Negare l’evidenza
 

Si è innamorata ieri
E ancora non lo sa
(S. Benni)

 
“Ma che ti prende, Sue? Non stai bene?”

“Come?”

Cos’aveva da parlare Hannah, l’amica ansiosa, mentre scrutava gli occhi di Susan persi in un punto indefinito del dormitorio?

“Che ti succede? Sarai mica innamorata?”

La battuta scherzosa di Hannah aveva colpito Susan in pieno volto, facendole aumentare il rossore delle guance.

Innamorata.

Cosa voleva dire essere innamorata? Susan poteva solo immaginarselo. Perché nessun ragazzo le aveva mai fatto palpitare il cuore così forte, nessuno le aveva mai fatto perdere il sonno nel pensarlo o costruire castelli in aria per progettare un futuro fiabesco. Perché, a Susan, nessuno aveva mai detto che era diventata una persona importante per lui, nessuno l’aveva fatta sentire davvero amata, desiderata.

“No, ma che dici. Sto benissimo”.

“E allora con chi sei stata oggi ad Hogsmeade?”

A Susan mancò per un attimo il respiro. Trattenne a stento un leggero sorriso che le solleticava le labbra, le stesse che poche ore prima erano state lambite da quelle di Anthony Goldstein. Si mordicchiò appena un labbro, a trattenere quel sorriso traditore: le pareva di sentire ancora il sapore di caffè e tabacco che le aveva lasciato Anthony.

“Con nessuno”.

Sentì Hannah sbuffare, mentre, un po’ delusa, si preparava per scendere a cena.

Ma cosa ne poteva sapere, Hannah, di quello che stava succedendo dentro Susan? Non sentiva lo stomaco contrarsi in cento nodi, il cuore troppo stretto nel petto, il basso ventre così voglioso di una cosa che Susan non aveva ancora conosciuto e che al solo pensiero di quei capelli troppo scuri e un po’ lunghi, di quegli occhi nerissimi iniziavano a scorrere brividi lungo tutto il corpo di Susan, fino ad asciugarle la gola, strozzarle il fiato.

“Ti ho vista, con Goldstein, l’altra sera dopo l’ES. Lui ti piace”

Le parole di Hannah colpirono di nuovo Susan, il cui stomaco rimbalzò per un attimo, assieme al cuore.

“Siamo amici” si giustificò Susan, iniziando a tormentarsi la punta della treccia, rigirandola in piccole volute.

Ma da quando in qua si toccava i capelli pensando ad Anthony? Forse tutte le volte che lo salutava dopo l’ES? O quando lo aspettava prima di Antiche Rune?

E quand’era stato il momento in cui avevano iniziato a vedersi così spesso, lei ed Anthony? Provava a ricordare ma non ci riusciva: sembrava fosse stato così da sempre, tra di loro.

“Per me ne sei innamorata, ma ancora non te ne sei accorta. Stai solo negando l’evidenza”.

Ecco, Hannah e la sua perspicacia.

Cosa voleva dire essere innamorati? Lei non era innamorata di Anthony, eppure si era lasciata baciare da lui da Madama Piediburro, lungo High Street, in sala d’Ingresso, ancora, ancora e ancora….

Gli innamorati si baciano. Ma Susan non era innamorata di Anthony, eppure non poteva fare a meno di addormentarsi pensando al suo profumo.

Susan era innamorata di Anthony, ma non lo sapeva (o non lo voleva ammettere).


_______________________________________________________________________________________
Cari lettori,
ben ritrovati. Non mi è mai capitato di scrivere con una fluidità tale come in questi giorni. Merito, forse, dei bellissimi prompt gentilmente offerti dalla challenge "Apri le challenge" di Gaia Bessie che regalano davvero splendidi punti di partenza per sviluppare piccoli pensieri sui miei personaggi preferiti. Magari non sono capolavori di scrittura, ma mi sto divertendo molto a cimentarmi in queste imprese (talvolta impossibili...).
Per il prompt di oggi (Girone 1) - che trovate in apertura - ho subito pensato alla mia Susan e a questo missing moment di My place to be, dedicato proprio a lei e ad Anthony Goldstein. Questa volta, si intromette Hannah Abbot, amica di Susan, che per prima si accorge del cambiamento della ragazza dovuto proprio al fresco innamoramento, alla "cotta" bella forte che si è presa per Anthony!
Grazie per essere giunti fin qui!
Un abbraccio
Milagar