E c’era il sole
Ogni sabato nonna Andromeda lo salutava con il solito: «Fai il bravo con zio Harry, okay Teddy?».
Lui sorrideva; quando doveva vedere il padrino, i capelli raggiungevano un’accesa tonalità di giallo.
«Come il sole!» diceva lui. «Perché quando c’è zio Harry è come se ci fosse sempre il sole!».
Un giorno, parlando, incapparono in una parola interessante.
«Cosa vuol dire amico?».
«Uhm… ecco, vedi, l’amico è quella persona che quando sei un po’ triste, riesce a farti ridere».
«Zio Harry, noi siamo amici?».
Gli prese la manina paffuta tra le sue e gliela strinse.
«Certo che sì, amico Teddy».
Lui in risposta rise e guardò il cielo: c’era il sole.
Lui sorrideva; quando doveva vedere il padrino, i capelli raggiungevano un’accesa tonalità di giallo.
«Come il sole!» diceva lui. «Perché quando c’è zio Harry è come se ci fosse sempre il sole!».
Un giorno, parlando, incapparono in una parola interessante.
«Cosa vuol dire amico?».
«Uhm… ecco, vedi, l’amico è quella persona che quando sei un po’ triste, riesce a farti ridere».
«Zio Harry, noi siamo amici?».
Gli prese la manina paffuta tra le sue e gliela strinse.
«Certo che sì, amico Teddy».
Lui in risposta rise e guardò il cielo: c’era il sole.
[110 parole]
NDA:
Questa è l’ultima drabble de “Il ramo dei reietti”. È stato bello fare un salto di generazioni, toccando con poche parole temi diversi. Il tema di questo turno qui è amicizia.
Lo ammetto, ero partita dicendo: scrivo una kidfic su Teddy e Victoire. Ma poi, pur mantenendomi nel filone kidfic, ho pensato che sarebbe stato carino vedere Harry, forse più originale.
Forza tassorosso, dai che è l’ultimo turno!
Un bacio
Mati