan, vero? Izuku scosse la testa per cercare di tirarsi fuori da quella spirale di autocommiserazione. Se l’avesse lasciata andare liberamente, avrebbe potuto rimanere lì per ore e non voleva proprio restare nel suo villain account più del necessario. (Ignorò apertamente la vocina nella sua testa che gli diceva che avere un villain account non avrebbe dovuto proprio essere necessario.) Fu allora che notò che il messaggio di ringraziamento aveva un post scriptum.

 

P. S. Spero non ti dispiaccia se ho detto ad alcuni amici del tuo account. Non sono sbirri, non preoccuparti, non faranno la spia.

 

Izuku ritornò velocemente nella sua casella di posta, cercando di non andare nel panico. Ricaricò la pagina due volte, sperando che le parole sullo schermo cambiassero, ma quand’è che qualcosa aveva mai prestato attenzione ai suoi desideri? Tre nuovi messaggi. Da villain. Izuku non poteva giustificarsi come aveva fatto la prima volta dicendosi che non sapeva per certo che questi erano villain. Gli erano stati indirizzati da un assassinospecificatamente perché aveva ideato un omicidio. Era impossibile che non fossero villain. Questo era terribile! In cosa si era cacciato?

 

“Hey ragazzino, tutto bene?”

 

Izuku fece un salto quando l’adolescente che stava servendo ai tavoli gli posò una mano sulla spalla. Non si era neanche accorto di star iperventilando fino a quel momento. Annuì, sperando che il cameriere se ne andasse, ma apparentemente non era un gran attore perché il cameriere rimase lì a guardarlo preoccupato. Izuku prese un paio di respiri profondi, sia per calmarsi che per convincere il ragazzo che stava bene. Quando sentì di aver scongiurato l’attacco di panico incontrò gli occhi del cameriere.

 

“Grazie per la preoccupazione. Mi sa che ora me ne andrò a casa.”

 

Il cameriere annuì e tornò al suo lavoro mentre Izuku uscì dal suo account senza leggere gli altri messaggi. Considerò cancellare l’account, ma il cameriere continuava a guardarlo preoccupato, quindi Izuku non volle impiegarci troppo. Quasi sospirò sollevato quando oltrepassò le porte. Non c’erano dubbi che se il lavoratore avesse visto qualcosa di incriminante sullo schermo di Izuku avrebbe chiamato la polizia piuttosto che aiutarlo per superare il suo attacco di panico. Si mise il cappuccio della felpa consapevole del suo aspetto mentre ritornava a casa. Qualcuno pensava che fosse utile. Il pensiero lo fece quasi fermare su due piedi, ma riuscì invece a inciampare sull’aria. Qualcuno pensava che fosse utile. Certo, quel qualcuno era un villain, ma comunque, qualcuno pensava che fosse utile! Quello significava che non era solo un inutile deku!

 

Cattivo Izuku, scosse la testa. Per quanto bene il complimento lo facesse sentire, era comunque arrivato da un villain, un assassino, e l’omicidio era sbagliato. Izuku ricordò a sé stesso che questo era un mondo in cui non voleva finire e che non voleva associarsi con assassini, anche se sembrava che fossero gli unici a non vederlo come uno spreco di spazio. L’omicidio è sbagliato! Izuku non voleva essere un villain.

 

Doveva solo continuare a ripeterselo.

 

_________________________

 

Izuku tenne la testa bassa mentre camminava verso il suo banco nel fondo della classe, mentalmente sperando di diventare invisibile. Kacchan era stato calmo per un paio di giorni, il che solitamente significava un esplosione in arrivo. Era così preoccupato dal non incrociare lo sguardo di Kacchan che non notò il piede nel mezzo del corridoio finché non stava già precipitando verso terra. Come risultato, sbatté forte il mento contro uno dei banchi ed evitò per poco di mordersi la lingua mentre la classe esplodeva in risate. 

 

“Midoriya,” chiamò l’insegnate. Izuku sentì la speranza aumentare, l’insegnate sarebbe veramente intervenuto per porre fine al bullismo? Doveva aver visto che quel ragazzo lo aveva fatto inciampare, giusto? “Se hai finito di fare confusione, vorrei iniziare la lezione.”

 

Izuku guardò il professore dal pavimento, sotto shock. Il professore aveva visto cos’era successo e continuava a fare finta di non vedere? Izuku rimase seduto per un paio di silenziosi secondi prima di abbassare lo sguardo al suolo e annuire. Poteva già sentire il sangue che gli sgocciolava lungo il collo dove il mento aveva colpito il banco, ma era ovvio che non sarebbe andato in infermeria oggi vista l’iniziale reazione del suo prof, quindi prese semplicemente un fazzoletto dal suo zaino e lo usò per fermare il sangue mentre prendeva velocemente il suo posto e l’insegnate iniziava a parlare.

 

“Allora, attenzione, so che avete già deciso che scuola superiore frequentare e che la maggior parte di voi è incentrata sull’eroismo. Tuttavia, per la natura competitiva del campo, siamo obbligati a dedicare tempo ad attività di orientamento così che conosciate quali altre carriere sarebbero disponibili per voi. Prendete questi questionari e distribuite il resto a quelli in fondo. Avrete tutta la lezione per lavorarci, quindi alzate la mano se avete domande. Provate a tenere presenti i vostri quirk, abilità, e talenti quando valutate le opzioni.”

 

La maggior parte degli studenti iniziarono a muoversi per l’aula appena ricevettero i loro questionari, andando a sedersi vicino ai loro amici e il rumore aumentò gradualmente mentre iniziarono le varie conversazioni. Izuku riportò la sua attenzione al foglio e iniziò a pensare a delle carriere che non fossero nel campo dell’eroismo. Dopo tutto, se anche All Might non lo credeva possibile…

 

“Oi, Deku!”

 

Izuku si tese al tono di Kacchan, che c’era ora?

 

“Quindi,” si capiva dal ghigno sulla faccia di Katsuki che qualsiasi cosa stesse per dire non sarebbe stata carina, ma dubitò che potesse essere peggiore del continuo incitamento al suicidio che era diventato quasi comune dopo l’incidente con lo sludge villain, “Il prof ha detto che dobbiamo scegliere dei lavori in base ai nostri quirk, abilità e talenti ma tu non hai nessuna di queste cose, quindi che potrai fare? Un quirkless deku come te è così inutile che sarai fortunato se ti assumono per portare fuori la spazzatura.” I tirapiedi che lo circondavano risero e Kacchan guardò Deku con un sorriso così soddisfatto che sembrava avesse appena detto la migliore battuta della storia, ma ovviamente, pensò Izuku amaramente, tutto ciò che fa Kacchan è il meglio.

 

Izuku provò a ignorare il commento e continuare a fare il suo questionario, ma sfortunatamente le parole di Kacchan lo fecero pensare e prese il cellulare per cercare lavori per persone quirkless. I risultati si caricarono lentamente, grazie alla scarsa connessione della scuola, ma non furono meno scioccanti quando apparvero.

 

Disoccupazione dei Quirkless, un’Epidemia?

 

Discriminazione dei Quirkless, Fatti, Finzione, e Ostacoli Lavorativi

 

Disoccupazione dei Quirkless: Statistiche

 

Izuku navigò tra gli articoli, freneticamente all’inizio, e poi sentendosi sempre più indifferente mentre l’ora passava. Di tutte le persone quirkless che arrivavano all’età adulta, che era solo la metà visto che il tasso di suicidi era così alto, quasi l’80% era disoccupato. Del fortunato 20% che riusciva a trovare un lavoro, quasi tutti guadagnavano il minimo e le eccezioni erano principalmente professionisti anziani che erano stati assunti quando l’essere quirkless era più comune. Se, quella mattina, qualcuno avesse chiesto a Izuku cosa era più dannoso, un mezzo insulto in classe o le botte che Kacchan gli diede dopo la scuola, avrebbe scelto le botte a mani basse. In realtà, però, sentì appena le esplosioni e si ricordò a fatica di essersi medicato le ferite.

 

Il fatto che la disoccupazione dei quirkless fosse il primo risultato quando si cercavano statistiche sulle persone quirkless parlava da solo. Ma poteva non applicarsi a Izuku, no? Dopo tutto, Izuku era intelligente, capace e determinato (cercò di non pensare ai tre messaggi non letti che lo aspettavano nella sua casella di posta), non avrebbe avuto problemi a trovarsi un lavoro se si fosse veramente impegnato. Non sarebbe stata solo un’altra statistica, vivendo sotto un ponte solo perché era nato senza qualcosa…vero?

 

Uccidere eroi su commissione almeno pagherebbe le bollette. Izuku provò a scuotere quel pensiero fuori dalla sua testa mentre si lavava prima di cena, ma rimase appiccicato come un testardo pezzo di cicca. Dopo tutto, su internet, nessuno sapeva che era quirkless e le sue capacità ovviamente parlavano da sole. Sì, avrebbe dovuto preoccuparsi di evitare la polizia, ma avrebbe potuto oltrepassare i muri invisibili che tenevano i quirkless al loro posto, come avrebbe detto Kacchan.

 

No! Cattivo Izuku! Provò a calmarsi facendo una gara a chi distoglieva lo sguardo per ultimo con il suo riflesso nello specchio del bagno e poi uscì per unirsi a sua madre a tavola. L’omicidio è sbagliato… giusto?

 

No! Izuku non sarebbe diventato solo un’altra statistica! E non sarebbe neanche diventato un villain (per quanto fosse allettante). Ma cosa dovrebbe fare?

 

“Sei molto silenzioso oggi, tesoro.”

 

Izuku riemerse dai suoi pensieri. Sua madre lo stava guardando con preoccupazione e pietà (era così stanco della pietà), praticamente implorandolo di dirle cosa non andava (non poteva farlo, non avrebbe capito). Ma cosa poteva dirle?

 

Sorrise quando gli venne un’idea.

 

“Voglio provare a trovare lavoro,” disse velocemente.

 

Sua madre sgranò leggermente gli occhi all’inizio, ma poi il suo viso si rilassò per il sollievo. Probabilmente aveva pensato che fosse qualcosa di molto peggio (se solo sapesse).

 

“Penso che sia meraviglioso tesoro! Come mai ti è venuta quest’idea?” Sorrise.

 

“A scuola abbiamo fatto una giornata d’orientamento e ho pensato che potrebbe essere utile fare un po’ di esperienza per decidere meglio,” Izuku mentì facilmente e wow, non era preoccupante?

 

“Fammi sapere se c’è qualcosa che posso fare per aiutarti,” sua madre si commosse, “sono così fiera di te Izuku!”

 

Dopo un altro paio di lacrime, Izuku finì finalmente la cena e andò in camera sua per iniziare il suo piano. Questa era la sua occasione. Se avesse potuto trovare un lavoro nonostante essere senza quirk, avrebbe dimostrato che le statistiche erano sbagliate e che c’era speranza per il suo futuro. Se avesse trovato un lavoro, avrebbe cancellato l’account di Mastermind, e se non l’avesse trovato? Beh, avrebbe oltrepassato quella linea a tempo debito.

 

 

 

 

 

N/T: Non sono riuscita a resistere, quindi ecco anche il secondo capitolo! Chissà se Izuku riuscirà a trovare un lavoro e sfuggire così alla vita da criminale…

   
 
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