Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _L_Black_    08/04/2021    1 recensioni
James e Lily Potter sono morti, lasciando dietro di loro la disperazione e la gioia per una guerra finita.
Ma quella notte, anche un'altra famiglia fu spezzata dai seguaci del Signore Oscuro.
Sirius Black è ad Azkaban e sua moglie brutalmente uccisa dai mangiamorte, lasciando la loro unica figlia in mano agli ultimi parenti rimasti.
Orion e Walburga Black.
Alyssa Black crescerà con gli ideali della purezza, con una voce dentro di lei che urla "libertà" e la voglia di scoprire cosa sia davvero successo quella notte.
La guerra l'aspetta e Alyssa è pronta a combatterla per i suoi ideali.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Orion Black, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 41
 
Era una notte senza stelle, solo la luna era ben visibile ed emanava un pallido bagliore sopra le strade di quel villaggio, a lei sconosciuto. Delle urla la costrinsero a distogliere lo sguardo dal cielo, per spostarlo su ciò che le accadeva attorno. Maghi e streghe combattevano contro creature della notte e uomini incappucciati, rabbrividì e fece per spostarsi ma si bloccò, quando incontrò gli occhi nocciola della sua migliore amica poco distante da lei. Combatteva contro un mago e sembrava che quest'ultimo stesse avendo la meglio, urlò con tutte le sue forze per dirle di spostarsi ma Alyssa non l'ascoltava. Lanciava schiantesimi verso l'incappucciato e non si accorse della creatura che le si avvicinava alle spalle, Lavanda trattenne il fiato e solo l'arrivo di un giovane, riuscì ad evitare il peggio. In breve tempo Alyssa e il ragazzo combatterono insieme contro il mago e la creatura.
 
-Incarceramus!- urlò Alyssa, non appena riuscì a disarmare il suo avversario.
 
Il ragazzo dietro di lei fu costretto ad utilizzare l'anatema che uccide e la creatura cadde a terra, inerme. Lo vide avvicinarsi a lui ma Alyssa lo costrinse a spostarsi, per andare ad aiutare un'altra ragazza poco distante da loro. Lavanda la seguì e ben presto si ritrovarono in quella che doveva essere la strada principale del paese. Si fermò un attimo, quando vide la battaglia che imperversava su quella via e gli occhi si inumidirono nel vedere corpi stesi a terra. Si avvicinò ad Alyssa, che stava aiutando la ragazza a spostarsi dalla strada e sperò di vedere anche lei mettersi in salvo.
 
-Avada Kedavra!-
 
Aprì gli occhi di scatto e si mise a sedere, guardandosi attorno per accertarsi che fosse al sicuro. Si portò le mani tra i capelli mentre il suo petto si alzava e abbassava velocemente, seguendo il ritmo del suo respiro. Il suo sguardo vagò per la stanza e cadde sul comodino, dove il lampeggiare della sua sveglia, le indicò di essere ancora nel cuore della notte. Fuori la luna illuminava il giardino di casa Brown e Lavanda la osservò, rabbrividendo al ricordo della visione di poco prima. Fece dei respiri profondi, nella speranza che i battiti del suo cuore tornassero alla normalità e chiuse gli occhi. Sperava fosse solo un sogno ma ciò che aveva visto, era troppo vivido per essere un semplice incubo.
 
-Le tue urla hanno svegliato tutta la famiglia- esclamò Tulip, entrando nella stanza con un bicchiere di latte tra le mani.
 
Lavanda sobbalzò e riaprì gli occhi, guardando sua cugina con un misto di sorpresa ed imbarazzo. Lei e Tulip non erano mai andate d'accordo e quell'estate, lei e zia Ortensia avevano deciso di passare le vacanze da loro, una notizia per lei peggiore di una pugnalata.
 
-Mamma sta festeggiando con zia e papà ha stappato una bottiglia di Odgen Stravecchio- disse la ragazza, sedendosi ai piedi del letto.
 
-Stai scherzando spero- esclamò Lavanda, prendendo il bicchiere di latte dalle mani della cugina. Iniziò a sorseggiarlo e si sentì meglio quando sentì il sapore dolce della bevanda.
 
Tulip roteò gli occhi e si rialzò dal letto, per aprire la porta e farle sentire i festeggiamenti che imperversavano al piano di sotto. Lavanda la guardò sconcertata mentre la ragazza, tornava a sedersi di fronte a lei.
 
-È normale- disse Tulip, con fare spicciolo. -È la tua prima vera visione ed è un traguardo-
 
-Ti ricordo che parlo con i morti quasi tutte le notti- disse Lavanda con ovvietà.
 
Tulip sorrise e annuì. -Si, lo sappiamo ma la visione è la visione-
 
Lavanda sbuffò e bevve il suo latte mentre Tulip la osservava in silenzio. Dal piano di sotto i festeggiamenti andavano avanti e Lavanda si chiese perché la sua famiglia non fosse normale come le altre. Li amava ma quando facevano quelle cose, si vergognava a morte. Fortuna che non avevano invitato nessuno.
 
-Comunque...abituati, Lavanda- esclamò Tulip, guardandola seria.
 
-A cosa?- chiese, incuriosita.
 
-Vorresti modificare il futuro ma non puoi- le disse comprensiva. -Più avrai visioni e più vorrai fare qualsiasi cosa per far si che ciò non avvenga ma vedi- si mise più comoda sul letto e si avvicinò a lei. -Più vorrai cambiare e più ciò che hai visto accadrà. È il fato che decide, non tu. Abituati a fargli fare il suo lavoro-
 
-Ma ciò che vedo si avverrà sempre?- chiese, preoccupata.
 
-No- rispose Tulip, scuotendo il capo. -Alle volte potrebbe cambiare, certo non capita spesso ma può capitare-
 
Lavanda annuì e terminò il suo bicchiere di latte. Tulip uscì e la ragazza si alzò dal letto per avvicinarsi alla finestra, guardò la luna con la consapevolezza che la visione sarebbe avvenuta comunque.
 
~
 
Il numero dodici di Grimmauld Place in quel periodo era un andirivieni di gente e le riunioni dell'Ordine, avvenivano con cadenza quasi giornaliera. La privacy era diventata una cosa che le mancava come l'aria, se prima infatti ci abitavano in tre, ora erano in dieci e comunque i membri dell'Ordine andavano e venivano come nulla fosse. Soprattutto perché l'udienza di Harry ci sarebbe stata di lì a qualche giorno e dovevano organizzare un piano di difesa adeguato. Avendo lavorato al Ministero, Orion aiutò il giovane a prepararsi e assieme fecero delle simulazioni così da non trovarsi in difficoltà, una volta di fronte al Wizengamot. Gli adolescenti invece, erano incaricati di farlo svagare anche se alla fine, parlavano sempre di ciò che la Gazzetta del Profeta scriveva su di lui.
 
Un gufetto che ormai aveva imparato a conoscere, le bussò alla finestra e corse ad aprirgli. L'animale entrò e si andò ad appollaiare sulla scrivania della stanza, urtando così la scatola contenente le foto di suo zio. Alyssa lasciò perdere le foto cadute a terra e si avvicinò al gufo, per prendere la lettera dal suo becco. L'aprì e si andò a sedere sul letto, mettendosi comoda.
 
Cara Alyssa,
Avevi ragione su quel libro, alla fine non era nulla di che e devo ammettere che sto odiando darti ragione. Da quando mi hai fatto ascoltare Sheila Laup, sto riascoltando tutta la sua discografia con Tracey e devo ammettere che avevi ragione (di nuovo!), è un portento quella donna. Adesso sono proprio curioso di sapere cos'altro mi consiglierai però...devi promettermi che leggerai "Storia di Diagon Alley", si lo so che può sembrare noioso ma è in realtà è un libro interessante! Sapevi che negli anni del proibizionismo, vendevano Whiskey incendiario sotto il Ghirigoro? Vedrai che non te ne pentirai. Ah ti chiedo di non dare biscottini gufici a Milka perché è grasso (ma se nel caso vorrai fare comunque di testa tua, almeno dagli quelli light). Penso che questa sarà la mia ultima lettera, in primis perché davvero Milka è grasso, l'ultima volta che è tornato aveva il fiatone, ci credi? In secundis i miei genitori vogliono passare gli ultimi giorni di vacanze con i Greengrass, i Malfoy, i Zabini e i Nott, motivo per cui sono riuscito a convincerla a farmi andare da Andrew (sapevi che anche lui ha un laboratorio di Pozioni in casa proprio come te? Ma che diamine ci fate?). Abbiamo deciso di fare una rimpatriata con Tracey e credo proprio che non riuscirò a scriverti.
 
Ci vediamo a Hogwarts quindi,
Divertiti in questi ultimi giorni di vacanza e preparati, perché quest'anno vi stracceremo a Quidditch!
 
T.H.
 
Alyssa sorrise nel leggere le parole del suo amico e alzò lo sguardo sul gufo, che si stava riposando sulla scrivania. Si andò a sedere e prese carta e penna per rispondere, teoricamente avrebbe potuto già farlo andare via e mandare Beri ma si vedeva che il gufo era davvero stanco. Tanto valeva mandarlo indietro con la risposta. Chiuse la busta e svegliò il gufo con delle carezze sul capo, questo aprì gli occhi e fece per avvicinarsi di più al tocco della ragazza.
 
-Vuoi un biscottino tu vero?- sussurrò sorridendo.
 
Il gufo parve comprendere le parole della ragazza e si drizzò, pronto per il dolcetto. La ragazza ridacchiò e aprì il primo cassetto, dove aveva lasciato i biscottini ipocalorici, che aveva comprato appositamente per Milka. Si scrivevano ogni settimana e ad ogni lettera, Terrence la pregava di non dargli i biscottini gufici di Mielandia. Così si era ritrovata a dover chiedere a Remus, i biscotti che vendevano al Serraglio Stregato e li teneva separati da quelli di Beri. Ne prese uno e lo diede a Milka, che lo mangiò con gusto sotto lo sguardo divertito di Alyssa. Indicò la scatola per averne un altro ma la ragazza negò con un cenno del capo.
 
-Solo uno- l'ammonì con tono materno. -Porti questa al tuo padrone?-
 
Il gufetto alzò il capo fiero e Alyssa gli diede la lettera, per poi accompagnarlo alla finestra da cui era entrato. Lo guardò andare e uscì dalla stanza per raggiungere gli altri.
 
***
 
-Assolto-
 
-Lo sapevo! Non avevano prove per incriminarti!-
 
Harry accettò di buon grado gli abbracci di tutti quanti e Alyssa tirò un sospiro di sollievo, quando strinse il suo amico tra le braccia. L'ansia aveva pervaso tutti quanti e anche se Hermione ostentava sicurezza, più volte aveva chiesto a Lavanda di predirre come sarebbe andata l'udienza. Orion aveva stretto la mano al ragazzo e Alyssa notò gli occhi del nonno illuminarsi di gioia, nonostante ostentasse sempre la sua aria indifferente. Doveva ammettere che da quando suo padre era tornato a Grimmauld Place, Orion Black era decisamente più allegro. Certo sua moglie gli mancava ogni giorno di più ma riavere un figlio, lo fece star meglio e, Alyssa ne era sicura, il suo ingresso all'Ordine lo faceva sentire in pace con sé stesso.
La signora Weasley andò in cucina a prendere del succo di zucca, o meglio, fece a gara con Kreacher a chi arrivava per primo. Alle volte pensava che Molly si divertisse a fare così con l'anziano elfo e doveva ammettere, che erano esilaranti. Vide Harry avvicinarsi all'albero genealogico dei Black mentre tutti, si godevano lo spettacolo della corsa al succo di Molly e dell'elfo domestico e in un attimo, gli fu accanto ma Harry non se ne accorse fino a quando non parlò.
 
-Questa è mia nonna Walburga- esclamò Alyssa, indicando l'immagine della donna.
 
Harry sobbalzò e si voltò verso di lei con fare colpevole, forse non voleva farsi notare mentre osservava i membri della famiglia Black. Alyssa gli sorrise e continuò a parlare.
 
-Probabilmente di lei penserai che fosse una cattiva madre ed una persona di dubbio gusto ma vedi- spostò lo sguardo dal ragazzo alla figura di sua nonna e un sorriso, le nacque spontaneo tra le labbra. -Era sicuramente un'ottima nonna, ha sempre creduto in me e quando sono entrata a Grifondoro, lei mi regalò un maglione rosso-oro. Lo stendardo di Grifondoro che ho in camera me lo prese lei e anche quando sono entrata nella squadra di Quidditch, si comprò una maglia con l'intenzione di indossarla per venirmi a vedere. Ovviamente non ci riuscì- si fermò un secondo per riprendere il contegno e continuò. -Quello che voglio dirti è che sì, era una Purosangue ma sul serio Harry, se lei fosse qui non esiterebbe neanche un minuto per aiutarti. Aveva capito i suoi errori, solo che non ha avuto il tempo per rimediare-
 
-Ti manca molto, vero?- chiese Harry, colpito da come Alyssa si fosse aperta con lui.
 
-Manca da morire- confermò lei, guardandolo. -Mi manca leggere le Fiabe di Beda il Bardo con lei, bere succo di zucca quando mi svegliavo nella notte per qualche incubo e giocare con le bambole, sotto il suo occhio vigile. Anche quando era stanca per via della malattia mi accompagnò a Diagon Alley per prendere i libri ma sono certa, lo fece solo per mangiare il gelato alla zucca di Florian Fortebraccio con me-
 
-Non penso che la tua famiglia sia terribile- disse Harry, guardandola. -Non devi giustificare nessuno-
 
-Non la sto giustificando, ti sto raccontando come era con me. So che mio padre te ne racconterà un'altra e intendiamoci, non saranno fandonie perché Walburga Black, era esattamente ciò che ti dirà e volevo che tu sapessi come fosse cambiata nel tempo- gli spiegò, sorridendo e Harry notò un luccichio nostalgico nei suoi occhi.
 
Fece per rispondere ma una serie di gufi bussarono alla finestra del salotto, per cui Alyssa fu costretta ad andare da loro per farli entrare. Harry si sedette sul divano e Alyssa lo raggiunse con la sua lettera, memore delle parole che la McGranitt le aveva detto qualche mese prima. Aveva studiato molto e si era impegnata, riuscendo ad arrivare ai livelli della sua amica e quella spilla da prefetto, avrebbe reso fiera sua nonna anche se non era più con lei. L'aprì ma prima che potesse leggere qualsiasi cosa, l'urlo di gioia di Hermione la fermò, costringendola ad alzare lo sguardo sulla sua figura.
 
-Prefetto! Oddio non ci posso credere- esclamò Hermione, con tono orgoglioso.
 
-Neanche io- mormorò Ron, che con mani tremanti stringevano una spilla.
 
Fred e George si guardarono e in un lampo raggiunsero il fratello, il quale era ancora frastornato dalla notizia. Uno strappò la spilla dalle sue mani mentre l'altro, raccolse la lettera caduta a terra.
 
-Impossibile, Silente deve essere impazzito. Sempre detto che era fuori di testa- esclamò Fred, rimirando la spilla tra le dita per vedere se fosse falsa o meno.
 
-Ben detto fratello- rispose George, leggendo la lettera. -Eravamo sicuri che sarebbe stato Harry il prefetto!- disse, non nominando Alyssa e lanciandole un'occhiata, la quale era ancora seduta sul divano con il foglio di pergamena tra le dita.
 
-Alyssa, mi presti Beri per avvisare i miei genitori?- chiese Hermione, guardandola. -Non sanno cosa significa però è comunque un grande traguardo-
 
-Oh...sì...certo- rispose Alyssa, frastornata. -Sì, è in camera mia. Vai pure-
 
Hermione uscì dal salotto e Alyssa udì perfettamente, i passi della sua amica salire le scale. Molly tornò in salotto con il succo di zucca e l'occhio le cadde sulla spilla che Fred osservava con attenzione, quando si accorse che la madre lo stava guardando sorpresa, lanciò l'oggetto a Ron e scosse il capo offeso.
 
-Non è mia! È di Ron-
 
-Sia mai che diventi una persona seria vero?- disse Molly con tono sarcastico. Ci mise un po' a recepire il messaggio è quando ciò accadde, la donna guardò il suo sestogenito sorridendogli orgogliosa. -Oh per Merlino, mio figlio è prefetto!- lasciò la caraffa a Kreacher senza stare attenta e buona parte del contenuto, finì in faccia all'elfo che borbottò contrariato. -Questa sera dobbiamo assolutamente festeggiare!-
 
Alyssa guardò la scena e arricciò le labbra, Harry la osservò ma non disse nulla. Lui non poteva capire i pomeriggi interi spesi sui libri e la sua diligenza nella scuola, visto come fossero i suoi voti. Si alzò e fu allora che incontrò lo sguardo del nonno, Orion le fece segno di seguirlo nel suo ufficio e ben presto si ritrovarono al suo interno.
 
-Di cosa vuoi parlarmi, nonno?- chiese Alyssa, guardando il nonno confusa.
 
-Ci sei rimasta male che non hai avuto la carica di prefetto, ho pensato bene di portarti via dai primi festeggiamenti- spiegò Orion, tranquillo.
 
Alyssa lo fissò sorpresa e lo ringraziò con un mezzo sorriso, prima di sedersi di fronte a lui.
 
-Anche se non sei prefetto cara- disse Walburga, guardandola. -Sei una fantastica studentessa e devi essere fiera delle tue doti-
 
La ragazza si voltò verso il quadro e solo quando sentì la voce di sua nonna, si rese conto di avere gli occhi appannati da lacrime. Tutta la sua vita scolastica era in funzione di rendere fieri i suoi nonni e quel mancato traguardo, era una sconfitta non indifferente per lei.
 
-Alyssa, quest'anno pensa a studiare per i G.U.F.O e vedrai che alla prossima lettera da Hogwarts, diventerai prefetto. E so cosa pensi ma noi saremo sempre fieri di te, pensa che quando avete vinto contro Durmstrang-Beauxbatons tuo padre era così orgoglioso, che ha cantato l'inno di Grifondoro per una settimana. L'inno di Grifondoro in questa casa, ti rendi conto di cosa ho dovuto sopportare?- chiese con finto tono offeso.
 
Alyssa sorrise intenerita dall'espressione divertita del nonno e immaginò suo padre saltellare per casa, cantando Godric Grifondoro.
 
-Beh grazie però devi sapere che non è stata tutta farina del mio sacco, Terrence mi ha dato un grande aiuto agli allenamenti. Sapevi che è il capitano più giovane di Hogwarts?-
 
-Ma che bravo- disse Orion, laconico.
 
-Si vero? Poi è un bravissimo stratega! La sua unica pecca è avere Malfoy come cercatore. Già, tu non l'hai visto ma Draco è davvero uno schifo a giocare a Quidditch-
 
Orion ascoltò i complimenti che la nipote stava facendo al figlio di Higgs e dovette far fronte a tutta la sua pazienza, per non rispondere a tono. Lei non sapeva cosa faceva Ares durante la guerra e anche se lo avesse saputo, era certo che non avrebbe tagliato i rapporti con il figlio se per lei era una persona interessante da conoscere. Alyssa continuò ad elogiare il ragazzo e fu solo grazie all'interruzione di Sirius, che smise con grande felicità di Orion. I due guardarono l'uomo confusi ma questo li ignorò e si sedette accanto alla figlia, prendendole le mani tra le sue e guardandola negli occhi.
 
-I prefetti non servono a nulla, tesoro mio. Essere un prefetto era solo una gran rottura di scatole- le disse con tono rassicurante. -Non serve che tu lo diventi, anzi, io sarei più orgoglioso se uscissi di nascosto dal castello per andare nella Foresta Proibita-
 
-Ma sei scemo?-
 
-Tranquillo, tanto lo ha già fatto- rispose come se fosse la cosa più normale del mondo. -Il punto è che saremo sempre fieri di te mia piccola aquilotta e l'importante, è che lo sappiamo noi, gli altri non contano. Specie se sono luride serpi-
 
-Ti ricordo che anche io e tua madre eravamo Serpeverde- disse Orion piccato, ignorando l'affermazione sulla nipote e la Foresta Proibita.
 
-Ops-
 
Orion alzò gli occhi al cielo e Alyssa finalmente rise di gusto, guardandoli punzecchiarsi a vicenda. Sirius sorrise di riflesso nel vederla finalmente un po' più spensierata e stessa cosa fece Orion.
 
-Quindi eri un prefetto?- chiese Alyssa, guardando suo padre sorridendo.
 
Sirius rise e scosse il capo. -Prefetto io? No, Dahlìa lo era. Per carità, era comodo perché potevo utilizzare il bagno dei prefetti con lei ma ogni volta che c'era qualche festa, era sempre scelta per controllare che i preparativi procedessero come dovevano-
 
-Utilizzavi il bagno dei prefetti con lei?- chiese Alyssa, ghignando. -Se tu lo facevi non vedo perché non possa farlo anche io con Theodore-
 
Sirius si strozzò con la sua stessa saliva mentre Orion scoppiò prima a ridere, poi si rese conto che a dirlo era stata sua nipote e tornò subito serio.
 
-Che c'è, nonno? Anche tu hai utilizzato il bagno dei prefetti con la nonna?- chiese con tono innocente.
 
I secondi che Orion spese prima di rispondere, fecero intendere a Sirius e ad Alyssa che sì, anche lui aveva sfruttato la carica da prefetto per scopi personali.
 
-Questa conversazione ha preso una piega che non mi piace- borbottò Sirius, imbarazzato. -E ribadisco, niente sesso per te prima del matrimonio. Anzi, neanche dopo e tu- disse, indicando Orion con tono accusatorio. -Ti proibisco di iniziare a raccontare i tuoi aneddoti con quella strega di mia madre! Voglio continuare a pensare che mi ha portato una cicogna cieca da voi-
 
~
 
Brindarono alla nuova carica di Hermione e Ron e sorrise, veramente felice per loro. Ci aveva messo tutto il pomeriggio per rendersi conto di stare esagerando e che quella in fondo, fosse soltanto una carica scolastica. Erano seduti attorno al tavolo della cucina, l'unico che potesse contenere tutti gli invitati di quella sera e chiacchierava con Harry dell'imminente ritorno a Hogwarts. A quanto pareva, lui non era stato scelto come capitano della squadra di Grifondoro e questo, lo fece sentire come se non avesse combinato nulla di buono a scuola. A Harry non importava nulla della carica di prefetto, era il Quidditch il suo unico pensiero scolastico. Si voltò quando sentì Bill parlare del famoso bagno dei prefetti, un luogo dove puntualmente tutte le prefetti avevano invitato le amiche per lunghe chiacchierate in ammollo nell'acqua.
 
-Hermione mi farai usare il bagno dei prefetti?- chiese Alyssa, con tono innocente.
 
-No!- risposero in coro Orion e Sirius.
 
Remus sghignazzò e fece l'occhiolino alla figlioccia, consapevole del discorso sul sesso che il suo migliore amico aveva provato a fare alla figlia. Quando gliel'aveva raccontato aveva riso per giorni e com'era giusto che fosse, consigliò alla ragazza di punzecchiarlo con le sue stesse esperienze giovanili. Ciò che aveva sorpreso Remus, fu vedere che anche Orion aveva qualcosa da nascondere dei suoi anni a Hogwarts. Più passava il tempo e più conosceva l'uomo che per anni era stato etichettato come nostro, constatando quanto in realtà fosse molto simile a Sirius. O meglio, Sirius era simile a lui.
 
-Beh comunque per me non c'è alcun problema- disse Hermione, confusa dalla reazione dei due uomini. -Dicono che sia così comodo-
 
-Oh sì lo è- disse Harry, annuendo. -Anche se Mirtilla Malcontenta sbircia i ragazzi-
 
-Cos'hai detto?- chiese Bill, guardandolo sorpreso.
 
-Ah sì lo so- disse Hermione con tono spicciolo. -Me l'ha detto un giorno, li ha spiati tutti, sono anni che lo fa-
 
-Oddio...sono stato visto nudo da un fantasma- esclamò Bill, improvvisamente imbarazzato.
 
-Ha spiato...tutti tutti?- chiese Sirius, preoccupato.
 
-Oh si, mi ha detto che ne ha viste di certe...una volta mi ha raccontato di una coppia ch...-
 
-Chi vuole un po' di torta?- l'interruppe Orion, scuro in volto. -Kreacher, porta la torta. Veloce-
 
Alyssa aveva le lacrime agli occhi dal ridere e anche Remus non era da meno. L'uomo alzò lo sguardo e incontrò quello di Ninfadora, che lo osservava ridendo come gli altri. Si fermò ad ammirare quel viso che lo aveva attirato da subito e dovette utilizzare tutta la sua forza di volontà, per distogliere lo sguardo da lei.
 
-Remus?- lo richiamò Alyssa, ghignando.
 
-Sì?- borbottò lui, preoccupato dall'espressione della ragazza.
 
-Darà una grossa mano eh...-
 
-Sei figlia di Sirius, ho la conferma adesso-
 
***
 
Il binario nove e tre quarti aveva sempre un suo fascino, sia per chi partiva che per chi accompagnava soltanto. Chiunque aveva un legame con Hogwarts e ogni primo settembre, tutti erano immersi in ricordi ed immaginazione. Alyssa era accanto a suo nonno, poco distante da loro Harry, Ron e Hermione stavano salutando Molly Weasley e un meticcio che scodinzolava festoso. Salutò Tracey Davies, che stava salendo sul treno con sua sorella Lise e si mise a scrutare le persone per cercare qualche suo amico. Julius Nott si era avvicinato a loro con Theodore al seguito e la ragazza sorrise spontanea nel vedere il ragazzo, Orion dovette salutarlo come se nulla fosse e con Julius, si mise a chiacchierare degli ultimi avvenimenti in Francia.
 
-Buongiorno, Alyssa- disse Theodore, sorridendole.
 
-Buongiorno, Theodore- rispose lei, immaginando i pensieri che si nascondevano dietro quel sorriso.
 
Nessuno dei due aveva infatti voluto rinunciare al viaggio con i propri amici, Theodore non voleva passare l'intera giornata in mezzo ai filobabbani e lei di contro, non la voleva passare con quelli che reputava dei razzisti. Aveva provato a convincerlo a fare metà viaggio con un gruppo e la restante con l'altro ma nulla. Quel sorriso quindi nascondeva l'impazienza dei baci che si sarebbero scambiati a Hogwarts, nella speranza di trovare del tempo da soli, senza gli amici di nessuno dei due.
 
-La mia piccola Black indifesa- urlò l'inconfondibile voce di Lavanda, alle sue spalle.
 
-La mia piccola salvatrice Brown- esclamò Alyssa, voltandosi verso di lei.
 
Da quando era stata aggredita dallo squilibrato che si spacciava per Moody, Lavanda aveva preso a chiamarla in quel modo e Alyssa, non era da meno chiamandola salvatrice. Era stata infatti la bionda, a convincere le altre ad andarla a cercare quella sera e, anche se lo diceva in modo scherzoso, le era davvero riconoscente. Le due ragazze si abbracciarono, in barba a Julius Nott che le guardava infastidito da quei modi di fare espansivi.
 
-Lo sai che Branimir mi ha scritto questa estate?- disse Lavanda, non appena si staccò dall'amica.
 
-Che schifo-
 
-Alyssa!- l'ammonì Orion, guardandola truce e indicandole con un cenno del capo Julius e Theodore.
 
Lavanda lanciò un'occhiata a Theodore, che guardava le due con un sorriso, interpretato dalla ragazza come falso e salutò l'amica, con l'intenzione di andare a cercare dei posti a sedere sul treno. Alyssa si voltò verso il ragazzo e si trattenne, dall'esprimere tutto il suo disappunto. Da quando Lavanda aveva detto a Malfoy di non corrispondere i suoi sentimenti, Theodore aveva iniziato a trattare la sua amica con sufficienza, cosa che odiava profondamente. Sirius tornò da loro e si avvicinò alla figlia per farsi accarezzare, la ragazza riempì il cane di coccole e sospirò esasperata, quando lo vide provare ad azzannare prima Julius poi Theodore.
 
-Scusatelo, è un cane geloso- esclamò Orion, tenendo Sirius dal guinzaglio.
 
-Mh, vedo- disse Julius, poco convinto.
 
-Saliamo sul treno, Alyssa?- chiese Theodore sorridendole.
 
La ragazza annuì e salutò i suoi familiari calorosamente, con la promessa di rivedersi a Natale, poi salì con il ragazzo sul treno. Theodore osservò suo padre e il signor Black allontanarsi e solo quando fu certo di non avere gli occhi dei due addosso, trascinò Alyssa nel bagno del vagone.
 
-Ma che...?-
 
Theodore non la fece parlare e si fiondò sulle labbra della ragazza, baciandola appassionatamente. Alyssa gli circondò il collo con le braccia e rispose con altrettanta veemenza. Era dal trasferimento di Harry a Grimmauld Place che i due ragazzi non si vedevano e la distanza, l'avevano sofferta entrambi. Theodore la strinse a sé accarezzandole la schiena e lei, infilò le dita tra i suoi capelli, lui passò a lasciarle una serie di baci sul collo e solo a quel punto la ragazza si staccò dalla sua presa per non perdere il suo autocontrollo.
 
-Okay, ho già capito- esclamò Theodore, sospirando.
 
Alyssa sorrise divertita dall'espressione affranta del ragazzo e gli diede un bacio a fior di labbra. -Tra poco saremo a Hogwarts e non avremo Kreacher tra i piedi-
 
-E quel tuo cane soprattutto! Mi piacciono gli animali ma lui...mi odia a prescindere- borbottò Theodore, memore del pomeriggio a Diagon Alley con il cane della ragazza interposto tra loro.
 
Alyssa represse una risata e lo prese per mano, trascinandolo con sé fuori dal bagno. Il treno nel frattempo era partito e i due, si misero alla ricerca degli amici di lei.
 
-Sei stato tu a dire a Branimir dove abita Lavanda?- chiese Alyssa, dopo aver controllato uno scompartimento.
 
-Diciamo che ho consigliato a Draco di farlo- rispose lui, ghignando.
 
-Complimenti, molto adulto da parte tua- esclamò la ragazza, guardandolo torva. -Se ti avessi detto di no io la sera di Natale cosa avresti fatto? Mi lanciavi nelle acque del Lago Nero?-
 
-Per te sono troppo affascinante, non potevi dirmi di no- rispose lui, avvicinandosi a lei per un altro bacio ma questa di spostò.
 
-Sono seria, è un comportamento maschilista oltre che da ragazzini-
 
-Andiamo, tanto ci sono i suoi amici filobabbani che possono mandargli caccabombe no?-
 
-Sono anche miei amici Theo! E si, saranno costretti a farlo ma solo a causa vostra-
 
Theodore sospirò irritato e chiuse gli occhi per darsi una calmata, tutto voleva meno che litigare con lei, soprattutto dopo quasi un mese che non si vedevano. Li riaprì e guardò la ragazza, osservare il paesaggio fuori dal finestrino.
 
-Okay senti- disse, costringendola a voltarsi verso di lui. -Lasciamo perdere va bene? Torniamo ad essere solo io e te?- le chiese, guardandola negli occhi.
 
Alyssa annuì ma la sua espressione tradiva ben altri pensieri, tuttavia non disse nulla, preferendo il quieto vivere. -Va bene, ora però vado a cercare Lavanda, è dal matrimonio di Fresia che non ci vediamo-
 
Theodore le sorrise e annuì, dandole un bacio sulla fronte. Alyssa si mise sulle punte e lo baciò, sugellando così la tregua che avevano appena proposto.
 
~
 
Lavanda aveva raccontato di come era stata costretta a chiedere aiuto ad Eliot, per non ricevere più lettere dal bulgaro. Il marito di sua sorella infatti aveva mandato una strillettera che a detta sua, se la sarebbe ricordata per tutta la vita. Nonostante ciò Fred e George stavano organizzando un invio massivo di caccabombe così, per il gusto di farlo e Alyssa rise fino alle lacrime, quando Lavanda raccontò di come Branimir avesse poi deciso di lasciarla.
L'ora di pranzo era passata da un po' e i ragazzi avevano mangiato con gusto i sandwich al Pastrami, che Kreacher aveva preparato appositamente per loro.
Lavanda si addormentò con il capo appoggiato alla spalla di Fred e George e Lee ne approfittarono, disegnandole i baffetti.
 
-Vado a prendere qualcosa dal carrello, voi volete?- chiese Alyssa, alzandosi dal suo posto.
 
-Una stecca di liquirizia- disse Lee, sorridendole.
 
Alyssa annuì e uscì dallo scompartimento per avviarsi lungo il corridoio, alla ricerca del carrello. Incontrò Ginny e Michael lungo il suo cammino ma, da come il ragazzo stesse baciando la sua amica, aveva optato per non interromperli e continuare la ricerca della signora dei dolciumi. Superò un gruppo di studenti del secondo anno e finalmente lo trovò, sorridendo quando vide la donna battibeccare con un ragazzo.
 
-Una brioche di zucca-
 
-Mi dispiace caro, sono terminate-
 
-Zuccotti di zucca?-
 
-Finiti-
 
-Pasticcini alla zucca-
 
-Anche quelli-
 
-Succo di zucca-
 
-Quello c'è l'ho!- esclamò la donna del carrello, sorridendo vittoriosa.
 
-Sia lodato Merlino- rispose, con tono divertito.
 
La donna gli passò la bevanda e il ragazzo si voltò, per tornare al suo posto. Tuttavia si fermò all'istante, quando incontrò lo sguardo divertito della ragazza e sorrise di riflesso. Era dalla fine della scuola che non la vedeva e ritrovarsela di fronte, con il suo solito sorriso lo fece stare subito meglio.
 
-Se aspetti ho una brioche di zucca nella borsa- disse Alyssa, sorridendo.
 
-Potrei accettare effettivamente- rispose, divertito.
 
-Fossi in te accetterei, se no dovrai aspettare domattina per avere una dose di dolcetti alla zucca- rispose come fosse una cosa ovvia e si avvicinò al carrello, per prendere delle stecche di liquirizia e una confezione di gelatine tutti i gusti +1.
 
Quando la donna le diede i dolci, Alyssa si avviò con Terrence verso il suo scompartimento. La ragazza aprì la scatola delle gelatine, e la offrì all'amico ma questo declinò.
 
-Dopo aver trovato la gelatina al gusto di vomito ho l'odio per quelle caramelle- disse Terrence, storcendo il naso.
 
-Ma io sono coraggiosa e le mangio lo stesso- disse divertita e ne prese una a caso, trovando quella al gusto di caccole. Fece una smorfia e Terrence rise, guardandola.
 
Alyssa rise con lui e si spostò per far passare due ragazzini.
 
-Capisci perché non le mangio?- le chiese ridendo e arrivarono allo scompartimento della ragazza. Terrence lanciò un'occhiata al suo interno e fu piacevolmente sorpreso, nel non trovare Nott. -Ma Nott?- chiese incapace di trattenersi.
 
-Lui non vuole stare con i filobabbani ed io non voglio stare con dei razzisti- rispose con un'alzata di spalle ma Terrence, notò comunque il dispiacere nei suoi occhi.
 
Alyssa aprì la sua borsa, prese la brioche di zucca e la diede al ragazzo per poi salutarsi. Quando Terrence fu lontano, Alyssa si andò a sedere accanto George e il ragazzo la fissò sorpreso.
 
-Hai donato la tua unica brioche di zucca?-
 
-La mangerò domani a colazione-
 
***
 
Salì i gradini che portavano alla Sala d'Ingresso e un sorriso spontaneo le comparì sulle labbra, erano finalmente tornati a casa. Lavanda la prese sottobraccio e quando furono all'interno della Sala Grande, Ginny le raggiunse e insieme presero posto al tavolo di Grifondoro, salutando calorosamente Sir Nicholas. Alyssa fece segno a Harry, Ron e Hermione di sedersi con loro e il trio, non se lo fece ripetere. Hermione salutò Brian Grinston con un cenno della mano e arrossì quando incontrò gli sguardi divertiti di Lavanda e Alyssa.
 
-Secondo Lunatica Lovegood Harry è sano di mente quanto lei- esclamò Ron, sghignazzando.
 
-Sei a cavallo allora Harry- disse Lavanda, ridacchiando.
 
Alyssa e Ginny risero mentre Fred, George e Lee prendevano posto accanto a loro.
 
-Avete visto che non c'è Hagrid?- chiese Harry, ignorando le risatine degli altri.
 
-Sì ho visto. Meglio, la Caporal è decisamente meglio- disse Alyssa, sollevata di non dover più lavorare con gli schiopodi.
 
-Non è vero!- risposero in coro Harry, Ron e Ginny.
 
Alyssa, Lavanda e Hermione si guardarono ma non risposero. Lavanda era ancora memore, dello schiopodo che l'aveva attaccata l'anno prima.
 
-E quella tappa chi è?- chiese Fred, guardando una donna seduta accanto a Silente.
 
Questa era decisamente più bassa del normale e aveva una tunica rosa con un cappellino coordinato, la donna sorrise e Alyssa notò i denti affilati.
 
-Lavanda, tu che sei la specialista di moda- disse Ron, guardando la ragazza. -Pensi che sia la nuova tendenza di Hogwarts?-
 
-Mah guarda Weasley- esclamò Lavanda, con tono professionale. -Stando al Settimanale delle Streghe e alla mia innata esperienza nel campo della moda, posso affermare senza ombra di dubbio che quei vestiti possono essere tranquillamente buttati. Consiglio invece la moda seguita da Piton, più lugubre e raffinata-
 
Il gruppo rise di gusto ma Harry non si unì all'ilarità generale, era piuttosto interessato a quella donna dall'aria per lui familiare.
 
-Lei era alla mia udienza!- esclamò Harry, ricordandosi improvvisamente di lei.
 
-Ah quindi lavora per il Ministro Caramello- disse Lavanda, aguzzando lo sguardo per osservarla meglio. -Eliot la chiama così- si giustificò, quando notò le occhiate degli altri.
 
La McGranitt posò il cappello parlante sul solito sgabello e tutta la Sala rimase in silenzio per ascoltare la nuova canzone. Questa volta però fu diversa dal solito, sembrava più che volesse consigliare gli studenti sia anziani che matricole a stare in guardia e ad unirsi tra loro. Alyssa e Hermione si guardarono confuse e solo quando terminò di cantare la filastrocca, ne parlarono preoccupati.
 
-Sente che il Ministero vuole mettere bocca sugli affari di Hogwarts- esclamò Alyssa, guardando la donna a fianco a Silente.
 
Hermione annuì e attesero con impazienza il discorso di Silente, all'improvviso né Alyssa né tantomeno Lavanda avevano voglia di scommettere sulle case dei nuovi studenti. Aspettarono che anche l'ultima ragazzina venisse smistata e trattennero il fiato, quando videro Silente avvicinarsi al leggio.
 
-Benvenuti ai nuovi arrivati e ai vecchi...beh bentornati- Silente attese che gli studenti finissero di applaudire e continuò. -Un altro anno sta per iniziare e mi duole avvisarvi e ricordarvi, che il corridoio del terzo piano è proibito a tutti gli studenti, come anche la Foresta Proibita e Hogsmeade per i ragazzi del primo e del secondo anno. Inoltre Gazza mi rammenta di ricordarvi che ci sono oggetti severamente vietati, un esempio è il frisbee zannuto ma per gli altri quattrocentoventinove oggetti, potete andare nel suo ufficio a controllare. Diamo di nuovo il bentornato alla professoressa Caporal, che terrà le lezioni di Cura delle Creature Magiche fino a che non tornerà il professor Hagrid- i ragazzi applaudirono sollevati. -E diamo invece il benvenuto alla nuova professoressa di Difesa Contro Le Arti Oscure Dolores Umbridge. Per i provini del Quidditch invece...-
 
La donna si schiarì la voce a tono alto e Silente fu costretto a voltarsi verso di lei. L'uomo parve stupito di essere stato interrotto ma alla donna, non interessò minimamente e si alzò per raggiungerlo.
 
-Grazie, preside per le sue parole di benvenuto- disse sorridendo. -Essere di nuovo a Hogwarts è per me molto emozionante, anche io come voi ero seduta al tavolo della mia casa e le vostre faccette felici che mi guardano mi rendono estremamente raggiante-
 
-Tu sei felice?- sussurrò Alyssa, guardando Lavanda.
 
-Felicissima guarda- disse inespressiva. -Non vedi il mio sorriso?-
 
Alyssa sghignazzò e tornò a osservare la nuova professoressa.
 
-Non vedo l'ora di conoscervi tutti e sono certa che saremo ottimi amici-
 
-Ma infatti, invitiamola alla Testa di Porco e lasciamola alle grinfie della vecchia capra di Aberforth- sussurrò Fred, facendo ridacchiare gli amici.
 
-Il Ministero della magia ha sempre considerato l'istruzione dei giovani maghi e streghe di vitale importanza. Le antiche abilità della comunità dei maghi, si deve trasmettere alle nuove generazioni. Bisogna trovare quindi un equilibrio tra la tradizione, e l'innovazione. Il progresso, per amore del progresso deve essere scoraggiato e per questo, alcune vecchie abitudini verranno mantenute mentre altre, ormai obsolete, devono essere abolite a favore di altre. Bisogna conservare ciò che va conservato, perfezionare ciò che deve essere perfezionato e tagliare, là dove le abitudini errate-
 
Silente la ringraziò e tutti, furono costretti ad applaudire le parole della nuova professoressa di Difesa. Alyssa vide la McGranitt storcere il naso, mentre applaudiva forzata.
 
-Illuminante- esclamò Hermione a bassa voce, quando il cibo si palesò davanti ai loro occhi.
 
-Decisamente illuminante- convenne Alyssa, scura in volto. -Il progresso deve essere scoraggiato? Priscilla Corvonero si sta rivoltando nella tomba, se potesse verrebbe a prenderla a calci-
 
-Ed io l'aiuterei- concordò Hermione, minacciosa. -Avevi ragione tu comunque, il Ministero vuole mettere bocca negli affari di Hogwarts-
 
~
 
ANGOLO DELL'AUTRICE
 
Eccoci qui! Scrivere questo capitolo è stato difficile per me e non perché non sapessi cosa doveva accadere. Semplicemente ho avuto un periodo di scoraggiamento totale che per fortuna, è durato poco. Avevo detto che questo doveva essere un altro capitolo di vacanze scolastiche ma ci ho riflettuto bene e alla fine, ho preferito tagliare un po' le vacanze, questo perché a Grimmauld Place non avvengono i numerosi capitoli sulla pulizia della casa perché ovviamente non è mai stata abbandonata. Per quanto riguarda Harry invece, accade ciò che racconta la Rowling e quindi era anche un po' noioso per me scrivere di cose che lei ha già detto.
Tornare a Hogwarts era la scelta migliore per i nostri ragazzi!
 
Sono curiosa dei vostri pareri soprattutto sulla visione di Lavanda.
 
Direi che ho detto tutto, fatemi sapere cosa ne pensate.
 
Al prossimo capitolo
_L_Black_
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _L_Black_