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Autore: IvanaAnkhese    22/03/2021    1 recensioni
La mia prima fanfiction su Chloé e il suo maggiordomo Jean, dalla serie animata "Miraculous". Il nome originario del maggiordomo sarà Jean-Yves (è così che dovrebbe chiamarsi, come dice Audrey Bourgeois nell'episodio"Queen Wasp" della seconda stagione).
Il tutto si svolge in un futuro possibile, ovvero 10 anni dopo gli avvenimenti della terza stagione. Per rendere quindi la storia d'amore tra i due protagonisti possibile, ho fatto in modo che Chloé avesse 25 anni e il suo maggiordomo sui 40 (non è specificata l'età di lui nel cartone animato, ma io credo sia più giovane di Gabriel Agreste, che dovrebbe avere più o meno tra i 40 e i 50 anni, Chloé invece dovrebbe averne 15.)
I nostri personaggi sono cresciuti, ognuno conduce la propria vita.
Accadranno degli imprevisti e ci saranno nuovi nemici. Per affrontarli, è necessario un cambiamento da parte dei protagonisti. Riuscirà Chloé a capire chi ha al suo fianco? Comprenderà il significato dell'amore? E Jean-Yves riuscirà con la sua dolcezza a mutare l'atteggiamento di Chloé e sarà all'altezza di stare accanto a Queen Bee?
Genere: Azione, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chloè
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Chloé se ne stava sola soletta in camera sua, seduta sul divanetto e con le gambe distese, come una matrona romana nel triclinium. Annoiata e dolorante, osservava sdegnata i suoi piedi: erano pieni di lividi, e le bendine che aveva messo erano appena macchiate di sangue. Aveva deciso di riprendere le lezioni di danza classica: il suo sogno era quello di trasferirsi a New York con la madre e poter entrare come prima ballerina a Broadway. "Che peccato", pensò, quei bei piedini si erano proprio rovinati! Di tanto in tanto fissava il suo cellulare: aspettava da giorni una telefonata della sua amica Sabrina, ma evidentemente quella era troppo impegnata a godersi le vacanze col suo nuovo fidanzato, un giovane poliziotto che le aveva presentato suo padre. Come aveva potuto quella ingrata dimenticare la sua migliore amica Chloé??

Improvvisamente la porta d'ingresso si aprì: era il suo maggiordomo. Chloé si girò di scatto: aveva dimenticato di averlo chiamato. Si avvicinò a lei e le chiese con gentilezza: "Le fanno ancora male, mademoiselle?" Jean-Yves sembrava costernato, così Chloé ne approfittò subito: -"Ehm, sì...Jean-coso, cambiami le fasciature!" Chloé ancora non aveva memorizzato il nome di quell'uomo. Jean sospirò:-"Mademoiselle, le consiglierei di mettere del ghiaccio...oppure può mettere un po' di carne cruda fredda. Che ne dice?" -"Carne cruda? E cosa ci devo fare io?? Nono, prendi del ghiaccio, poi metti la mia pomatina, infine delle bende nuove!" Rispose lei stizzita. Jean fece come lei aveva detto. Mademoiselle era sempre intrattabile quando qualcosa non andava, o quando non si sentiva bene, pensava Jean, ma era sempre così spaventosamente decisa ed esigente! Quando ebbe finito, si fermò davanti a lei con la testa abbassata in segno di riverenza, sperando che lei lo congedasse subito. Purtroppo quella cominciò a corrucciare il viso, e a stringere il suo cellulare nervosamente tra le mani. Così il povero maggiordomo intuì che l'incubo era appena incominciato. Di lì a poco la giovane scoppiò in un pianto rumoroso, e incominciò a frignare: -"Oh Jean-Michel, quella sciocca di Sabrina non mi chiama! Preferisce il suo ragazzo a me!!" -"Ma mademoiselle, è assolutamente normale, anche lei vuole godersi le vacanze, e poi è in compagnia del suo ragazzo! Vedrà che troverà un momento libero per contattarla!" cercò di calmarla lui. "-Oh Jean-Luc..." continuò, "ormai qui non c'è più niente da fare, voglio partire anch'io!" Disse risoluta. Jean-Yves alzò un sopracciglio. Si meravigliava sempre di come Chloé giungeva alle sue decisioni affrettate, pur di nascondere il sentimento di vuoto che la affliggeva quando nessuno si curava di lei. -"E cosa vorrebbe fare, mademoiselle?" -"Raggiungere mia madre a New York!"Rispose decisa. Jean-Yves si spaventò. Sarebbe stata una LUNGA giornata. Appena Chloé mise un piede a terra, una smorfia di dolore colorò il suo viso. Jean sorrise sotto i baffi, divertito. -"Dove ha intenzione di andare con quei piedi? Stia a riposo. Vado ad avvertire suo padre!" Così uscì veloce dalla stanza della ragazza. Chloé sembrava arresa e delusa.

Eh sì, sarebbe stata una LUNGA giornata!


   
 
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