Comete come te
Se le nostre voci si confondono
– è quasi giorno –
prendiamo per mano
i nostri respiri
– aprile è il mese
delle albe soffuse.
Siamo fermi
passi sfocati
in mezzo a un sentiero
– non ci sono più strade
siamo sempre futuro –
e il sole è
lo sguardo
che io conosco
e tu conosci.
Aprile è il mese
dei sussurri adulti
e del plurale che ci rende
unità indissolubile
– ieri erano solo sguardi distolti.
Se ci fermiamo
– è quasi casa –
i pensieri sono nidi
e noi siamo fragili
come cuccioli
come i cocci
– comete come te –
che raccogliamo
nei nostri palmi arresi.
Non c'è resa
sui polsi che accostano
– vene di latte
è quasi amore –
vite accatastate agli angoli degli occhi:
è solo un soffio.
È sempre
(stato)
amore.