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Autore: occhiverdi1972    12/04/2021    5 recensioni
Sembra sia spuntato il sereno , una nuova vita lontani dalla Francia , un figlio, la felicità ma, ancora una volta il sogno dura poco.
Oscar davanti la scelta piu' difficile della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Anime belle , come promesso mi imbarco in una nuova avventura "Senza scelta".

Come avevo anticipato ho deciso di scrivere liberamente , senza censure o limitazioni , quindi vi informo che i capitoli potrebbero presentare scene adatte ad un pubblico adulto.
Detto questo vi lascio alla lettura.

 

" Senza scelta" di Giusy Giammarresi

Capitolo 1

 

 

Le graziose villette di Hampstead Heath si palesarono alla mia vista mentre tornavo felicemente a casa .

Io ed Andrè, il mio bellissimo marito , avevamo lasciato la Francia voltando le spalle ai pericoli di una rivoluzione ormai imminente .

Avevamo abbandonato  la nostra amata patria  per non dover assistere impotenti alla morte di chi amavamo o alla rovinosa caduta dei reali verso i quali avevamo giurato fedeltà.

E così avevamo optato per un posto che potesse essere il nostro paradiso ed Hampstead Heath lo era.

Situato a nord di Londra,totalmente immerso nel verde era quello che avevamo sempre desiderato, il posto dove ritrovarci dopo il lavoro.

La nostra era una vita semplice e tranquilla, ci amavamo piu' di prima e nostro figlio Etienne  era stato il completamento di quell'amore.

Tre anni erano già passati dalla sua nascita, era un bimbo allegro e giocoso.

A Londra avevamo riorganizzato la nostra vita, Andrè aveva trovato lavoro come insegnante di Francese, io invece proteggevo un avvocato molto influente.

Spesso il mio pensiero correva ad Arras, alla Francia ed a tutti quei luoghi dove ero stata felice.

In quei momenti la nostalgia mi attanagliava ma il sorriso di mio figlio e le braccia di Andre' mi riportavano alla pace.

Quel giorno procedevo verso casa ritta sul mio cavallo .

La giacca semplice sulla camicia bianca ,i calzoni e gli immancabili stivali. Ero una madre adesso ma a parte l'istinto materno accentuato quasi nulla della mia anima battagliere era cambiato.

Imboccai il vialetto contenta di lasciarmi alle spalle quella giornata lavorativa.

La nostra villetta si palesò alla mia vista  come la testa riccioluta del mio bimbo che correva instancabile fra l'erba.

Il mio Etienne , somigliava incredibilmente al padre, stessi capelli neri e ribelli ,stessi occhi grandi e verdi, stessa identica dolcezza.

-  Guarda papà, c'è la mamma! - la sua vocina risuono' tenera mentre mi correva incontro per il lungo vialetto.

Vidi Andrè girarsi a controllare e poi  sorridermi.

Andrè, il mio bellissimo marito, che meraviglia incrociare  il suo sorriso.

Scesi da cavallo, mi inginocchiai e allargai le braccia , Etienne si catapultò sul mio petto, lo strinsi aspirando il profumo dei suoi capelli, lo sbaciucchiai sulle guance rosse.

- Amore mio..- sussurrai.

Da lontano vidi mio marito avvicinarsi, la camicia bianca con le maniche svoltate, il passo virile, i capelli scomposti e quel bellissimo sorriso, era tremendamente sexy, una visione per gli occhi.

Si avvicinò, misi giu' Etienne e lo baciai piano, assaporando la morbidezza di quelle labbra :

- Dio mio...ho atteso tutto il giorno questo momento! - sorrisi

- Bentornata amore!- esclamò guardandomi dolcemente,mi carezzò il viso come solo lui sapeva fare, poi prese Etienne fra le braccia tirandolo su come un fuscello.

- Vieni qui birbantone! - gli sussurrò.

- Sei tornato prima oggi? - chiesi

- Si..La signorina Taylor    stava poco bene ed abbiamo interrotto la lezione , ne ho approfittato per far scatenare questa piccola peste ! - sorrise indicando nostro figlio.

Lo fece salire in sella al mio Cesar  e gli rimase accanto facendo procedere il cavallo lentamente , nell'altra mano stringeva la mia .

Procedevamo piano , parlando della giornata e costatando di quanto calda fosse.

- Mamma , papà, andiamo ad acchiappare le farfalle? - sussurrò inaspettatamente mio figlio.

Io ed Andrè ci sedemmo vicini sull'erba mentre il bimbo correva allegro.

La nostra villetta era la penultima del viale. Accanto, divisa da una misera recinzione, c'era una villa piu' grande ed infinitamente bella , io ed Andrè constatavamo sempre di quanto meraviglioso sarebbe stato, viverci dopo un restauro.

- Sai...dicono che l'abbiano venduta! - sussurrò

- Mi pare improbabile visto la cifra esorbitante che chiede il proprietario - esclamai

- Bah...- convenne Andrè - magari sono solo voci.

- Già..Non mi dispiacerebbe avere dei vicini . Sperando non arrivi una bella ragazza che ti distragga troppo..! - scherzai

Andrè si avvicinò, sfioro' il mio naso con il suo, venni invasa dal suo odore :

- Nessuno...Nessuno potrebbe distrarmi da te! - sussurrò

Sorrisi, e quando le labbra di mio marito mi sfiorarono piano il collo rabbrividii di eccitazione

 

- Huhmmm....

Andrè animato da cio' continuo' a sfiorare con le labbra la mia zona erogena :

- Dai...- sussurrai tirandomi indietro a malincuore - sono sporca e sudata.

- Meglio...- sussurrò lui malizioso - ne  potremmo approfittare  per fare il bagno insieme, magari  lasciando Etienne a Nanny.

Fissai mio figlio, la proposta di Andrè era piu' che allettante  ma il mio bimbo correva imperterrito:

- Figurati se riuscirai a portarlo dentro! - sussurrai

Andrè sorrise :

- Scommettiamo?

-Affare fatto! - sancì io.

Mio marito si alzò :

- Etienne...la Nonna ha fatto la torta di mele, andiamo a prenderne un pezzo?

il bimbo si bloccò di botto:

- Siiiii!! - gridò poi battendo le manine.

Trenta secondi dopo era già fra le braccia del padre diretto in cucina

Andrè si girò a sorridermi malizioso:

- Scommessa vinta! - esclamò.

 

 

 

La servitu' aveva già riempito la vasca da bagno :

- Grazie, potete andare! - sussurrai contenta.

Andrè era ancora in cucina con nostro figlio, io tirai su i capelli e mi spogliai immergendomi nell'acqua tiepida .

Pregustavo già il momento in cui mio marito sarebbe entrato da quella porta raggiungendomi.

Sorrisi e cominciai a massaggiare le braccia con la salvietta , dieci secondi dopo la porta si aprì, lui entrò velocemente chiudendosela alle spalle, gettò uno sguardo al mio corpo immerso in acqua mi guardò malizioso:

- Arrivo! . esclamò poi liberandosi dai vestiti velocemente.

Mi eccitai febbrilmente quando rimase completamente nudo , nudo e scultoreo com'era.

La gamba  possente  si sollevò immergendosi in acqua , dieci secondi dopo mio marito era stretto a me .

I miei seni erano  schiacciati sul suo petto ,la sua bocca sulla mia :

- Huhmmm...- ansimai perduta .

La lingua di Andrè vagò sul mio collo , si avvicinò al lobo del mio orecchio , i denti lo mordicchiarono facendomi andare in visibilio .

- Amore...- ansimai - amore mio .

- Hai la pelle morbidissima tesoro  - mugugnò lui al mio orecchio con voce roca.

Lo allontanai di qualche centimetro  per guardarlo negli stupendi occhi , gli sorrisi, lui tornò a baciarmi con passione :

- Aspetta...Aspetta ! - mugugnai - voglio accarezzare il tuo bellissimo corpo! - sussurrai portando i miei palmi su quel torace sodo  e facendoli vagare sensualmente .

Lui, completamente abbandonato si godeva le mie carezze.

La mia mano continuava a vagare  lentamente, poi scese giu' sotto il livello dell'acqua, mio marito ansimò quando essa si aprì sul fulcro della sua mascolinità stringendolo.

Io Sentiì il turgone e la tensione della sua eccitazione , Andrè chiuse gli occhi mentre la mia mano stringeva andando su e giu'.

Mi piaceva sentirlo gemere, ero elettrizzata        dal potere che avevo su di lui .

- Oscar....- ansimava mentre la mia mano si muoveva sempre piu' veloce e le mie labbra mordicchiavano le sue .

- si...ohhh...- sussurrava .

La mia mano sentiva pulsare la sua essenza di uomo ed io, inevitabilmente ,ad ogni pulsazione sentivo  la mia eccitazione aumentare.

Continuai ad eccitarlo finchè lui mi chiese di fermarmi :

- Aspetta , adesso tocca alla mia dolce mogliettina ! - sorrise .

La sua testa si abbassò sui miei seni, la sua bocca umida e calda prese fra i denti il mio capezzolo stuzzicandolo.

Con lui ero completamente me stessa ,spudorata e libera come non mai, senza tabù o limiti, alla continua ricerca del piacere condiviso.

Gli avevo donato tutta me stessa e avrei continuato a farlo.

Il mio corpo e la mia anima erano suoi.

Completamente!

 

Persa nel piacere poggiai la nuca contro il bordo della vasca , gettai la testa all'indietro mentre le sue labbra succhiavano, i suoi denti mordicchiavano , il suo odore mi invadeva .

Poi sentì la mano di mio marito scendere verso la mia femminilità, lo fissai pregustando il momento in cui l'avrebbe raggiunta, il palmo sfiorò il mio essere donna facendomi gemere piano.

Il mio corpo si tese verso di lui, in un chiaro assenso ad approfondire il contatto, Andrè recepì il messaggio affondò le dita in me , gemetti forte.

Giocò con la mia femminilità a lungo, poi i suoi palmi  si portarono sotto i miei glutei e li sollevarono .

Mi ritrovai con  le  gambe sulle sue spalle e quando lui si abbassò a baciare la mia femminilità, mi aprii completamente , senza pudore , senza riserve.

Era il mio uomo, l'unico a cui mi sarei donata ..

La lingua di Andrè ispezionava ogni morbido anfratto del mio essere donna, le labbra succhiavano portandomi in un'altra dimensione dove il piacere era estremo, i miei gemiti invasero la stanza.

- Ti voglio...ti voglio! - gridai

Mio marito mi afferrò per i fianchi , mi portò fuori dalla vasca, mi adagio' sulle fresche lenzuola , poi entrò in me.

Rabbrividimmo entrambi dal piacere .

Sbarrammo gli occhi in quel momento di unione .

 

La mia femminilità si fuse come burro attorno al suo fulcro, bocca contro bocca, lingua contro lingua, seno contro torace .

Le spinte di Andrè, i suoi muscoli tesi , le mie gambe strette ai  suoi fianchi.

Gemevamo impazziti , ci guardavamo negli occhi , la nostra meta era unica.

Affondai le dita su quella schiena muscolosa mentre inarcai il corpo per farlo scivolare ancora piu' profondamente

Le spinte aumentarono di intensita finchè il piacere arrivò prorompente , ci guardammo con gli occhi appannati dall'estasi e gememmo insieme, a lungo.

Il fiotto caldo di uomo lambì il mio ventre , Mentre la testa di mio marito si abbandonò contro il mio seno.

- Ti amo....- sussurrò estasiato.

Sorrisi, adoravo quei momenti .

Rimasi a lungo così, con la testa di André sul  mio seno , con le mie dita fra i suoi capelli, carezzandoli a lungo.

Rimanemmo stretti attendendo che i battiti impazziti dei nostri cuori si placassero..

Poi Andrè mi fissò, mi bacio' la fronte :

- Scusami...forse sono stato troppo irruento!- esclamò - ti ho fatto  male ? - chiese guardandomi con quegli occhi di giada.

- No, tu non potresti mai farmene ! - sussurrai stringendomi a lui.

Rassicurato Andrè alzò il lenzuolo coprendomi meglio.

- Dovremo spiegare alla servitu' come mai le lenzuola sono bagnate ! - sussurrai angustiata

- Capiranno!- sancì  mio marito ricominciando a torturarmi il collo.

Ridemmo felici.

 

 

Le settimane passavano serene e tranquille, avevo un figlio bellissimo ed un marito fantastico , ma c'è chi sostiene che la felicità  sia fatta di attimi e forse, quell'attimo era durato anche troppo.

Ignara di quel che mi attendeva quel giorno mi ero alzata piu' tardi , era il mio giorno di libertà, avrei potuto dedicarmi a mio figlio mentre Andrè era al lavoro.

Passeggiavo con Etienne fra la natura , lui era sempre in continuo movimento , felice e gioioso.

- Mamma...Mamma, mi fai volare? - sussurrò ad un tratto.

Mi inginocchiai baciandogli la fronte e scostandogli un ricciolo dal viso :

- Va bene...- asseriì - ma sai che non sono forte come papa' ! - spiegai.

- Dai...dai...- esclamò facendo i capricci.

Sorrisi, mi distesi con le spalle sull'erba , lo afferrai per i fianchi e lo tirai su, mentre lui con le braccina aperte mimava l'atto del volare.

- Guarda mamma...Guarda come sono bravo! - esclamò

- Si...- sorrisi - sei bravissimo ma non muoverti troppo! - lo implorai stanca.

Il nostro gioco venne interrotto da una ragazza della servitu':

- Scusatemi Signora Grandier, Nanny ha bisogno di alcune direttive per la cena di stasera.

Mi alzai, baciai mio figlio sulla fronte e lo lasciai ad Emily.

- Torno subito! - assicurai.

Raggiunsi Nanny , parlammo un pò, poi mi apprestai ad uscire dalla cucina ma, il viso stravolto di Emily e la sua aria trafelata mi misero in allarme ;

- Signora Grandier...oddio!

- Che succede? - esclamai pietrificata dalla paura.

- Etienne...Vostro figlio, stavamo giocando a nascondino e..

- Eh...?

Silenzio

- Eh....? Rispondi Emily, cos'è successo a mio figlio?? - urlai scrollandola per le spalle .

. Io...ecco...non lo trovo piu'! - urlò piangendo.

- Non è possibile! Nooo..! - corsi fuori come una forsennata.

Lo cercai dappertutto:

- Etienne, tesoro, esci fuori!!

Silenzio

Pensai si fosse nascosto, lo incitai ad uscire:

- Amore...Hai vinto tu! Esci tesoro mio, esci fuori dal tuo nascondiglio!

Silenzio.

Diedi un'occhiata al cancello principale , era chiuso .

Emily e Nanny corsero fuori, lo cercammo dappertutto, di mio figlio nemmeno l'ombra.

Urlai il suo nome all'infinito , non ebbi nessuna risposta.

Lo cercai fra l'erba, fra i cespugli, rientrai in casa , mi catapultai in ogni stanza, sbarrai ogni anta di ogni armadio.

Niente.

Uscì fuori  ripetei il percorso.

Era sparito, volatilizzato nel nulla.

Affranta e distrutta caddi in ginocchio e piansi a dirotto.

- Dove sei Etienne, dove sei??? - urlai  impazzita strappando l'erba

Fu un attimo , una voce si palesò oltre la ringhiera, in quella villa disabitata da anni:

- Dovresti stare piu' attenta a tuo figlio Comandante !

Mi bloccai raggelata, quella voce, quell'inflessione... non era possibile!

Mi girai piano e  rimasi pietrificata, il mio peggior incubo era li, oltre quella rete, fermo , dritto , incredibilmente vivo e vegeto.

Col suo peggior ghigno stampigliato sul viso:

- Lieto di rivederti Oscar!!
   
 
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