Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dina    28/08/2009    12 recensioni
Prendete due ragazzi le cui famiglie si odiano dall'origine dei tempi, mettete in mano a lei un bicchiere di Whisky di troppo ad una festa, a lui un'attrazione sempre più forte che suo malgrado ha sempre provato per lei.. e vedete cosa ne viene fuori! Tra ricatti, compromessi e gelosie questa è la mia FF.. Dall'ultimo capitolo: [...] -.. ma ho commesso l'errore più grave che esista, ho ascoltato la mia mente invece del mio cuore.. che in qualche modo mi conduceva a te..- sospirò -perciò se non è troppo tardi, se provi ancora le stesse cose, se riesci a perd..-. Lo vide scuotere la testa ed avvicinarsi a lei -shh..- le mise una ciocca di capelli dietro le orecchie -mi avevi convinto già quando sei entrata da quella porta- sorrise e si chinò a baciarla con passione. Lei si alzò sulle punte dei piedi, per approfondire quel contatto così inconsapevolmente desiderato, ed allacciò le braccia al suo collo. [...]
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
bb


-Lily, ti vuoi muovere? Sei la solita ritardataria- si lamentò Nicole.

-Non mi scocciare, è già tanto che vengo- sbuffò la rossa, finendo di passare il secondo strato di mascara.

-Oh andiamo, non fare la scontrosa, miss Sono-Quasi-Mamma-Quindi-Devo-Restare-Segregata-Nella-Mia-Stanza!-

Lily alzò gli occhi al cielo -non ho proprio voglia di andare a questo stupido ballo di Halloween- si lagnò nuovamente.

-Invece dovrai, vuoi restare sola per tutta la vita per caso?- l'amica uscì dal bagno, indossava un bel costume da fata dei boschi, tutto verde, azzurro e giallo.

-Stare con i Serpeverde ti fa male- la squadrò con poca convinzione.

-Ed a te fa male stare rintanata in questa stanza, Merlino Lily ancora qualche altra ora su quel letto ed avresti fatto la muffa-

Era vero, le ventiquattr'ore che avevano seguito la scoperta del suo stato interessante le aveva passate distesa sul suo letto, con del gelato al cioccolato in mano, a piangere e ridere da sola e senza motivo, come una pazza.

Aveva letto un paio di libri strappalacrime e si era depressa ancora di più, e le sue visibilissime occhiaie erano il segno della sua notte insonne.

Poi però l'amica, stanca di vederla in quello stato, l'aveva smossa, torturandola con ore di predica e chiacchere insensate, e dulcis in fundo una bella minaccia, l'aveva convinta a farsi una doccia ed a vestirsi per andare al ballo della scuola.

Aveva provato un miliardo e mezzo di scuse diverse, che stava male, che doveva studiare, che il bambino non se la sentiva, che era affetta da un'epidemia che aveva colpito le sue povere gambe, che non aveva il vestito... alla fine capì che aveva spremuto inutilmente le meningi e sforzato a vuoto la sua scarsa fantasia, perchè l'amica non aveva ceduto, era persino uscita con quel suo viscidume di ragazzo che si ritrovava, per andarle a comprare un abito adatto.

Quindi non aveva avuto scelta, aveva dovuto cedere, per forza.

-Devo ammettere che hai avuto gusto a scegliere il vestito- annuì guardando il sontuoso abito appeso in un'anta dell'armadio in legno -è davvero bello-.

-Non l'ho scelto io, ma Alex, io ne volevo prendere un altro, ma lui ha insistito per questo- lo guardò anche lei.

-Osservandolo bene è orrendo, troppo 1700.. troppi fronzoli, per non parlare del colore, cos'è questo obbrobrio?!- cambiò opinione al nome del ragazzo.

-Non essere crudele e bugiarda, quell'abito ti piace punto e basta- esordì tra il severo e il divertito la bionda -e ti starà anche bene- decretò.

Lily mise il broncio -lo vedremo- lo prese e togliendolo dalla gruccia, con non poca difficoltà lo indossò.

Raccolse i capelli in una crocchia severa, lisciò la frangetta ed indossò un cerchietto dorato con dei brillantini con gli orecchini abbinati, regali che le aveva fatto suo cugino Hugo quella stessa estate.

-Lo vedi, mi sta male.. io resto qui-

-Guardati allo specchio Lily.. e poi dimmi se vuoi davvero restare qui-

Lily sbuffò ma fece come l'altra aveva detto, per poco non restò a bocca aperta, Nicole aveva ragione, quell'abito le stava a pennello. Era un abito da regina, dell' '800 circa, porpora con i riflessi dorati, stretto in vita (fin troppo da come protestavano le sue povere costole) e molto largo ed ampio sotto.

-Allora che cosa ne dici?-

-Che il tuo serpen.. ragazzo ha guadagnato mezzo punto- sorrise facendo una giravolta.

-Soltanto mezzo?- domandò ironicamente -io direi almeno dieci-.

-Non ti allargare Nicole- la rimproverò bonariamente.

-Va bene, va bene- scosse la testa divertita.

-Andiamo, prima che me ne penta- sospirò prendendo la borsa.

-Sono sicura che non sarà così- uscirono dal dormitorio e dalla Sala Comune.

Entrarono nella Sala Grande, dove vi si sarebbe tenuto il ballo, e Nicole con un cenno in segno di scuse si diresse verso il suo ragazzo, mentre Lily si diresse verso il tavolo delle bevande.

Guardandosi intorno, dovette riconoscere che avevano fatto le cose in grande quell'anno, la stanza era addobbata riccamente ma non grottescamente, come gli anni precedenti. Probabilmente era dovuto al fatto che quella volta era stato il professor Paciock e non il vecchio fantasma del professor Ruff.

Merlino, quel fantasma è noioso quanto la sua materia!

-Ehi vacci piano cuginetta, non vorrai ubriacarti?!- la voce di suo cugino.

-Hugo..- si voltò cercando di sorridere, non sapeva come comportarsi con lui, da quando aveva scoperto di essere in attesa.

-Dai a me questo bicchiere- le strappò letteralmente il bicchiere pieno di punch dalle mani e ne versò un altro, poco più di un dito di bevanda -ecco, tu prendi questo- le sorrise.

-Hugo, guarda che non è alcolico, quindi ne posso bere quanto ne voglio- gli fece notare.

Il ragazzo si guardò circospetto intorno, come per assicurarsi che nessuno sentisse -io e John l'abbiamo corretto.. così, per rendere più piacevole la festa.. quindi bevi poco mi raccomando-

-Hugo! Se ti scoprisse la Mcgranitt sai cosa ti farebbe?-

-Ma lei non lo scoprirà mai, se una certa mia cugina non parla..- le fece l'occhiolino.

-Sei sempre il solito- scosse la testa leggermente divertita.

-Tu invece sei strana..- la guardò più attentamente -sei diversa dal solito-

E lì Lily incominciò a sudare freddo -i-io? Perchè dovrei? Sono sempre la stessa..-

-Lily.. mi stai nascondendo qualcosa?- la guardò attentamente negli occhi.

Okay, sta' calma.. puoi farcela, è una situazione superabile, hai passato di peggio.. pensa solo a ciò che ti ha combinato Malfoy e ti sentirai meglio.. perchè al confronto questo non è null..

-Chi tace acconsente.. che cosa accade Lily?- interruppe il flusso dei suoi pensieri.

AIUTO!

-Io..-

-Lily, ti va di ballare?- si voltò guardando con gratitudine il volto del suo salvatore.

-Ehi John, ti ho detto che non devi provarci con mia cugina!- esordì irritato Hugo.

-E' soltanto un ballo, calmati amico- si difese quello.

-Non importa tu non devi..-

-Okay, andiamo John- si allontanarono verso la pista, quel ragazzo le aveva salvato decisamente la vita, in quel momento l'avrebbe volentieri osannato.

Ballò un paio di canzoni insieme a lui, poi arrivò suo cugino e pur di strapparla da lui, si separò dalla sua ragazza per danzare con lei, e tenerle lontano la miriade di ragazzi che si erano prenotati per ballare con lei.

-Guarda che così rovinerai la serata ad Amanda- indicò la ragazza in questione, che era appoggiata al muro che li inceneriva.

-Capirà che questa è un'emergenza-

-Hugo.. va' da lei, avanti-

-Lily..-

-Non rovinare la tua vita per proteggermi da un nemico invisibile, partorito dalla tua fantasia- sobbalzò per le sue stesse parole.

Partorito.. potevo usare un'altra parola..

-I nemici esistono invece- squadrò in cagnesco quasi tutti i maschi della sala.

-So badare a me stessa.. e poi verrà un giorno in cui mi innamorerò e mi sposerò.. sai?- forse..

-Si.. ed io quel giorno sarò pronto con la mia bacchetta, in caso di ripensamenti da parte sua – sorrise, ma il suo tono era tremendamente serio. Di sicuro aveva intenzione di farlo davvero, rabbrividì.

-Va' o perderai la tua ragazza.. non pensare a me- sorrise anche lei.

-Ma..- vedendo che la ragazza in questione stava per lasciare rabbiosamente la stanza, Hugo a malincuore la lasciò ad un altro ragazzo, per inseguirla.

Quando stava per iniziare le danze con il ragazzo, notò che due occhi ghiacciati la guardavano fisso, il suo volto aveva la stessa espressione di marmo di sempre, ma il suo sguardo esprimeva una profonda irritazione e gelosia.

Lo guardò per qualche altro secondo, ma poi distolse lo sguardo, lui era la causa dei suoi problemi, doveva marcire di gelosia!

Quindi rise e si strinse un po' di più al suo accompagnatore, e non appena la canzone terminò, compiaciuta cercò nuovamente il suo sguardo, ma invano, lui non si vedeva da nessuna parte. Stranamente questo le dispiacque alquanto.

Si divertì ballando per un'ora intera, ma poi stanca e con i piedi che le dolevano, decise di uscire fuori a prendere una boccata d'aria.

Quindi si congedò con il cavaliere di turno ed uscì fuori, dirigendosi verso il Lago Nero.

Purtroppo non appena arrivò si rese conto di un piccolo ma fastidiosissimo dettaglio, anzi due, uno che il lago era già occupato da un'altra persona, due che il suo molesto occupatore era niente di meno che Scorpius Malfoy.

Dannazione!

Rimase immobile indecisa sul da farsi, e nel mentre, senza quasi accorgersene prese ad osservarlo con attenzione.

Era voltato di spalle, che fumava una sigaretta, era vestito, a giudicare dall'abito, da principe, ma la cosa strana era che non era di colore azzurro, ma nero e grigio, in un perfetto gioco di colori che lo rendevano ancora più affascinante.

Okay, non ho davvero pensato che Malfoy è affascinante, vero? Vero?!

Cercò di guardare il suo volto per quanto potè, e notò che il suo sguardo non era più freddo, ma perso in chissà quali pensieri, ed a giudicare dalla sua espressione triste non dovevano essere molto belli.

Cosa darei per poter sapere a cosa sta pensando..

Sgranò gli occhi a quello stupido quanto bugiardo pensiero, non gliene importava nulla di ciò che pensava quel bastardo! E la sua mente doveva smetterla di dare i numeri quella sera!

Eccolo il padre del mio bambino.. chissà come reagirebbe se glielo dicessi.. sarebbe contento? Mi chiederebbe di sposarlo?

Si schiaffò rumorosamente la fronte e chiuse gli occhi, stava davvero impazzendo, sapeva come avrebbe reagito, le avrebbe fatto un bell'assegno dicendole di farne ciò che voleva, e che lui non voleva grane. Si immaginava già la scena di lui che le voltava le spalle e le diceva che non doveva dire a nessuno che quel bambino era suo.

Che rabbia, ma come ti permetti?!

Aprì di scatto gli occhi e si accorse che il protagonista dei suoi pensieri, non solo aveva notato la sua presenza, ma la stava anche guardando.

Solo io potevo fare questa figuraccia..!

-Non ti stavo osservando- disse la prima cosa che le venne in mente.

Lui non rispose, limitandosi ad annuire.

Lei lo guardò, era strano, lo si avrebbe potuto definire triste, rassegnato -dentro faceva molto caldo, quindi ho deciso di uscire un po' fuori a prendere aria.. sono venuta qui non sapendo che era già occupato..- spiegò confusamente e lui annuì nuovamente, senza dire parola.

-..Forse è meglio che vada.. scusa il disturb..- si zittì al suo sguardo intenso, Merlino, mai nessuno l'aveva guardata a quel modo.

-Non c'è bisogno, vado io- disse finalmente buttando via la sigaretta e superandola.

Lily provò l'improvviso impulso di trattenerlo, stranamente dentro di lei c'era una parte che non voleva che lui se ne andasse -Malfoy.. aspetta- lui si fermò, ma non si voltò -p-puoi rimanere se vuoi.. insomma.. qui è molto grande e possiamo starci entrambi- lui dopo qualche secondo di esitazione annuì ed andò a sedersi ad un paio di metri da lei.

Anche lei si sedette e prese ad osservare l'oscurità che aveva di fronte, non sapendo bene cosa fare.

Magari poteva trovare un argomento e parlare.. ma in quel momento aveva la mente completamente svuotata.

Insomma, di cosa si poteva parlare con il proprio perfido arci nemico, che aveva confessato di amarti?

Non poteva di certo parlare del tempo o di moda o di.. cavolo, si era messa a vaneggiare. Sospirò, era senza speranza.

Stava ancora cercando un argomento di conversazione, quando lo vide alzarsi di scatto, come se si fosse scottato, ed apprestarsi ad andarsene.

-Malfo..-

-Dannazione, non puoi chiedermelo Potter! Non puoi chiedermi di restarti vicino, non in questo modo! Non puoi farlo!- la sua voce esprimeva vera e propria ira -non puoi chiedermi di stare con te, sapendo che non sei mia, che non mi amerai mai.. nemmeno la metà di quanto ti amo io.. - adesso la voce era triste -dannazione!- urlò furioso.

-Malfoy, io..-

-No Potter, per favore lasciami stare.. è meglio così, meglio ch'io me ne vada, davvero- iniziò ad allontanarsi rapidamente.

-M-malfoy..- sussurrò, ma era troppo tardi, lui era già lontano.

Che stupido! Lei aveva solo cercato di essere carina! La prossima volta non ci avrebbe pensato due volte a cacciarlo via!

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Scusateee.. scusate davvero per il ritardo, ma qquesta volta sul serio non è colpa mia: internet non mi funziona e aspettiamo il tecnico da più o meno.. due settimane!! Per adesso sono collegata dal pc di mio zio.. quindi spero mi capirete se non mi dilungo più di tanto.. non ho il tempo di ringraziarvi singolarmente purtroppo. Quindi vi ringrazio tutti, soprattutto chi ha recensito;)

N.B. non aggiornerò prima di almeno una o due settimane, sperando che quel cretino di un tecnico venga a riparare internet al più presto.

Fatemi comunque sapere cosa ne pensate, se volete:)

A presto!

kiss

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dina